CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 novembre 2018
87.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00893 Silvestroni: Sulla valorizzazione dei settori produttivi e commerciali nell'area sud della provincia di Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'atto in discussione rileva il consistente ridimensionamento in termini di sviluppo e modernizzazione delle aree produttive soprattutto nelle città della provincia sud di Roma, quelle a maggiore propensione industriale e commerciale, in particolare, nei territori dei comuni di Ardea, Pomezia, dei Castelli Romani e del litorale sud.
  A riguardo, con specifico riferimento al settore «commercio», vorrei evidenziare che con il decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 114, recante «la riforma della disciplina del commercio, la programmazione per la definizione degli indirizzi generali per l'insediamento delle attività commerciali» è stato previsto il conferimento di funzioni e compiti alle Regioni, le quali, perseguono gli obiettivi di assicurare la migliore produttività del sistema e la qualità dei servizi da rendere al consumatore, nonché di agevolare gli insediamenti commerciali destinati al recupero delle piccole e medie imprese anche la fine di salvaguardare i livelli occupazionali.
  Si rappresenta, inoltre, che a livello nazionale negli ultimi anni sono stati emanati una serie di provvedimenti legislativi al fine di rimuovere gli ostacoli allo sviluppo pro-competitivo dell'economia italiana, nonché sono state messe a punto tutta una serie di iniziative volte a liberalizzare e semplificare l'avvio e l'esercizio delle attività commerciali.
  Relativamente a quest'ultimo aspetto, sono stati individuati i regimi amministrativi per ciascuna attività economica e, successivamente, sono stati concordati i moduli standardizzati per l'avvio e l'esercizio delle varie attività, univoci su tutto il territorio nazionale.
  Da ultimo, tra gli interventi oggetto del Consiglio dei ministri tenutosi in data 15 ottobre 2018 si segnala l'approvazione, salvo intesa, di un decreto-legge che introduce «disposizioni per la deburocratizzazione, la tutela della salute, le politiche del lavoro e altre esigenze indifferibili», contenente disposizioni in materia di semplificazione e riduzione degli oneri per le imprese.
  Come noto, il 23 ottobre 2018, il Ministro dello Sviluppo economico e del lavoro Luigi Di Maio ha firmato Accordi di Programma per l'attuazione dei progetti di riconversione e riqualificazione di tre aree di crisi industriale complessa.
  L'obiettivo degli Accordi è quello di rilanciare il tessuto industriale di tali aree attraendo nuovi investimenti, promuovendo iniziative imprenditoriali per la riqualificazione e la reindustrializzazione dei siti produttivi esistenti, favorendo l'aggregazione delle PMI locali e la loro collaborazione con le grandi imprese.
  L'accordo sottoscritto anche dalla Regione Lazio ha l'obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo esistente attraverso la riqualificazione delle produzioni, la reindustrializzazione dei siti produttivi dismessi e il riposizionamento competitivo delle filiere maggiormente presenti sul territorio e agevolare il ricollocamento lavorativo del personale. Nel Lazio sono coinvolti 46 Comuni di cui 37 della Provincia di Frosinone e 9 della Città Metropolitana di Roma.Pag. 60
  Ricordo, inoltre, che il Ministero dello sviluppo economico gestisce molteplici misure di aiuto allo sviluppo del tessuto imprenditoriale nazionale alle quali le imprese delle aree indicate dagli Interroganti possono accedere.
  Dette misure spaziano dagli aiuti per la costituzione di nuove imprese giovanili e femminili, alla nascita di start up innovative, a quelli per l'acquisto di beni strumentali, a quelli per programmi di grande respiro, quali i contratti di sviluppo e le iniziative di R&S per incentivare le quali vengono emanati costantemente bandi a valere sulle risorse del fondo per la crescita sostenibile e del fondo per le imprese e le attività di ricerca.
  In particolare, si segnala che imprese operanti nei territori interessati, già hanno in corso interventi di impulso per le proprie attività, tra i quali:
   le misure fiscali per le imprese comprese nella zona franca urbana (ZFU) della città di Velletri, per le quali risultano stanziati 6,72 milioni, di cui i residui 3,8 milioni saranno a breve fruibili da parte di dette imprese sulla base dell'Accordo di programma sottoscritto in data 14 Marzo 2018;
   gli aiuti sotto forma di garanzia dello specifico fondo per le PMI.

