CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 15 dicembre 2021
714.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di una architettura complessa e interoperabile basata su un «Sistema di sistemi» di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS) (Atto n. 327)

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),

   esaminato lo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 36/2021, relativo allo sviluppo di un'architettura complessa e interoperabile basata su un sistema di sistemi di combattimento aereo di sesta generazione – Future Combat Air System FCAS (Atto del Governo n. 327);

   premesso che:

    il programma in esame prevede la partecipazione italiana all'iniziativa trilaterale denominata Tempest, consistente nello studio, nello sviluppo, nella sperimentazione, nella qualifica e nell'entrata in servizio dei primi esemplari di un sistema di aerei da combattimento di sesta generazione – Future Combat Air System (FCAS) –, integrato con velivoli a pilotaggio remoto, satelliti e altri assetti militari;

    i nuovi velivoli di sesta generazione sono destinati a sostituire, a partire dal 2035, la flotta Eurofighter e il progetto prevede, inoltre, che tutti gli elementi del sistema siano collegati da una rete intelligente;

    come sottolineato nella nota tecnica allegata allo schema di decreto in esame, il programma ha avuto origine dal Memorandum of Understanding (MoU) sottoscritto nel dicembre 2020 dall'Italia, il Regno Unito e la Svezia, al fine di ridurre il gap tecnologico che contraddistingue le singole realtà europee rispetto ai leader mondiali nel settore aerospaziale;

    le tre nazioni partecipanti sono, inoltre, le uniche nazioni europee che conoscono, producono e già utilizzano tecnologie aeronautiche di quinta generazione, base necessaria per la costruzione dei futuri velivoli, e l'avvio del progetto consentirà di valorizzare l'industria nazionale, garantendo l'accrescimento del know-how nel settore delle tecnologie abilitanti ai velivoli di sesta generazione;

   rilevato che:

    l'avvio del programma è previsto nel 2021 e la sua conclusione nel 2050, attraverso il susseguirsi di quattro distinte fasi: in particolare, la prima fase riguarda la valutazione, l'analisi e la progettazione preliminare; la seconda fase lo sviluppo avanzato; nella terza fase verrà, invece, avviata la produzione iniziale e, nella quarta fase, la produzione avanzata;

    il costo stimato per l'Italia a supporto dello sviluppo del programma, ovvero relativo alle fasi 1 e 2, è al momento quantificato in circa 6 miliardi di euro, a condizioni economiche 2021, di cui 2 miliardi per la fase 1, finanziati con le risorse a valere sui capitoli del settore investimento del bilancio ordinario della Difesa, e 4 miliardi per la fase 2, che sarà contrattualizzata subordinatamente all'identificazione delle necessarie risorse finanziarie;

   considerato che:

    le fasi successive saranno oggetto di separati e specifici decreti approvativi, ai sensi dell'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare e verranno contrattualizzate subordinatamente al raggiungimento del desiderato livello di maturazione tecnologica, nonché alla disponibilità di utili Pag. 80risorse a valere sui prossimi strumenti finanziari previsti nelle leggi di bilancio ovvero in specifici provvedimenti ad hoc;

    è previsto il coinvolgimento sia delle grandi imprese per la difesa e l'aerospazio ubicate nel territorio nazionale, in particolare nelle regioni Piemonte, Campania, Lombardia, Liguria, Puglia, Veneto, Sardegna, Sicilia e Lazio, sia delle piccole e medie imprese (PMI) e start-up nei settori dell'avionica, della sensoristica, delle comunicazioni, dell'intelligenza artificiale, della propulsione, dei materiali, della simulazione, dell'armamento e dei velivoli autonomi;

   preso atto:

    degli ulteriori elementi informativi acquisiti nelle audizioni informali del Capo di stato maggiore dell'Aeronautica militare, Generale di squadra aerea Luca Goretti, e del Direttore Future Combat Air System di Leonardo S.p.A., Guglielmo Maviglia, svoltesi rispettivamente il 17 novembre e il 14 dicembre 2021;

