CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2022
839.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

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ALLEGATO 2

DELIBERAZIONE SULLA PUBBLICITÀ DEGLI ATTI E DOCUMENTI FORMATI O ACQUISITI DALLA COMMISSIONE

  Premessa

  In forza del decreto di scioglimento delle Camere adottato dal Presidente della Repubblica il 21 luglio 2022, per conseguenza della fine della XVIII legislatura repubblicana, con la presente delibera la Commissione determina:

   1. gli atti ancora suscettibili di essere compiuti, secondo i criteri di seguito indicati:

    a) attività delegata dal Presidente su richieste avanzate prima del 21 luglio 2022;

    b) svolgimento di attività già programmate dall'Ufficio di Presidenza prima del decreto di scioglimento delle Assemblee parlamentari;

    c) acquisizioni documentali volte a integrare le conoscenze su materie di pubblico interesse rientranti nelle inchieste svolte e nella prospettiva della elaborazione della relazione finale;

   2. la regolazione del regime di pubblicità e conoscibilità dei documenti e degli atti formati nel corso dei lavori della Commissione in sede plenaria e di tutti gli organi istituiti presso di essa;

   3. il prosieguo delle attività di collaborazione e consulenza fino alla data del 25 settembre prossimo venturo volte a realizzare il compimento della proposta di relazione finale, le attività di chiusura dei lavori parlamentari, di catalogazione ed archiviazione dei documenti e degli atti formati;

   4. con l'adozione della presente delibera, la Commissione si riserva di regolare lo svolgimento della parte finale dei lavori di archiviazione e gestione dei documenti e degli atti, con delibera successiva alla votazione della proposta di relazione finale prevista nelle giornate di mercoledì 7 e giovedì 8 settembre prossimi.

  Tanto premesso, quanto al regime di pubblicità degli atti e dei documenti formati nel corso della legislatura, la Commissione stabilisce di rendere pubblici:

  a) i resoconti stenografici delle sedute della Commissione, con l'eccezione di quelle (o delle parti di quelle) sottoposte d'ufficio a regime di segretezza per ragioni diverse dall'apposizione del segreto funzionale; restano coperti da segreto i resoconti stenografici, o le parti di essi, recanti audizioni o interventi di soggetti che abbiano fatto espressa richiesta, accolta dalla Commissione, di uso riservato o comunque di divieto alla pubblicazione;

   b) i riassunti analitici, ove siano stati redatti, delle riunioni dei Comitati che hanno visto la partecipazione di soggetti esterni; fanno eccezione quelli sottoposti a vincolo di segreto o recanti audizioni di soggetti che abbiano fatto espressa richiesta, accolta dal Comitato, di uso riservato o comunque di divieto alla pubblicazione;

   c) i resoconti stenografici delle riunioni svolte da delegazioni della Commissione nel corso di missioni esterne, ad eccezione di quelle (o delle parti di quelle) sottoposte a vincolo di segreto o di quelle recanti audizioni di soggetti che abbiano fatto espressa richiesta, accolta dalla Commissione, di uso riservato o di divieto di pubblicazione;

   d) i documenti formati o acquisiti dalla Commissione entro la data dello scioglimento delle Camere e comunque ad essa inviati fino alla data di cessazione dell'attività della Commissione, ad eccezione di:

    1) atti e documenti attinenti a procedimenti giudiziari nella fase delle indagini, qualora permangano le ragioni della Pag. 171segretezza, in relazione allo stato del procedimento;

    2) atti formalmente classificati dall'autorità amministrativa o di Governo che li ha trasmessi o generati, la cui classificazione sia stata confermata dall'autorità predetta entro 30 giorni dall'eventuale comunicazione inviata dalla Commissione al fine di ottenere la liberatoria;

    3) atti su cui la Commissione ha posto e deliberato di mantenere entro la data di cessazione delle proprie attività, il segreto funzionale;

    4) atti acquisiti nel corso dei lavori volti all'esercizio delle funzioni di cui all'art. 1, commi 1, lettera I, e 3-bis, in materia di valutazione di compatibilità dei nominativi parti delle liste elettorali, con il codice etico in materia di formazione delle liste dei candidati per le elezioni europee, regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, per i quali si mantiene il regime di segretezza;

