CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 21 aprile 2021
571.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

5-05803 Bonomo: Sulla possibile proroga del periodo di validità dei voucher emessi a titolo di rimborso per prestazioni turistiche non fruite a seguito della crisi pandemica.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, gli effetti prodotti dalla pandemia hanno determinato la necessità di apprestare strumenti utili per far fronte alle implicazioni correlate al recesso e al rimborso di titoli di viaggio, di soggiorno e di pacchetti turistici, riconoscendo agli organizzatori, ai vettori e alle strutture ricettive la possibilità – in alternativa al rimborso – di offrire al viaggiatore un pacchetto sostitutivo di equivalente o superiore qualità, oppure un voucher di importo pari al rimborso spettante.
  Il voucher, in particolare, è disciplinato dall'articolo 88-bis del decreto-legge n. 18 del 2020, che prevedeva una validità di tale titolo pari a dodici mesi.
  L'articolo 182, comma 3-bis del decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34 ha esteso a diciotto mesi tale termine, decorso il quale, nell'ipotesi di mancata fruizione o di mancato impiego nella prenotazione dei servizi, è previsto il rimborso dell'importo versato.
  Proprio in relazione alle esigenze evidenziate dagli interroganti, il mio Ministero sosterrà l'emendamento 30.54 all'AS 2144 (recante il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 41 del 2021 cosiddetto Decreto Sostegno) il quale prevede un'estensione da diciotto a ventiquattro mesi della validità del succitato voucher; nonché, la previsione che, con il consenso delle parti, esso possa essere ceduto all'agenzia di viaggio o emesso direttamente a favore di quest'ultima nelle ipotesi in cui il pagamento o la prenotazione sia stata effettuata dalla stessa.

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ALLEGATO 2

5-05800 Andreuzza: Sulla tipologia di strutture all'aperto autorizzate alla riapertura delle attività turistiche nelle cosiddette «zone gialle».

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, ritengo di dover preliminarmente rassicurare gli onorevoli interroganti sull'attenzione che sto dedicando alle problematiche correlate alla riapertura delle strutture ricettive e turistiche.
  Con specifico riferimento ai quesiti posti dagli onorevoli interroganti, va posta attenzione alle cosiddette «Sun Room», consistenti in parti dei edifici dotati di serramenti completamente apribili in altezza, su uno o più lati; secondo gli interroganti, tali «Sun Room» sarebbero equiparabili agli spazi aperti e, quindi, potrebbero essere utilizzati a partire dal prossimo lunedì per svolgere, tra l'altro, attività di ristorazione.
  Come Ministro del turismo, la descritta equiparazione mi sembra ovvia.
  Tuttavia, le implicazioni correlate alla configurazione strutturale delle cosiddette «Sun Room» riguardano aspetti strettamente correlati alle misure di precauzione legate al distanziamento e alla circolazione dell'aria all'interno delle strutture che accolgono più persone e, quindi, ricadono, nelle competenze del Ministero della salute.
  Farò, comunque, presente la questione in sede di Consiglio dei ministri.

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ALLEGATO 3

5-05801 Vallascas: Sulla promozione di interlocuzioni con la Commissione europea volte a rafforzare ed estendere il credito d'imposta sugli immobili utilizzati per interesse turistico e per l'affitto d'azienda turistico.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, sono consapevole dei gravi danni subiti dal comparto produttivo del turismo a causa della pandemia.
  Per tale ragione, assume particolare rilievo la problematica evidenziata dagli Onorevoli Interroganti, attinente alla misura del credito d'imposta del canone di locazione inerente ad immobili adibiti a strutture recettive e all'affitto d'azienda.
  Essendo favorevole al rafforzamento della misura e all'estensione della sua durata oltre il 2021, ai fini della ripresa del settore turistico, sosterrò ogni iniziativa utile a tal fine, anche in occasione dell'adozione del Decreto Sostegni 2, rapportandomi con il Ministero dell'economia e delle finanze, competente a valutare la sostenibilità finanziaria della rimodulazione di tali strumenti.
  Per quanto concerne, in particolare, il quesito posto dagli interroganti circa eventuali iniziative volte a promuovere interlocuzioni con la Commissione Europea al fine di verificare la fattibilità di un incremento percentuale del credito d'imposta (fino all'80 per cento) sugli immobili utilizzati per interesse turistico o per l'affitto d'azienda, e di un'estensione della misura oltre il 2021, evidenzio che l'interlocuzione con la Commissione europea spetta al Dipartimento per le Politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, alla quale compete la disamina dei profili di compatibilità delle disposizioni nazionali in vigore con la normativa sovranazionale.
  Ad ogni modo, confermo il mio impegno ad adoperarmi nelle competenti, anche raccordandomi con il Dipartimento per le Politiche europee, al fine di rilanciare fattivamente il settore del turismo, anche sotto i profili evidenziati dagli interroganti.