  Inoltre, nell'ambito degli Accordi di Ricerca – misura che insistendo nell'ambito della R&S si presenta particolarmente efficace per lo sviluppo, l'innovazione e la competitività delle imprese, risulta stipulato un recente accordo per lo sviluppo di nuovi farmaci, a favore della Special Product's Line srl, che opera nelle aree di Pomezia e Anagni. Detto accordo assegna alla suddetta impresa oltre 10 milioni di euro (a cui si aggiunge un milione di euro a carico della Regione), sotto forma di contributo e di finanziamento agevolato.
  Nel disegno di legge di Bilancio 2019, inoltre, tra le misure previste dal Ministero dello sviluppo economico, vi sono gli interventi agevolativi volti a promuovere e sostenere il rilancio di settori e interi territori, caratterizzati da crisi industriale.
  L'intendimento del Governo è, dunque, quello di proseguire in maniera positiva il percorso intrapreso con le autorità locali, ponendo la giusta attenzione anche alle aree in questione, al fine di rafforzare il tessuto produttivo esistente, attrarre nuovi investimenti per far ripartire lo sviluppo e ricreare l'economia nei territori sud della provincia di Roma.

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ALLEGATO 2

5-00894 Barelli: Sulle misure di sostegno alla produzione e all'esportazione.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Rispondo al quesito posto dagli Onorevoli interroganti nell'atto in discussione rappresentando quanto segue.
  Sul versante delle politiche industriali il disegno di legge di Bilancio per il 2019 ha previsto una serie di misure a supporto della competitività e dell'innovazione delle imprese italiane.
  Rispetto al passato, è stato previsto un maggior orientamento delle citate misure al supporto delle micro, piccole e medie imprese, che rappresentano la spina dorsale del nostro sistema manifatturiero.
  Tra le diverse misure presentate, di competenza di questo Ministero, particolare rilievo assumono, ad esempio, la proroga e la rimodulazione della disciplina relativa all’iper-ammortamento, nonché i « voucher manager», finalizzati a sostenere i processi di trasformazione tecnologica e digitale attraverso le tecnologie abilitanti previste dal «Piano Nazionale Impresa 4.0» e di ammodernamento degli assetti gestionali e organizzativi dell'impresa, compreso l'accesso ai mercati finanziari e dei capitali.
  Sul fronte delle politiche di internazionalizzazione e promozione degli scambi preme evidenziare come recentemente (11 settembre 2018) la Cabina di regia per l'Italia Internazionale 1, co-presieduta dal Ministero che rappresento, ha delineato le linee guida e di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese italiane, nonché la programmazione delle relative risorse promozionali.
  Per ciò che concerne i dettagli, si ritiene operare attraverso l'individuazione delle priorità promozionali strategiche concentrate su di un set di mercati, Paesi target di missioni imprenditoriali e settori promozionali ben perimetrati.
  Infine, preme evidenziare che è stato previsto anche uno stanziamento di ulteriori risorse da destinare alle linee d'attività per il potenziamento del Piano straordinario per la promozione del Made in Italy e l'attrazione degli investimenti in Italia (di cui all'articolo 30, comma 1, del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164).
  Al contempo, sempre nell'ottica di perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al programma Industria 4.0, nonché per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, è stata prevista l'istituzione di un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo delle tecnologie e delle applicazioni di Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things, destinato a: a) finan

  1 La Cabina è stata istituita dall'articolo 14, comma 18-bis del decreto-legge n. 98 del 6 luglio 2011, come convertito con legge 15 luglio 2011, n. 111 ed è co-presieduta dal Ministro dello sviluppo economico e dal Ministro degli affari esteri, e composta dal Ministro dell'economia e delle finanze, dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, dal Presidente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e dai Presidenti di Confindustria, dell'Unione Italiana delle Camere di commercio, di R.E.TE. Imprese Italia, di Alleanza delle Cooperative italiane e dell'Associazione Bancaria Italiana.
Pag. 62ziare progetti di ricerca e innovazione da realizzare in Italia ad opera di soggetti pubblici e privati, anche esteri, nelle aree strategiche per lo sviluppo delle nuove tecnologie citate, funzionali alla competitività del Paese; b) sostenere sfide competitive per il raggiungimento di specifici obiettivi tecnologici e applicativi; c) valorizzare i risultati e favorire il loro trasferimento verso il sistema economico produttivo, con particolare attenzione alle piccole e medie imprese.

