CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 marzo 2021
555.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

DL 22/2021: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri. C. 2915 Governo.

PARERE APPROVATO

  La X Commissione,

   esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° marzo 2021, n. 22: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri (C. 2915 Governo);

   rilevato come esso istituisca innanzitutto il Ministero della transizione ecologica (Mite), che sostituisce il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, accorpando le funzioni di questo con quelle del Ministero dello sviluppo economico (Mise) in materia di politica energetica e mineraria;

   considerato che l'articolo 3 del provvedimento ha trasferito al Mite la direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica, competente in materia di rilevazione dei «prezzi Italia» dei carburanti, ed evidenziato che è stata attribuita al medesimo Mite la competenza sulla rete carburanti;

   sottolineato che resta in capo al Mise, in quanto dipendente dalla direzione imprese e incentivi, l'osservatorio prezzi e tariffe – c.d. Osservaprezzi – cui fa capo, tra l'altro, la comunicazione quotidiana dei prezzi praticati alla pompa da parte dei gestori carburanti;

   sottolineato, altresì, che la rilevazione dei prezzi viene così separata dall'anagrafe dei punti vendita carburanti, rischiando di compromettere le prospettive di fusione e integrazione dei due strumenti e l'eventuale sostituzione dei prezzi Italia (calcolati oggi sulla base delle comunicazioni dei titolari dei punti vendita) proprio con le rilevazioni dell'Osservaprezzi, sostituzione prevista dal decreto di istituzione del sistema di rilevazione dei prezzi praticati;

   rilevata con favore l'istituzione, ai sensi dell'articolo 4 del provvedimento in esame, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comitato interministeriale per la transizione ecologica (CITE) con il compito di assicurare il coordinamento delle politiche nazionali per la transizione ecologica e la relativa programmazione;

   preso atto, al riguardo che l'articolo 1-bis del decreto-legge 14 ottobre 2019, n. 111 (convertito con modificazioni dalla legge 12 dicembre 2019, n. 141), c.d. «decreto-legge clima», ha disposto, al fine di assicurare il coordinamento delle politiche pubbliche orientate al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile adottati dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 25 settembre del 2015, che, a decorrere dal 1° gennaio 2021, il Comitato interministeriale per la programmazione economica assuma la denominazione di Comitato interministeriale per la programmazione economica e per lo sviluppo sostenibile (CIPESS), cambiamento non nominalistico ma sostanziale, volto al rilancio della crescita secondo criteri di sostenibilità, anche attraverso l'innovazione del nostro sistema produttivo, in ossequio all'Agenda 2030 e ai programmi dell'Unione europea, aprendosi una nuova fase che segna il passaggio verso un'economia diversa, orientata alla transizione ecologica e alla sostenibilità,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:

   a) si valuti l'opportunità di introdurre una disposizione volta ad eliminare la separazione della rilevazione dei prezzi dall'anagrafe dei punti vendita carburanti in Pag. 91modo da creare un unico sistema efficiente e integrato di raccolta dei dati, anche con riferimento a quelli dell'Agenzia delle Dogane sugli erogati, per consentire un monitoraggio sempre più stretto e attento nel settore della distribuzione dei carburanti;

   b) si valuti l'opportunità di chiarire meglio i profili di coordinamento tra la mission del CITE e le funzioni del CIPESS finalizzate al rilancio della crescita economica secondo criteri di sostenibilità;

   c) si valuti l'opportunità di inserire il MITE nel Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica di cui all'art. 5 della legge n. 124 del 2007, alla luce delle nuove competenze in materia energetica.

