CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 19 gennaio 2022
729.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 228/2021: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi. C. 3431 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge n. 228/2021: Disposizioni urgenti in materia di termini legislativi (C. 3431 Governo);

   valutato favorevolmente quanto recato dall'articolo 11, comma 3, che fissa al 31 marzo 2022 il termine per l'erogazione delle risorse del fondo per la transizione energetica nel settore industriale, con riferimento ai costi sostenuti tra il 1° gennaio 2020 e 31 dicembre 2020;

   valutata altresì positivamente la proroga del periodo di godimento dei benefici riconosciuti alle imprese energivore nazionali a fronte del loro impegno a finanziare la realizzazione di alcune linee di interconnessione con l'estero il cui termine viene esteso, dal 31 dicembre 2021 al 31 dicembre 2026, dall'articolo 11, comma 4;

   rilevato, in tema di sostegni al sistema termale nazionale, che l'articolo 12, comma 2, fissa il termine per il rimborso all'ente termale dell'importo corrispondente al valore del buono di cui all'articolo 29-bis del decreto-legge n. 104 del 2020 (legge n. 126 del 2020), cd. bonus termale, a centoventi giorni dal termine dell'erogazione dei servizi termali a fronte degli attuali quarantacinque, previa emissione della relativa fattura;

   evidenziato che l'articolo 17 estende al 31 dicembre 2022 il termine di applicabilità della disciplina emergenziale dei poteri speciali del Governo nei settori di rilevanza strategica, compreso quello dell'energia, legata agli effetti industriali della pandemia da COVID-19;

   preso atto che l'articolo 21 reca una serie di modifiche a disposizioni che riguardano la destinazione delle risorse finanziarie derivanti dai fondi sequestrati e acquisiti dalla società Ilva S.p.A. in amministrazione straordinaria a titolo di prezzo di sottoscrizione di prestiti obbligazionari, al fine di consentire l'utilizzo delle maggiori risorse a disposizione prevedendo un'ulteriore destinazione consistente in progetti di decarbonizzazione del ciclo produttivo dell'acciaio presso lo stabilimento siderurgico di Taranto,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

DL 1/2022: Misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore. C. 3434 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 7 gennaio 2022, n. 1, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza COVID-19, in particolare nei luoghi di lavoro, nelle scuole e negli istituti della formazione superiore (C. 3434 Governo);

   preso atto che l'articolo 3, comma 1, lettera a) amplia le fattispecie di ambiti ed attività il cui accesso è riservato ai soggetti in possesso di un certificato verde COVID-19, generato da vaccinazione contro il COVID-19, da guarigione o da un test molecolare o un test antigenico rapido includendovi, tra l'altro, anche la fruizione dei servizi alla persona nonché l'accesso ai pubblici uffici, ai servizi postali, bancari e finanziari ed alle attività commerciali prevedendosi, peraltro, che siano individuati ed esclusi, dalla condizione del possesso del certificato, i servizi e le attività necessari per il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona, mediante decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;

   rilevato al riguardo che appare necessario che l'adozione del predetto decreto del Presidente del Consiglio dei ministri sia informata anche a criteri volti a contemperare la necessaria tutela della salute pubblica con l'esigenza di evitare esiti pregiudizievoli non proporzionati sulle attività degli operatori economici e delle imprese,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 3

5-07384 Vallascas: Sul perimetro applicativo di talune misure volte a rilanciare il settore del turismo.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor presidente, onorevoli Deputati,

