CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 5 ottobre 2021
670.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021. Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La I Commissione,

   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati);

   osservato come la Nota segnali che gli andamenti macroeconomici tendenziali evidenziano un aumento del PIL per l'anno in corso, che sale al 6,0 per cento, con significativo incremento rispetto alla stima del 4,5 per cento ipotizzato nel DEF in aprile;

   rilevato, inoltre, come il nuovo quadro macroeconomico tendenziale preveda un incremento del PIL (in termini reali e non nominali) pari al 4,7 per cento nel 2022, al 2,8 per cento nel 2023 e all'1,9 per cento nel 2024;

   considerato che la Nota fa presente che l'economia italiana è stata l'unica tra quelle europee a mostrare una marginale ripresa già nel primo trimestre dell'anno e ha segnato un'espansione superiore alla media europea anche nel trimestre successivo, riducendo in tal modo il divario generato dalla contrazione più ampia della media registratasi lo scorso anno;

   preso atto che finora l'industria italiana sembra essere riuscita a fronteggiare le difficoltà di reperimento di input intermedi, che stanno generando forti pressioni sui sistemi industriali di altri partner europei, sottolineando come a luglio l'indice di produzione industriale italiano abbia superato di 1,5 punti percentuali i livelli pre-crisi (febbraio 2020), laddove la media europea si è attestata appena 0,2 punti al di sopra di tale soglia;

   evidenziato come la Nota faccia notare che il rimbalzo del PIL previsto per quest'anno risulta trainato dalla domanda interna al netto delle scorte, grazie al recupero dei consumi finali delle famiglie e all'espansione degli investimenti, segnalando altresì che diversi indicatori confermano la ripresa del comparto turistico, nel terzo trimestre;

   considerato che la Nota rileva come, nei primi sette mesi dell'anno, le statistiche in valore del commercio dei beni indichino un incremento di circa il 23 per cento per le esportazioni e del 24 per cento per le importazioni – in entrambi i casi più sostenuto verso i mercati europei – indicando un avanzo commerciale del Paese pari a circa 37,5 miliardi, tra i più alti in Europa dopo Germania e Paesi Bassi;

   richiamato che la Nota segnala un andamento dei prezzi al consumo che, dopo una marcata accelerazione nella seconda metà dell'anno in corso, tendono gradualmente a decelerare nel biennio successivo per poi riprendere lievemente slancio nell'anno finale della previsione, quando si ipotizza che il consolidarsi della crescita economica possa dare una moderata spinta a salari e prezzi;

   segnalato come la Nota preveda un tasso di disoccupazione pari al 9,6 per cento per l'anno in corso, al 9,1 per cento per il 2022, all'8,4 per cento per il 2023 e al 7,7 per cento per il 2024, nonché un tasso di indebitamento netto delle pubbliche amministrazioni (in rapporto al PIL) pari al 9,4 per cento per l'anno in corso, al 5,6 per cento per il 2022, al 3,9 per cento per il 2023 ed al 3,3 per cento per il 2024;

   rilevato come, riguardo al valore dell'indebitamento netto strutturale delle pubbliche amministrazioni (nel quale sono Pag. 37escluse dal computo le misure una tantum e le variazioni imputabili alla congiuntura economica), il nuovo quadro programmatico preveda un valore pari al 7,6 per cento per l'anno in corso, al 5,5 per cento per il 2022, al 4,5 per cento per il 2023 e al 3,9 per cento per il 2024;

   osservato che la Nota – analogamente a quanto già previsto nel Documento di economia e finanza 2021 – contempla anche alcuni scenari nei quali la dinamica del PIL sarebbe meno positiva – con conseguente rideterminazione del quadro tendenziale rispetto a quello che invece è assunto a base del quadro programmatico suddetto – ad esempio rappresentando l'ipotesi che i vaccini abbiano un'efficacia limitata sulle varianti del COVID-19;

   preso atto che, in via generale, la Nota rileva come la politica di bilancio resterà espansiva fino a quando il PIL e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019, facendo presente come si possa prevedere che tali condizioni saranno soddisfatte dal 2024 in avanti e che il raggiungimento di tali obiettivi permetterà il passaggio ad una politica di bilancio volta a ridurre il deficit strutturale;

   segnalato come, secondo la Nota, il sentiero programmatico per il triennio 2022-2024 consenta sia il rinnovo di numerose misure di rilievo economico e sociale – come quelle relative al sistema sanitario, al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese e agli incentivi concernenti l'efficientamento energetico degli edifici e gli investimenti innovativi – sia la realizzazione di interventi quali la riforma degli ammortizzatori sociali, un primo stadio della riforma fiscale e la definizione a regime dell'assegno unico universale per i figli;

   sottolineato, con riferimento ai profili di competenza specifici della I Commissione, come nella Nota, al paragrafo IV.2, il Governo ribadisca che la riforma della pubblica amministrazione e l'agenda delle semplificazioni costituiscono elementi chiave per superare i principali «colli di bottiglia» dell'economia italiana e stimolare la crescita di lungo periodo, attraverso un significativo pacchetto di riforme strutturali, in linea con quanto evidenziato nei precedenti documenti di bilancio e nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), nonché in armonia con le più recenti raccomandazioni del Consiglio dell'Unione europea;