    5) documenti anonimi o apocrifi;

    6) atti provenienti da privati (persone fisiche, persone giuridiche ed enti di fatto) che abbiano fatto richiesta di uso riservato o comunque di divieto di pubblicazione;

    7) documenti inviati da soggetti privati (persone fisiche, persone giuridiche ed enti di fatto) il cui contenuto non è direttamente connesso a settori di indagini condotte dalla Commissione e sono stati considerati estranei alla materia di pubblico interesse per la quale è stato istituito questo Collegio inquirente.

  La pubblicità dei resoconti di cui alle lettere a), b) e c), nonché degli atti formati dall'autorità giudiziaria, da organi di polizia giudiziaria, da autorità amministrative o di Governo sarà preceduta in ogni caso da una verifica sull'esistenza o sul permanere di eventuali vincoli di segretezza o ragioni di riservatezza.
  La Commissione stabilisce di mantenere segreti i processi verbali delle sedute della Commissione e dei Comitati, nonché i processi verbali e i riassunti redatti a fini interni delle riunioni dell'ufficio di presidenza.
  La Commissione stabilisce che gli atti suddetti, per i quali si sia accertato il permanere del vincolo di segretezza o comunque di riservatezza resteranno assoggettati al proprio regime di classificazione per anni dieci, decorrenti dalla data di riunione delle Camere elette per la XIX legislatura. Sono comunque fatte salve le determinazioni, in ordine al regime di pubblicità degli atti, adottate dalle Commissioni parlamentari eventualmente istituite nelle prossime legislature qualora deliberino l'acquisizione degli atti e dei documenti formati o ricevuti dalla presente Commissione.
  Fermo restando il regime di pubblicità proprio di ciascun atto, la Commissione dispone la informatizzazione anche degli atti e dei documenti riservati e segreti.
  Si dà mandato agli Uffici di segreteria della Commissione di custodire gli atti e i documenti formati o acquisiti e di provvedere al loro versamento all'Archivio storico del Senato della Repubblica, previa informatizzazione di quelli depositati nell'archivio della Commissione. Tale attività sarà svolta nel rispetto del regime di tali atti.
  La Commissione raccomanda che l'archivio della Commissione, in forma cartacea o informatica, sia tenuto a disposizione della Commissione antimafia che potrà essere eventualmente istituita nella XIX legislatura, affinché essa sia in grado, ove lo ritenga, di acquisirlo tempestivamente.