  gli Onorevoli interroganti chiedono quali iniziative il Ministro del turismo intenda adottare per rilanciare il settore turistico, anche verificando se tra i beneficiari delle agevolazioni di cui all'articolo 10 del decreto-legge n. 83/2014, e all'articolo 1 del decreto-legge n. 152/2021 – aventi ad oggetto crediti d'imposta e contributi a fondo perduto per gli operatori del settore turistico –, possono rientrare anche i soggetti che esercitano l'attività di affittacamere di cui alla legge provinciale di Bolzano 11 maggio 1995, n. 12.
  Per quanto concerne i soggetti che esercitano l'attività di affittacamere disciplinata dalla legge provinciale di Bolzano n. 12 dell'11 maggio 1995 evidenzio che è mio intendimento favorire l'applicazione degli incentivi previsti dalle norme indicate al maggior numero possibile di operatori del comparto turistico, proprio per ovviare alle innegabili difficoltà che il settore ha incontrato e continua ad incontrare a causa dell'emergenza epidemiologica.
  Ovviamente questo mio proposito deve necessariamente tenere in considerazione la normativa di riferimento (provinciale e nazionale) e la disciplina comunitaria.
  Al riguardo, rilevo che l'articolo 1 della legge della Provincia di Bolzano n. 12 del 1995 prevede l'applicazione della relativa disciplina a «chi fornisce servizio di alloggio in non più di otto camere o cinque appartamenti ammobiliati, ubicati in uno stesso edificio non classificato come bene strumentale» specificando, altresì, che la legge non riguarda «le locazioni di camere e appartamenti nel caso in cui il vitto e l'alloggio non vengono prestati in forma imprenditoriale, purché non venga svolta un'attività di promozione rispettivamente di intermediazione o non ci si avvalga della stessa, a condizione che entro l'arco di un anno non vengano conclusi più di quattro contratti d'affitto per camera rispettivamente appartamento».
  L'articolo 10 del decreto-legge n. 83/2014 e l'articolo 1 del decreto-legge n. 152/2021, prevedono il riconoscimento delle agevolazioni sopra indicate ai soggetti che svolgono attività imprenditoriale.
  Quindi, fatta salva, ovviamente, ogni più specifica considerazione degli organi competenti a valutare le domande di ammissione ai benefici, la normativa di riferimento dovrebbe far propendere per la possibilità di riconoscere le agevolazioni anche ai soggetti che esercitano le attività di affittacamere disciplinate dalla legge della Provincia autonoma di Bolzano n. 12 del 1995 che svolgono attività imprenditoriale.

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ALLEGATO 4

5-07385 Zucconi: Sulle misure di ristoro per lavoratori e imprese del settore turistico anche attraverso la proroga di talune di quelle già adottate.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor presidente, onorevoli Deputati,

  gli Onorevoli interroganti, in considerazione degli effetti pregiudizievoli causati a migliaia di aziende dal perdurare dell'emergenza pandemica, chiedono quali iniziative si intendano adottare per prorogare la cassa integrazione Covid e il credito d'imposta per i canoni di locazione relativi alle strutture turistico-recettive.
  Al riguardo, rappresento di condividere entrambe le esigenze ed, infatti, ho dato mandato ai miei Uffici di prevedere – d'intesa con le altre Amministrazioni competenti – in un prossimo veicolo normativo a ciò dedicato:

   la possibilità, per gli operatori economici del settore turistico, di usufruire del credito d'imposta di cui all'articolo 28 del decreto-legge n. 34/2020, convertito con legge n. 77/2020, sia per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo sia per quelli relativi all'affitto d'azienda, in relazione ai canoni versati nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2022;

   la proroga della cassa integrazione Covid per il settore turistico, prevedendo un ulteriore periodo massimo di 13 settimane, fino al 31 marzo 2022, per i trattamenti di Assegno ordinario (ASO) e di Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD), in favore dei datori di lavoro del comparto turistico che sono costretti a interrompere o ridurre l'attività produttiva per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19.

  Sul tema, rappresento anche che nella legge di bilancio n. 234 del 2021, è stata:

   fatta salva, per le imprese esercenti attività commerciali e le agenzie di viaggio e turismo, inclusi gli operatori turistici, la possibilità di utilizzare il Fondo di integrazione salariale (FIS) che garantisce l'assegno di solidarietà finanziato con i contributi del datore di lavoro;

   disposta la modifica della CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria), estendendola, con un unico massimale di euro 1.199,72, a tutti i settori e riconoscendola a tutte le imprese con più di 15 dipendenti per le causali di riorganizzazione aziendale, crisi aziendale e contratto di solidarietà;

   prevista l'estensione del contratto di espansione alle imprese di minore dimensione, con proroga al 2023 e ampliamento del campo di applicazione anche alle imprese con almeno 50 addetti.

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ALLEGATO 5

5-07386 Benamati: Sostegni alle imprese e ai lavoratori del settore turistico anche attraverso la proroga di talune misure già adottate.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor presidente, onorevoli Deputati,

  con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti, condivido l'esigenza e l'opportunità di:

   adottare, in modo condiviso con gli altri Paesi UE, un unico modello di Green Pass, per consentire lo svolgimento in sicurezza dei flussi turistici da e verso l'Italia, anche con riferimento alle attività del turismo invernale;

   prorogare la durata temporale della Cassa integrazione Covid alle imprese turistiche colpite dal perdurare dell'emergenza epidemiologica.