    della valutazione favorevole espressa dalla Commissione Bilancio sui profili di carattere finanziario, nella seduta del 30 novembre 2021, dalla quale si evince che le risorse destinate alla copertura della prima fase del programma risultano effettivamente sussistenti per tutte le annualità di attuazione del programma e che l'utilizzo delle risorse stesse non è suscettibile né di pregiudicare precedenti impegni di spesa, né di interferire con la realizzazione di ulteriori interventi già programmati a legislazione vigente;

    ritenuto particolarmente rilevante che le imprese affidatarie del contratto valutino di realizzare la commessa, anche in riferimento alla manutenzione, attraverso gli strumenti tecnologici e di personale a loro disposizione, in modo da evitare, per quanto possibile, la creazione di ulteriori supply chain che, nel tempo, potrebbero portare a disperdere il patrimonio di conoscenze tecnologiche dell'industria nazionale operante nell'ambito della Difesa;

    ritenuto, altresì, importante che nel coinvolgimento delle realtà imprenditoriali di cui sopra si tenga conto delle certificazioni in materia di qualità, ambiente, sicurezza e responsabilità sociale dalle stesse possedute, nonché della loro capacità di promuovere stabilità occupazionale del personale impiegato,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:

   valuti il Governo l'opportunità di sollecitare l'industria di riferimento a rivedere, ove possibile, situazioni di regime contrattuale di monocommittenza, soprattutto laddove siano disponibili competenze e le richiamate situazioni possano avere riflessi negativi per la sussistenza di forti criticità sul piano socio-economico ed occupazionale.

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ALLEGATO 2

Risoluzione n. 7-00746 Rizzo: Sulla costituzione di un polo nazionale della subacquea.

TESTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE

   La IV Commissione,

   premesso che:

    la consolidata visione del cosiddetto Blue Century (Secolo blu) ha ampliato nei suoi concetti la portata strategica dell'azione delle Marine militari, anche in ragione di una diversa declinazione dello strumento navale che tiene in considerazione le esigenze dettate dall'espansione delle connessioni globali;

    per un Paese come l'Italia, il cui benessere e la cui sicurezza sono indissolubilmente legati al mare, il Blue Century che stiamo vivendo, caratterizza e pervade, sempre di più, ogni aspetto della società: dalla storia alla cultura, dall'economia alla ricerca, fino a influenzare lo stesso concetto di potere marittimo. Il Blue Century, infatti, ne amplia le possibili declinazioni, con carattere di inclusività e condivisione di obiettivi diversificati, ben oltre la dimensione della Difesa;

    la rilevanza del dominio marittimo negli equilibri geopolitici globali nel Blue Century, considerata dal punto di vista degli interessi nazionali e del futuro marittimo dell'Italia, concentra l'attenzione sull'importanza che ricopre la dimensione Underwater per la presenza delle infrastrutture critiche subacquee civili, in cui convivono la componente sommergibilistica, con scopi di deterrenza dal punto di vista militare, e i corridoi strategici legati all'approvvigionamento energetico, alla connettività, alla presenza di gasdotti e di dorsali sottomarini per la trasmissione del traffico dati e che come tali devono essere sorvegliati e protetti;

    la Marina militare italiana concorre nella protezione delle vie di comunicazione e delle infrastrutture sottomarine, il cui sviluppo avviene nei fondali marini, attraverso la componente sommergibilistica che si caratterizza per peculiarità esplorative e tecnologia spinta, dimostrando di essere un capitale strategico di fondamentale importanza per lo sviluppo dell'high-tech e dell'indotto industriale di settore;

    accanto alla citata componente vanno, altresì, menzionate altre componenti di rilievo della Marina militare. In particolare, nella sede di La Spezia sono presenti la componente «Contromisure Mine», dotata di capacità di sorveglianza sotto la superficie, anche in alti fondali, esercitata sia con le Unità navali che con mezzi a guida remota/autonoma – per la quale è in corso il programma di ammodernamento Cacciamine di Nuova Generazione – e la componente Forze Speciali, costituita dal Comando Raggruppamento Subacquei ed Incursori (COMSUBIN). Inoltre, va menzionata la componente Unità di superficie altamente specializzata, della quale fanno parte la Special & Diving Operation Submarine Rescue Ship (SDOSuRS), con il relativo Simulatore Iperbarico, l'Unità per la Bonifica Subacquea (UBOS) e la nuova Unità Idro-Oceanografica (NIOM), in corso di contrattualizzazione, la cui attività è strettamente collegata all'Istituto idrografico della Marina Militare di Genova;

