CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 giugno 2021
611.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari costituzionali, della Presidenza del Consiglio e Interni (I)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-06292 Giorgis: Sulle condizioni di trattenimento e sul suicidio di Moussa Balde nel Centro di permanenza per il rimpatrio di Torino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  per quanto concerne il suicidio del giovane Moussa Balde, avvenuto nella notte tra il 23 e il 24 maggio scorso nel CPR di Torino, ricordo che il medesimo era stato vittima di un'aggressione fisica qualche giorno prima a Ventimiglia ed era stato soccorso all'ospedale di Bordighera. È stato poi accertato che nei confronti del giovane guineiano risultavano precedenti penali anche per lesioni personali e detenzione abusiva di armi e che a suo carico era già stato emesso un provvedimento di espulsione da parte del Prefetto di Imperia.
  In ragione di tali precedenti, il giovane, dall'ospedale veniva trasferito al CPR di Torino, all'interno del quale veniva sottoposto a colloquio conoscitivo dalla psicologa in servizio presso quel centro, anche alla presenza del supporto legale. In tale occasione il cittadino straniero si mostrava collaborativo e non evidenziava forme di fragilità né intenti autolesionistici, riferendo, peraltro, che le ferite riscontrate non erano riconducibili all'aggressione ricevuta, bensì a una caduta accidentale. Anche la sua sistemazione, come unico occupante di uno specifico reparto del centro, ha corrisposto a una precauzione di carattere medico, in considerazione di una possibile patologia dermatologica contagiosa, esclusa poi dai successivi accertamenti clinici. Lo svolgimento dei fatti porta a escludere la sussistenza di negligenze che abbiano potuto concorrere a determinare il tragico evento.
  Riguardo, infine, al miglioramento delle condizioni di vita all'interno dei CPR, sottolineo che sono stati disposti ingenti interventi presso i CPR di Bari, Milano, Roma e anche della stessa Torino, allo scopo di migliorarne l'efficienza, la capacità e le qualità ricettiva, gravemente compromessa da atti di vandalismo posti in essere dagli stessi ospiti, tenendo anche conto delle esigenze di distanziamento connesse alla pandemia.
  In questo senso ricordo che, in base all'art. 3 del regolamento unico, adottato con decreto ministeriale 20 ottobre 2014, gli stranieri accedono ai centri previa visita medica effettuata da parte del medico della ASL, che accerta l'assenza di patologie evidenti tali da rendere incompatibile l'ingresso e la permanenza del medesimo nella struttura, ivi compresi gli stati psichiatrici.
  Inoltre, dopo l'ingresso nella struttura e durante la permanenza in essa, gli stranieri sono sottoposti a screening sanitario da parte dei medici responsabili ivi presenti per una valutazione complessiva e personalizzata del loro stato di salute e per valutare l'eventuale necessità di visite specialistiche o di particolari percorsi diagnostico-terapeutici presso le competenti strutture sanitarie pubbliche.
  E qualora emergano elementi tali da far ritenere la condizione dello straniero non compatibile con la vita in una comunità ristretta, in ipotesi non rilevati durante la visita medica per la certificazione dell'idoneità, lo straniero viene alloggiato in una stanza di osservazione ad hoc nelle more di una nuova valutazione della ASL o azienda ospedaliera.
  Aggiungo poi che il nuovo schema di capitolato d'appalto, approvato con decreto ministeriale del 29 gennaio 2021, ha previsto il potenziamento del livello dei servizi di assistenza sanitaria presso i C.P.R. In particolare, è stato incrementato significativamente il monte ore settimanale delle attività di presidio medico.
  Oltre a ciò soggiungo che il nuovo schema di capitolato prescrive che nell'ambito dei C.P.R. (e al pari di quanto previsto per i Pag. 44centri di accoglienza) debbano essere assicurati farmaci, visite specialistiche o altre forniture sanitarie non coperte dal servizio sanitario nazionale che dovessero risultare necessarie in base alle specifiche esigenze della persona trattenuta.
  Infine, per quel che concerne gli aspetti di collaborazione con le ASL operative nei luoghi ove sono presenti i CPR, rammento che ai sensi dell'articolo 35 del Testo Unico Immigrazione è previsto che «ai cittadini stranieri presenti sui territorio nazionale, non in regola con le norme relative all'ingresso ed al soggiorno, sono assicurate, nei presidi pubblici ed accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, ancorché continuative, per malattia ed infortunio e sono estesi i programmi di medicina preventiva a salvaguardia della salute individuale e collettiva».
  In conclusione, da quanto sinteticamente esposto emerge che anche grazie ai più recenti provvedimenti, il Ministero dell'Interno ha inteso potenziare l'offerta di prestazioni sanitarie nei CPR ed elevarne gli standard qualitativi complessivi.

