CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 6 ottobre 2021
671.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO
Pag. 106

ALLEGATO 1

Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza 2021 (Doc. LVII, n. 4-bis e Allegati).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),

   esaminata, per le parti di competenza, la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 con i relativi allegati;

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021 aggiorna il quadro programmatico di finanza pubblica per il periodo 2022-2024 rispetto a quello contenuto nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile;

    in particolare, il documento di quest'anno prospetta uno scenario di crescita dell'economia italiana e di graduale riduzione del deficit e del debito pubblico, anche se le prospettive di un ulteriore recupero del PIL nei prossimi trimestri rimangono condizionate dall'evoluzione della pandemia e della domanda mondiale, nonché dalla carenza di materiali e componenti e dai forti aumenti dei prezzi dell'energia registrati negli ultimi mesi, fattori che impattano sui costi di produzione delle imprese e possono ostacolarne i piani di produzione;

    la NADEF 2021 delinea una politica di bilancio espansiva fino a quando il PIL e l'occupazione avranno recuperato non solo la caduta, ma anche la mancata crescita rispetto al livello del 2019, condizione che, in base alle proiezioni aggiornate, si può prevedere sarà soddisfatta a partire dal 2024, per poi essere maggiormente orientata alla riduzione del disavanzo strutturale e a ricondurre il rapporto debito pubblico/PIL al livello pre-crisi entro il 2030;

    condivisi, con riguardo al comparto della Difesa, gli interventi previsti per il rafforzamento delle Forze armate e delle Forze di polizia impegnate nelle attività di contrasto all'emergenza epidemiologica e nell'operazione «Strade Sicure» (circa 0,4 miliardi nel periodo 2021-2024);

    sottolineata l'importanza che negli interventi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) siano ricomprese anche le attività volte ad incrementare l'efficienza del comparto della Difesa;

    considerato che la relazione del Ministero della difesa sulle spese di investimento e sulle relative leggi pluriennali, nel fornire notizie di dettaglio in merito ai principali programmi di investimento in essere, riporta che lo stato di avanzamento degli stessi risulta in linea con la programmazione,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 107

ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021 (C. 3208 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),

   esaminato, per la parte di propria competenza, il disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2021» (C. 3208 Governo),

DELIBERA DI RIFERIRE
FAVOREVOLMENTE

Pag. 108

ALLEGATO 3

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea, riferita all'anno 2020 (Doc. LXXXVII, n. 4).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),

   esaminata, per la parte di propria competenza, la «Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea per l'anno 2020» (Doc. LXXXVII, n. 4);

   rilevato che nella Parte II, al Capitolo VIII, Trasporti, la scheda 8.5 dà conto del processo proseguito nel corso del 2020 di rivisitazione delle politiche di sviluppo, dei tracciati e dei nodi costituenti le reti, specificando che il Governo, nell'ambito della Mobilità Militare, ha individuato una lista progetti volti ad adeguare parti della rete di trasporto TEN-T per consentirne il duplice uso civile-militare;

   considerato che, per quanto concerne i profili di competenza della Commissione Difesa, rilevano, in particolare, i primi due capitoli della Parte III dedicati, rispettivamente, alla «Politica estera e di sicurezza comune» e alla «Politica della difesa comune»;

   considerato, altresì, che la Relazione consuntiva per l'anno 2020 evidenzia come l'Italia si sia adoperata per promuovere attivamente lo sviluppo delle iniziative volte al rafforzamento della difesa europea, in piena complementarità con la NATO, fornendo un apporto sostanziale già nelle fasi iniziali della discussione sullo Strategic Compass, e continuando ad assicurare il dovuto contribuito attivo per la revisione della struttura deputata alla pianificazione e condotta delle missioni militari dell'Unione (Military Planning and Conduct Capability);

