CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 7 aprile 2021
563.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica del Sud Africa sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 28 marzo 2017 e a Pretoria il 18 luglio 2017 (C. 2746 Governo).

EMENDAMENTO APPROVATO

ART. 3.

  Al comma 1, sostituire, ovunque ricorra, la cifra: 2020 con la seguente: 2021 e la cifra: 2022 con la seguente: 2023.
3.1. La Relatrice.

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ALLEGATO 2

Risoluzione n. 7-00625 Fassino: Sulla repressione dei movimenti di protesta pacifica da parte della giunta militare in Myanmar.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

   La III Commissione,

   premesso che:

    in Myanmar/Birmania il 1° febbraio scorso un colpo di Stato organizzato dai vertici delle forze armate ha rovesciato il legittimo Governo democratico, impedito l'insediamento del Parlamento eletto nelle elezioni del 6 novembre, arrestato Aung San Suu Ky e numerosi esponenti di governo e della NLD vincitrice delle elezioni, sospeso ogni garanzia costituzionale;

    si è così interrotta la transizione democratica in corso in Myanmar dal 2010, dopo oltre mezzo secolo di dittatura militare;

    il colpo di Stato ha suscitato in tutto il Paese una immediata reazione democratica con manifestazioni di resistenza non-violenta e vasta partecipazione popolare guidata da migliaia di giovani;

    dal 1° febbraio giungono quotidianamente notizie di una violenta e brutale repressione che ha già causato oltre 550 vittime e migliaia di arresti;

    nella sola giornata del 27 marzo, Festa nazionale delle Forze armate, le vittime della repressione militare sono state 100, tra cui anche bambini, minori e donne inermi;

    nonostante ciò in tutto il Paese proseguono manifestazioni in difesa della democrazia;

    la repressione militare colpisce anche le diverse minoranze comunità etniche, con il rischio di ripresa di forme lotta armata che vanificano gli accordi di cessate il fuoco promossi dal governo democratico;

    numerose fonti asseriscono il dispiegamento di reparti militari cinesi al confine sino-birmano a presidio di infrastrutture energetiche;

    i parlamentari democraticamente eletti hanno dato vita al Comitato delle Rappresentanze Parlamentari (CPRH) che ha dichiarato decaduta la Costituzione del 2008 e redatto una Carta costituente composta di una Dichiarazione di principi costitutivi di una nuova Unione Democratica Federale e un Accordo costituzionale provvisorio per la formazione di un Governo che dovrà gestire l'eradicazione della Giunta militare e l'implementazione di istituzioni democratiche;

   considerato altresì che:

    Papa Francesco ha manifestato il suo dolore per le vittime facendo appello a spezzare la spirale di violenza;

    il Segretario generale delle Nazioni Unite Guterres ha condannato il colpo di Stato, richiedendo la immediata liberazione delle persone arrestate e il ripristino della legalità democratica;

    il Relatore per i diritti umani in Myanmar del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite ha denunciato le gravi violazioni perpetrate dall'esercito in dispregio di leggi e principi etici;

    la Presidente della Commissione Europea Von der Leyen, il Presidente del Consiglio Europeo Michel, l'Alto Rappresentante Borrell, il Consiglio dei Ministri degli Esteri europei hanno ripetutamente chiesto l'immediata cessazione della repressione, la liberazione delle persone arrestate e il ritorno alla legalità democratica, dichiarandosi pronti ad adottare misure sanzionatorie verso gli autori del colpo di Stato, senza peraltro che abbia a soffrirne la popolazione;

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    anche il Parlamento Europeo ha unito la sua voce con una Risoluzione approvata a larghissima maggioranza;

    il Presidente degli Stati Uniti Biden ha manifestato sdegno per le violenze perpetrate dalle Forze Armate, annunciando sanzioni nei confronti di chi se ne sia reso responsabile, posizione ulteriormente ribadita dal Segretario di Stato Blinken;

    il Governo italiano – come tutti i governi europei – ha chiesto alle autorità militari di fermare l'azione repressiva;

    il Primo Ministro del Brunei – presidente di turno dell'ASEAN – accogliendo la richiesta del Presidente dell'Indonesia, ha convocato un vertice dell'Associazione per assumere iniziative volte a fermare l'escalation violenta della crisi;

    i Capi di Stato maggiore di Australia, Canada, Corea del Sud, Danimarca, Germania, Giappone, Gran Bretagna, Grecia, Italia, Nuova Zelanda, Olanda, Stati Uniti hanno espresso – in quanto militari – il loro sdegno per l'utilizzo di metodi violenti da parte delle Forze armate contro una popolazione inerme;

    dalle opinioni pubbliche di tutto il mondo di leva la richiesta di mettere fine alle repressioni;

    una incisiva influenza possono avere i principali Paesi asiatici – Russia, Cina, India, Giappone, Corea del Sud – nonché i Paesi dell'ASEAN;

    ogni iniziativa della comunità internazionale va finalizzata a creare le condizioni per riprendere il cammino di transizione democratica interrotto e sovvertito dal colpo di Stato;

    ribadendo le indicazioni della Risoluzione approvata all'unanimità nella seduta della Commissione il 2 marzo scorso,

impegna il Governo a:

   richiedere la immediata sospensione di ogni azione repressiva, la liberazione di Aung San Suu Ky, dei parlamentari, degli esponenti del governo legittimo e di tutte le persone arrestate;

   sostenere tutte le iniziative assunte dalle Nazioni Unite e dall'Unione Europea per favorire il ripristino della legalità costituzionale;

   stante la loro incisiva influenza a sollecitare i grandi players asiatici – in primis Cina, Russia, India e Giappone – e le nazioni del sud-est asiatico e l'Asean a promuovere azioni positive utili al superamento della crisi e al ritorno alla legalità democratica;

   a favorire e sostenere tutte le iniziative bilaterali e multilaterali utili all'apertura tra tutte le componenti civili e militari della società birmana di un confronto finalizzato al superamento dell'attuale crisi e alla ripresa del cammino di transizione democratica;

   a proporre all'Alto Rappresentante UE Borrell di avviare forme di interlocuzione con il CRPH e le forme di rappresentanza da esso istituite.
(8-00107) «Fassino, Di Stasio, Zoffili, Quartapelle Procopio, Migliore, Delmastro Delle Vedove».