   preso atto che la Nota ricorda che, nel mese di agosto, in seguito all'approvazione del PNRR da parte del Consiglio, l'Italia ha ricevuto il pagamento dell'anticipo di sovvenzioni e prestiti del RRF (pari a complessivi 24,8 miliardi), rilevando come nel Consiglio dei ministri del 23 settembre 2021 sia stato presentato il primo Rapporto di monitoraggio avente ad oggetto tutte le misure del PNRR che prevedono una milestone o un target (M&T) da conseguire entro il 31 dicembre 2021, al fine di ottenere la prima tranche di finanziamenti (sovvenzioni e prestiti);

   rilevato come la Nota ricordi inoltre che il PNRR individua due riforme orizzontali, articolate in diversi obiettivi da realizzare entro il 2026 – la riforma della pubblica amministrazione e la riforma del sistema giudiziario – a cui si aggiungono le riforme abilitanti, ovvero gli interventi funzionali a garantire l'attuazione del Piano e in generale a rimuovere gli ostacoli amministrativi, regolatori e procedurali, che includono la legge delega sulla corruzione e la riduzione dei tempi di pagamento della pubblica amministrazione, oltre alla legge sulla concorrenza, al federalismo fiscale e alla riduzione del tax gap;

   apprezzato in particolare come la Nota segnali che la riforma della pubblica amministrazione – volta in primo luogo alla digitalizzazione del settore pubblico, alla semplificazione amministrativa e alla valorizzazione della capacità amministrativa e assunzionale – costituisca uno degli assi centrali della Missione 1 del PNRR;

   osservato a tale riguardo come i primi passi per l'attuazione della riforma generale della pubblica amministrazione siano stati compiuti tra il primo ed il secondo Pag. 38semestre del 2021, come previsto nel cronoprogramma del PNRR, attraverso l'approvazione del decreto-legge sulla governance del PNRR e sulle semplificazioni (n. 77 del 2021), del decreto-legge su reclutamento e capacità amministrativa (n. 80 del 2021), nonché del decreto-legge in materia di infrastrutture digitali e cybersicurezza (n. 82 del 2021);

   ricordato, infine, che la Nota indica, tra i collegati alla decisione di bilancio, tra gli altri, i seguenti provvedimenti (già previsti nella NADEF 2020):

    disposizioni per l'attuazione dell'autonomia differenziata di cui all'articolo 116, comma 3, della Costituzione;

    revisione del testo unico dell'ordinamento degli enti locali,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   per quel che concerne l'indicazione dei provvedimenti collegati contenuta nella Nota, valuti il Governo l'opportunità di chiarire alcuni elementi di criticità, in primo luogo in quanto l'elevato numero dei collegati (21) non appare chiaramente connesso con le misure legislative previste dal PNRR (che coprono solo 11 provvedimenti collegati), nonché in quanto, in relazione a queste ultime, vengono indicati provvedimenti collegati connessi a scadenze non immediate (marzo 2023: per quanto riguarda il provvedimento in materia di anziani non autosufficienti), mentre non ne compaiono altri rispetto ai quali le scadenze temporali sarebbero più ravvicinate (dicembre 2021, in materia di riforma della disciplina sull'insolvenza; giugno 2022, in materia di riforma dei contratti pubblici e di riforma del pubblico impiego).

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti normativi dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021. C. 3208 Governo.

PROPOSTA DI RELAZIONE FORMULATA DAL RELATORE

  La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),

   esaminato il disegno di legge C. 3208, recante delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021;

   rilevato come il disegno di legge in esame consti di 13 articoli, che recano disposizioni di delega riguardanti il recepimento di 9 direttive europee inserite nell'allegato A, prevedendo princìpi e criteri direttivi specifici per l'esercizio della delega relativa a 3 direttive, nonché per l'adeguamento della normativa nazionale a 12 regolamenti europei;

   rilevato che l'articolo 1 reca la delega legislativa al Governo per l'adozione dei decreti legislativi di attuazione degli atti normativi dell'Unione europea indicati nell'articolato del provvedimento in esame, nonché per l'attuazione delle direttive elencate nell'allegato A, che richiedono l'introduzione di normative organiche e complesse;

   osservato, in proposito, che, quanto agli ambiti materiali attinenti ai profili di competenza della I Commissione, riguardo al contenuto del già richiamato Allegato A, assume rilievo la direttiva (UE) 2019/2177 del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2019 – che reca anzitutto norme volte a rafforzare la trasparenza dei mercati finanziari, incrementando la qualità dei dati delle negoziazioni, del trattamento e della fornitura degli stessi, in particolare a livello transfrontaliero – nella parte in cui, all'articolo 3, introduce norme volte a favorire lo scambio di informazioni tra l'ABE (Autorità Bancaria Europea), le Autorità nazionali, gli Stati membri e la Commissione in merito ai rischi di riciclaggio e del finanziamento del terrorismo,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