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ALLEGATO 2

5-06293 Forciniti: Iniziative per potenziare gli organici delle Forze di polizia nel territorio sud pontino.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  gli onorevoli interroganti chiedono informazioni sul potenziamento degli organici delle Forze di polizia in provincia di Latina.
  A tale proposito si fa presente che è stata già prevista l'assegnazione, da parte del Viminale, di ulteriori unità aggiuntive, tra Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza, la cui allocazione costituirà oggetto di esame nell'ambito di imminenti riunioni tecniche di coordinamento delle Forze di polizia.
  In quest'ottica di rafforzamento delle risorse operative a disposizione si inserisce anche l'accelerazione dell'iniziativa volta all'istituzione di un Commissariato di Pubblica Sicurezza presso il Comune di Aprilia.
  A tale riguardo, Prefettura e Questura stanno cercando di stringere i tempi delle procedure tecnico-istitutive volte alla individuazione del luogo più idoneo ove collocare il presidio. Al momento sono oggetto di valutazione due diverse soluzioni: l'una riguardante la costruzione ex novo della struttura e l'altra l'utilizzazione di un complesso immobiliare già esistente all'interno del quale potrebbero essere unificati l'istituendo Commissariato e il distaccamento della Polizia stradale di Aprilia.
  In una prospettiva di sinergia nel controllo del territorio, giovedì scorso presso la Prefettura di Latina, si è svolto un incontro con i Comuni rivieraschi della provincia e con l'Assessorato regionale allo Sviluppo Economico, Commercio e Artigianato, che si è impegnato a fornire un contributo in termini logistici e di risorse economiche con particolare attenzione alle isole e ai Comuni di Sabaudia, San Felice Circeo, Formia e Gaeta.
  Nell'occasione, il Prefetto di Latina ha invitato i Sindaci a prestare particolare attenzione al fenomeno della movida notturna in chiave di prevenzione di episodi di violenza o di usi impropri delle piazze.
  Gli amministratori locali sono stati al contempo sensibilizzati a promuovere la massima collaborazione tra Polizie locali, ampliando le fasce orarie di presenza sul territorio nonché ad adottare iniziative per l'ampliamento di sistemi di videosorveglianza. A tale riguardo informo che il progetto relativo al Comune di San Felice Circeo è stato finanziato e verosimilmente, entro la fine del mese, l'Amministrazione procederà all'installazione di 22 telecamere nei luoghi più strategici individuati con il supporto delle Forze dell'Ordine.
  Per quanto riguarda il Comune di Formia, l'attuale gestione commissariale ha previsto, nel bilancio di previsione, la somma di 250.000 euro per la realizzazione di progetti di videosorveglianza. In particolare, alla luce delle criticità emerse durante lo svolgimento dei fine settimana nelle aree interessate dalla movida, si procederà, entro la fine del corrente mese, all'installazione di 8 telecamere che verranno collegate ai sistemi in uso alle Forze di Polizia e alla Polizia locale.
  Su altro ma collegato versante, la Prefettura sta implementando il sistema di controllo riferito in particolare alle comunicazioni e informazioni antimafia, nonché al sistema delle «white list».
  In un'ottica di prevenzione della criminalità organizzata nel sud pontino, il Prefetto di Latina ha inoltre reso noto che nel quadro di un'analisi interprovinciale condotta d'intesa con la Prefettura di Caserta, verranno approfonditi alcuni dati economico-sociali per un più aggiornato quadro delle dinamiche territoriali, al fine di fornire Pag. 46 supporto all'azione di prevenzione antimafia attraverso le interdittive.
  Una particolare attenzione è inoltre posta al rischio di infiltrazioni criminali in relazione sia alle imprese in crisi per effetto della pandemia sia alle cospicue risorse pubbliche che verranno investite per stimolare la ripresa economica.
  Nello specifico, grande attenzione sarà dedicata al monitoraggio del settore turistico-alberghiero, della ristorazione, della vendita nei centri commerciali e dell'autotrasporto.
  In tale prospettiva, la Prefettura di Latina intende procedere alla stipula di un protocollo di legalità con il Comune Capoluogo, nonché con altri Comuni della Provincia, dove la particolare vocazione turistica o la presenza di insediamenti economici di specifico rilievo suggeriscano l'assunzione di tali iniziative.
  Posso quindi assicurare che sono già state avviate e sono in fase di realizzazione importanti iniziative per dare risposte concrete all'esigenza di tutela di legalità e contrasto della criminalità organizzata sul territorio di Latina.

