CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2022
839.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
Pag. 60

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2021. C. 3675 Governo.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3675, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2021;

   premesso che le risorse finanziarie assegnate al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale ammontano in termini di stanziamenti iniziali a 3,587 miliardi (2,978 miliardi nel 2020), che divengono 4,652 miliardi in corso di gestione (4,262 miliardi nel 2020), con un incremento quindi di 1,06 miliardi (nel 2020 l'incremento è stato di 1,3 miliardi) ed un miglioramento nella capacità di programmazione della spesa;

   tra le sfide affrontate nel corso del 2021 le più significative novità hanno riguardato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la gestione della pandemia di Covid-19, la Presidenza italiana del G20 e la messa a regime delle funzioni in materia di commercio internazionale assegnate dal decreto-legge 21 settembre 2019, n. 104, convertito con modificazioni dalla legge 18 novembre 2019, n. 132;

   nell'ambito della Missione di maggior rilevanza per il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, la n. 4 «l'Italia in Europa e nel mondo», tra i programmi di maggiore impatto della Missione si conferma la preminenza del Programma n. 2 dedicato alla Cooperazione allo sviluppo, che riceve il 45,47 per cento delle risorse della missione, in lieve aumento rispetto all'incidenza registrata nel 2020, che era del 43,48 per cento;

   significativo è anche il Programma n. 6, che attinge a risorse derivanti dal riparto del Fondo per le missioni internazionali, con cui sono state finanziate, tra l'altro, le iniziative volte alla soluzione delle crisi in atto all'estero, in particolare, nel Nord Africa – soprattutto in Libia – e nel Medio Oriente;

   il Programma n. 8 «Italiani nel mondo e politiche migratorie» è titolare del 2,17 per cento delle risorse del Ministero e registra un incremento del 47,71 per cento delle risorse stanziate in corso di gestione, in parte dedicate allo stanziamento sul c.d. Fondo Migrazioni (capitolo 3109 denominato «Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi d'importanza prioritaria per i movimenti migratori») per il finanziamento di 17 interventi, la cui realizzazione è stata affidata ad agenzie delle Nazioni Unite e destinati in undici casi al continente africano, in cinque alla regione centroasiatica e in un ulteriore caso alla Bosnia Erzegovina;

   significativa è stata anche l'attività finanziata con il Programma n. 9 «Promozione della cultura e della lingua italiana all'estero» con cui si è provveduto al mantenimento degli istituti italiani di cultura e delle scuole italiane all'estero, nonché con i Programmi n. 12 «Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico-consolari» e n. 13 «Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese», con cui si provvede al finanziamento dell'organizzazione complessiva delle sedi estere;

   nell'ambito della Missione n. 16 dedicata al «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo», la parte più rilevante delle risorse per il Programma n. 5 relativo al «Sostegno all'internazionalizzazione delle impresePag. 61 e promozione del made in Italy», è destinata ai trasferimenti correnti ad imprese rappresentati dal capitolo 2320 «Cofinanziamenti a fondo perduto per l'internazionalizzazione delle PMI fino al 50 per cento dei finanziamenti concessi a valere sul fondo di cui alla legge n. 394 del 1981». Sul Programma n. 5 si registra, peraltro, il maggiore incremento dei residui dell'esercizio;

   in prospettiva, per il 2022, le nuove sfide che riguarderanno l'Italia e l'Europa non potranno prescindere dal mutato scenario geopolitico globale, con particolare riferimento alla crisi in atto in Ucraina, per la quale sono stati stanziati nuovi fondi con il decreto-legge 25 febbraio 2022, n. 14, convertito con modificazioni dalla legge 5 aprile 2022, n. 28;

   con riferimento alla Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014 e allegata al Rendiconto generale dello Stato, si segnala che, secondo i dati OCSE, per quello che riguarda l'anno 2021, i dati preliminari, e quindi ancora provvisori, riferiti agli stanziamenti dell'Italia riferiscono importi pari a 6,017 miliardi di dollari, equivalenti a un rapporto APS/RNL dello 0,28 per cento;