  1. Per l'attuazione di quanto stabilito nella presente delibera l'attività della segreteria della Commissione sarà svolta con il supporto dei consulenti magistrati collocati fuori ruolo a tempo pieno presso la Commissione.
  Del pari, potranno proseguire per puntuali attività e per fornire ogni apporto consulenziale richiesto: la dottoressa Mena Minafra, il professor Stefano D'Alfonso, la dottoressa Francesca Urbani, il dottor Maurizio Fiasco, la dottoressa Giovanna Montanaro, il Procuratore, dottor Gianfranco Donadio, il Procuratore in quiescenza, dottor Giuliano Mignini, il Giudice dottor Guido Pag. 172Salvini, la Giudice dottoressa Ornella Pastore, il Consigliere di Stato, dottor Marco Valentini, il dottor Sergio Nazzaro, il professor Vincenzo Bruno Muscatiello, la dottoressa Paola Pentimella Testa, la dottoressa Isotta Cortesi, l'avvocato Rosario Scognamiglio, la dottoressa Ersilia Trotta, Ivan Duca, Dario Elia, la dottoressa Gaetana Perna, l'avvocato Irene Gionfriddo, Franco Marsico, Silvio Corbelli, la dottoressa Francesca Toto, il Maggiore a riposo dell'Esercito Italiano, Paride Minervini, il dottor Nicola Biondo, il dottor Gianluca Zandini, il dottor Franco Mostacci, l'avvocato Attilio Simeone, il Colonnello della Guardia di Finanza Amos Bolis, il Colonnello Gerardo Lardieri, il dottor Pasquale Errico, il Colonnello dell'Arma dei Carabinieri, Massimo Giraudo, il Commissario di Polizia Locale, Fabrizio Lotito, il Generale in quiescenza, Paolo Scriccia. Alla dottoressa Gaetana Perna infine è dato incarico di procedere alla indicizzazione degli atti della XII e XI Legislatura Repubblicana, oggetto di declassificazione da parte di questa Commissione. Quale corrispettivo per tali attività da effettuarsi preferibilmente entro il 25 settembre, ma comunque da condurre ad esaurimento entro il termine finale indicato in chiusura della presente deliberazione, è attribuito il medesimo ammontare già corrisposto per l'indicizzazione degli atti della XIII Legislatura Repubblicana.
  Collaboreranno inoltre con la segreteria della Commissione, a supporto di tale attività, fino al termine ultimo di cui al punto II della presente Delibera, i tre ufficiali di collegamento: il Colonnello della Guardia di Finanza, Tommaso Solazzo, il Primo Dirigente della Polizia di Stato, dottoressa Luigina Valeria Pagano, e il Colonnello dell'Arma dei Carabinieri, Ufficiale di Collegamento per la DIA, Nazareno Santantonio.
  I consulenti sopra nominati proseguono pertanto il proprio incarico di collaborazione con la Commissione fino al 25 settembre, salvo quanto disposto all'esito della deliberazione sulla relazione finale della Commissione. Tutti gli altri incarichi di consulenza cessano a decorrere dalla data di adozione della presente delibera, con riserva da parte della Commissione di poter prorogare ulteriori collaborazioni e apporti di consulenza, in margine alla delibera di approvazione della relazione finale.

  II. La Commissione disporrà, con ulteriore delibera da adottare in allegato alla relazione finale, il prosieguo di ulteriori attività di singoli consulenti e collaboratori, per la durata massima non eccedente l'eventuale data di costituzione della Commissione antimafia, ove istituita nella XIX legislatura, e comunque non oltre il 21 maggio 2023.
  Collaboreranno comunque fino alla data finale di conclusione dei lavori con la segreteria della Commissione, il luogotenente C.S. Antonio Giugliano, il luogotenente C.S. Daniele Ranucci, il brigadiere C. Claudio Bellavista, e il finanziere Giuseppe Greco, militari della Guardia di Finanza addetti all' Archivio.
  Collaboreranno comunque fino alla data finale di conclusione dei lavori con l'archivio e la segreteria della Commissione, i succitati consulenti Duca ed Elia per il completamento di ogni attività tecnologica connessa alla pubblicazione sulla piattaforma informatica della documentazione declassificata dalla Commissione.

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ALLEGATO 3

SCHEMA DI ILLUSTRAZIONE DI UNA PROPOSTA
DI RELAZIONE FINALE

  Procedo, ora, ad illustrare lo schema di delibera che verrà sottoposto alla vostra attenzione nel corso di due sedute che verranno sin da ora convocate, salvo aggiornamenti, nelle giornate del 7 e dell'8 settembre prossimo. In quella occasione, la Commissione potrà deliberare sulla relazione conclusiva dei lavori dell'intera Legislatura. A tale riguardo, mi corre l'obbligo di svolgere alcune precisazioni preliminari. È noto che per via del decreto di scioglimento delle Assemblee parlamentari, emanato ai sensi dell'art. 88 della Costituzione, lo scorso 21 luglio, le Camere si trovano nel regime previsto dall'art. 61 della Costituzione. Per tale ragione, la Commissione non è più in condizioni di votare singole relazioni di ordine tematico, a meno che esse non fossero già state introdotte nell'esame della sede plenaria. È questo il caso della proposta di relazione avanzata dell'onorevole Andrea Dara e che verrà posta ai voti per la definitiva approvazione al termine di questa seduta.
  In coerenza con quanto appena esposto, la Commissione di inchiesta e i suoi Organi interni non possono più compiere atti di sorta con la sola eccezione di quelli strumentali alla conclusione di attività già avviate, o semplicemente connessi al disbrigo degli affari correnti e relativi alla cura dell'Archivio e dei rapporti con l'ordine giudiziario o altri Enti o poteri dello Stato.
  Passo ora, alla luce dei rilievi sinteticamente ribaditi in questa sede, alla definizione dello schema di relazione finale.

