CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 7 maggio 2019
183.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Sulla missione di studio presso il Centro Alti Studi per la Difesa (CASD) svolta il 26 febbraio 2019.

COMUNICAZIONI DEL PRESIDENTE

Comunicazioni del Presidente sulla missione svolta a il 26 febbraio 2019 presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD).

  Lo scorso 26 febbraio una rappresentanza della Commissioni Difesa della Camera, composta dal sottoscritto, dal Vicepresidente della Commissione difesa, onorevole Roger De Menech e dagli onorevoli Ferrari, Iovino, Perego di Cremnago, Russo, Toccalini, Tondo e Tripodi si è recata in visita presso il Centro Alti Studi della Difesa (CASD) che ha sede nel comprensorio di Palazzo Salviati a Roma.
  La delegazione della Commissione ha iniziato la visita sotto la guida del Generale di Corpo d'armata Massimiliano Del Casale, Presidente del Centro Alti Studi della difesa, che ha accompagnato la delegazione durante tutta la missione fornendo chiarimenti e spiegazioni alle numerose richieste di approfondimento poste dai parlamentari.
  Nel corso del saluto iniziale svolto presso la biblioteca del Centro Alti Studi della Difesa, il Generale Del Casale ha fornito numerose informazioni in merito all'origine storica del Palazzo che dal 1971 ospita il CASD e che fu in passato sede del Tribunale militare e nel 1931 del Collegio Militare di Roma. In questi locali, ha ricordato il Generale Del Casale con sentita partecipazione, durante il periodo dell'occupazione nazista furono tenuti prigionieri, dal 16 al 18 ottobre 1943, in attesa della loro deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, 1259 ebrei catturati nella retata al ghetto di Roma e di cui soltanto 17 riuscirono a sopravvivere, tra questi una sola donna e nessun bambino. Nell'ambito di questa rievocazione è stata, in particolare, ricordata una cerimonia commemorativa che ha avuto luogo a Palazzo Salviati in occasione del 75o anniversario della deportazione, nel corso della quale è stata svelata una lapide commemorativa, ulteriore testimonianza del profondo legame esistente tra la comunità ebraica e la sede che attualmente ospita il Centro Alti Studi della Difesa.
  Nel corso del successivo briefing il Generale Del Casale, dopo aver presentato i direttori delle quattro componenti che operano all'interno del CASD ovvero, l'Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), l'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI), il Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS) ed il Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI), ha illustrato in maniera estremamente dettagliata ed esaustiva, i compiti e l'organizzazione interna del Centro Alti Studi della Difesa, sottolineandone, altresì, i processi di adattamento e le modifiche interne che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere il CASD un organismo militare di eccellenza nell'ambito della formazione avanzata della dirigenza militare e della ricerca sui temi della difesa e della sicurezza interna e internazionale.
  Per quanto riguarda la struttura organizzativa del Centro Alti Studi della Difesa il Generale Del Casale ha spiegato che il CASD è organicamente strutturato in una Presidenza, in uno Stato Maggiore e nei richiamati Istituti e Centri, ciascuno dei quali dotato di una propria direzione. A sua Pag. 40volta il Presidente dipende direttamente dal Capo di Stato Maggiore della Difesa ed è assistito da un Consiglio Direttivo, da lui stesso presieduto e composto dai condirettori dello IASD, dai direttori dell'ISSMI, del CeMiSS e del Ce.FLI e dal Capo di S.M. con funzioni di segretario. Il Consiglio Direttivo esamina ed esprime pareri sui programmi di studio dello IASD e dell'ISSMI, sulle attività delle sessioni e dei corsi di studio, sul sistema di valutazione degli Ufficiali frequentatori e su tutti gli aspetti organizzativi e funzionali del Centro.
  Passando in rassegna le missioni istituzionali del CASD, il Generale Del Casale ha illustrato una serie di compiti assegnati al Centro Alti Studi della Difesa con particolare riferimento all'aggiornamento professionale degli alti Ufficiali e dei dirigenti civili della Difesa, all'integrazione dei profili professionali e culturali degli Ufficiali delle Forze armate nazionali in una dimensione interforze, allo svolgimento di ricerche e studi su temi di interesse della Difesa e della logistica interforze, coerentemente con gli sviluppi in ambito nazionale, europeo e NATO.