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ALLEGATO 3

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2020. Doc. LXXXVII, n. 4.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La I Commissione (Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e interni),

   esaminata, per gli aspetti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2020 (Doc. LXXXVII, n. 4);

   ricordato come la Relazione venga presentata dal Governo alle Camere ai sensi dell'articolo 13, comma 2, della legge n. 234 del 2012, ai sensi del quale essa è trasmessa alle Camere, entro il 28 febbraio di ogni anno, «al fine di fornire al Parlamento tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea» nell'anno precedente;

   preso atto che la Relazione è stata predisposta dal Governo e poi trasmessa al Parlamento il 24 giugno 2021, registrandosi dunque un ritardo di quasi quattro mesi rispetto al termine di presentazione previsto dal citato comma 2 dell'articolo 13;

   ricordato, in proposito, che l'esigenza di assicurare che le relazioni consuntive annuali siano presentate entro il termine fissato dalla legge è stata rappresentata negli anni negli atti di indirizzo approvati dall'Assemblea in esito all'esame dei documenti (si vedano, tra le altre, la risoluzione 6-0024, approvata il 31 luglio 2013, la risoluzione 6-00151, approvata il 2 luglio 2015, e da ultimo la risoluzione 6-00172 approvata il 31 marzo 2021);

   rilevato come il rispetto di tale tempistica, oltre a rendere più efficace la valutazione dell'azione svolta dal Governo a livello europeo nell'anno di riferimento, sia strumentale ad una corretta articolazione temporale delle due fasi, quella programmatica, che infatti alla Camera si svolge congiuntamente con l'esame del Programma di lavoro della Commissione europea, e quella dell'attuazione degli orientamenti nel quadro delle procedure definite dalla legge n. 234 del 2012;

   rilevato, in particolare, quanto agli ambiti di competenza della I Commissione, come la Relazione, nell'ambito del capitolo 1 della parte seconda, affronti il tema delle politiche sulla migrazione;

   segnalato, al riguardo, come la Relazione riferisca circa l'impegno del Governo in sede di Consiglio al fine di non considerare gli arrivi dei migranti illegali e richiedenti asilo quale tema di esclusiva competenza degli Stati membri di frontiera esterna;

   rilevato, in tale contesto, come il Governo ricordi di aver sollecitato la Commissione europea a presentare iniziative normative volte a tradurre in concreto i princìpi di responsabilità e solidarietà previsti dal Trattato, e in particolare a superare il princìpio dello Stato di primo approdo, sottolineando la proposta della Commissione europea di prevedere uno specifico meccanismo di solidarietà per i casi di arrivi di migranti a seguito di operazioni di ricerca e soccorso in mare;

   preso atto che il Governo, nella Relazione, sottolinea il fatto che la Commissione europea, pur avendo recepito alcune sollecitazioni espresse da parte dell'Italia (specificità delle frontiere marittime, ampliamento del concetto di familiare nell'ambito dei parametri per assegnare la competenza della gestione di una domanda di asilo ad uno Stato membro), abbia presentato proposte normative maggiormente attente alla posizione di quegli Stati membri contrari a meccanismi obbligatori di redistribuzione Pag. 41 dei migranti e favorevoli invece, a procedure alle frontiere esterne onerose per i Paesi di primo ingresso;

   evidenziato come la Relazione riferisca che su queste basi il Governo, sin dalle prime fasi negoziali, ha quindi ribadito l'esigenza di riequilibrare le proposte della Commissione, poiché imperniate su procedure dettagliate e vincolanti per quanto riguarda la responsabilità degli Stati di primo ingresso (procedure alle frontiere) e meccanismi di redistribuzione dei migranti, di fatto, volontari e, quindi, incerti e non prevedibili;

   osservato come la Relazione riporti in tale contesto le varie sedi di scambio e collaborazione, sia a livello tecnico sia a livello politico, con gli altri Stati del Mediterraneo, che avrebbe consentito, in particolare, il rafforzamento della posizione italiana relativa alla cosiddetta logica di pacchetto, in forza della quale si esclude la possibilità di progressi negoziali significativi, in assenza di un approccio che affronti in parallelo tutti gli elementi chiave delle proposte normative;

   preso inoltre atto che la Relazione ricorda gli sforzi compiuti relativi alla dimensione esterna della politica di migrazione dell'UE;

   segnalata a tale ultimo riguardo l'opportunità di sostenere le proposte della Commissione europea, frutto anche delle iniziative politiche poste in essere in questo campo dal Governo italiano, volte a contrastare il traffico di esseri umani non solo dentro ma anche al di fuori dei confini della UE, predisponendo risorse finanziarie adeguate a tale fine, rafforzando le partnership e gli accordi di cooperazione con i Paesi terzi coinvolti dai flussi migratori verso l'Unione, nonché adottando misure restrittive contro quei Paesi che invece incoraggiano tali fenomeni di traffico di migranti;