  1) La parte introduttiva della proposta di relazione finale riguarderà una compiuta disamina dell'interezza delle attività svolte. Essa costituirà la relazione sulle attività compiute, i sopralluoghi effettuati e la mappa delle acquisizioni documentali richieste. Per via del tenore sostanzialmente ricognitivo di quanto la Commissione ha deliberato di esaminare e l'insieme delle attività che l'Ufficio di Presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi e la sede plenaria hanno ritenuto di svolgere, questo capitolo preliminare del documento finale non potrà contenere elementi valutativi, proposte di indirizzo o, in linea generale, apprezzamenti e rilievi di ordine politico conclusivi. Tale capitolo sarà dunque improntato ad una resocontazione dei campi di indagine e dei filoni di inchiesta, lasciando alle singole parti analitiche la trattazione degli indirizzi di modifica legislativa, delle proposte in merito all'attività di contrasto, delle analisi riguardanti la morfologia del fenomeno criminale.
  L'attività di inchiesta, nella presente Legislatura, si è caratterizzata per le riunioni dei Comitati con funzioni istruttorie, dai quali occorre senz'altro recuperare alcuni testi significativi, che costituiranno altrettanti capitoli della relazione conclusiva. Li cito esaustivamente, affinché i coordinatori prendano contezza della esigenza di redigere un consuntivo di quanto svolto, al fine di sottoporlo, allo stato degli atti, all'esame di questa Assemblea nella prima settimana di settembre.
  2) Dal Comitato sul regime degli atti, l'unico a rimanere suscettibile di eventuale convocazione in quanto organo necessario di questa Commissione, sarà delineata una proposta che reca il consuntivo dei lavori della Commissione in maniera di declassificazione, al duplice fine di dare vita alla declassificazione degli atti fino alla XI Legislatura e prefigurare l'applicazione dei criteri per procedere a ritroso, stabiliti con l'apposita delibera del 10 luglio 2019. In allegato a tale capitolo della relazione finale sarà descritto e proposto un applicativo (db-open) volto a rendere più fruibile la navigazione all'interno del sito, predisposto sulla base di una convenzione tra la Presidenza di questa Commissione e il Consiglio Nazionale delle Ricerche. L'auspicio è Pag. 174che qualora venga istituita una analoga Commissione di inchiesta nel corso della XIX Legislatura, essa possa implementare direttamente l'impiego di tale dispositivo, dando seguito alle prescritte intese con i due Archivi storici delle Assemblee.
  3) Dal II Comitato, concernente i rapporti tra mafie e potere politico, verranno sottoposte ad esame le risultanze provenienti dalla nutrita attività istruttoria compiuta anche sulla base di puntuali attività delegate. Il lavoro che verrà esaminato per come si presenta allo stato degli atti ha come oggetto particolare la strage di via dei Georgofili.
  4) Dal Comitato che ha istruito l'esame delle attività connesse al gioco, nelle sue varie forme, potrà giungere una illustrazione delle attività svolte, con particolare riguardo alle acquisizioni generali concernenti il rapporto tra la criminalità organizzata e il gioco in presenza e on-line, con ulteriori distinzioni riguardanti il comparto del gioco legale e quello invece gestito in diretta violazione di legge.
  5) Le attività delle mafie di origine straniera sul territorio italiano sono state esaminate, dal V Comitato, con riferimento alla «Bibbia verde» e alle compagini criminali nigeriane. Un capitolo della relazione finale avrà dunque riguardo a questo tema, sul quale il Comitato aveva raggiunto, parecchi mesi prima dello scioglimento, un buono stato di avanzamento.
  6) Per quanto concerne il Comitato per l'analisi delle procedure di gestione dei beni confiscati e sequestrati la cui relazione finale è stata già approvata, si considererà allegato alla relazione finale il vademecum per la gestione dei beni che merita certamente la più ampia diffusione, anche in favore delle autonomie territoriali.
  7) Quanto al Comitato per l'analisi dei programmi e dei procedimenti di protezione dei testimoni e dei collaboratori di giustizia, l'onorevole Aiello potrà certamente svolgere una relazione riepilogativa dell'attività svolta, fermo restando che la proposta di relazione inizialmente depositata in Comitato non ha mai avuto un inizio di trattazione in Commissione plenaria.
  8) Le attività svolte in seno al Comitato sui rapporti tra criminalità organizzata e logge massoniche, si sono caratterizzate per lo svolgimento talvolta in plenaria, tal altra in sede ristretta. Il Comitato potrà certamente svolgere una relazione sulle risultanze emerse dalle audizioni con due notazioni di metodo: la prima è che si potrà tenere in considerazione il testo avanzato dal principio della Legislatura dal senatore Lannutti; la seconda è che una complessiva disamina delle acquisizioni ottenute in sede di Commissione plenaria suggerisce di confermare, per il 2 agosto, la già programmata audizione del professor Paolo Ridola.