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ALLEGATO 3

5-06294 Iezzi: Sulla corretta interpretazione della circolare del Ministero dell'interno riguardante l'utilizzo per altre finalità di controllo dei dati rilevati dai sistemi elettronici per le infrazioni al codice della strada.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  la Direttiva del Ministro dell'Interno del 21 luglio 2017, citata dagli On.li interroganti, fornisce indirizzi operativi agli organi di polizia stradale per prevenire e contrastare comportamenti di guida impropri, che sono tra le principali cause di incidenti stradali.
  Per quanto riguarda, in particolare, l'utilizzo di dispositivi automatici per il rilevamento delle violazioni, nella citata Direttiva si disciplina soltanto il rilevamento degli eccessi di velocità e non anche di altre violazioni come ad esempio quelle di carattere penale.
  L'articolo 201 del codice della strada, per l'accertamento da remoto di alcune violazioni alle norme sulla circolazione stradale, consente l'uso di appositi dispositivi che devono essere omologati o approvati dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili per lo scopo specifico per cui essi vengono utilizzati, escludendo, pertanto, che tali strumenti possano rilevare violazioni di natura diversa. Esiste infatti una stretta correlazione tra la finalità specifica dell'omologazione dello strumento e le violazioni con esso rilevabili.
  L'affermazione contenuta nella citata Direttiva del 2017, relativa all'utilizzazione delle immagini ai fini giudiziari, conformemente alle indicazioni fornite dal Garante per la protezione dei dati personali, va riferita alla possibilità di conservare le stesse per esigenze di carattere investigativo oltre il tempo strettamente necessario per la contestazione della violazione, l'eventuale applicazione di una sanzione e la definizione del conseguente contenzioso.
  Va evidenziato inoltre che i dispositivi per il rilevamento della velocità e i dispositivi che eseguono la lettura delle targhe funzionano secondo modalità differenti.
  I primi, infatti, si limitano a misurare la velocità dei veicoli con registrazione del passaggio soltanto di quelli che hanno superato il limite di velocità imposto sul tratto di strada.
  I secondi, invece, funzionano mediante lettura dei caratteri alfanumerici della targa al fine di rendere possibile il confronto dei veicoli rilevati con le liste dei veicoli autorizzati al transito. Di conseguenza essi registrano il passaggio unicamente dei veicoli non autorizzati.
  Dalle considerazioni appena esposte si evince che i dispositivi utilizzati per il rilevamento della velocità dei veicoli non sono equiparabili ai sistemi di lettura delle targhe.
  In ordine alle questioni sollevate nell'atto di sindacato ispettivo, il Ministero delle infrastrutture ha ribadito che le immagini dei veicoli in transito possono essere registrate esclusivamente per i veicoli che hanno commesso una violazione. Pertanto, una registrazione massiva dei veicoli in transito non è attualmente consentita in base alle norme sulla protezione dei dati personali.