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ALLEGATO 4

5-05802 Zucconi: Sulle iniziative del Ministero volte a garantire l'uniforme applicazione delle disposizioni di legge relative alla proroga delle concessioni demaniali a tutela del turismo balneare.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, ritengo di dover, preliminarmente, dare atto dello sforzo profuso dal mio Ministero al fine di affrontare e risolvere le problematiche evidenziate dagli Onorevoli Interroganti, che coinvolgono il comparto turistico balneare.
  Conscio della delicatezza della questione rappresentata, inerente alle concessioni demaniali marittime, ritengo sia opportuno premettere che la stessa è attualmente oggetto di una procedura di infrazione (2020/4118), avviata dalla Commissione europea il 3 febbraio 2020, mediante la trasmissione di una lettera di messa in mora allo Stato italiano.
  Le istituzioni europee hanno rilevato che la disciplina nazionale in materia di concessioni balneari sarebbe in contrasto con le disposizioni della direttiva Bolkestein (2006/123/CE) e con l'articolo 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, soprattutto, in relazione all'eccessiva durata della proroga (fino al 2033) normativamente prevista in assenza di procedure ad evidenza pubblica.
  Gli interroganti chiedono ora quali iniziative intende assumere il Ministro del turismo affinché venga garantita la proroga fino al 2033 delle suddette concessioni, prevista dall'articolo 1, commi 682-684 della legge di stabilità 2019.
  Sul punto, rappresento che – ferme restando le competenze di altre Amministrazioni centrali in materia di concessioni demaniali, tra le quali il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili – gli Uffici del mio Ministero sono in costante e stretto contatto con la Struttura di Missione per le procedure di infrazione, istituita presso il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, con i seguenti obiettivi:

   concordare, insieme alle altre Amministrazioni coinvolte, una strategia di risposta alle Istituzioni europee finalizzata a chiudere la citata procedura di infrazione;

   individuare una soluzione efficace e tempestiva, anche a garanzia delle posizioni dei balneari, in vista della prossima stagione estiva.

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ALLEGATO 5

5-05799 Baldini: Indicazioni unitarie e nazionali per la ripartenza del turismo in sicurezza e a favore di aree turistiche covid free.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, ritengo di dover preliminarmente evidenziare lo sforzo profuso dal mio Ministero per affrontare e risolvere le problematiche evidenziate dagli Onorevoli Interroganti; ciò, nella piena consapevolezza dei danni gravi subiti dal comparto produttivo del turismo e del relativo indotto, a causa della pandemia, nella consapevolezza della significativa rilevanza che tale settore riveste in ragione delle numerose imprese che ne fanno parte.
  Gli operatori del settore turistico devono essere messi nelle condizioni di rilanciare le proprie attività imprenditoriali e, quindi, è indispensabile procedere quanto prima alla riapertura delle attività appartenenti alla filiera turistica – sempre nel rispetto delle imprescindibili prescrizioni e precauzioni di carattere sanitario –, accettando un «rischio ragionato», in linea con quanto rappresentato dal Presidente del Consiglio dei ministri.
  Con specifico riferimento agli spostamenti, oltre all'incremento ed alla velocizzazione delle vaccinazioni, è allo studio lo strumento della carta verde, al fine di massimizzare le condizioni di sicurezza che riguardano la circolazione delle persone.
  In tale contesto, va valutata – unitamente alle altre misure inerenti agli spostamenti – anche la strada delle isole COVID free, considerata la condizione specifica legata all'insularità, che presenta punti di arrivo e di accesso limitati e controllati, e consente un monitoraggio sanitario più efficace e strutturato rispetto agli spostamenti sulla terra ferma.
  Tali prospettive vanno, ovviamente, concordate rapportandosi con le autorità sanitarie ed, in primo luogo, con il Ministero della salute, con il quale stiamo collaborando allo scopo di individuare le soluzioni più opportune, da condividere in sede collegiale, privilegiando, in ogni caso, l'esigenza di mettere prima in sicurezza la popolazione fragile.
  Quanto sopra non esaurisce gli obiettivi che intendo perseguire per agevolare le riaperture della filiera turistica nelle sue varie declinazioni.
  A tale riguardo, ci stiamo adoperando per affrontare il complesso problema del riavvio di tutte le attività del comparto turistico, tenendo conto delle specificità del settore e, come è noto, il Presidente del Consiglio dei ministri, nella conferenza stampa del 16 aprile scorso, ha preannunciato alcune date importanti per la riapertura delle attività di ristorazione e per gli spettacoli (dal 26 aprile), per la riapertura delle piscine all'aperto e, possibilmente, degli stabilimenti balneari (dal 15 maggio), per lo svolgimento di convegni e congressi e dell'attività fieristica (dal 1° luglio, ma, forse, ci sarà un'anticipazione al 15 giugno).