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ALLEGATO 2

5-05366 Rizzetto: Sul progetto di reindustrializzazione del sito ex Embraco di Riva di Chieri.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Relativamente all'ex Embraco di Riva di Chieri, presso il Ministero dello sviluppo economico è attivo, come noto all'interrogante, un tavolo di vertenza da diverso tempo.
  I frequenti incontri ministeriali nello scorso anno sono stati tutti tesi a promuovere e a verificare il percorso di reindustrializzazione avviato dalla società Ventures rispetto al sito ex Embraco di Riva di Chieri. In particolare, nell'incontro ministeriale del 28 luglio scorso, successivo alla dichiarazione di fallimento del citato soggetto industriale, ho avuto modo di informare le parti che la Whirlpool, insieme ad Invitalia, avevano confermato la loro massima disponibilità ad individuare, in collaborazione con l'allora Governo, una soluzione alla crisi della Ventures.
  Il 5 agosto 2020, presso la Prefettura di Torino si è tenuto il primo incontro ministeriale successivo alla dichiarazione di fallimento, alla presenza oltre che del Prefetto di Torino, del Ministro per i Rapporti con il Parlamento e le Riforme, dei rappresentanti del Ministero del Lavoro, delle Istituzioni regionali e locali, delle Organizzazioni Sindacali, della società ACC in Amministrazione Straordinaria e del rappresentante della Whirpool Latin America.
  In tale occasione, quest'ultimo ha dichiarato che la Società aveva confermato il supporto al percorso di reindustrializzazione di Riva di Chieri, mettendo a disposizione i fondi appositamente stanziati in precedenza al fine di facilitare la miglior soluzione di salvaguardia occupazionale da concordare con la curatela. Anche Invitalia ha comunicato il suo assenso a lavorare all'intervento di reindustrializzazione, a seguito della definizione del perimetro degli asset aziendali.
  Il commissario straordinario della società ACC è passato ad esporre il progetto industriale denominato «Italcomp» per la creazione di un polo italiano integrato di produzione di compressori. Le Linee guida di tale progetto industriale prevedono l'incremento dei volumi di produzione; l'ampliamento della gamma dei prodotti offerti e l'espansione dell'attività in altre Regioni.
  La produzione dovrebbe realizzarsi in due siti che avranno le seguenti destinazioni: Mel (Belluno) come Centro di eccellenza Compressori; Chieri (Torino) come Centro di eccellenza motori. I due stabilimenti, quindi, non saranno in competizione tra loro. Con particolare riferimento al sito di Riva di Chieri, sono previsti dei volumi pari a 6 milioni di motori per compressori ai quali si aggiungono eventuali 2 milioni di motori per nuovi business. Gli investimenti saranno pari a 10 milioni per la realizzazione della nuova linea motori VSD. I tempi stimati, sempre avendo riguardo al sito di Chieri, sono: gennaio 2022 per l'avvio della nuova linea motori; gennaio 2023 per il trasferimento motori linea K. I potenziali clienti sono così elencati nella Whirlpool come clienti europeo, oltre a probabili clienti light commercial negli USA e nel Medio Oriente.
  Per quanto riguarda la compagine societaria, è stato chiarito che sarà necessario, tra l'altro, che il curatore fallimentare definisca la posizione delle parti coinvolte e che i Commissari Straordinari di Acc definiscano i vari passaggi della procedura di AS, in maniera compatibile con il progetto Industriale presentato. Gli investitori eventualmente interessati al progetto industriale sono già stati contattati ma il percorso deve essere pianificato e svolto in maniera graduale. Pag. 93
  Il sito di Riva di Chieri sarà destinato a divenire il centro di eccellenza per la produzione di motori e sede dell'amministrazione, della progettazione e della commercializzazione. Il sito di Mel si specializzerà nell'assemblaggio dei compressori.
  L'obiettivo, in termini di produzione, è stato individuato in 6 milioni di compressori per frigoriferi domestici e commerciali e 8 milioni di motori per compressori e per lavatrici, nonché una quota ulteriore di motori per applicazioni extra-eldom, da realizzarsi con un investimento complessivo di 56 milioni euro.
  Come noto, vi ribadisco che il Governo ha confermato il proprio impegno nei confronti del progetto Italcomp e ha previsto nel recente Decreto Sostegni la possibilità anche per le imprese in amministrazione straordinaria di accedere a prestiti o ad ulteriori modalità di finanziamento, grazie ad un fondo complessivo di 200 milioni di euro (articolo 37).
  Infine, il Ministero del Lavoro riferisce di aver emesso un proprio decreto direttoriale il 25 settembre 2020 con cui è stato approvato il programma di cassa integrazione guadagni straordinaria per crisi per cessazione di attività, presentato dalla VENTURES S.R.L relativamente al periodo dal 23 luglio 2020 al 22 luglio 2021 ed è stata autorizzata la corresponsione del trattamento straordinario di integrazione salariale in favore di 400 lavoratori dipendenti dalla predetta società.
  Contestualmente, le Parti hanno sottoscritto un accordo per il ricorso all'assegno di ricollocazione in favore dei lavoratori rientranti negli ambiti aziendali e nei profili professionali a rischio di esubero.
  Il 9 febbraio 2021 in vista di una procedura di licenziamento collettivo, il Mise è immediatamente intervenuto prospettando al curatore fallimentare, al fine di evitare i licenziamenti, l'accesso alla CIGO Covid (ipotesi la cui percorribilità dovrà essere ora vagliata dal Ministero del Lavoro e delle politiche sociali).
  Per completezza di informazione, si rappresenta che in data 16 marzo 2021, è stata approvata l'esecuzione del programma di cessione della Italia-Wanbao ACC S.r.l.
  Da ultimo, si segnala che il Ministero sta ponendo in essere tutti gli accertamenti necessari di carattere tecnico al fine di verificare l'utilizzabilità di ulteriori strumenti giuridici a disposizione, ivi inclusi quelli recentemente introdotti dal DL Sostegni, al fine di garantire alla società Wanbao ACC in A.S. la liquidità necessaria ad assicurare la continuità produttiva di tale sito.