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ALLEGATO 4

5-06295 Baldino: Iniziative per contrastare i gravi fenomeni di illegalità e criminalità nel territorio del comune di Ardea.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  con l'atto di sindacato parlamentare all'ordine del giorno l'Onorevole interrogante fa riferimento alla situazione di illegalità che pervade il territorio del Comune di Ardea, in provincia di Roma, colpito, negli ultimi anni da una serie di episodi delittuosi, riconducibili, tra l'altro, all'operato di associazioni di stampo mafioso, da anni radicate in quell'area.
  Da diversi anni, nei comuni di Anzio, Nettuno ed Ardea è stata accertata la presenza di numerosi appartenenti e affiliati alle famiglie di primo piano di organizzazioni criminali, quali «'ndrangheta» e «camorra».
  Al fine di effettuare una approfondita analisi del contesto ambientale del circondario, lo scorso 1° ottobre, presso il Comune di Pomezia, si è svolta una seduta del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduto dal Prefetto di Roma e al quale ha preso parte anche il Procuratore Generale della Repubblica territorialmente competente.
  Nel corso del Comitato sono stati affrontati i problemi di sicurezza che interessano le aree del litorale a Sud della capitale, compreso il territorio del Comune di Ardea.
  Le Forze di Polizia presenti in tale circoscrizione comunale sono impegnate in intense attività d'indagine, alcune delle quali si sono concretate in procedimenti penali.
  Nella prospettiva di lotta alla criminalità organizzata e di prevenzione della recrudescenza degli episodi di microcriminalità sono stati anche intensificati i servizi di vigilanza e controllo già in atto.
  In particolare nella mattinata del 4 giugno scorso, si sono svolte le operazioni di sgombero e bonifica del comprensorio «Le Salzare», sito nel Comune di Ardea, teatro di attività illegali.
  In un'ottica di difesa della legalità e di incisivo contrasto ai fenomeni criminosi in argomento, la situazione viene, quindi, costantemente monitorata attraverso la pianificazione e l'attuazione di mirati servizi di vigilanza e di controllo del territorio.
  In particolare, in vista della stagione estiva, il dispositivo di vigilanza e di controllo è stato intensificato su tutta l'area del litorale.
  Nel comune di Ardea è presente una Tenenza dei Carabinieri con un organico di 20 unità, che fa capo al Comando Compagnia Carabinieri di Anzio. Ulteriori presidi del territorio sono costituiti dal Commissariato della Polizia di Stato di Anzio/Nettuno e dalla Compagnia della Guardia di Finanza di Pomezia.
  In merito all'ipotesi di costituzione di un Commissariato distaccato di pubblica sicurezza nel Comune di Ardea evidenzio che l'eventuale attivazione presuppone, a livello territoriale, un esame della situazione nell'ambito del Comitato Provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nonché, a livello centrale, un'approfondita analisi sui contesti territoriali presi in esame, utilizzando una serie di indicatori e parametri, che consistono, in sostanza, in fattori espressivi delle caratteristiche socio-economiche di ciascuna realtà e delle relative dinamiche criminali o, comunque, rilevanti per la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  Ricordo infine che nell'area in questione, e in particolare nei comuni di Nettuno ed Anzio, nei primi quattro mesi del 2021, a fronte di una ripresa delle attività produttive conseguenti alle minori restrizioni conseguenti alla pandemia, i delitti sono complessivamente diminuiti rispetto Pag. 49allo stesso periodo del 2020, rispettivamente del 17 per cento e del 5,2 per cento mentre ad Ardea, a fronte di un modesto aumento dei delitti in generale (circa il 2 per cento), si registra una diminuzione delle rapine pari al 16,7 per cento e dei furti pari al 3,3 per cento.
  In ogni caso l'attenzione del Ministero è costante al fine di valutare eventuali iniziative.