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ALLEGATO 6

5-05804 Masi: Sulle iniziative che il Ministro del turismo intende predisporre per il rilancio del comparto anche tenuto conto dei protocolli di sicurezza elaborati dalle associazioni di categoria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, ritengo di dover, preliminarmente, rappresentare che ho piena consapevolezza delle esigenze del comparto produttivo del turismo,, in questa fase pandemica.
  Per questo motivo, il mio Ministero è particolarmente attento alle problematiche evidenziate dagli Onorevoli Interroganti ed, in particolare, all'esigenza di riaprire insicurezza, alla necessità di garantire gli spostamenti e alla possibilità di utilizzare il bonus vacanze per sostenere il comparto turistico.
  Come Ministro del turismo, ritengo fortemente indispensabile che si arrivi quanto prima ad individuare date certe di riapertura di tutta la filiera turistica, e mi adopererò concretamente a tal fine, condividendo quanto rappresentato dal Presidente del Consiglio dei ministri nella conferenza stampa del 16 aprile, nel corso della quale ha preannunciato alcune date importanti per la riapertura delle attività di ristorazione e per gli spettacoli (dal 26 aprile), per la riapertura delle piscine all'aperto e, possibilmente, degli stabilimenti balneari (dal 15 maggio), per lo svolgimento di convegni e congressi e dell'attività fieristica (dal 1° luglio, ma, forse, ci sarà un'anticipazione al 15 giugno).
  Quanto sopra non esaurisce lo sforzo teso ad agevolare le riaperture di tutta la filiera turistica, ma costituisce un punto fermo in vista dell'imminente periodo estivo, che tiene conto delle tempistiche necessitate dalle prenotazioni dei turisti e delle correlate esigenze degli operatori di settore.
  Con specifico riferimento alla campagna vaccinale, proprio in questi giorni, stiamo approfondendo le modalità operative della cosiddetta carta verde, al fine di garantire, in condizioni di sicurezza, lo spostamento e la circolazione delle persone all'interno del territorio nazionale. Ciò in quanto, come è noto, le conseguenze delle limitazioni negli spostamenti e le varie restrizioni alla libera circolazione hanno determinato l'annullamento di viaggi, pacchetti turistici, viaggi di istruzione e visite di turismo culturale, già prenotati e pagati dagli utilizzatori.
  Al riguardo, il legislatore ha affrontato tali problematiche sotto un duplice profilo: da una parte, garantendo la tutela del beneficiario del voucher e, dall'altra, evitando di aggravare le imprese erogatrici dei servizi, in crisi finanziaria a causa della pandemia.
  A fine di consentire al bonus vacanze di dispiegare pienamente le sue potenzialità, i miei uffici si adopereranno affinché la normativa di riferimento possa consentire al beneficiario di spenderlo anche presso una agenzia di viaggi o un tour operator – oltre che presso strutture turistico-ricettive – per l'acquisto di un servizio turistico, anche allo scopo di aumentare la propensione delle persone ad effettuare un viaggio o un soggiorno in Italia.