   segnalato come, nell'ambito del capitolo 2 della parte seconda, la Relazione ricorda – tra gli obiettivi che la Commissione europea si è data negli ultimi anni per il completamento del mercato unico – l'adozione di standard comuni per la cybersecurity;

   evidenziato come, in tale prospettiva, il Governo affermi di aver collaborato alle attività promosse dall'Agenzia dell'Unione europea per la cybersicurezza-ENISA, contribuendo, da un lato, alla definizione degli obiettivi strategici e, dall'altro, all'elaborazione dei primi schemi di certificazione (il sistema europeo di certificazione di prodotti TIC – Tecnologie dell'Informazione e delle Comunicazioni – basati sullo standard ISO/IEC 15408, cosiddetto Common Criteria; il sistema di certificazione sui servizi cloud sicuri);

   segnalato con favore come, nell'ambito del capitolo 12 della Parte seconda, in materia di affari sociali, nell'ambito scheda 12.4, sulla promozione delle politiche per le pari opportunità e per l'emancipazione delle donne, la Relazione affermi che nel corso del 2020, anche in esito al lancio da parte della Commissione Europea della Strategia sulla parità di genere 2020-2025, l'Italia ha ulteriormente potenziato l'azione di promozione delle politiche per la parità di genere;

   rilevato come la Relazione sottolinei il particolare rilievo che tale tema ha assunto nel quadro della pandemia da Covid-19, la quale ha inciso in modo particolarmente negativo sulla componente femminile della società ed ha acuito le diseguaglianze preesistenti, ricordando che, al riguardo, si è avviato un rapporto con la CE per l'eguaglianza di genere con un incontro sulla nuova Strategia europea per la parità di genere 2020-2025 e che, in pieno lockdown, è stata istituita una Task Force, denominata «Donne per un nuovo Rinascimento», con l'obiettivo di elaborare idee e proposte per una ripartenza del Paese a partire dalle donne;

   segnalato come nell'ambito della scheda 12.5, relativa alle politiche di integrazione dei migranti, la Relazione da conto del fatto che il Governo ha proseguito nel 2020 l'impegno a favore dell'integrazione socio-lavorativa, di breve e di lungo periodo, dei cittadini migranti, con particolare Pag. 42 attenzione alle fasce vulnerabili (minori stranieri non accompagnati e titolari di protezione);

   osservato come, nell'ambito del capitolo 16, in tema di Giustizia e affari interni, la Relazione riferisca in merito a una serie di negoziati in sede di Consiglio concernenti dossier legislativi connessi alla sicurezza interna, ricordando, in particolare, le proposte sulla interoperabilità delle banche dati di settore al livello europeo, sulla prevenzione della diffusione dei contenuti terroristici online;

   segnalato come la Relazione ricordi che l'Italia, in linea con la propria posizione favorevole ad un rafforzamento della sicurezza interna nell'Unione europea, ha sostenuto l'impostazione della nuova strategia sulla sicurezza adottata dalla Commissione il 24 luglio 2020, nonché le ulteriori specifiche comunicazioni, presentate nella stessa data, dedicate alla lotta agli abusi sessuali sui minori, al contrasto al traffico di armi da fuoco ed al piano europeo sulla droga;

   rilevato, peraltro, come, sulla medesima linea, il Governo abbia sostenuto il forte sforzo della Presidenza tedesca per l'approvazione di un testo di Conclusioni del Consiglio dedicato alla realizzazione del «Partenariato» sulla sicurezza, attraverso un rafforzamento del ruolo di Europol e delle altre agenzie di settore, la ricerca e l'utilizzo delle nuove tecnologie e l'incremento della cooperazione di polizia per lo scambio delle informazioni e le attività operative congiunte;

   osservato come la Relazione, in tale contesto, citi le iniziative della Commissione europea circa il rafforzamento del mandato di Europol (i cui negoziati sono stati avviati nel 2021) e il futuro Codice per la cooperazione di polizia;

   richiamato inoltre come la Relazione segnali come l'Italia abbia continuato a valorizzare la propria posizione favorevole a mantenere alta l'attenzione sul contrasto alla criminalità organizzata, tema la cui priorità non risulta sempre percepita a livello di Unione europea;

   osservato come, nel capitolo 17, in materia di riforma delle pubbliche amministrazioni, nell'ambito della scheda 17.1, la Relazione segnali che il Governo ha proseguito l'azione di sostegno alle iniziative volte alla riduzione degli oneri amministrativi e la semplificazione della regolamentazione;

   preso atto che, nell'ambito della scheda 17.2, sullo sviluppo della strategia digitale del settore pubblico, si afferma che, sul tema della trasformazione digitale delle pubbliche amministrazioni, il Governo ha adottato una serie di misure riguardanti i processi interni, mirando ad una maggiore efficienza dei servizi pubblici offerti, al fine di garantirne maggiore efficacia e più alta qualità, e ricordando al riguardo come il Piano Triennale per l'Informatica nella Pubblica Amministrazione 2020-2022 abbia lo scopo di guidare la pubblica amministrazione centrale e locale in un percorso organico di trasformazione digitale;