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ALLEGATO 5

5-06296 Prisco: Sulla ripresa della sperimentazione della pistola a impulsi elettrici tra i dispositivi in dotazione alle Forze di pubblica sicurezza.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  in merito alla possibilità di impiego dell'arma comune ad impulsi elettrici da parte del personale della Polizia di Stato, dopo una fase di sperimentazione conclusasi positivamente in dodici città capoluogo, è stato dato avvio all'iter di adozione, tuttora in corso, del provvedimento normativo di modifica al decreto del Presidente della Repubblica 5 ottobre 1991, n. 359, recante il «Regolamento che stabilisce i criteri per la determinazione dell'armamento in dotazione all'Amministrazione della pubblica sicurezza e al personale della Polizia di Stato che espleta funzioni di polizia», con l'inserimento definitivo e stabile dell'arma comune ad impulsi elettrici tra le dotazioni di reparto.
  In proposito evidenzio che con il provvedimento del Ministro in data 16 giugno 2020, nelle more della definizione dell'iter di adozione del decreto recante modifiche al citato decreto del Presidente della Repubblica n. 359 del 1991 (che consentirà a regime l'uso dell'«arma comune ad impulsi elettrici»), il personale della Polizia di Stato è stato autorizzato ad impiegare, per i compiti istituzionali e quale dotazione di reparto, la predetta arma, siccome non eccedente le potenzialità offensive delle Forze di polizia.
  Informo, inoltre, che la procedura acquisitiva inerente l'approvvigionamento di n. 4.482 Armi ad Impulsi Elettrici e relativi accessori per le esigenze delle Forze di Polizia, è stata aggiudicata lo scorso 25 maggio 2021 all'operatore economico Axon Public Safety Germany SE.
  La stipula del relativo contratto non potrà avvenire prima del prossimo 29 giugno, prevedendo la vigente normativa in materia di appalti pubblici (decreto legislativo n. 50 del 2016) l'applicazione di un termine dilatorio tra l'aggiudicazione e la stipula del contratto in parola (cosiddetta clausola di stand still).

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ALLEGATO 6

5-06297 Marco Di Maio: Iniziative per garantire un presidio estivo della Polizia di Stato a Pinarella di Cervia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  con l'allentamento delle misure di contenimento e di contrasto all'emergenza epidemiologica da COVID-19, si è registrata una progressiva ripresa delle attività produttive, commerciali ed economiche e un conseguente incremento della mobilità privata e pubblica, soprattutto in concomitanza della stagione estiva e della conseguente riapertura delle strutture operanti nel settore turistico-balneare.
  Tale scenario richiede un particolare impegno delle Forze di Polizia attraverso l'intensificazione dei servizi di vigilanza, specialmente in chiave preventiva, al fine di contrastare forme di delittuosità comune e diffusa, garantendo nel contempo una azione di controllo nelle località del litorale dove si concentrano i luoghi di ritrovo maggiormente frequentati dai giovani.
  Il Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica presso la Prefettura di Ravenna ha affrontato il tema della sicurezza con specifico riferimento alle situazioni in essere nei territori di Ravenna e Cervia-Milano Marittima, in relazione alle quali sono state approntate articolate misure, rimodulate in base all'evoluzione dei singoli contesti, che vedono impegnate non solo le Forze di Polizia, ma anche le polizie locali e la polizia provinciale, al fine di garantire una maggiore attività di controllo.
  Particolare attenzione è stata rivolta alle aree urbane dei lidi ravennati e cervesi dove si registra il massimo afflusso di giovani, soprattutto nei giorni prefestivi e festivi, specie nelle zone usualmente interessate dalla «movida».
  In tale contesto, oltre all'azione di presidio, sono stati privilegiati i controlli «a monte», presso le stazioni ferroviarie e le tratte autostradali.
  Inoltre, attraverso la funzione di raccordo e coordinamento tesa a garantire 1a sicurezza e vivibilità nelle località maggiormente esposte, sono state promosse alcune iniziative, tra cui la recente sottoscrizione del Patto per la sicurezza urbana con i Sindaci di Ravenna e di Cervia, volto a favorire l'implementazione del sistema di sicurezza integrato. In particolare, il predetto accordo prevede l'istituzione di «un'area di inter-operatività» per le polizie locali di Ravenna e di Cervia, comprendente l'intero territorio del Comune di Cervia e gli abitati di Savio, Castiglione di Ravenna, Lido di Classe e Lido di Savio nel Comune di Ravenna.
  All'interno di quest'«area», la polizia locale di Ravenna fornirà supporto, con la propria centrale operativa, all'omologa centrale della polizia locale di Cervia per ricevere le segnalazioni da inoltrare agli uffici comunali e instradare le richieste di interventi di emergenza alle Forze di polizia.
  Questo dispositivo testimonia la crescente sinergia operativa a livello locale in un'ottica di leale collaborazione istituzionale, lungo le direttrici fondamentali concordate nel Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, in coerenza con le linee emanate sull'argomento dal Ministro dell'interno.
  Con riguardo alla istituzione del Posto di polizia «stagionale» di Pinarella di Cervia, va premesso che con direttiva del Dipartimento della Pubblica Sicurezza del 23 febbraio 2021, sono stati individuati i seguenti elementi, che devono sussistere per poter costituire i Posti di polizia:

   l'esercizio di funzioni di controllo del territorio;

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   una definita sede nell'ambito del Comune capoluogo di provincia/città metropolitana;

   una dotazione organica propria, con preposizione, in relazione alla sua rilevanza, di un appartenente al ruolo degli ispettori o al ruolo dei sovrintendenti (con qualifica non inferiore a sovrintendente capo);

   una necessaria continuità del servizio.