  Con particolare riferimento al carattere interforze che connota le diverse attività del CASD il Generale del Casale ha richiamato l'attenzione della delegazione parlamentare sul distintivo del Centro che rappresenta un quadro di sintesi dei colori e dei simboli delle quattro Forze Armate e dove il motto «Ut unum sint» ne attesta le finalità d'integrazione interforze.
  Venendo poi all'analisi delle quattro componenti che operano all'interno del CASD, il Generale Del Casale, dopo aver spiegato in maniera particolarmente dettagliata i diversi step della formazione del personale militare, con particolare riferimento alle diverse tipologie di attività formative svolte degli Stati Maggiori, si è soffermato sul corso svolto presso l'Istituto Alti Studi per la Difesa (IASD), istituto di istruzione superiore a carattere interforze, illustrandone le peculiarità, sia con riferimento all'offerta formativa, sia alla platea dei frequentatori militari, civili e stranieri.
  L'Istituto Alti Studi per la Difesa è infatti preposto all'alta formazione degli Ufficiali Dirigenti delle F.A., dell'Arma dei Carabinieri, del Corpo della Guardia di Finanza, con il grado di generale di brigata o colonnello (e gradi equivalenti), dei Dirigenti civili della Difesa, dei Dirigenti della Pubblica Amministrazione, del settore dell'economia, dell'industria, delle Università, dell'informazione e delle libere professioni e di Enti ed organismi privati. Alle attività formative IASD possono essere ammessi frequentatori stranieri. L'entità numerica e le nazionalità sono quelle stabilite dallo Stato Maggiore della Difesa.
  Per quanto concerne l'offerta formativa dello IASD è stato sottolineato come spetti al Capo di Stato Maggiore della Difesa la relativa definizione annuale articolata, di norma, in più moduli seminariali, uno dei quali svolto in lingua inglese. In relazione al contenuto di questi moduli il Generale del Casale ha avuto modo di far conoscere alla delegazione parlamentare l'elevato livello di approfondimento offerto da questi corsi nel cui ambito sono affrontate una pluralità di tematiche legate alla difesa, alla sicurezza nazionale ed internazionale, alle relazioni internazionali, alla politica delle Alleanze. Ad integrazione dell'attività di studio i frequentatori hanno, inoltre, la possibilità di svolgere viaggi di studio, nazionali ed internazionali, tirocini presso Enti ed unità organizzative pubbliche e private. Alla sessione di studio IASD è, inoltre, associato, il Master universitario di II livello in «Strategia globale e sicurezza», organizzato e gestito nell'ambito di una convenzione stipulata tra lo IASD ed una Università italiana.
  In relazione alla fase conclusiva del corso, al fine del conseguimento del «titolo» IASD, il frequentatore nazionale deve in primo luogo aver maturato un determinato numero di crediti formativi in ambito Difesa che rappresentano l'unità di misura del volume di lavoro svolto dal frequentatore in termini di partecipazione alle attività didattiche, ai seminari, alle conferenze, ai lavori di gruppo, ai viaggi di studio, all'attività di ricerca, alle esercitazioni, nonché allo studio individuale e autoapprendimento. È, inoltre, prevista la discussione della tesi individuale assegnata Pag. 41a ciascun frequentatore dal Consiglio di Istituto e scelta nell'ambito di una rosa di argomenti aggiornata annualmente. La valutazione della Tesi IASD è attribuita da una o più Commissioni valutatrici nominate dal Consiglio di Istituto dello IASD sulla base dell'elaborato presentato e discusso in sessione plenaria.
  Passando ad illustrare l'organizzazione dell'Istituto Alti Studi per la Difesa il Generale Del Casale ha sottolineato come la direzione dello IASD è a lui riconducibile. Per lo svolgimento di tale compito si avvale di cinque Direttori Coadiutori, Ufficiali Generali di Divisione o di Brigata o grado equivalente delle Forze Armate, dell'Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza; può, inoltre, figurare anche un funzionario diplomatico in posizione di fuori ruolo dal Ministero degli Affari Esteri. In tale occasione il Generale Del Casale ha presentato alla delegazione parlamentare i Direttori Coadiutori dello IASD presenti al briefing.