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ALLEGATO 3

5-05397 Sani: Su iniziative a sostegno delle aziende italiane produttrici di mascherine.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come ricorda l'Onorevole interrogante, con il decreto-legge n. 18 del 2020 (cosiddetto «Cura Italia») sono stati introdotti una serie di incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici e di protezione individuale per il contenimento e il contrasto dell'emergenza epidemiologica. A tal fine, l'art. 5 del citato Decreto, recante «Incentivi per la produzione e la fornitura di dispositivi medici» ha autorizzato la spesa di 50 milioni di euro per l'anno 2020, per contributi a fondo perduto e per finanziamenti agevolati alle imprese produttrici di tali dispositivi.
  Lo sportello per la presentazione delle domande è stato aperto il 26 marzo 2020 ed è stato chiuso il 15 luglio 2020.
  L'Onorevole interrogante denuncia la situazione paradossale che imprese italiane riconvertite grazie ad incentivi statali per rispondere alle esigenze sanitarie del Paese siano poi costrette a licenziare dipendenti a causa della concorrenza sleale di prodotti di importazione a basso costo e con caratteristiche tecniche non adeguate. Per fare fronte a questa situazione, l'Onorevole interrogante chiede iniziative a sostegno della continuità produttiva ed occupazionale delle imprese italiane in parola.
  Ebbene, le misure messe in campo per far fronte a questa situazione sono di duplice natura: da un lato, si portano avanti tutte le azioni, in sede amministrativa e giudiziaria, di contrasto agli illeciti e alle iniziative distorsive del mercato, ivi compreso il sequestro di dispositivi medici e di protezione individuale non conformi e le conseguenti disposizioni sanzionatorie; dall'altro lato, si mettono in campo interventi sia destinati a sostenere il mercato, sia a proteggerlo da episodi di concorrenza sleale conseguenti a immissione di prodotti di importazione a basso costo e con caratteristiche tecniche non conformi.
  In questa direzione si muove il decreto-legge «Sostegni» il quale prevede lo stanziamento di diverse risorse per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e altri beni sanitari inerenti all'emergenza pandemica.
  A questi interventi, destinati ad incentivare il mercato dei dispositivi in parola, si aggiungono le misure trasversali a sostegno delle imprese e dell'occupazione. A titolo esemplificativo e non esaustivo, si richiamano: la proroga del periodo di sospensione delle attività dell'agente della riscossione, l'annullamento dei carichi ed ulteriori interventi fiscali di agevolazione e razionalizzazione; la riduzione degli oneri delle bollette elettriche; disposizioni in materia di trattamenti di integrazione salariale; disposizioni in materia di reddito di emergenza; misure a sostegno dei lavoratori in condizione di fragilità.
  In un'ottica più generale, va considerato anche lo strumento agevolativo dei Contratti di sviluppo, mezzo idoneo a fornire un adeguato sostegno finanziario al tessuto imprenditoriale nella realizzazione di programmi di investimento, in grado di dotare il sistema Paese di adeguate capacità di risposta alla pandemia in corso e ad altre possibili crisi di carattere sanitario che dovessero sopraggiungere in futuro.
  Resta ferma la trasversalità della materia e la competenza di diversi attori istituzionali, quali in primis Ministero della Salute a Autorità di controllo alle dogane, con cui occorre lavorare in sinergia per tutelare le imprese ed il mercato.
  Come noto, intendo assicurare l'impegno del Governo a sostenere la continuità produttiva ed occupazionale delle aziende italiane Pag. 95produttrici di mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale; nonché a valutare con favore, ove ne sussistano le condizioni, ogni iniziativa idonea a far fronte alle esigenze rappresentate con l'atto in discussione.