  Alla luce di quanto sopra e secondo il quadro ordinamentale vigente, non è possibile procedere all'istituzione né di Posti di polizia cosiddetti «distaccati», in quanto al di fuori del Comune capoluogo di provincia, né di Posti di polizia cosiddetti «stagionali», attivati per esigenze di controllo del territorio e altre necessità in relazione a località di significativo afflusso turistico, in contesto tanto estivo quanto invernale, poiché questi ultimi, oltre che sovente istituiti al di fuori del Comune capoluogo, risultano anche privi di una dotazione organica propria.
  In tal senso, quindi, se è evidente che non è possibile prevedere nuovi Posti di polizia senza i suddetti requisiti, per quelli, invece, già operativi, seppur privi degli indicati elementi costitutivi, è prevista la prosecuzione delle relative attività, fino a quando, con i progressivi collocamenti in quiescenza e movimenti del personale, tali compiti saranno devoluti ai limitrofi Uffici territoriali competenti in via principale.
  Con riferimento specifico ai Posti di polizia «stagionali» e, quindi, anche a quello di Pinarella di Cervia – attivato, in passato, soltanto nel periodo estivo su proposta del Questore per potenziare i servizi di vigilanza e controllo del territorio – si rappresenta che essi potranno essere sostituiti da appositi e mirati servizi nelle aree di interesse, da attivarsi ad opera del Questore competente, anche attraverso l'impiego di personale assegnato nell'ambito del «Piano per il potenziamento dei servizi di vigilanza estiva».
  In ogni caso è importante rilevare che il predetto Piano, approvato dal Capo della Polizia l'11 giugno scorso, ha previsto per la provincia di Ravenna l'assegnazione temporanea – quale rinforzo – di 10 unità della Polizia di Stato a disposizione della locale Questura.
  Nella stessa provincia l'Arma dei Carabinieri provvederà ad inviare 14 unità tra il 19 luglio ed il 16 agosto e 17 unità tra il 17 agosto ed il 5 settembre, mentre la Guardia di Finanza invierà 20 unità tra il 2 ed il 16 agosto.

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ALLEGATO 7

5-06298 Calabria: Sui recenti episodi di violenza contro rappresentanti del Si Cobas in provincia di Novara e di Lodi