  Ritengo che sia assolutamente prioritario verificare le condizioni per adottare un unico certificato verde uguale per tutti i paesi dell'Unione Europea, per consentire gli spostamenti all'interno dell'Unione europea, anche per garantire il regolare svolgimento delle attività sciistiche ed il correlato indotto, fatte salve, ovviamente le valutazioni del Ministero della Salute e del Comitato Tecnico Scientifico.
  Riguardo al secondo dei tempi posti dagli Onorevoli interroganti, ho dato mandato ai miei Uffici di prevedere – d'intesa con le altre Amministrazioni competenti – in un prossimo veicolo normativo a ciò dedicato:

   la possibilità, per gli operatori economici del settore turistico, di usufruire del credito d'imposta di cui all'articolo 28 del decreto-legge n. 34/2020, convertito con legge n. 77/2020, sia per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo sia per quelli relativi all'affitto d'azienda, in relazione ai canoni versati nel periodo 1° gennaio - 30 giugno 2022;

   la proroga della cassa integrazione Covid per il settore turistico, prevedendo un ulteriore periodo massimo di 13 settimane, fino al 31 marzo 2022, per i trattamenti di Assegno ordinario (ASO) e di Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD), in favore dei datori di lavoro del comparto turistico che sono costretti a interrompere o ridurre l'attività produttiva per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19.

  Rappresento, inoltre, che nella legge di bilancio n. 234 del 2021, è stata:

   fatta salva, per le imprese esercenti attività commerciali e le agenzie di viaggio e turismo, inclusi gli operatori turistici, la possibilità di utilizzare il Fondo di integrazione salariale (FIS) che garantisce l'assegno di solidarietà finanziato con i contributi del datore di lavoro;

   disposta la modifica della CIGS (Cassa integrazione guadagni straordinaria), estendendola, con un unico massimale di euro 1.199,72, a tutti i settori e riconoscendola a tutte le imprese con più di 15 dipendenti per le causali di riorganizzazione aziendale, crisi aziendale e contratto di solidarietà;

   prevista l'estensione del contratto di espansione alle imprese di minore dimensione, con proroga al 2023 e ampliamento del campo di applicazione anche alle imprese con almeno 50 addetti.

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ALLEGATO 6

5-07387 Masi: Sulle ulteriori iniziative da adottare per supportare la ripresa del settore.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, onorevoli Deputati,

  con riferimento al quesito posto dagli Onorevoli interroganti in merito alle iniziative di prossima adozione a supporto della ripresa strutturale del comparto turistico, rappresento, preliminarmente, che con mia lettera del 5 gennaio 2022 ho manifestato al Ministro dell'economia e delle finanze e al Ministro del lavoro e delle politiche sociali l'importanza di garantire agli operatori del turismo il rifinanziamento e la proroga della cassa integrazione Covid-19 per il 2022 e, comunque, per il periodo di validità delle misure a contrasto della pandemia tuttora in vigore.
  Al contempo, ho dato mandato ai miei Uffici di prevedere – d'intesa con le altre Amministrazioni competenti – in un prossimo veicolo normativo a ciò dedicato:

   la proroga della cassa integrazione Covid per il settore turistico, prevedendo un ulteriore periodo massimo di 13 settimane, fino al 31 marzo 2022, per i trattamenti di Assegno ordinario (ASO) e di Cassa integrazione guadagni in deroga (CIGD), in favore dei datori di lavoro del comparto turistico che sono costretti a interrompere o ridurre l'attività produttiva per eventi riconducibili all'emergenza epidemiologica da COVID-19;

   la possibilità, per gli operatori economici del settore turistico, di usufruire del credito d'imposta di cui all'articolo 28 del decreto-legge n. 34/2020, convertito con legge n. 77/2020, sia per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo sia per quelli relativi all'affitto d'azienda, in relazione ai canoni versati nei primi mesi del 2022;

   l'esenzione dal versamento della prima rata dell'IMU per gli immobili adibiti ad uso turistico-ricettivo;

   la proroga delle misure di sostegno finanziario alle imprese operanti nel comparto turistico previste dall'articolo 56, comma 2, del decreto-legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27.

  Per quanto, poi, attiene alle criticità (evidenziate dagli Onorevoli interroganti) correlate alla limitazione della mobilità internazionale dovuta alle restrizioni e ai protocolli attivati per contenere i contagi, comunico di aver rappresentato al Ministro della salute, in data 14 gennaio 2022 l'opportunità di rafforzare il modello dei corridoi turistici «Covid-free», aprendone di nuovi e prorogando la validità di quelli già previsti dall'ordinanza del 29 settembre 2021, che consentano spostamenti in sicurezza dall'Estero verso l'Italia e dall'Italia vero l'Estero, anche in relazione a destinazioni tradizionalmente considerate quali apprezzate mete turistiche.