  9) Con riguardo ai rilievi che discendono dalle corpose attività svolte dal XV Comitato sulla criminalità organizzata nella regione Puglia, riterrei di autorizzare senz'altro il senatore Pellegrini a predisporre una sintetica ricognizione dei lavori svolti, anche perché molte attività condotte sulla base degli impulsi di quel Comitato hanno avuto dei riflessi sul piano generale dei lavori di Commissione; si veda in particolare lo svolgimento della missione a Foggia e Taranto al principio della Legislatura.
  10) Risulta dai lavori del XX Comitato (sull'emergenza pandemica) che anche in questo caso si stava giungendo alla predisposizione di una relazione tematica complementare a quella già approvata all'unanimità dalla Commissione. Pertanto, come per il senatore Pellegrini, l'onorevole Lattanzio è autorizzato a svolgere una disamina sintetica delle risultanze e delle acquisizioni della seconda parte dei lavori del Comitato affinché essa costituisca parte integrante della proposta di relazione finale.
  11) Un discorso a parte merita il XXI Comitato sul regime carcerario ex art. 41-bis dell'ordinamento giudiziario e sull'esecuzione penale intramuraria in alta sicurezza. A riguardo la Commissione ha prodotto già due relazioni su aspetti puntuali della disciplina recata dall'art. 4-bis dell'ordinamento penitenziario e ciò ha fatto in relazione alle conseguenze derivanti da Pag. 175due pronunce della Corte Costituzionale. Ritengo quindi doveroso che una relazione allo stato degli atti su quanto svolto in seno al Comitato debba essere predisposta, tenendo conto naturalmente dei documenti già approvati in sede di Commissione plenaria. Vi è poi da considerare che il Comitato si è fatto interprete di alcune questioni separate ed autonome, trattate anche con attività delegata ed acquisizioni massicce di documenti ed atti. Riterrei pertanto che l'onorevole Ascari possa predisporre una panoramica di tutte queste attività, lasciando in particolare uno spazio apposito a due questioni di notevole rilevanza sulle quali la Commissione ha investito risorse e attività di non poco conto: sarebbe così meritorio poter compiere una ricognizione conclusiva sulle acquisizioni dichiarative di Angelo Izzo e tutto ciò che ne è disceso con riguardo alla cosiddetta «vicenda del Lago Trasimeno»; e soprattutto risulterebbe prezioso poter raccogliere in uno speciale paragrafo della relazione finale le risultanze delle indagini sulle terze presenze a Via Fani, con evidente riferimento alla strage e al rapimento del Presidente Moro, occorso il 16 marzo 1978.
  12) Per quanto riguarda i lavori del Comitato sull'omicidio di Angelo Vassallo, chiedo all'onorevole Migliorino di valutare l'opportunità di redigere una sintetica relazione sulle acquisizioni svolte e sulla istruttoria condotta durante gli ultimi 15 mesi di lavoro. Mi risulta infatti che alcuni dati di interesse siano stati senz'altro raccolti e meritino pertanto di trovar spazio nella ricognizione complessiva dell'intera Legislatura.
  13) Per quanto concerne le infiltrazioni della criminalità organizzata nelle Autonomie territoriali e nei Collegi amministrativi, misure di scioglimento e commissariamento e procedimenti elettorali successivi alle gestioni commissariali, il coordinatore onorevole Gennaro Migliore è autorizzato a redigere una relazione illustrativa che può muovere dalla disamina delle proposte analiticamente illustrate dal Consigliere Marco Valentini e dai molti rilievi emersi nel corso delle attività di Commissione plenaria e di acquisizione delle relazioni delle Commissioni di scioglimento.
  14) Una menzione a parte merita il Gruppo di lavoro sulla strage di Alcamo Marina che ha prodotto notevoli elementi documentali che, pur restando sottoposti a segreto, invito tutti i componenti a voler consultare nelle more della discussione della relazione finale. A tal riguardo, do mandato al Colonello Giraudo, al Generale Scriccia e al dottor Nicola Biondo di voler avanzare proposte sull'eventuale pubblicazione di una relazione o di un allegato alla relazione finale che possa divulgare in tutto o in parte gli esiti delle attività compiute.
  15) In materia di trasparenza negli Enti pubblici anche territoriali, conferisco mandato al senatore Lannutti affinché predisponga un sintetico riepilogo degli atti compiuti in sede di uno dei comitati più giovani, quanto ad istituzione, tra quelli operanti in Commissione. Va comunque chiarito che, nel mandato a riferire in vista della relazione finale, il senatore Lannutti avrà ampi margini di operato poiché molte delle attività compiute sulla base degli spunti prodotti dal Comitato hanno avuto proiezione sia sui lavori della sede plenaria, sia sulla redazione di una relazione già approvata all'unanimità e presentata alla stampa, alla presenza del Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione.
  Conclusa così la disamina delle parti di relazione che saranno oggetto di esame in quanto rivenienti dai Comitati istituiti, passo ora alla elencazione delle attività della Commissione plenaria che dovranno essere censite, divenendo parte integrante del testo della relazione finale.