    la filiera nazionale della ricerca e della tecnologia Underwater ha vissuto negli ultimi due decenni un continuo processo evolutivo, che ha visto le realtà italiane affermarsi in campo internazionale con importanti investimenti e successi del comparto industriale della difesa, nonché la fattiva collaborazione con università e centri di ricerca. Esiste, inoltre, la prospettivaPag. 82 di un significativo moltiplicatore industriale grazie alle potenziali applicazioni nel campo dell'utilizzo duale, dal settore energia, all'ecosostenibilità ambientale declinata sia nel campo dello sfruttamento delle risorse marine che nel campo della individuazione e della lotta all'inquinamento dei mari;

    il Ministro della difesa, in data 29 luglio 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 1, del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, il documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2021-2023;

    la parte seconda del predetto documento è dedicata all'analisi dei principali compiti istituzionali assegnati alle Forze armate, alle singole componenti che costituiscono lo strumento militare, alle rispettive esigenze operative e alle connesse future linee di sviluppo capacitivo. In particolare, viene dato conto dei principali programmi d'investimento della difesa, attraverso i quali si esprime la piena operatività dello strumento militare, tra cui i programmi di ricerca scientifica e tecnologica, l'attività relativa ai programmi di ricerca scientifica e tecnologica che comprende un'iniziativa nazionale, ossia il Piano nazionale della Ricerca Militare (PNRM), e i programmi internazionali sviluppati in ambito Ue, Nato e bilaterale;

    il Piano nazionale della ricerca militare include la ricerca tecnologica di interesse militare svolta sia nelle grandi industrie sia nelle piccole e medie imprese, università ed enti di ricerca, al fine di garantire il mantenimento e, al contempo, potenziare i livelli di eccellenza di specifici settori tecnologici;

    i progetti nazionali vengono selezionati in base a criteri stabiliti dal Capo di stato maggiore della Difesa, privilegiando le proposte di progetto attinenti a cluster applicativi e tecnologici;

    la IV Commissione difesa della Camera dei deputati, con deliberazione del 6 novembre 2018, ha avviato un'indagine conoscitiva sulla pianificazione dei sistemi di difesa e sulle prospettive della ricerca tecnologica, della produzione e degli investimenti funzionali alle esigenze del comparto difesa;

    nel corso dello svolgimento dell'indagine conoscitiva succitata, durante le audizioni dei dirigenti della Federazione delle aziende italiane per l'Aerospazio, la difesa e la Sicurezza (Aiad) e, tra gli altri, delle società C.A.B.I. Cattaneo S.p.A. e Drass Group, è stato confermato l'assoluto valore a livello mondiale della piccola e media impresa nazionale nel settore della subacquea;

    il 30 settembre 2019 si è tenuto a Roma il 1° seminario sulle capacità delle aziende della subacquea in campo nazionale, promosso dal Segretariato generale della difesa e organizzato dalla Direzione degli armamenti navali (Navarm), con il coordinamento della Federazione delle aziende italiane per l'aerospazio, la difesa e la sicurezza (Aiad). Accanto al mondo industriale, era presente quello accademico e l'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico (Enea). Il seminario ha permesso di riunire ad un unico tavolo le principali eccellenze nazionali del settore provenienti dal mondo civile, militare e industriale per favorire una cooperazione strutturata nel settore subacqueo e far emergere e valorizzare prodotti tecnologicamente all'avanguardia e sostenere la competizione nei mercati internazionali;

    il 14 ottobre 2020, nell'ambito della manifestazione annuale Seafuture tenutasi a La Spezia, si è svolto, online, il Webinar Underwater sulle tematiche relative all'Underwater, a cui hanno partecipato, oltre ai rappresentanti delle istituzioni, le più importanti aziende del settore, le piccole e medie imprese, i centri di ricerca e le università;

    le risultanze dell'iniziativa sopra citata hanno confermato che sinergia, integrazione e cooperazione internazionale rappresentano la chiave per la realizzazione di una strategia condivisa per l'innovazione tecnologica e la crescita economica;