  Dopo aver risposto alle numerose domande poste dai componenti la delegazione parlamentare che hanno consentito di comprendere al meglio la varietà delle attività svolte nell'ambito della sessione IASD e le opportunità di crescita professionale che il corso offre a tutti i partecipanti, anche grazie allo scambio di esperienze e al confronto su temi di comune interesse legati al mondo della difesa, il Presidente del CASD ha fornito informazioni dettagliate in merito all'organizzazione e i compiti dell'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI).
  L'Istituto organizza una serie di corsi funzionali a migliorare e sviluppare l'addestramento professionale e la conoscenza culturale del personale militare e civile della Difesa e della Guardia di Finanza destinati ad assumere incarichi di particolare rilievo negli Stati maggiori, in ambiti di Forza armata, interforze e internazionali.
  In relazione al metodo didattico seguito è stato spiegato che il sistema si basa sul coinvolgimento attivo e sulle capacità di autoapprendimento dei singoli frequentatori, sviluppando ed approfondendo le loro conoscenze, attraverso cicli di lezioni, conferenze e lavori individuali e di gruppo, esercitazioni e viaggi di studio in ambito nazionale ed internazionale.
  Nel fornire una panoramica dei diversi corsi organizzati presso l'Istituto, particolare attenzione è stata data al Corso Superiore di Stato Maggiore inteso a far acquisire ai frequentatori militari, nei gradi di Maggiore e Tenente Colonnello o equivalenti, la capacità di contribuire alla pianificazione e alla conduzione di attività militari interforze e di Forza armata in ambito nazionale e internazionale e la capacità necessaria per l'eventuale esercizio di funzioni dirigenziali. Al corso si può accedere solamente dopo il superamento dei corsi di Stato maggiore di Forza armata (o i corsi CC e GdF) ed è richiesto, analogamente a quanto previsto per l'ammissione al corso IASD, il possesso di una laurea magistrale e la conoscenza della lingua inglese.
  Al termine, agli ufficiali che superano il corso ISSMI sono rilasciati il diploma di corso superiore di Stato maggiore interforze e il relativo distintivo ed è conferito il titolo «Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze». Al corso è, inoltre, associato il master universitario di I livello in «Studi internazionali strategico-militari», organizzato e gestito nell'ambito di una convenzione stipulata tra lo IASD ed una Università italiana.
  Nel proseguo dell'esposizione delle attività svolte dall'Istituto Superiore di Stato Maggiore Interforze particolarmente dettagliata è stata, poi, la descrizione di un ulteriore rilevante corso attivo da alcuni anni presso l'ISSMI e finalizzato alla formazione di Consiglieri Giuridici nelle Forze Armate. In relazione a tale corso il Generale Del Casale ha spiegato in maniera particolarmente efficace l'utilità di personale militare altamente specializzato nel campo del diritto richiamando l'attenzione della delegazione parlamentare sulla complessità di talune questioni giuridiche che possono emerge nei diversi teatri operativi e che richiedono una specifica capacità di analisi ai fini di una loro rapida soluzione. In tali contesti i consiglieri Pag. 42giuridici svolgono un ruolo importante di supporto ai Comandanti nella trattazione delle diverse problematiche e nell'individuazione delle relative iniziative da assumere.
  Al corso partecipa il personale militare designato dagli Stati Maggiori di Forza Armata e dai Comandi Generali e personale appartenente alle Organizzazioni Umanitarie.
  L'illustrazione del Generale Del Casale è poi proseguita con la descrizione del Centro per la Formazione Logistica Interforze (Ce.FLI) e del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), entrambe articolazioni organizzative del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD). In tale occasione sono stato presentati alla delegazione della Commissione i rispettivi Direttori che hanno preso parte al briefing.
  In relazione alla prima di queste due strutture, è stato spiegato come il Ce.FLI operi prioritariamente nel campo della formazione avanzata in materia di logistica.