   rilevato come la Relazione segnali che il Governo si è altresì impegnato nell'armonizzazione delle discipline settoriali interne con quelle europee, in un'ottica di promozione del processo di digitalizzazione dei servizi, anche attraverso l'approvazione del decreto-legge n. 76 del 2020, provvedendo a semplificare la procedura per il rilascio della firma elettronica avanzata, nonché le procedure di identificazione della clientela per l'accesso ai servizi bancari, nel rispetto delle disposizioni e degli standard di sicurezza imposti dal diritto europeo;

   segnalato come la Relazione ritenga che gli obiettivi per l'efficientamento della pubblica amministrazione e una trasformazione digitale allineata con i princìpi generali rimangono immutati e coerenti con le linee guida strategiche del Piano Triennale e della Strategia Italia 2025;

   rilevato come la Relazione si soffermi sullo Sviluppo di specifiche aree progettuali quali CIE (Carta d'identità elettronica), PagoPA, SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) e ANPR (Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente), ricordando Pag. 43 come l'evolversi dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 abbia accelerato tendenze in atto relative alla trasformazione digitale del settore pubblico e l'utilizzo da parte di cittadini ed imprese di infrastrutture, piattaforme e servizi digitali,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 4

Disciplina dell'attività di rappresentanza di interessi. Testo unificato C. 196 Fregolent, C. 721 Madia e C. 1827 Silvestri.

PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

ART. 1.

  Al comma 1, sopprimere le parole: , intesa come attività concorrente alla formazione delle decisioni pubbliche,.
1.1. Raciti.

ART. 2.

  Al comma 1, lettera b), sopprimere le parole da: i soggetti che rappresentano fino a: nonché e, dopo le parole: i soggetti che svolgono inserire le seguenti: , in proprio, sulla base di un titolo idoneo, o.

  Conseguentemente, all'articolo 4, comma 4, lettera a), aggiungere, in fine, le seguenti parole: , nonché il titolo sulla base del quale si svolge l'attività.
2.3. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 1, lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: ai fini della presente legge, non sono considerati «rappresentanti di interessi» coloro che abbiano la legale rappresentanza dei portatori di interessi, come definiti dalla lettera c), o che siano legati a questi da un rapporto di lavoro subordinato o che svolgano per questi funzioni di direzione;
2.6. Biancofiore.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole da: i presidenti, gli assessori e i consiglieri regionali, fino a: compresa la Banca d'Italia con le seguenti: gli organi di vertice degli enti pubblici statali.

  Conseguentemente, all'articolo 8, comma 2, sopprimere le parole: le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nonché le autorità indipendenti, limitatamente all'attività di regolazione.
2.5. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole: i presidenti e i consiglieri delle province con le seguenti: i presidenti delle province.
2.1. Fornaro.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole: con popolazione pari o superiore a 300.000 abitanti ovunque ricorrono, con le seguenti: capoluogo di regione.
2.2. Elisa Tripodi.

  Al comma 1, lettera d), sopprimere le parole: ai fini della presente legge, sono equiparati ai decisori pubblici, anche i componenti degli uffici di diretta collaborazione degli organi di cui al precedente periodo.
2.4. Fregolent, Marco Di Maio.

ART. 3.

  Al comma 1, sopprimere la lettera c).
3.10. Prisco, Montaruli, Mollicone.

Pag. 45

  Al comma 1, dopo la lettera c), inserire la seguente:

   c-bis) ai rappresentanti delle confessioni religiose riconosciute.
3.11. Prisco, Montaruli, Mollicone.

  Al comma 2, sostituire le parole: alle attività svolte da esponenti di organizzazioni sindacali e imprenditoriali nell'ambito dei processi decisionali connessi alla contrattazione con le seguenti: alle attività svolte dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali maggiormente rappresentative a livello nazionale e dalle loro articolazioni territoriali e settoriali.
*3.2. Lupi.
*3.4. Calabria, Milanato.
*3.8. Fregolent, Marco Di Maio.
*3.13. Bordonali, Iezzi, Di Muro, Fogliani, Invernizzi, Ravetto, Stefani, Tonelli, Ziello.

  Al comma 2, sostituire le parole: nell'ambito dei processi decisionali connessi alla contrattazione con le seguenti: comparativamente più rappresentative a livello nazionale e dalle loro articolazioni territoriali e settoriali.
3.5. Calabria, Milanato.

  Al comma 2, sostituire le parole: nell'ambito dei processi decisionali connessi alla contrattazione con le seguenti: comparativamente più rappresentative a livello nazionale.
*3.1. Gebhard, Plangger, Schullian, Emanuela Rossini.
*3.3. Calabria, Milanato.
*3.6. Raciti, Mauri.
*3.7. Marco Di Maio.
*3.9. D'Ettore, Berardini.
*3.12. Prisco, Montaruli, Mollicone.
*3.14. Iezzi, Bordonali, Di Muro, Fogliani, Invernizzi, Ravetto, Stefani, Tonelli, Ziello.