   come evidenzia la Corte dei conti, al raggiungimento di tale positivo risultato hanno concorso misure una tantum quali la cancellazione del debito operata dal Ministero dell'Economia delle finanze in favore della Somalia (476 milioni di dollari in totale), l'incremento dei contributi concessi, sempre dal MEF, agli organismi internazionali, alle banche e ai fondi di sviluppo internazionali, l'incremento dei costi sostenuti dal Ministero dell'Interno per l'accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo e l'impegno italiano nel contrasto al COVID-19;

   sul piano delle erogazioni, al lordo dei rientri dei prestiti, il maggiore contribuente dell'APS italiano si conferma, anche per il 2021, il Ministero dell'economia e delle finanze che, con erogazioni pari a 3.197,80 milioni di euro, contribuisce al 61,75 per cento dell'APS complessivo, dato comprensivo degli importi di competenza di Cassa Depositi e Prestiti e di SACE;

   il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e l'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo si collocano in seconda posizione destinando 1.261,60 milioni di euro alla cooperazione allo sviluppo, pari attualmente al 24,36 per cento dell'APS, mentre la quota del Ministero dell'interno è pari al 9,13 per cento dell'APS totale;

   con riferimento ai canali di intervento, il multilaterale rappresenta al momento il 63 per cento dell'APS complessivo e include i contributi al bilancio dell'Unione europea e al Fondo Europeo di Sviluppo, mentre l'aiuto bilaterale è pari a circa 1.904,29 milioni di euro, ripartito in 1.138,88 a dono e 765,41 in crediti di aiuto;

   quanto alla distribuzione geografica dell'aiuto bilaterale, le erogazioni lorde effettuate nel 2021, al momento pari a 895,67 milioni di euro, confermano la priorità che la Cooperazione italiana attribuisce all'Africa, continente che assorbe il 66,9 per cento delle erogazioni bilaterali lorde ripartibili geograficamente, seguita dalla regione dei Balcani Occidentali e del Medio Oriente (13,5 per cento) con 181,03 milioni, dalle Americhe (10,6 per cento) con 142,38 milioni e da Asia e Oceania (9 per cento) con 120,52 milioni,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2022. C. 3676 Governo.

Tabella n. 6: Stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2022.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,

   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2022, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2022;

   premesso che:

    lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il 2022 reca spese in competenza per un totale di 3.304,66 milioni di euro, di cui 3.188,74 milioni di parte corrente e 115,92 milioni in conto capitale;

    per quanto concerne le autorizzazioni di cassa, queste, identiche alla competenza, ammontano pertanto a 3.304,66 milioni di euro, dei quali, ancora del tutto analogamente alla competenza, 3.188,74 milioni di parte corrente e 115,92 milioni in conto capitale;

    la consistenza dei residui presunti risulta valutata, al 1° gennaio 2022, in 58,68 milioni, tutti di parte corrente. La massa spendibile ammonta quindi a 3.363,34 milioni, con un coefficiente di realizzazione che si attesta intorno al 98,25 per cento;

    rispetto alle previsioni iniziali, le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 327,96 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di cassa, dovuto ad atti intercorsi nel periodo gennaio-maggio 2022 in relazione a provvedimenti legislativi e a norme di carattere generale nel frattempo adottate;

    la manovra proposta prevede l'invarianza negli stanziamenti di competenza, nonché un aumento delle autorizzazioni di cassa, nella misura di 32,5 milioni, tutti di parte corrente;

    sul fronte dei residui, si registra un incremento di complessivi 362,64 milioni, risultanti da un aumento di 175,25 milioni per la parte corrente e di 187,39 milioni in conto capitale, al fine di adeguare i residui presunti a quelli risultanti dal rendiconto del 2021, nonché di tener conto delle variazioni compensative nei residui passivi in seguito all'applicazione di specifiche disposizioni legislative,

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE.