CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 gennaio 2021
506.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Commissione parlamentare per la semplificazione
ALLEGATO
Pag. 223

ALLEGATO

INDAGINE CONOSCITIVA SULLA SEMPLIFICAZIONE DELLE PROCEDURE AMMINISTRATIVE CONNESSE ALL'AVVIO E ALL'ESERCIZIO DELLE ATTIVITÀ DI IMPRESA

PROGRAMMA

  La Commissione parlamentare per la semplificazione dopo aver concluso l'indagine conoscitiva sulla semplificazione dell'accesso ai servizi offerti dal Servizio Sanitario Nazionale intende proseguire la propria attività attraverso ulteriori approfondimenti conoscitivi da svolgere nei prossimi mesi.
  Partendo dal convincimento che la piena digitalizzazione dei processi e dei servizi offerti dalle amministrazioni pubbliche rappresenti la precondizione per pervenire ad una pubblica amministrazione che sappia interloquire con efficacia al suo interno e agire con trasparenza e rapidità all'esterno nei rapporti con persone fisiche e giuridiche, la Commissione intende promuovere un lavoro modulare attraverso indagini conoscitive legate da uno stesso filo conduttore, volto a far emergere, all'interno di un quadro coerente di approfondimento, spunti e potenziali interventi legislativi orientati alla semplificazione della vita dei cittadini e delle imprese.
  L'esigenza di pervenire ad un'amministrazione pubblica che lavori al fianco dei cittadini, dando attuazione innanzitutto al c.d. principio «once only» (secondo il quale i cittadini non devono fornire più volte le stesse informazioni alle amministrazioni pubbliche), è particolarmente dirimente nell'attuale congiuntura, che vede il Paese colpito da una crisi economica grave quanto inattesa. È quindi indispensabile che lo Stato partecipi attivamente al rilancio della produzione e della crescita, mettendo a disposizione delle imprese anche il supporto di un'amministrazione moderna ed efficiente, i cui processi di lavoro, sfruttando appieno le innovazioni digitali, rendano le interazioni con gli utenti fluide e veloci in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale.
  A tal fine la Commissione prevede anzitutto di svolgere un'indagine conoscitiva per mettere a fuoco i possibili interventi di semplificazione volti a facilitare l'espletamento delle procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio delle attività produttive, inclusi i procedimenti autorizzatori nei settori energetici con particolare riferimento a quelli per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  In anni piuttosto recenti il predetto obiettivo è stato già oggetto di attenzione da parte del legislatore, che ha adottato interventi di riforma – in particolare la legge delega di riforma delle pubbliche amministrazioni n. 124 del 2015 e i successivi decreti attuativi – relativi al regime delle autorizzazioni amministrative e alla segnalazione certificata di inizio attività (SCIA, SCIA unica, SCIA condizionata, silenzio-assenso, comunicazione ecc.), ai termini dei procedimenti, nonché alla disciplina dell'autotutela amministrativa (revoca, sospensione, annullamento d'ufficio degli atti amministrativi). È stato rafforzato l'obbligo per le amministrazioni di predisporre moduli unificati e standardizzati, che definiscono, per ciascuna tipologia di procedimento, i contenuti tipici delle istanze, delle segnalazioni e delle comunicazioni alle pubbliche amministrazioni, le quali, a loro volta, sono tenute a pubblicare sui siti istituzionali i predetti moduli. È stata anche effettuata una ricognizione delle attività e dei procedimenti nei settori del commercio e delle attività assimilabili, dell'edilizia e dell'ambiente e per ciascuno di essi è stato indicato il regime amministrativo applicabile.
  Va poi ricordato che nel nostro ordinamento tutti i documenti e gli atti relativi all'avvio e all'esercizio dell'attività di impresa devono essere veicolati esclusivamente attraverso lo Sportello Unico per le Pag. 224Attività produttive (SUAP), presente in tutti i Comuni e chiamato a fornire una risposta unica e tempestiva al richiedente in luogo di tutte le amministrazioni coinvolte a qualsiasi titolo nel procedimento (Uffici tecnici degli stessi Comuni, Aziende sanitarie locali, Vigili del Fuoco, Agenzia regionale per la protezione ambientale per citare solo le più ricorrenti).
  Gli atti e i documenti trattati dai SUAP vanno poi ad alimentare il «fascicolo d'impresa», un servizio messo a disposizione dalle Camere di Commercio, che consente a tutte le amministrazioni pubbliche di accedere direttamente a documenti e atti relativi alle imprese, senza doverne richiedere copia alle imprese stesse.
  Nonostante gli sforzi profusi, la carente digitalizzazione dei procedimenti amministrativi dei SUAP e degli Sportelli unici per l'edilizia (SUE), la difformità delle procedure adottate sul territorio, l'insufficienza di risorse umane e strumentali di alcuni Comuni e la farraginosità di alcuni regimi amministrativi rappresentano tutt'ora ostacoli significativi ad una gestione snella e pienamente digitale dei rapporti tra pubbliche amministrazioni e mondo imprenditoriale. Le predette criticità creano disorientamento tra gli operatori, frenano l'iniziativa economica e generano significativi oneri burocratici a carico delle imprese stesse.
  Deve far riflettere il fatto che l'Italia nel 2020 abbia perso ancora sette posizioni nel ranking internazionale Doing Business, redatto annualmente dalla Banca Mondiale. Il nostro Paese, nel 2020, occupa il 58° posto nella classifica dei 190 Paesi valutati sotto il profilo della capacità di offrire un contesto il più possibile business friendly. Il posizionamento riportato dall'Italia risente negativamente delle difficoltà rilevate proprio nell'area dello «starting business».
  Nel Country Report di febbraio 2020 anche la Commissione europea, oltre a ritenere necessario per l'Italia l'innalzamento dell'offerta di servizi pubblici digitali (nel nostro Paese nel 2019 l'interazione on line tra autorità pubbliche e cittadini e imprese era fortemente al di sotto della media europea), ha individuato tra gli ostacoli alla crescita della produttività delle imprese italiane oneri amministrativi e restrizioni normative a carico del sistema imprenditoriale.
  Le Linee Guida del Governo per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvate dalle Camere, recano tra gli obiettivi del Piano un ampio programma di interventi per la semplificazione normativa e amministrativa, tra cui: la verifica della effettiva necessità di autorizzazioni e permessi, e la sostituzione, ove possibile, dei controlli ex ante con quelli ex post favoriti dall'impiego delle tecnologie digitali che garantiscono trasparenza e immodificabilità delle attività svolte; la riduzione di oneri e tempi e la digitalizzazione dei processi amministrativi.
  L'Agenda per la semplificazione 2020-2023, predisposta sulla base di quanto disposto dall'articolo 15 del decreto-legge n. 76 del 2020, e approvata in Conferenza unificata il 23 novembre scorso, si colloca nella medesima direzione, prevedendo tra l'altro azioni volte a garantire la piena digitalizzazione dei procedimenti amministrativi, con particolare riferimento proprio a quelli di competenza dei SUAP e dei SUE.
  È dunque evidente la stringente attualità del tema scelto per l'indagine e l'opportunità che il Parlamento svolga un lavoro di approfondimento al riguardo. In particolare la Commissione intende acquisire elementi di conoscenza in relazione alla necessità di:

