CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 febbraio 2023
66.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-00089 D'Alfonso: Iniziative per garantire ai comuni l'assegnazione dei fondi necessari per il completamento degli interventi di messa in sicurezza e adeguamento sismico degli edifici scolastici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, gentili Onorevoli, ritengo di dover precisare, in primo luogo, che la possibilità di utilizzare le economie di gara, quale strumento volto a consentire di far fronte al fenomeno dei rincari delle materie prime ed ovviare alle connesse difficoltà, risulta, allo stato, preclusa dalla relativa disciplina di settore.
  Infatti, il decreto ministeriale del 21 dicembre 2017, n. 1007, all'articolo 3, comma 2 prevede che «Le economie di gara non sono nella disponibilità dell'ente locale e sono destinate allo scorrimento delle graduatorie».
  Tale statuizione è, inoltre, ampiamente esplicitata nelle Linee guida relative alla linea di finanziamento «Fondo comma 140-Comuni».
  Per quanto concerne, invece, il decreto-legge n. 50 del 2022, richiamato nell'atto ispettivo, chiarisco che il medesimo decreto limita la possibilità di utilizzare le somme derivanti da ribassi d'asta per fronteggiare gli aumenti eccezionali dei prezzi dei materiali da costruzione, nonché dei carburanti e dei prodotti energetici, a determinate ipotesi ivi disciplinate e a condizione che delle stesse «non ne sia prevista una diversa destinazione sulla base delle norme vigenti».
  Mi preme, infine, evidenziare che la problematica oggetto dell'interrogazione è all'attenzione del Governo.
  Posso, infatti, anticipare che nel prossimo decreto PNRR abbiamo già proposto una misura volta a supportare gli enti locali negli interventi di edilizia scolastica e nella semplificazione delle procedure contraddistinte da meccanismi complessi che rischiano di determinare ritardi rispetto agli obiettivi e ai traguardi fissati dal PNRR.
  In particolare, trattasi della possibilità di utilizzare i ribassi d'asta, da parte degli enti locali beneficiari, per i medesimi interventi e per le medesime finalità, nonché per fronteggiare l'incremento dei prezzi generato dall'attuale congiuntura economica.

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ALLEGATO 2

5-00268 Cherchi: Applicazione delle misure in materia di corsi di primo soccorso negli istituti secondari di primo e secondo grado.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, gentili Onorevoli, in ottemperanza a quanto richiamato nel testo dell'interrogazione, l'allora Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, in collaborazione con il Ministero della salute, ha predisposto, nel 2017, le «Linee di indirizzo per la realizzazione delle attività di formazione sulle tecniche di primo soccorso» rivolte a tutti gli studenti, inclusi quelli con bisogni educativi speciali, ai docenti e al personale ATA della scuola dell'infanzia e della scuola primaria, nonché della scuola secondaria di primo e secondo grado.
  Conseguentemente, nell'anno scolastico 2017/2018, è stata avviata una sperimentazione che ha coinvolto circa quattromila studenti delle Istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado presenti su tutto il territorio nazionale.
  Mi preme sottolineare che dagli esiti di tale sperimentazione è emerso che le Linee di indirizzo soprarichiamate si sono rivelate uno strumento funzionale agli obiettivi formativi – articolati per livello di competenza e grado scolastico – relativi al tema del primo soccorso a scuola.
  Ricordo, altresì, che nel 2021, il Ministero ha destinato circa 10 milioni di euro da mettere a disposizione delle Istituzioni scolastiche per l'acquisto di defibrillatori, strumenti fondamentali per consentire un pronto intervento in caso di arresto cardiaco improvviso tra il personale scolastico o gli alunni, in particolare durante l'attività sportiva.
  Tanto premesso, segnalo che dal 2022 il Ministero ha avviato la campagna di sensibilizzazione e di informazione «#MIStaiACuore» sull'uso del defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) e sulle misure di primo soccorso.
  La campagna è rivolta non solo alla comunità educante ma anche alle famiglie e nasce nell'ambito dell'attuazione della legge del 4 agosto 2021, n. 116 recante «Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici» con l'obiettivo di supportare le Istituzioni scolastiche nella sensibilizzazione di studentesse, studenti, personale, famiglie, nonché di diffondere materiali informativi utili per capire cosa sono e come si utilizzano i DAE, quali sono le tecniche di primo soccorso e chi contattare in caso di bisogno.
  Inoltre, aggiungo che all'iniziativa sopradescritta è stato dedicato un apposito sito che mette a disposizione i materiali predisposti e raccolti dal Ministero dell'istruzione e del merito anche con il supporto del Ministero della salute e dell'Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro (INAIL).
  All'interno del sito è presente, altresì, una sezione dedicata alle testimonianze di esperienze formative di primo soccorso, progettate dalle Istituzioni scolastiche, nonché un'apposita «casella di posta elettronica» per segnalare le attività svolte o in corso di svolgimento nelle scuole al fine di costruire una rete di sensibilizzazione fra dirigenti, docenti, studenti e famiglie.
  Concludo con una riflessione sull'importanza di sviluppare tra i giovani una cultura del primo soccorso per renderli consapevoli che i propri comportamenti possono fare la differenza. Per tale ragione continueremo a promuovere iniziative per sensibilizzare dirigenti, personale docente, personale amministrativo, tecnico e ausiliario, studenti e famiglie sul tema della sicurezza e sull'efficacia degli interventi in emergenza.