ART. 4.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato con le seguenti: il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

  Conseguentemente, sostituire le parole: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ovunque ricorrano nel testo, con le seguenti: il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.
4.29. Mollicone, Prisco, Montaruli.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato con le seguenti: la Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Conseguentemente, sostituire le parole: l'Autorità garante della concorrenza e del mercato ovunque ricorrano nel testo, con le seguenti: la Presidenza del Consiglio dei ministri.
4.28. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 1, secondo periodo, dopo le parole: Il Registro è tenuto in forma digitale inserire le seguenti: e opendata.
4.8. Elisa Tripodi.

  Al comma 1, terzo periodo, sostituire le parole da: previa registrazione fino alla fine del periodo, con le seguenti: tramite lo SPID, la CIE e altre forme già in uso presso la pubblica amministrazione, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di trattamento dei dati personali.
4.18. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

Pag. 46

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le seguenti parole: oppure consultare la parte del Registro ad accesso pubblico tramite SPID, CIE ed altre forme di accesso, già in uso presso la pubblica amministrazione.
4.9. Elisa Tripodi.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Il Registro pubblico per la trasparenza dell'attività di relazione per la rappresentanza d'interessi sostituisce ogni altro registro per l'iscrizione di rappresentanti di interessi già istituito alla data di entrata in vigore della presente legge.
4.10. Elisa Tripodi.

  Al comma 4, alinea, sostituire le parole: periodicamente e tempestivamente con la seguente: mensilmente.
4.5. Elisa Tripodi.

  Al comma 4, sostituire la lettera b) con la seguente:

   b) i dati identificativi dei soggetti titolari degli interessi particolari per conto dei quali il soggetto iscritto al Registro svolge l'attività di relazioni istituzionali per la rappresentanza di tali interessi.

  Conseguentemente:

   sostituire la lettera c) con la seguente:

    c) le risorse umane ed economiche effettivamente impiegate dal rappresentante di interessi per lo svolgimento delle attività, esclusi gli eventuali onorari professionali corrisposti da portatori di interessi ai rappresentanti di interessi;

   all'articolo 9, al comma 3, sostituire la lettera c) con la seguente:

    c) le risorse umane ed economiche effettivamente impiegate per lo svolgimento delle attività di cui alla lettera a), esclusi gli eventuali onorari professionali corrisposti da portatori di interessi ai rappresentanti di interessi.
4.25. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 5, lettera b), sopprimere le parole: e per i tre anni successivi.
4.1. Fornaro.

  Al comma 5, lettera b), sostituire le parole: e per i tre anni successivi con le seguenti: e per un anno dalla sua cessazione.
4.22. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 5, lettera b), sostituire le parole: i tre anni successivi con le seguenti: un anno successivo.
4.2. Fornaro.

  Al comma 5, lettera b), aggiungere, in fine, le seguenti parole: se svolgono incarichi di governo nazionale o regionale, e per la sola durata del loro mandato in tutti gli altri casi.
4.11. Ceccanti, Raciti, Fiano, Ciampi, Mauri.

  Al comma 5, alle lettere c) e d), aggiungere, in fine, le seguenti parole: e per i tre anni successivi.
4.6. Elisa Tripodi.

  Al comma 5, dopo la lettera e) aggiungere la seguente:

   e-bis) i titolari di incarichi dirigenziali ai sensi dell'articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, durante l'incarico e per i tre anni successivi.
4.15. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

Pag. 47

  Al comma 5, dopo la lettera f) inserire le seguenti:

   f-bis) coloro che hanno in corso procedimenti penali ovvero procedimenti per l'applicazione di misure di sicurezza o di prevenzione;

   f-ter) coloro che risultano avere precedenti giudiziari tra quelli iscrivibili nel casellario giudiziale ai sensi del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 14 novembre 2002, n. 313.
4.21. Corneli.

  Al comma 5, sostituire la lettera f) con la seguente:

   f) coloro che hanno riportato condanne definitive a pene superiori a due anni di reclusione per reati contro la pubblica amministrazione, il patrimonio, la personalità dello Stato e l'amministrazione della giustizia.
4.30. Prisco, Montaruli, Mollicone.

  Al comma 5, sopprimere la lettera g).
*4.3. Fornaro.
*4.19. Raciti.
*4.23. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 5, lettera g), sostituire le parole: , durante l'incarico e per i tre anni successivi con le seguenti: per la durata del loro incarico.
4.12. Ceccanti, Raciti, Fiano, Ciampi, Mauri.

  Al comma 5, sopprimere la lettera i).
4.24. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 5, lettera i), dopo le parole: coloro che inserire le seguenti: esercitino o.

  Conseguentemente, alla medesima lettera, sostituire le parole: abbiano svolto con le seguenti: svolgano o comunque abbiano svolto nei tre anni precedenti e sopprimere la parola: regolate,.
4.14. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 5, lettera i), sopprimere le parole da: o enti di diritto privato fino alla fine della lettera.
4.4. Fornaro.