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ALLEGATO 7

5-05805 Moretto: Notizie utili per i cittadini e gli operatori turistici concernenti la data prevista e le modalità per la riapertura della stagione balneare e delle attività turistiche.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Signor presidente, onorevoli Deputati, ritengo di dover preliminarmente evidenziare lo sforzo profuso dal mio Ministero per individuare soluzioni efficaci in relazione alle problematiche evidenziate dagli Onorevoli Interroganti, anche per quanto attiene alle tematiche degli spostamenti interregionali e delle riaperture delle attività del settore turistico.
  Ciò in quanto, siamo assolutamente consapevoli dei danni gravi subiti dal comparto produttivo del turismo e dal relativo indotto per gli effetti della pandemia e, soprattutto, siamo consapevoli della significativa rilevanza che tale settore riveste in ragione delle numerose imprese che compongono la sua filiera, che si caratterizza, senza alcun dubbio, come un'eccellenza nazionale.
  Ci stiamo adoperando per individuare le condizioni per procedere con ogni possibile sollecitudine alla riapertura della filiera turistica, da effettuarsi sempre nel rispetto delle imprescindibili prescrizioni e precauzioni di carattere sanitario – necessitate dalla presenza del virus,– armonicamente ad una prosecuzione a ritmi importanti della campagna vaccinale e alla predisposizione degli opportuni protocolli di sicurezza.
  Condivido l'attenzione che gli Onorevoli Interroganti ripongono sulla tematica relativa alla libera circolazione sul territorio, anche per finalità turistiche, tant'è che proprio in questi giorni ci stiamo adoperando con le altre Amministrazioni competenti per affinare e ottimizzare le modalità operative della cosiddetta carta verde.
  Personalmente, condivido anche l'esigenza di individuare date precise di «riapertura» e mi adopererò concretamente a tal fine, condividendo quanto preannunciato dal Presidente del Consiglio dei ministri nella conferenza stampa del 16 aprile, nel corso della quale ha preannunciato alcune date importanti per la riapertura delle attività di ristorazione e per gli spettacoli (dal 26 aprile), per la riapertura delle piscine all'aperto e, possibilmente, degli stabilimenti balneari (dal 15 maggio), per lo svolgimento di convegni e congressi e dell'attività fieristica (dal 1° luglio, ma, forse, ci sarà un'anticipazione al 15 giugno).
  Quanto sopra non esaurisce lo sforzo teso ad agevolare le riaperture di tutta la filiera turistica, ma costituisce un punto fermo in vista dell'imminente periodo estivo, che tiene conto delle tempistiche necessitate dalle prenotazioni dei turisti e delle correlate esigenze degli operatori di settore.

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ALLEGATO 8

Documento di economia e finanza 2021. Doc. LVII, n. 4 e Annesso.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il Documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4 e Annesso),

   preso atto, in generale, che il Documento di economia e finanza evidenzia come l'economia globale continui ad essere fortemente condizionata dall'epidemia causata dal COVID-19, a causa della recrudescenza dei contagi a partire dai mesi autunnali del 2020 e che l'attività economica globale, dopo un recupero superiore alle attese nei mesi estivi, ha fortemente rallentato nel IV trimestre risentendo della nuova ondata pandemica;

   preso altresì atto, in particolare, che il Documento di economia e finanza, richiamando le stime ufficiali dell'ISTAT, evidenzia come il PIL abbia registrato nel 2020 una caduta pari all'8,9 per cento in termini reali che rappresenta una contrazione dell'attività economica senza precedenti in tempi di pace;

   considerato che il settore maggiormente colpito dalla crisi è quello dei servizi che patisce una riduzione del valore aggiunto molto ampia (-8,1 per cento) e che, a differenza dall'industria, a fine 2020 molti raggruppamenti del terziario hanno continuato ad arretrare, attestandosi profondamente al di sotto rispetto dei livelli pre-crisi facendo registrare arretramenti sostenuti che vanno dal -16,0 per cento di settori quali il commercio, il trasporto e l'immagazzinaggio e i servizi di alloggio e ristorazione al -14,6 per cento delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento;