  Al riguardo è stata posta l'attenzione della delegazione parlamentare sul fatto che il concetto di logistica interforze deve essere considerato nella sua accezione più ampia, che comprende gli aspetti della logistica nazionale legati al sostegno sanitario, alle infrastrutture, all'ammodernamento e al rinnovamento dei sistemi operativi complessi e della relativa gestione degli approvvigionamenti ed appalti (procurement) incluso l'associato supporto logistico integrato e la logistica delle organizzazioni multinazionali (NATO, ONU, UE). In tale contesto il Ce.FLI si occupa anche delle moderne tecniche di ingegneria logistica e gestionale.
  La sfera di interesse dell'offerta formativa del Ce.FLI è pertanto affine a quella di competenza del IV Reparto Logistica e Infrastrutture dello Stato Maggiore Difesa (SMD) e si sviluppa in linea con gli indirizzi formativi formulati dal I Reparto del richiamato Stato maggiore e, per gli aspetti del procurement, con le direttive del Segretariato Generale della Difesa-Direzione Nazionale degli Armamenti (SGD-DNA).
  Nello specifico, in relazione ai richiamati ambiti di interesse, il Ce.FLI sovrintende all'organizzazione e allo svolgimento di una serie di iniziative a carattere interforze (compresa l'arma dei Carabinieri) volte ad assicurare l'aggiornamento costante degli sviluppi dottrinali e normativi in materia di logistica interforze. Nell'ambito delle iniziative di studio e aggiornamento svolte sia presso la sede del Ce.FLI, sia presso la sede del CASD è prevista la possibilità che i frequentatori dei corsi Ce.FLI partecipino ad un master universitario di II livello della durata di un anno accademico tenuto da istituti universitari nazionali.
  In risposta alle diverse domande poste dai componenti la delegazione parlamentare il Presidente del CASD ha avuto poi modo di sottolineare ulteriormente l'altissimo livello di aggiornamento professionale offerto dal CeFLI particolarmente utile in considerazione della necessità di monitorare costantemente gli sviluppi dottrinali e normativi che caratterizzano la logistica interforze in ambito nazionale, europeo e NATO.
  Passando, infine, ad illustrare dettagliatamente l'organizzazione e le attività del Centro Militare di Studi Strategici (CeMiSS), il Presidente del CASD ha richiamato l'attenzione della delegazione parlamentare sul fatto che il Centro svolge studi su problemi di carattere politico – strategico – militare d'interesse nazionale, per soddisfare precise esigenze del Ministero della difesa.
  Per tali attività il CeMiSS si avvale sia del contributo di ricercatori estremamente qualificati esterni all'amministrazione della Difesa, compresi istituti di ricerca, reclutati con contratto annuale e previo svolgimento di un bando di concorso, sia di personale civile e militare in possesso di requisiti per essere considerati Subject Matter Expert.
  Dopo aver illustrato le undici aree di interesse del CeMiSS e risposto a numerose domande formulate dalla delegazione parlamentare, il Generale Del Casale ha illustrato l'articolazione interna del Centro, strutturato su due Dipartimenti (Monitoraggio Pag. 43Strategico – Ricerche) ed un Ufficio Relazioni Esterne. In tale occasione sono stati richiamati i temi di rispettiva competenza con particolare riferimento a quelli legati alla sicurezza nazionale e globale e alle minacce non convenzionali.
  Particolare attenzione è stata, infine, rivolta alle attività di studio e di ricerca svolte da un apposito gruppo di ricercatori del CeMiSS in occasione dell'anno di presidenza italiana dell'iniziativa «5+5 Difesa», importante forum di collaborazione nel settore della Difesa e della sicurezza tra cinque Paesi della sponda nord del Mediterraneo (Francia, Italia, Malta, Portogallo e Spagna) e cinque della sponda sud (Algeria, Libia, Mauritania, Marocco e Tunisia), con il fine di migliorare la reciproca conoscenza, comprensione e fiducia nell'affrontare i comuni problemi della sicurezza dell'area mediterranea.
  Al termine del briefing ulteriori spunti di riflessione sono emersi nel corso del saluto conclusivo della delegazione con il Generale Del Casale svolto presso la sala Bergamini. In questa occasione il sottoscritto e i parlamentari hanno avuto modo di ringraziare il Generale e l'intero suo staff per l'importante lavoro che quotidianamente svolgono e per l'accuratezza delle informazioni fornite durante la visita che ha permesso alla delegazione della Commissione di conoscere il livello di eccellenza di questo importante Istituto e di tutto il personale che vi opera.