  Al comma 5, dopo la lettera i), aggiungere la seguente:

   i-bis) coloro che non abbiano seguito un corso di formazione e qualificazione professionale per svolgere l'attività di lobbista, di durata non inferiore a un anno, tenuto da università con attestato, riconosciuto dallo Stato, qualificante finale ed esame abilitante l'attività.
4.20. Corneli.

  Al comma 6, primo periodo, dopo le parole: di cui all'articolo 7 aggiungere le seguenti: , secondo le modalità stabilite da un regolamento dell'Autorità medesima da adottare, sentito il Garante della protezione per i dati personali,.
4.16. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 6, primo periodo, dopo le parole: presente legge aggiungere le seguenti: per sottoporlo a procedura di consultazione pubblica.

  Conseguentemente, al secondo periodo, dopo le parole: funzionamento del Registro aggiungere le seguenti: ad esito della procedura di consultazione pubblica.
4.26. Fregolent, Marco Di Maio.

  Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

  6-bis. Fatto salvo quanto previsto dall'articolo 3, il Comitato di sorveglianza di cui all'articolo 7, entro tre mesi dalla sua istituzione, d'intesa con il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali e il Ministro Pag. 48dello sviluppo economico, sentiti gli altri decisori pubblici di cui all'articolo 2, comma 1, lettera d), e le associazioni sindacali e imprenditoriali maggiormente rappresentative, adotta linee guida recanti modalità semplificate per l'adempimento da parte delle associazioni imprenditoriali e sindacali delle disposizioni di cui agli articoli 4, 5 e 9, in considerazione della loro particolare articolazione organizzativa. Nelle more dell'adozione delle linee guida, le disposizioni della presente legge non trovano applicazione nei confronti delle predette associazioni.
*4.13. Calabria, Milanato.
*4.17. Ceccanti, Ciampi, Mauri.
*4.27. Fregolent, Marco Di Maio.

  Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

  6-bis. Il registro è pubblicato e reso consultabile anche nei siti internet istituzionali dei soggetti pubblici di cui all'articolo 2, comma 1, lettera d), all'interno della sezione di cui all'articolo 9 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33.
4.7. Elisa Tripodi.

ART. 5.

  Al comma 1, secondo periodo, aggiungere, in fine, le seguenti parole: entro venti giorni dall'inserimento da parte del rappresentante di interessi di cui al primo periodo.

  Conseguentemente, dopo il comma 1, aggiungere i seguenti:

  1-bis. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato comunica ai decisori pubblici l'inserimento da parte dei rappresentanti di interessi, ai sensi del comma 1, primo periodo, delle informazioni sugli incontri che li riguardano entro i cinque giorni successivi all'inserimento medesimo. Entro il termine di cui al comma 1, secondo periodo, i decisori pubblici hanno diritto di presentare al Comitato di sorveglianza di cui all'articolo 7 un'istanza di opposizione all'inserimento nella parte del Registro aperta alla pubblica consultazione delle informazioni che ritengano integralmente o parzialmente non veritiere. Il Comitato di sorveglianza decide entro cinque giorni dalla presentazione dell'istanza. Nelle more della decisione del Comitato l'inserimento delle informazioni nella parte del Registro aperta alla pubblica consultazione rimane sospesa.
  1-ter. Successivamente all'inserimento delle informazioni nella parte del Registro aperta alla pubblica consultazione, i decisori pubblici possono presentare istanza di rimozione delle informazioni che li riguardino perché integralmente o parzialmente non veritiere. Sull'istanza il Comitato di sorveglianza di cui all'articolo 7 decide entro dieci giorni.
5.2. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 1, terzo periodo, sostituire le parole: aggiorna quotidianamente l'elenco degli incontri svolti nel giorno precedente con le seguenti: aggiorna con cadenza settimanale l'elenco degli incontri svolti nella settimana precedente.

  Conseguentemente, dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Per ciascun incontro, il rappresentante di interessi fornisce altresì la documentazione contenente proposte, ricerche e analisi eventualmente trasmessa in occasione dell'incontro o successivamente ad esso, che è pubblicata entro quarantacinque giorni dalla data dell'incontro.
5.4. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 1, terzo periodo, sostituire le parole: aggiorna quotidianamente l'elenco degli incontri svolti nel giorno precedente con le seguenti: aggiorna settimanalmente l'elenco degli incontri svolti nella settimana precedente.
*5.1. Elisa Tripodi.
*5.3. Raciti.

Pag. 49

  Al comma 1, terzo periodo, sostituire la parola: quotidianamente con la seguente: annualmente e sopprimere le parole: nel giorno precedente.

  Conseguentemente, sopprimere il quarto periodo.
5.5. Fregolent, Marco Di Maio.

ART. 7.