   evidenziato che il quadro macroeconomico programmatico per gli anni 2021 e successivi, presentato nel Documento di economia e finanza, tiene conto delle misure che saranno presentate a fine aprile con il prossimo Decreto cosiddetto sostegni, a seguito del nuovo scostamento da 40 miliardi, e della versione finale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che prevede un ammontare complessivo di 237 miliardi, comprensivo degli ulteriori canali nazionali di finanziamento di circa 30,5 miliardi;

   considerato che in vista della probabile sospensione del Patto di Stabilità e Crescita anche nel 2022, il Documento di economia e finanza prefigura una modifica al sentiero di rientro dell'indebitamento netto della PA, ritenendo il Governo opportuno posporre il traguardo del 3,0 per cento di deficit al 2025 (rispetto al 2023 previsto dalla NADEF 2020), per sostenere un notevole sforzo di investimento e rigenerazione del Paese;

   ricordato che il Documento di economia e finanza riporta altresì l'entità della manovra di bilancio per il 2021, che ha determinato complessivamente un indebitamento netto di circa altri 24,5 miliardi nel 2021 e di 11,8 miliardi nel 2022, un miglioramento di 3,6 miliardi nel 2023 e un ulteriore peggioramento di 12,2 miliardi nel 2024;

   evidenziato che, secondo il Documento in esame, nello scenario programmatico, la crescita del PIL reale è prevista pari al 4,5 per cento nel 2021, 4,8 per cento nel 2022, 2,6 per cento nel 2023 e 1,8 per cento nel 2024;

   evidenziato altresì che, secondo il Documento in esame (che tuttavia non tiene conto degli effetti sulla crescita delle riforme previste dal PNRR), il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nella sua versione definitiva, avrebbe un impatto espansivo in confronto allo scenario tendenziale Pag. 267soprattutto nei primi due anni dell'orizzonte di previsione tale che il PIL nello scenario programmatico recupererebbe i livelli pre-crisi nel terzo trimestre del prossimo anno, per poi mantenersi su livelli superiori per tutto l'orizzonte di previsione;

   preso atto che nel corso dei primi mesi del 2021 sono stati prorogati alcuni interventi già precedentemente disposti e sono state adottate ulteriori misure per attutire le ricadute socio economiche sui settori produttivi e sui lavoratori e fronteggiare l'emergenza sanitaria e che i provvedimenti con carattere di urgenza complessivamente comportano un nuovo indebitamento netto di circa 32 miliardi nel 2021;

   sottolineato che il documento preannuncia, per quanto di specifico interesse della X Commissione, che oltre metà delle risorse stanziate nel 2021 saranno destinate a sostenere i titolari di partite IVA e le imprese impattate dalla crisi e che saranno inoltre adottate misure per aiutare le imprese a coprire parte dei costi fissi, con sgravi e crediti di imposta, che verrà sostenuta l'erogazione del credito alle piccole e medie imprese (PMI), che la scadenza del regime di garanzia dello Stato sui prestiti sarà prorogata dal 30 giugno a fine anno, che anche la moratoria sui crediti alle PMI sarà estesa nel tempo, che saranno reintrodotti rinvii ed esenzioni di imposta già attuati con precedenti provvedimenti nel corso del 2020 e che sarà altresì innalzato il limite alle compensazioni di imposta;

   preso atto che il documento preannuncia altresì l'intenzione del Governo di presentare alcuni disegni di legge collegati alla decisione di bilancio concernenti, tra le altre materie, semplificazione e riordino in materia di start-up e PMI innovative, revisione organica degli incentivi alle imprese, disposizioni per lo sviluppo delle filiere e per favorire l'aggregazione tra imprese nonché un DDL di revisione del decreto legislativo 10 febbraio 2010, n. 33 (codice della proprietà industriale),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 9

DL 42/2021: Misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare. C. 2972 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 22 marzo 2021, n. 42, recante misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare (C. 2972 Governo) come risultante dagli emendamenti approvati dalle Commissioni II e XII,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.