   sottolineato, inoltre, che per quanto riguarda la Cooperazione Strutturata Permanente (PESCO), nel 2020 gli Stati membri hanno stabilito di mantenere l'attuale struttura di governance, semplificandone i processi laddove possibile e dotandoli di maggiore forza politica. A tal fine, il Consiglio dell'Unione Europea, su forte impulso dell'Italia, ha approvato il regolamento relativo alla partecipazione degli Stati Terzi a singoli progetti PESCO, risolvendo una situazione di stallo che perdurava fin dalla nascita della cooperazione stessa;

   evidenziato, infine, nel corso del 2020 è stata sviluppata un'intensa attività di coordinamento e supporto all'industria per la partecipazione al programma European Defence Industrial Development Programme (EDIDP), attraverso un'interazione assidua con la Commissione Europea ed i Paesi partner, per la definizione degli aspetti tecnici e operativi del Fondo europeo della Difesa (EDF),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 109

ALLEGATO 4

Interrogazione n. 5-06766 Aresta: Sull'avvio dei bandi di concorso per le assunzioni straordinarie di personale civile negli arsenali e stabilimenti militari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La prioritaria importanza dell'area tecnico-industriale è stata da sempre all'attenzione del Dicastero, sull'assunto che la stessa si pone come vero e proprio fattore di eccellenza nel settore della manutenzione dello strumento militare, e al tempo stesso, costituisce un rilevante fattore di stabilità e di equilibrio sul territorio, anche, dal punto di vista occupazionale.
  In tale contesto, il Vertice Politico, al fine di valorizzare gli assetti produttivi e il correlato patrimonio storico e socio-culturale, nonché, ripianare le carenze organiche – in modo da non disperdere le capacità in house già acquisite/da sviluppare – in data 25 maggio 2021, ha emanato il decreto di adozione del Piano del Fabbisogno triennale 2021-2023, volto a programmare e definire il proprio fabbisogno di risorse umane.
  Tale documento recepisce il contenuto delle norme sulle assunzioni adottate negli ultimi anni, tra cui quella dedicata all'Arsenale Militare di Taranto, concretizzando un preciso impegno assunto dal Ministro volto a dare finalmente attuazione a un reale turn-over, attraverso l'immissione di più di 3000 unità di personale con particolare attenzione all'area industriale e alle professionalità tecniche.
  Il Piano triennale, ai sensi dell'articolo 6 del decreto legislativo n. 165 del 2001, propedeutico all'assunzione di nuovo personale da parte delle amministrazioni pubbliche, è in corso di esame presso il Dipartimento della Funzione Pubblica e la Ragioneria Generale dello Stato – IGOP, ai fini dell'adozione del conseguente decreto del Presidente del Consiglio dei ministri autorizzatorio.
  Al riguardo, si precisa che il fabbisogno proposto è pari a 3.481 unità complessive nel triennio, nel rispetto del limite delle 20.000 unità da conseguire entro il 31 dicembre 2024, come previsto dall'articolo 3 della legge 31 dicembre 2012, n. 244.
  Passando alla disamina oggetto di odierna trattazione, nel merito della procedura concorsuale volta al reclutamento, attraverso corso-concorso selettivo, di 315 assistenti tecnici per le esigenze dell'Arsenale militare marittimo di Taranto, rendo noto, come osservato dal medesimo Onorevole interrogante, che in data 20 luglio 2021 è stato approvato il decreto interministeriale del Ministro della difesa e del Ministro della pubblica amministrazione, previsto dall'articolo 11 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, con legge 13 ottobre 2020, n. 126, recante «Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell'economia».
  Nel mese di agosto, il Dicastero ha attivato i rappresentanti dello Stato Maggiore della Marina Militare per la definizione degli aspetti logistici concernenti, in particolare, lo svolgimento delle prove preselettive.
  All'uopo, preme evidenziare che ai fini della piena operatività della procedura concorsuale in parola, occorrerà attendere il già citato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, trattandosi di assunzioni inserite nel Piano triennale in itinere.
  Sempre all'interno del Piano triennale sono state inserite le 431 unità tecniche (di cui 57 di 3a Area e 374 di 2a area) da destinare alle esigenze di arsenali e stabilimenti militari, previste dall'articolo 1, comma 917 della legge n. 178 del 2020 (legge di bilancio 2021).
  Ricordo, inoltre, che un ulteriore contingente di personale civile (professionalità tecniche), sarà assunto attraverso una procedura Pag. 110 straordinaria, prevista dalla legge di bilancio 2019 (che ha individuato anche i fondi occorrenti) al fine di assicurare la funzionalità e l'efficienza dei poli, degli arsenali e degli stabilimenti militari, per un totale complessivo di 294 unità, di cui 30 di terza Area e 264 di seconda.
  Il bando relativo alle unità di seconda Area, con l'indicazione dei profili di interesse, è stato già predisposto dalla Direzione generale per il personale civile e inoltrato al Dipartimento della Funzione Pubblica per la relativa approvazione.