  Sostituirlo con il seguente:

Art. 7.
(Funzioni dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato)

  1. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato svolge funzioni di controllo assicurando la trasparenza e la partecipazione dei rappresentanti di interessi particolari ai processi decisionali pubblici e del rapporto tra i portatori di interessi, i rappresentanti di interessi e i decisori pubblici; in particolare:

   a) tiene il Registro, adottando le disposizioni necessarie per il suo funzionamento e vigilando sull'esattezza e sull'aggiornamento dei dati inseriti in esso dai rappresentanti di interessi;

   b) riceve le relazioni annuali dei rappresentanti di interessi, di cui all'articolo 9, comma 2, e ne cura la pubblicazione nella parte del Registro aperta alla pubblica consultazione;

   c) redige una relazione annuale sull'attività dei rappresentanti di interessi e la trasmette al Presidente del Consiglio dei ministri e alle Camere;

   d) vigila sull'osservanza delle disposizioni della presente legge e del codice deontologico da parte dei rappresentanti di interessi e irroga le sanzioni nel rispetto del princìpio del contraddittorio.

  Conseguentemente, sostituire le parole: Comitato di sorveglianza ovunque ricorrano nel testo, con le seguenti: Autorità garante della concorrenza e del mercato.
7.4. Fregolent, Marco Di Maio.

  Sostituire il comma 2 con il seguente:

  2. Il Comitato di sorveglianza è composto da:

   a) il Segretario Generale della Camera dei deputati;

   b) il Segretario Generale del Senato della Repubblica;

   c) il Segretario Generale della Presidenza del Consiglio dei ministri;

   d) il Capo del Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie.
7.5. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 2, alinea, dopo le parole: di sorveglianza aggiungere le seguenti: è nominato con decreto del Presidente della Repubblica ed.

  Conseguentemente, al medesimo comma,

   alla lettera a) sostituire la parola: scelto con la seguente: designato;

   alla lettera b) sostituire la parola: scelto con la seguente: designato;

   alla lettera c) sostituire le parole: nominato con decreto del Presidente della Repubblica su proposta del con le seguenti: designato dal.
7.2. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 2, dopo la lettera c), aggiungere la seguente:

   c-bis) un rappresentante eletto dal Parlamento in seduta comune.
7.6. Prisco, Montaruli, Mollicone.

  Al comma 3, lettera d), dopo la parola: vigila aggiungere le seguenti: e raccoglie segnalazioni.
7.1. Elisa Tripodi.

Pag. 50

  Dopo il comma 7, aggiungere il seguente:

  7-bis. Il Comitato di sorveglianza, con proprio regolamento, disciplina modalità e termini per garantire il diritto al contraddittorio alle parti interessate.
7.3. Raciti.

ART. 8.

  Al comma 1, lettera b), sopprimere le parole: relativi a processi decisionali su atti normativi e regolamentari.

  Conseguentemente, alla medesima lettera, aggiungere, in fine, le seguenti parole: e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, in materia di accesso civico e obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione delle informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.
8.1. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 1, sopprimere la lettera c).
8.4. Raciti.

  Al comma 1, lettera c), dopo la parola: contribuire aggiungere le seguenti:, nel rispetto di quanto stabilito dal regolamento di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 15 settembre 2017, n. 169,.
8.2. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Sostituire il comma 3 con il seguente:

  3. Gli organi costituzionali, ciascuno nell'ambito della propria autonomia, adeguano il proprio ordinamento alle previsioni della presente legge entro dieci mesi dalla sua entrata in vigore.
8.3. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

ART. 9.

  Al comma 1, sostituire le parole da: a rappresentanti del Governo fino alla fine del comma con le seguenti: ai decisori pubblici.
9.1. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

  Al comma 5, dopo le parole: ove lo ritenga necessario, aggiungere le seguenti: con richiesta adeguatamente motivata e nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali,.
9.2. Raciti.

ART. 10.

  Al comma 1, sostituire le parole: può indire una procedura di consultazione con le seguenti: indice una procedura di consultazione.
10.1. Fregolent, Marco Di Maio.

  Al comma 2, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Contestualmente all'invio delle valutazioni e delle proposte di cui al secondo periodo i rappresentanti di interessi possono chiedere al decisore pubblico un incontro per la presentazione e argomentazione delle proprie istanze.
10.2. Biancofiore.

ART. 11.

  Al comma 3, sostituire le parole: da euro 1.000 a euro 10.000 con le seguenti: da euro 5.000 a euro 15.000.
11.7. Corneli.

  Al comma 7, premettere le seguenti parole: Salvo che il fatto costituisca reato,.
11.6. Raciti.

  Sopprimere il comma 8.
11.4. Ceccanti, Raciti, Ciampi, Mauri.

Pag. 51

  Al comma 8, primo periodo, sostituire le parole: da parte di con le seguenti: tenute da.
11.3. Elisa Tripodi.

  Al comma 8, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Il Comitato di sorveglianza, con proprio regolamento, disciplina modalità e termini per garantire il diritto al contraddittorio a tutte le parti interessate.
11.5. Raciti.

ART. 12.

  Dopo il comma 1, aggiungere il seguente:

  1-bis. Secondo la disciplina e la procedura prevista, entro centottanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, l'Istituto nazionale di statistica provvede a integrare la classificazione delle attività economiche ATECO prevedendo un codice specifico per l'attività di rappresentante di interessi.
12.1. Biancofiore.