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    nel corso della Seafuture 2021, il Capo di stato maggiore della Marina militare, Ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, ha rilasciato un'intervista, ripresa dal quotidiano il Secolo XIX, nella quale dichiara che la Marina militare sta portando avanti l'impegno a protezione delle vie di comunicazione e delle infrastrutture sottomarine nazionali nei fondali e che in quest'ottica si sta procedendo all'ammodernamento della componente sommergibilistica;

    a luglio 2021, il Ministro della difesa ha emanato la direttiva per la politica industriale della difesa, volta a delineare «gli obiettivi che il Dicastero deve perseguire per fungere da indirizzo e propulsore di questa risorsa essenziale per l'Italia, e per valorizzarne appieno il potenziale politico, tecnologico ed economico», indicando, tra gli altri, i seguenti criteri: «valorizzare gli investimenti della Difesa per garantire le esigenze di difesa nazionale, esprimendo, al contempo, il pieno potenziale dell'industria nazionale; perseguire il vantaggio strategico nella ricerca scientifica e nell'innovazione tecnologica; valorizzare e preservare le competenze tecnologiche e industriali strategiche lungo tutta la filiera produttiva; integrare l'intera filiera delle piccole e medie imprese nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative, rafforzando il loro posizionamento strategico.»;

    la IV Commissione Difesa della Camera dei deputati, il 23 ottobre 2019, ha espresso parere favorevole all'atto del Governo n. 108 «Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2019, relativo allo sviluppo, all'acquisizione ed al sostegno tecnico-logistico decennale dei primi due sommergibili U212, derivanti dalla classe Todaro» rilevando che: «Il programma si presenta come fattore catalizzatore di positive ricadute in molteplici ambiti attinenti la competitività industriale, la ricerca e lo sviluppo di altissima tecnologia». Infatti, in questo specifico contesto sono state fortemente coinvolte le grandi aziende del settore della difesa per assicurare importanti prospettive di ritorno in termini di occupazione, nonché di salvaguardia e valorizzazione delle competenze sovrane di un settore specialistico ad alta valenza strategica;

    il Centro di supporto e sperimentazione navale (CSSN) della Marina militare ha sede a La Spezia, gestisce i processi di ingegneria del supporto logistico per lo strumento navale ed è, inoltre, centro per la sperimentazione e lo sviluppo dei programmi scientifici e tecnologici della citata Forza armata;

    il Centro summenzionato, grazie alle professionalità e alle apparecchiature a disposizione, rappresenta un polo d'eccellenza, sia in ambito militare che civile, con capacità e competenze in alcuni casi uniche nel panorama nazionale. Nei propri balipedi e poligoni, infatti, hanno luogo test, verifiche e valutazioni in campo balistico, missilistico e siluristico, finalizzati al collaudo, sviluppo e qualifica di sistemi d'arma, nonché misurazioni di elettroacustica ed elettromagnetismo per la determinazione della segnatura acustica e magnetica delle unità navali;

    il Centro di supporto sperimentazione navale svolge anche attività finalizzate allo sviluppo e alla valorizzazione di tecnologie atte alla salvaguardia dell'ambiente marino, in forza dell'accordo di cooperazione siglato con il Centro di ricerca e sperimentazione marittima (CMRE) della NATO, anche quest'ultimo con sede a La Spezia;

    il Centro di ricerca e sperimentazione marittima ha una struttura di ricerca e sperimentazione scientifica affermata e di livello mondiale, che organizza e conduce ricerca e sviluppo tecnologico, incentrato sul settore marittimo, per rispondere alle esigenze di difesa e sicurezza dell'Alleanza atlantica, Peraltro, la struttura ha in dotazione strumenti e sensori per attività di ricerca in mare di primaria importanza a livello scientifico e conduce ricerche scientifiche rilevanti e all'avanguardia in scienze oceaniche, modellazione e simulazione, acustica e altre discipline;