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor Presidente, Onorevoli Deputati,
  con riferimento al tragico episodio di Biandrate, riferisco che nel corso del corrente mese di giugno, il sindacato di base SI COBAS, tramite il responsabile provinciale per Novara Adil Belakhdim, ha evidenziato problematiche connesse all'asserita mancata applicazione del contratto collettivo nazionale di lavoro di settore riguardanti i dipendenti di LIDL Italia S.r.l. e impiegati presso il centro distribuzione di Biandrate.
  In particolare, il sindacato non vedendo accolta la richiesta di un incontro, avanzata alla controparte il 17 giugno scorso, proclamava lo stato di agitazione.
  In considerazione di questo scenario, il Questore di Novara – seppur in assenza di formale preavviso di eventuali manifestazioni – disponeva l'invio al centro di distribuzione di Biandrate, di operatori della D.I.G.O.S. Contestualmente, al fine di prevenire azioni idonee a creare criticità per l'ordine e la sicurezza pubblica, veniva sensibilizzata l'Arma dei Carabinieri.
  In effetti, alle ore 7:00, davanti all'ingresso del centro distribuzione LIDL in parola, si presentava, senza alcun preavviso formale, una rappresentanza di circa 15 lavoratori del SI COBAS.
  Intorno alle 7:30, mentre gli attivisti sindacali stazionavano davanti agli accessi della Filiale LIDL nell'intento di rallentare l'uscita e l'entrata dei mezzi, il conducente di un T.I.R., effettuava di uscita nonostante il fatto che i manifestanti fossero davanti al veicolo e che il personale della D.I.G.O.S. presente sul posto si qualificava, intimasse l'alt immediato. Il conducente tuttavia, effettuava una manovra che provocava l'investimento di Adil Belakhdim, che si trovava davanti al T.I.R. assieme ad altri manifestanti e proseguiva la marcia senza fermarsi, allontanandosi dal luogo a forte velocità.
  Nell'immediatezza, il personale di polizia si adoperava per prestare il primo soccorso mentre il conducente del mezzo, una volta raggiunto il casello autostradale «Novara Ovest» dell'Autostrada A4, contattava il numero di emergenza 112, di fatto costituendosi.
  Il conducente del T.I.R., quindi, veniva tratto in arresto e nella giornata del 21 giugno, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara ha convalidato il provvedimento, applicando la misura degli arresti domiciliari richiesta dal Pubblico Ministero.
  Va evidenziato che nella stessa giornata del 18 giugno sono stati ricevuti in Prefettura alcuni rappresentanti di CGIL, CISL, UIL, unitamente ad una delegazione di SI COBAS per affrontare le criticità connesse al predetto centro di distribuzione.
  Nella giornata del 22 giugno presso la Prefettura si è tenuto un incontro al quale hanno partecipato i vertici della LIDL Italia, i rappresentanti delle Organizzazioni sindacali del settore ed una delegazione di SI COBAS.
  Al termine, le parti presenti hanno sottoscritto un accordo con cui è stato sancito l'impegno datoriale di affrontare le questioni emerse in riunione, relative principalmente alla gestione del personale, all'organizzazione del lavoro ed all'applicazione del CCNL, a fronte della sospensione dello stato di agitazione sindacale in atto, fino al prossimo incontro già calendarizzato, rasserenando in modo significativo il clima tra le parti sindacali e la parte datoriale.
  Con riferimento all'altra vicenda richiamata nell'interrogazione, rappresento che la manifestazione dell'organizzazione sindacale SI COBAS presso la logistica di Pag. 54Tavazzano con Villavesco svoltasi nella notte del 10 e 11 giugno 2021 non è stata preavvisata alla Questura, come era già accaduto in precedenti occasioni (e cioè il 17 e 19 maggio ed il 7 giugno 2021).
  Tali iniziative estemporanee avevano indotto la locale Questura a predisporre un servizio di vigilanza presso la logistica Zampieri Holding Srl di Tavazzano con Villavesco, a cura del Comando Carabinieri competente per territorio. Non appena avuta notizia della presenza dei SI Cobas, che non era stata preannunciata, è stato immediatamente approntato un servizio di ordine pubblico secondo modalità abitualmente seguite in provincia per questo tipo di manifestazioni.
  Va evidenziato che le proteste già occorse nel polo logistico in questione non erano mai sfociate in situazioni di violenza in quanto i SI Cobas si erano limitati a stazionare nei pressi dei cancelli del sito rallentando l'attività della Zampieri e impedendo ai lavoratori di uscire.
  Nella nottata dell'11 giugno scorso, all'arrivo della forza pubblica, si registrava immediatamente una situazione di tensione tra i lavoratori della Zampieri, esasperati dalle incursioni a sorpresa attuate dai SI Cobas, motivo per cui, decidevano di posizionarsi nelle adiacenze del cancello di uscita degli autoarticolati, dando così luogo a reciproci scambi di insulti con i manifestanti. Nonostante la continua opera di mediazione tentata da personale DIGOS, la situazione degenerava con il lancio di oggetti tra i 2 gruppi che, occorre specificare, non sono mai giunti ad un contatto fisico.
  Successivamente all'incidente occorso ad uno dei manifestanti i lavoratori della Zampieri rientravano all'interno del sito, gli altri manifestanti continuavano il presidio all'esterno.
  Nei giorni successivi, si sono ripetute manifestazioni di protesta davanti alla Logistica di Tavazzano, sempre a carattere estemporaneo. Le stesse, tuttavia, si sono svolte senza ripercussioni sull'ordine e la sicurezza pubblica e ciò anche in considerazione dell'impegno assunto dall'azienda Zampieri, a seguito delle interlocuzioni avviate dalla Prefettura di Lodi, a non far uscire i lavoratori dai cancelli, con l'intento di impedire qualsiasi contatto.
  La situazione è attentamente seguita dal Prefetto, che in diverse riunioni del Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, allargato alla presenza del Sindaco del Comune di Tavazzano, ha pianificato le misure da adottare a tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.
  In particolare è stata disposta la dislocazione nei pressi dello stabilimento di tre pattuglie interforze composte da personale della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Polizia Locale, al fine di monitorare costantemente il sito.
  In conclusione, le agitazioni che stanno interessando il settore della logistica sono da tempo all'attenzione del Viminale proprio allo scopo di contemperare il diritto di manifestare liberamente le ragioni della protesta, senza che ciò trascenda in episodi di violenza o di illegalità, con le altrettanto ineludibili esigenze di continuità operativa per un settore strategico per l'economia complessiva del Paese.
  A questo scopo sono state da tempo impartite, da ultimo il 9 giugno scorso, precise disposizioni a Prefetti e Questori volte a predisporre, da un lato, servizi mirati di vigilanza e controllo all'ingresso dei siti della logistica e, dall'altro, a garantire, attraverso l'opera di mediazione dei Prefetti, il raffreddamento delle tensioni sociali e sindacali.
  In quest'ottica è sempre garantito il costante collegamento con il Ministero del Lavoro che, attraverso i Prefetti, segue l'andamento delle diverse vertenze.