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ALLEGATO 3

5-00895 Moretto: Sulle offerte per la cessione di Alitalia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, disposta, su istanza della società, in data 2 maggio 2017, ai sensi degli articoli 1 e 2 del decreto-legge n. 347 del 2003, si precisa quanto segue.
  Ad oggi, lo Stato è già, di fatto, dentro Alitalia, sia da un punto di vista finanziario (tramite l'erogazione di un finanziamento ponte a titolo oneroso per complessivi euro 900 milioni più interessi, la cui restituzione è attualmente previsto debba perfezionarsi entro e non oltre il prossimo 15 dicembre), sia da un punto di vista gestionale, con l'opera quotidianamente svolta da parte dei Commissari straordinari.
  Lo scorso 31 ottobre, secondo quanto pubblicamente reso disponibile e come noto anche all'Onorevole interrogante, la gestione commissariale avrebbe ricevuto due offerte vincolanti (rispettivamente da parte di Ferrovie dello Stato e di EasyJet) ed una manifestazione di interesse non vincolante da parte della compagnia aerea statunitense Delta Airlines.
  È logico supporre che questi tre soggetti, al fine di presentare la citata documentazione all'attenzione dei Commissari straordinari, abbiano, previa sottoscrizione di specifici accordi di riservatezza e confidenzialità, avuto accesso a dati e informazioni riguardanti la società, abbiano cioè compiuto un'attività di due diligence, quanto meno a livello preliminare.
  È altresì ragionevole ipotizzare che, da questo momento in avanti, le tre società che si sono fatte avanti possano affinare le proprie analisi per precisare ulteriormente le loro offerte e/o manifestazioni di interesse, e ciò anche alla luce di quelle che saranno le determinazioni in merito dei Commissari straordinari.
  L'obiettivo del Governo attuale è semplice. Come ricordato anche recentemente dal Ministro Luigi Di Maio, non ci si vuole limitare a «salvare» Alitalia, bensì la si vuole rilanciare una volta e per tutte. Nessuna operazione di breve termine, quindi, ma una strategia di ampio respiro, di lungo termine.
  Da questo punto di vista, è evidente che anche lo Stato deve fare la sua parte. Infatti, troppe volte, in passato, per la paura di far intervenire lo Stato si sono ceduti asset strategici con operazioni discutibili che, di lì a poco, hanno restituito al Paese moltissimi esuberi, oltre ad aver portato altrove il nostro prezioso know-how.
  In questo senso, il Governo non può che considerare con favore il fatto che Ferrovie dello Stato abbia manifestato – sia pur, in questa fase iniziale, in maniera «condizionata» – il proprio interesse a partecipare a questa procedura competitiva.
  Tuttavia, è bene farlo presente con chiarezza ancora una volta: nessuno ha l'intenzione di costringere Ferrovie ad impoverirsi, a sacrificarsi per salvare Alitalia. L'operazione – anche secondo quanto richiesto da Bruxelles – dovrà essere una operazione «di mercato» che abbia, dunque, un senso economico-finanziario ed un solido razionale dal punto di vista industriale: dovranno essere valutate e pesate le sinergie sviluppabili, dovrà essere adeguatamente studiata (nel caso specifico, ad esempio, di Ferrovie) l'inter-modalità e Pag. 64tutti i vantaggi ad essa connessi e, più in generale, dovrà essere soppesato ogni singolo aspetto di business.
  Proprio perché l'intenzione non è quella di porre in essere un mero salvataggio ma, al contrario, di realizzare un'operazione di mercato solida e industrialmente profittevole nel medio-lungo termine, in questo momento la cosa più importante è che il soggetto o i soggetti che verranno individuati dai Commissari quali potenziali acquirenti con cui sedersi al tavolo dei negoziati possano mettere a punto una strategia credibile soprattutto dal punto di vista industriale.
  E da questo punto di vista non vi è dubbio che il coinvolgimento, nell'operazione di acquisizione, di uno o più operatori del trasporto aereo sarebbe assolutamente vitale per dotare la nuova società di quelle competenze e di quel know-how necessari a far «volare» nuovamente Alitalia, siano tali soggetti europei o extracomunitari (tenendo pur sempre presente il vincolo normativo europeo in ragione del quale è posto un tetto del 49 per cento alla proprietà di una compagnia aerea europea da parte di entità extra-UE).