    a Sud, gli arsenali di Taranto e Augusta sono particolarmente significativi Pag. 84per la posizione geostrategica nazionale. A Taranto ha sede il Comando flottiglia sommergibili: la base assicura addestramento avanzato, supporto logistico e ricovero per attività manutentive della componente. Augusta, particolarmente rilevante per la presenza del «pontile Nato», considerata come forward logistic base è proiettata nel cosiddetto «Mediterraneo allargato» e può ormeggiare fino a due battelli di linea con relativo supporto logistico;

    appare, dunque, fondamentale, vista l'eccellenza rappresentata dalle realtà succitate, creare un polo nazionale della subacquea, per lo sviluppo coordinato di un Cluster underwater che metta a disposizione della collettività efficacia operativa, innovazione tecnologica e sviluppo economico;

    tale progetto è riferito ad un centro di eccellenza della Marina militare che si inserisce in un percorso che farà da apripista ad analoghe iniziative di ricerca e sviluppo in altri domini, nel più ampio contesto interforze, sotto l'egida della Forza armata di riferimento e dovrà essere coerente con gli indirizzi di programmazione dello stato maggiore della Difesa, nonché condotto di concerto con il Segretariato generale della difesa/Direzione nazionale degli armamenti (SEGREDIFESA/DNA),

impegna il Governo:

   ad adottare le opportune iniziative, anche di carattere normativo, di concerto tra il Ministro della difesa e il Ministro dello sviluppo economico, volte alla costituzione di un polo nazionale della subacquea, allo scopo di valorizzare, implementare e promuovere le potenzialità e la competitività del nostro Paese nel campo dell'Underwater;

   a istituire un tavolo tecnico di coordinamento interministeriale permanente a guida del Ministero della difesa che veda coinvolti il Ministero dello sviluppo economico, Il Ministero dell'università e della ricerca, nonché la Federazione delle Aziende italiane per l'Aerospazio, la Difesa e la sicurezza (Aiad), con particolare attenzione alle piccole e medie imprese (PMI), allo scopo di concludere un accordo quadro volto a favorire l'attività di ricerca e sviluppo, il supporto operativo alla Difesa, la creazione di un modello economico di sviluppo del settore, la creazione e il consolidamento di una rete permanente di collaborazione tra le realtà coinvolte;

   a individuare nel Centro di supporto e sperimentazione di La Spezia, la sede dove ubicare il succitato polo, sia per le attività attualmente svolte dallo stesso Centro sia per la vicinanza ad altre strutture e infrastrutture con interessi affini agli obiettivi prefissati;

   a considerare di assumere iniziative volte a individuare idonee risorse economiche, anche nell'ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), necessarie alla realizzazione dei progetti di ricerca e sviluppo tecnologico e industriale principalmente individuati nel Piano nazionale della ricerca militare (PNRM) attinenti al cluster underwater, definiti nell'ambito del suddetto tavolo di coordinamento interministeriale, al fine di dare concreta e tempestiva applicazione agli obiettivi perseguiti dal costituendo polo nazionale della subacquea;

   ad incrementare gli sforzi verso le iniziative volte all'applicazione della direttiva per la politica industriale della difesa, allo scopo di valorizzare il potenziale politico, tecnologico ed economico, nonché garantire alti livelli di competitività delle realtà industriali del settore, con particolare attenzione alla filiera delle PMI, da coinvolgere direttamente nei programmi di sviluppo di capacità militari innovative;

   a favorire la collaborazione e l'integrazione tra le strutture di supporto e le infrastrutture collegate agli Arsenali della Marina militare con il costituendo polo, al fine di garantire lo sviluppo coordinato del cluster underwater, nonché incentivare gli scambi con le Marine militari alleate e amiche.
(8-00147) «Rizzo, Aresta, Enrico Borghi, Boniardi, Carè, Castiello, Deidda, Del Monaco, De Menech, Di Sarno, D'Uva, Fantuz, Fascina, Ferrari, Gregorio Fontana, Frailis, Lorenzo Fontana, Frusone, Gagliardi, Galantino, Gobbato, Gubitosa, Iovino, Losacco, Lotti, Occhionero, Pagani, Perego Di Cremnago, Piccolo, Portas, Pretto, Ripani, Roberto Rossini, Giovanni Russo, Scoma, Silli, Tofalo, Maria Tripodi, Vito, Viviani, Zicchieri».

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