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ALLEGATO 8

DL 59/2021: Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti (C. 3166 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  Il Comitato permanente per i pareri della I Commissione,

   esaminato il disegno di legge C. 3166, approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 6 maggio 2021, n. 59, recante misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti;

   segnalato come il provvedimento approvi il Piano nazionale per gli investimenti complementari, finalizzato ad integrare, con risorse nazionali, gli interventi del PNRR, per complessivi 30,6 miliardi di euro per gli anni dal 2021 al 2026, ripartendo inoltre il Fondo complementare tra le amministrazioni centrali competenti e individuando i programmi e gli interventi cui destinare le risorse e il relativo profilo finanziario annuale;

   rilevato, per quanto attiene al rispetto delle competenze legislative costituzionalmente definite, come gli interventi previsti a valere sul Fondo complementare incidano su numerose materie, in primo luogo rientranti negli ambiti di competenza legislativa esclusiva dello Stato «tutela della concorrenza», «sistema contabile dello Stato» e «perequazione delle risorse finanziarie», di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera e), della Costituzione;

   segnalato come le misure previste dal provvedimento coinvolgano inoltre specifici settori riconducibili ad ambiti di competenza legislativa statale, concorrente e residuale, quali la materia, di competenza legislativa statale esclusiva, «tutela dell'ambiente e dei beni culturali» di cui all'articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, le materie, di competenza concorrente tra Stato e regioni, «governo del territorio», «tutela della salute», «valorizzazione dei beni culturali e ambientali», di cui all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, e la materia, di competenza residuale regionale, agricoltura, ai sensi dell'articolo 117, quarto comma;

   rilevata in tale contesto l'opportunità di prevedere forme di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali nella procedura di adozione del decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, previsto dall'articolo 1, comma 2-quater, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, per la definizione delle modalità di assegnazione e i criteri di riparto delle risorse in favore delle imprese del settore ferroviario merci e della logistica, e del decreto del Ministro dell'economia previsto dall'articolo 1, comma 7, chiamato ad individuare le procedure di monitoraggio degli interventi previsti dal Fondo complementare,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) con riferimento dall'articolo 1, comma 2-quater, il quale demanda a un decreto del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, da adottare di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, la definizione delle modalità di assegnazione e i criteri di riparto delle risorse in favore delle imprese del settore ferroviario merci e della logistica, valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere adeguate forme di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali nella Pag. 56procedura di adozione del predetto decreto;

   b) con riferimento all'articolo 1, comma 7, del decreto-legge, il quale affida a un decreto del Ministro dell'economia l'individuazione delle procedure di monitoraggio degli interventi previsti dal Fondo complementare, valuti la Commissione di merito l'opportunità di prevedere adeguate forme di coinvolgimento del sistema delle autonomie territoriali nella procedura di adozione del predetto decreto.