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ALLEGATO 4

5-05508 Benamati: Sulla produzione di vaccini da parte della società bolognese Bio-on.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il tema trattato nell'atto in discussione pone l'attenzione sulla necessità di creare meccanismi volti ad accelerare la realizzazione di una filiera di produzione di vaccini anti-covid in Italia, chiedendo – in particolare – se il Governo intenda considerare Bio-on, azienda bolognese produttrice di bioplastiche (fallita nel 2019), un'azienda di «interesse nazionale» per la produzione del vaccino.
  A riguardo, tengo ad informare che il Governo è a lavoro in tale settore, e sta altresì verificando la possibilità di agevolare la riconversione di bioreattori esistenti o l'acquisto di nuovi, assieme alle aziende che hanno manifestato la loro disponibilità al progetto di produzione dei vaccini in Italia. In tale contesto, la Bio-on rappresenta uno dei siti industriali che potrà essere valutato – come molti altri – nell'ottica della realizzazione di un polo specializzato.
  Infatti, nel corso degli incontri del tavolo vaccini, istituito dal Ministro dello sviluppo economico On. Giancarlo Giorgetti, è stata esaminata la disponibilità delle imprese italiane che – in termini di capacità concreta – siano in grado di partecipare al piano europeo di produzione dei vaccini in Italia.
  In particolare, si sta appurando l'individuazione di tutte le componenti produttive compatibili con la realizzazione di vaccini e si sta individuando un orizzonte temporale congruo in cui agire.
  Inoltre, si sta lavorando per favorire la nascita un polo nazionale, anche tramite un'ampia cooperazione tra il settore pubblico e quello privato, in sinergia con le Amministrazioni coinvolte e gli Enti locali interessati; nonché si sta valutando di favorire la riconversione di impianti esistenti.
  A tal ultimo riguardo, informo che lo scorso 8 marzo il Ministro dello sviluppo economico ha firmato un decreto ministeriale con il quale si è dato il via libera per l'utilizzo di 200 milioni di euro per l'attività di ricerca e riconversione industriale per la produzione dei vaccini; e che il decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 (Decreto Sostegni) ha previsto lo stanziamento di ulteriori 200 milioni per la previsione di agevolazioni finanziarie a sostegno degli investimenti privati effettuati nel settore biofarmaceutico italiano e per gli interventi complementari e funzionali (art. 20, commi 7 e seguenti).
  Alla luce di quanto detto, si conferma l'impegno del Governo ad attivare con urgenza ogni iniziativa necessaria al raggiungimento dell'autonomia domestica in ambito nazionale, attraverso interventi di sostegno dell'industria farmaceutica nazionale, l'adozione di politiche strategiche in materia di ricerca e sviluppo ed una chiara azione in ambito regolatorio e di policy.