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ALLEGATO 7

5-07388 Moretto: Strumenti a garanzia e valorizzazione degli investimenti territoriali fatti dalle imprese turistiche balneari.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor Presidente, onorevoli Deputati,

  l'Onorevole interrogante, con particolare riferimento al litorale veneto, rappresenta l'esigenza di tutelare gli imprenditori che hanno investito sul territorio, salvaguardando i concessionari uscenti in caso di espletamento di procedure ad evidenza pubblica nelle more della riforma del sistema delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative.
  Al riguardo, ferme restando le competenze di altre Amministrazioni ed, in particolare, del Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile, in materia di concessioni demaniali marittime, ritengo che l'esigenza evidenziata dall'Onorevole interrogante sia condivisibile e riguardi gli operatori economici dell'intero territorio nazionale.
  Le questioni poste dall'interrogante riguardano il tema della compatibilità della normativa nazionale inerente alle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, con la disciplina europea dettata in materia di libera concorrenza.
  Come noto, sul tema è recentemente intervenuta l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato che, con le decisioni nn. 17 e 18 del 9 novembre 2021, ha stabilito che l'efficacia delle concessioni demaniali per finalità turistico-ricreative non può estendersi oltre la data del 31 dicembre 2023.
  Ciò premesso, concordo sull'esigenza di riformare il sistema delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative, tenendo conto della posizione degli operatori economici che hanno sostenuto considerevoli spese per garantire adeguati servizi alla collettività.
  Anche per garantire tale esigenza, è in corso un confronto con gli operatori del settore, finalizzato ad individuare il perimetro più corretto possibile per intervenire a livello legislativo riformando il settore senza pregiudicare gli operatori economici interessati, valorizzando gli investimenti posti in essere sul territorio.

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ALLEGATO 8

5-07389 Squeri: Su ulteriori iniziative e sull'incremento di risorse a supporto dei settori turistici maggiormente danneggiati dalla pandemia, in particolare di quello invernale.

TESTO DELLA RISPOSTA

Signor presidente, onorevoli Deputati,

  con riferimento alle questioni poste dagli Onorevoli interroganti, riguardanti le misure adottate e quelle da porre in essere per sostenere e rilanciare il settore turistico nella difficile situazione pandemica, rappresento quanto segue.
  L'articolo 1 del decreto-legge n. 152/2021, convertito, con modificazioni dalla legge n. 233/2021, prevede contributi a fondo perduto e credito d'imposta destinati alle imprese turistiche per interventi di incremento dell'efficienza energetica, riqualificazione antisismica, eliminazione delle barriere architettoniche, realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali e interventi di digitalizzazione.
  Per rispondere agli Onorevoli interroganti, che chiedono una sollecita attuazione della norma citata, rappresento che a tale misura è stata già stata data attuazione pubblicando lo scorso 23 dicembre, sul sito internet del Ministero, l'avviso contenente le modalità applicative per l'erogazione degli incentivi indicati.
  Per quanto, invece, attiene ad ulteriori misure utili per sostenere gli operatori economici del settore turistico in questa difficile fase pandemica, faccio presente che l'articolo 1 della legge di bilancio n. 234/2021, prevede:

   ai commi 366 e 367, l'istituzione del Fondo Unico Nazionale per il Turismo di parte corrente con una dotazione di 120 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023 e 40 milioni di euro per il 2024, al fine di realizzare interventi per la promozione e il rilancio del settore turistico, in sinergia con le misure previste dal PNRR e, in particolare, per attuare misure di salvaguardia degli operatori in grado di valorizzare le potenzialità del comparto per fronteggiare le crisi sistemiche o settoriali, concentrando le misure in favore degli operatori in condizioni limitanti l'ordinario svolgimento dell'attività;

   ai commi 486 e 487, l'istituzione di un Fondo da destinare al sostegno degli operatori economici, con una dotazione di 150 milioni di euro per l'anno 2022, che sono destinati agli operatori economici del settore del turismo, dello spettacolo e dell'automobile gravemente colpiti dall'emergenza epidemiologica.

  Ovviamente, ho dato mandato ai miei Uffici di valutare – d'intesa con le altre Amministrazioni competenti – ulteriori misure da inserire in un prossimo veicolo normativo, anche al fine di incrementare tali stanziamenti, in considerazione del perdurare della fase pandemica.