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ALLEGATO 3

5-00289 Giagoni: Iniziative per garantire l'inserimento e l'integrazione lavorativa delle persone disabili nella scuola.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, gentili Onorevoli, in riferimento ai fatti descritti nell'interrogazione, l'Ufficio scolastico regionale per la Sardegna ha comunicato quanto di seguito illustrato.
  La vicenda verte sull'esito della procedura tendente a verificare l'idoneità al servizio della docente in argomento alle specifiche mansioni, ai sensi dell'articolo 3, comma 3, lettera c) del decreto del Presidente della Repubblica n. 171 del 2011.
  Relativamente a tale punto, l'USR ha riferito di aver verificato la rispondenza della procedura attivata dal Dirigente scolastico rispetto alle previsioni normative.
  Il Dirigente scolastico, infatti, tenuto conto del parere positivo del medico competente circa l'opportunità di inviare a controllo la docente presso la Commissione medica di verifica, ha provveduto ad inoltrare formale richiesta alla stessa Commissione che ha, conseguentemente, convocato la docente per le verifiche e i controlli previsti dalla normativa vigente.
  A seguito di giudizio medico legale della competente Commissione, la docente è stata dichiarata permanentemente inidonea allo svolgimento della funzione docente ma idonea ad altri compiti. Avverso il giudizio della Commissione medica di verifica è prevista la possibilità di ricorrere, in sede di riesame. Al riguardo, a quanto risulta dall'USR, tale rimedio è stato esperito dall'interessata in data 4 novembre scorso.
  In ultimo, l'USR ha rappresentato di aver incaricato il coordinatore dei dirigenti tecnici di svolgere ulteriori approfondimenti per la verifica dei profili di legittimità degli atti adottati e per la valutazione dell'opportunità degli stessi. L'esito dei controlli ha confermato la correttezza dell'operato del Dirigente scolastico.
  Con riferimento alle iniziative di carattere normativo volte a garantire una reale inclusione delle persone affette da disabilità, ricordo che il nostro ordinamento giuridico ha un quadro costituzionale inclusivo forte che tiene in considerazione la tutela sociale dei diritti dei disabili nel contesto della vita quotidiana.
  In attuazione dei princìpi costituzionali, come noto, sono stati adottati specifici strumenti normativi che hanno garantito e continuano a garantire tutt'ora, anche al personale della scuola affetto da disabilità, non solo l'integrazione lavorativa (legge n. 68 del 1999), ma anche l'assistenza, l'inclusione sociale e la tutela dei diritti dello stesso (legge quadro n. 104 del 1992).
  Infine, rappresento che il Ministro per le disabilità ha comunicato di aver definito uno schema di decreto legislativo in cui si prevede la nomina di un responsabile per l'inserimento lavorativo delle persone con disabilità, superando il limite di almeno 200 dipendenti. Inoltre, il responsabile deve predisporre, sentito il medico competente della propria amministrazione ed eventualmente il comitato tecnico di cui alla legge n. 68 del 1999, gli accorgimenti organizzativi e proporre le soluzioni tecnologiche per facilitare l'integrazione al lavoro, anche ai fini dei necessari accomodamenti ragionevoli.
  Da ultimo, aggiungo che il Governo è al lavoro per verificare eventuali ipotesi di revisione normativa della legge n. 68 del 1999, al fine di fornire concreti ed effettivi strumenti di inserimento e reinserimento lavorativo, nonché di supporto in costanza di rapporto di lavoro, promuovendo soluzioni ragionevoli.

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ALLEGATO 4

5-00297 Zaratti: Misure per garantire la sicurezza e la salute degli studenti nello svolgimento dei percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, gentili Onorevoli, in merito alla presunta attivazione di Percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento (PCTO) di alcuni istituti scolastici del Lazio presso la MES Spa, rappresento, preliminarmente, che il competente Ufficio scolastico regionale per il Lazio ha effettuato un monitoraggio sui percorsi PCTO, attivati presso le istituzioni scolastiche della stessa regione, all'esito del quale non risultano progetti che abbiano come soggetto aderente l'azienda MES Spa.
  Come successivamente si è appreso da organi di stampa, la segnalazione contenuta nel presente atto ispettivo si riferirebbe agli Istituti «Gerini» e «Borgo ragazzi» di Roma.
  A tale riguardo, segnalo che gli Istituti sopra richiamati sono, invero, centri professionali della regione Lazio, che hanno attivato tirocini curricolari in azienda nell'ambito dei percorsi di «Operatore meccanico»: trattasi, dunque, di fattispecie del tutto diversa dai PCTO, la cui citazione nell'ambito dell'atto ispettivo in oggetto risulta, pertanto, inconferente.
  Mi preme, altresì, precisare che i suddetti centri di formazione professionale sono vigilati e finanziati dalla regione – e non dal Ministero dell'istruzione e del merito — e che sono organizzati dal Centro nazionale opere salesiane (CNOS-FAP).
  Alla luce di quanto fin qui illustrato, evidenzio che informazioni più accurate sulla vicenda in argomento potranno essere acquisite dalla regione Lazio, organo istituzionalmente competente a vigilare sulle attività dei centri di formazione professionale.
  Fatta questa precisazione, circa i fatti specifici oggetto dell'interrogazione, relativamente alle iniziative volte a riformare la normativa sui percorsi per le competenze trasversali e l'orientamento (PCTO), rappresento che è stato costituito un Tavolo tra il Ministero dell'istruzione e del merito e il Ministero del lavoro che mira ad avviare d'intesa con tutti gli attori coinvolti, in primis con le organizzazioni sindacali – una nuova riflessione sul modello di apprendimento basato sull'alternarsi di momenti formativi in «aula» e momenti di formazione in «contesti lavorativi», con particolare attenzione alla formazione degli studenti sul tema della sicurezza sul lavoro che deve essere sempre garantita.