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ALLEGATO 2

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

SUBEMENDAMENTI ALL'EMENDAMENTO 10.4 DELLA RELATRICE

Art. 10.

  Al comma 4, premettere il seguente periodo: È vietato qualsiasi atto diretto a condizionare o limitare l'esercizio del mandato dei rappresentanti delle associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari.

  Alla parte conseguenziale, al capoverso articolo 17-bis (Giurisdizione), sostituire i commi 1 e 2 con il seguente:
  1. In deroga all'articolo 63 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e all'articolo 28 della legge 20 maggio 1970, n. 300, le controversie in materia sindacale del personale militare e delle associazioni sindacali militari sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e si applica il rito ordinario di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.
  0.10.4.1. Ferrari, Fantuz, Zicchieri, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Alla parte conseguenziale, al capoverso articolo 17-bis (Giurisdizione), sostituire i commi 1 e 2 con il seguente:
  1. In deroga all'articolo 63 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e all'articolo 28 della legge 20 maggio 1970, n. 300, le controversie in materia sindacale del personale militare e delle associazioni sindacali militari sono devolute alla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo e si applica il rito ordinario di cui al decreto legislativo 2 luglio 2010, n. 104.
  0.10.4.2. Maria Tripodi, Vito, Fascina, Gregorio Fontana, Dall'Osso, Perego di Cremnago, Ripani.

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ALLEGATO 3

Norme sull'esercizio della libertà sindacale del personale delle Forze armate e dei corpi di polizia ad ordinamento militare, nonché delega al Governo per il coordinamento normativo (Nuovo testo base C. 875 Corda e abbinate C. 1060 Maria Tripodi e C. 1702 Pagani).

EMENDAMENTI APPROVATI

Art. 1.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. Gli appartenenti alle Forze armate e ai corpi di polizia ad ordinamento militare possono aderire ad una sola associazione professionale a carattere sindacale tra militari.

  Conseguentemente all'articolo 13, sopprimere il comma 2.
  1. 3. Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 4.

  Al comma 1, lettera b), prima delle parole: proclamare lo sciopero inserire le seguenti: preannunciare o.
  4. 2. Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.
(Nuova formulazione)

  Al comma 1, sostituire la lettera d) con la seguente:
   d) assumere la rappresentanza in via esclusiva di una o più categorie di personale. In ogni caso la rappresentanza di una singola categoria all'interno di una singola associazione professionale a carattere sindacale tra i militari non deve superare il limite del settantacinque per cento dei propri iscritti.
  4. 3. Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Toccalini, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Al comma 1, dopo la lettera d), inserire la seguente:
   d-bis) assumere una denominazione che richiami, anche in modo indiretto, quella di una o più categorie di personale, specialità, corpo o altro che non sia la singola Forza armata o Corpo di polizia ad ordinamento militare di appartenenza;.
  4. 4. Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 7.

  Al comma 1, dopo le parole: o sovvenzioni in qualsiasi forma aggiungere le seguenti:, fatta eccezione per la devoluzione di patrimonio residuo allo scioglimento di altra associazione professionale a carattere sindacale tra militari.
  7. 1. De Menech, Pagani, Enrico Borghi, Carè, Frailis, Lotti, Rosato.