  16) Avrebbe certamente dato luogo ad una relazione tematica lo studio delle misure interdittive antimafia, delle informative e della disciplina di legge che le regola, anche alla luce della cospicua attività istruttoria che ha preso le mosse, tra l'altro, dalla audizione del Presidente del Consiglio di Stato, onorevole Franco Frattini. Pertanto, sarà parte integrante della proposta di relazione finale uno specifico capitolo dedicato all'argomento.
  17) La disamina delle attività che hanno avuto luogo a Trento e Bolzano e le relative Pag. 176audizioni potranno costituire parte di un più ampio capitolo che riguarderà le proiezioni territoriali della criminalità organizzata nelle zone non tradizionalmente esposte al fenomeno.
  18) Alla analisi di alcuni aspetti venuti alla luce con riferimento al cosiddetto «Sistema Montante», potrà essere dedicata una parte specifica della trattazione la quale, naturalmente, dovrà limitarsi a svolgere osservazioni e rilievi, allo stato degli atti.
  19) Sarà altresì parte integrante della relazione finale una sezione dedicata alla ricognizione di quanto svolto in Commissione tra la primavera e l'estate del 2020 in punto di effetti della pandemia sul regime penale intramurario, nonché sulle cosiddette «rivolte» negli istituti di pena.
  19-bis) In seguito a espressa deliberazione della Commissione, verrà posta all'esame della sede plenaria una disamina analitica di nuove questioni emerse in relazione alla morte del medico dottor Attilio Manca sulla base di alcune risultanze istruttorie che hanno avuto ingresso nell'esame di Commissione attraverso talune audizioni. La proposta di relazione rappresenterà l'integrazione dei lavori già effettuati nel corso della XVII legislatura repubblicana sulla stessa materia di indagine.
  20) Come da tradizione, la relazione finale sarà conclusa con la redazione di un apposito capitolo volto a segnalare gli aspetti critici della legge istitutiva, le maggiori modifiche che hanno avuto effetti sulla attività della Commissione, gli snodi critici che meritano una rivisitazione con particolare riguardo ai rapporti di acquisizione documentale, nonché gli spazi e gli istituti di leale collaborazione con l'ordine giudiziario e i Servizi di Sicurezza della Repubblica.