Pag. 111

ALLEGATO 5

Interrogazione n. 5-06765 Deidda: Sulle iniziative da assumere per facilitare nella Regione Sardegna il reclutamento nell'Esercito.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Nel corso del 2013, anche in ragione della consistente contrazione dei reclutamenti VFP1 - attestatesi a circa 8.000 unità annue rispetto alle 12.000/16.000 immesse nei primi anni della professionalizzazione - si è proceduto alla soppressione dei Centri di Selezione di Cagliari, Bologna e Bari, dotando al contempo il Centro di Selezione e Reclutamento Nazionale di Foligno delle competenze per la selezione dei VFP1, così da assorbire – unitamente ai rimanenti Centri di Roma e di Palermo – l'intero bacino di candidati.
  Per completezza di informazione, va altresì evidenziato che, allo stato attuale, il progetto di razionalizzazione dell'Area della Selezione, in aderenza alla vigente normativa, prevede la graduale riduzione del numero dei Centri di Selezione VFP1.
  Tanto premesso, va osservato che l'ipotesi di costituire un Centro di Selezione VFP1 nella Regione Sardegna renderebbe necessaria l'attivazione di 58 nuove posizioni organiche, incremento che risulterebbe in controtendenza con il trend riduttivo dei volumi organici della Forza Armata attualmente imposto dalla normativa in vigore.
  Si aggiunga, inoltre, che la costituzione di un nuovo Centro richiederebbe l'assegnazione di personale medico specialista – risorsa che l'emergenza pandemica in atto sta assorbendo in maniera preponderante – nonché la disponibilità di adeguate infrastrutture per lo svolgimento del processo di selezione, da allestire in aderenza a specifici parametri tali da garantire l'indispensabile uniformità, in considerazione della spiccata informatizzazione del processo.
  In merito all'efficacia del provvedimento auspicato dall'interrogante, è inoltre fondamentale evidenziare che:

   il volume delle domande presentate dai candidati della Sardegna successivamente alla soppressione del Centro Selezione di Cagliari (4 per cento del totale nazionale) risulta analogo a quello registrato prima del predetto provvedimento (4,2 per cento);

   i dati statistici registrati negli ultimi anni mostrano come il bacino di reclutamento riferito alla regione Sardegna si attesti mediamente sul 4 per cento delle domande complessive, garantendo circa 2000 domande annue;

   il tasso di mancate presentazioni a selezione presso il Centro Selezione di Roma da parte di candidati sardi risulta perfettamente in linea con quello nazionale (circa il 62 per cento delle domande presentate).

  Tengo comunque ad evidenziare che, nell'ambito del progetto di razionalizzazione dell'Area della Selezione, qualora i volumi dei dati statistici complessivi relativi ai candidati da sottoporre a selezione richiedessero una nuova struttura selettiva, la Regione Sardegna, anche in ragione delle sue specifiche peculiarità, sarà certamente tenuta nella giusta considerazione.