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  Al comma 4 sostituire le parole: della difesa di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze con la seguente: competente.
  7. 2. Frusone, Aresta.

  Al comma 5, sostituire le parole da: e il rendiconto fino alla fine del periodo con le seguenti:, entro il 31 dicembre dell'anno precedente a quello cui l'esercizio si riferisce, ed il rendiconto della gestione precedente, entro il 30 aprile dell'anno successivo; entrambi devono essere approvati dagli associati e resi conoscibili al pubblico, non oltre dieci giorni dalla loro approvazione, mediante idonee forme di pubblicità, nonché depositati presso i competenti uffici dei ministeri che hanno concesso l'assenso di cui all'articolo 3.
  7. 3. Ferrari, Zicchieri, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 8.

  Alla rubrica dopo la parola: elettive aggiungere le seguenti delle associazioni professionali a carattere sindacale.
  8. 1. Gubitosa.
(Nuova formulazione)

  Apportare le seguenti modificazioni:
   al comma 2, primo periodo, dopo le parole: «tre anni» aggiungere le seguenti: «e non può essere frazionata»;
   dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Nessun militare può essere posto in distacco sindacale per più di cinque volte.
  8. 7. Toccalini, Pettazzi, Ferrari, Zicchieri, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 9.

  Al comma 3, apportare le seguenti modificazioni:
   dopo le parole: «in luogo di operazioni» aggiungere le seguenti: «in attività operativa, addestrativa ed esercitativa»;
   dopo le parole: «fuori del territorio nazionale», aggiungere, in fine, le seguenti: «inquadrato in contingenti o a bordo di unità navali, ovvero distaccato individualmente».
  9. 3. Rosato, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti.

Art. 11.

  Al comma 3 sostituire le parole: accordo sindacale stipulato con le seguenti: accordi sindacali stipulati.
  11. 3. Traversi.

Art. 13.

  Al comma 1, dopo le parole: Corpo di polizia ad ordinamento militare aggiungere le seguenti: e al tre per cento della forza effettiva di ogni categoria.
  13. 3. Ferrari, Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 14.

  Sopprimerlo.
  *14. 1. Enrico Borghi, Pagani, Carè, De Menech, Frailis, Losacco, Lotti, Rosato.

  Sopprimerlo.
  *14. 2. Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

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Art. 16.

  Sopprimere il comma 1.
  *16. 1. Losacco, Pagani, Enrico Borghi, Carè, De Menech, Frailis, Lotti, Rosato.

  Sopprimere il comma 1.
  *16. 2. Fantuz, Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Ai dirigenti dei sindacati militari nazionali di cui alla presente legge è data facoltà di avere rapporti con gli organi di stampa e di rilasciare dichiarazioni esclusivamente in merito alle materie di competenza dell'associazione professionale a carattere sindacale e oggetto di contrattazione nazionale di settore.
  16. 5. Toccalini, Pettazzi, Zicchieri, Ferrari, Fantuz, Belotti, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 17.

  Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:
  2-bis. Con decreto del Ministro della difesa, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, è adottato il regolamento di attuazione della presente legge.
  17. 4. Pettazzi, Zicchieri, Fantuz, Belotti, Ferrari, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

Art. 18.

  Al comma 3, sostituire le parole: alla prima elezione dei rappresentanti delle associazioni sindacali tra i militari con le seguenti: ai primi tre anni dalla data di entrata in vigore della presente legge.
  18. 2. Zicchieri, Fantuz, Pettazzi, Belotti, Ferrari, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.

  Sostituire il comma 4 con il seguente:
  4. Le associazioni professionali a carattere sindacale tra i militari, che abbiano già conseguito l'assenso del Ministro competente alla data di entrata in vigore della presente legge, hanno novanta giorni di tempo per adeguarsi ai contenuti ed alle prescrizioni della medesima legge. Decorso tale termine il Ministro competente effettua, sulle predette associazioni, i controlli previsti all'articolo 3.
  18. 4. Pettazzi, Zicchieri, Fantuz, Ferrari, Belotti, Toccalini, Furgiuele, Marchetti, Paolini.