   individuare duplicazioni e adempimenti obsoleti al fine di snellire il più possibile le procedure amministrative connesse all'avvio e all'esercizio dell'attività d'impresa;

   rendere i processi amministrativi connessi all'avvio e all'esercizio dell'attività di impresa gestibili completamente in modalità telematica.

  A tal fine la Commissione prevede di acquisire i predetti elementi attraverso il seguente programma di audizioni:

   Ministra per la Pubblica Amministrazione;

   Ministro dello Sviluppo economico; Ministro dell'Ambiente;

Pag. 225

   Ministra per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione;

   Ministra delle politiche agricole, alimentari e forestali;

   Ministero dello sviluppo economico:

    Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica;

    Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale;

    Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica;

   Ministero per i Beni e le attività culturali e il turismo;

   rappresentanti delle Regioni e delle Province autonome;

   Conferenza unificata Stato-Regioni e province autonome;

   Agenzia per l'Italia digitale (Agid);

   Associazione nazionale comuni italiani (ANCI);

   Associazione Nazionale dei Piccoli Comuni Italiani (ANPCI);

   Unione Province d'Italia (UPI);

   Formez PA;

   Camere di Commercio, Artigianato e Agricoltura;

   Unioncamere;

   Infocamere;

   Sportelli SUAP;

   Sportelli SUE;

   Associazioni di categoria (Confindustria, Confcommercio, Confapi, Ance, Confartigianato, Confesercenti, Assoturismo, Federturismo Confindustria, Confturismo);

   Ordini professionali;

   Associazione Nazionale Professionale Segretari Comunali e Provinciali «G.B. Vighenzi»;

   Gestore dei Servizi Energetici SpA (GSE);

   ISTAT;

   ENEL;

   ENI;

   Poste italiane.

Durata dell'indagine conoscitiva

  L'indagine dovrebbe concludersi entro il 30 settembre 2021.