CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 21 luglio 2020
413.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa (COM(2020)37 final).
Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione (COM(2020)440 final).
Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3) (Parere alla XIV Commissione).

PROPOSTA DI PARERE PRESENTATA DALLA RELATRICE

  La VIII Commissione Ambiente, territorio e lavori pubblici,
   esaminati congiuntamente, per le parti di competenza, il Programma di lavoro della Commissione per il 2020 – Un'Unione più ambiziosa COM(2020)37 final, il Programma di lavoro adattato 2020 della Commissione COM(2020)440 final e la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2020 (Doc. LXXXVI, n. 3);
   ricordato come, per la prima volta, la Commissione europea abbia ritenuto necessario presentare un adattamento del programma di lavoro per il 2020, per apportare modifiche al programma già adottato il 29 gennaio 2020, principalmente al fine di intervenire sulla scansione temporale di alcune delle iniziative preannunciate, alla luce del mutato contesto prodottosi nell'UE in conseguenza della crisi per la pandemia del Covid-19;
   valutate favorevolmente le sei tematiche in cui si articola il Programma di lavoro della Commissione europea per il 2020 ed in particolare la centralità attribuita al green Deal europeo, per mitigare il riscaldamento globale e rendere l'Unione europea climaticamente neutra entro il 2050;
   segnalato che la Commissione ha già assunto l'iniziativa – preannunciata nel documento in esame – di presentare una legge europea per il clima, che traduca l'obiettivo della neutralità climatica entro il 2050 in un impegno giuridicamente vincolante;
   ricordato che, sempre in attuazione degli impegni preannunciati, il 14 gennaio 2020 è stata presentata anche la proposta di regolamento istitutivo di un fondo per una transizione giusta per sostenere le regioni e i settori produttivi maggiormente colpiti dalla transizione per la loro dipendenza da combustibili fossili o da processi industriali altamente inquinanti;
   preso atto che, nel programma di lavoro per il 2020, sono altresì prefigurate una serie di iniziative in tema ambientale, quali la revisione degli obiettivi climatici intermedi da raggiungere entro il 2030, misure attuative del piano di investimenti per un'Europa sostenibile, iniziative per decarbonizzare la produzione e l'uso di energia, una strategia per la mobilità sostenibile e intelligente, un nuovo piano d'azione per l'economia circolare, una nuova strategia sulla biodiversità per il 2030, una nuova strategia forestale e una strategia per ridurre le sostanze chimiche nell'ambiente;
   apprezzate le indicazioni contenute nel capitolo II della parte seconda nella Relazione programmatica per il 2020, dedicato all'ambiente, in cui il Governo:
    manifesta il suo impegno per la più efficace attuazione possibile delle strategie sull'economia circolare, specificando che Pag. 102chiederà un impegno sempre maggiore sul tema del riutilizzo delle acque reflue trattate, delle plastiche monouso, delle microplastiche;
    si impegna a sostenere qualsiasi iniziativa che punti ad una circolarità del suolo sia urbano che extraurbano anche ai fini della lotta alla desertificazione e della neutralizzazione del degrado del territorio;
    assicura il proprio contributo per garantire un maggiore allineamento fra le politiche in materia di sostanze chimiche, prodotti e rifiuti, ritenendo prioritaria la presentazione della strategia europea per un ambiente non tossico, che possa indirizzare le politiche e gli investimenti verso l'eco-innovazione e la sostituzione delle sostanze pericolose nei cicli produttivi;
    riconosce la particolare rilevanza dell'adozione a livello europeo di un regolamento che consenta di applicare sul territorio dell'Unione europea approcci uniformi al riutilizzo irriguo delle acque reflue urbane depurate a tutela della salute pubblica;
    attribuisce un ruolo di primaria importanza all'accesso universale all'acqua quale bene comune e diritto umano universale e, per il conseguimento di tali obiettivi, intende continuare a sostenere tale tematica nell'ambito della negoziazione per la rifusione della direttiva 98/83/CE, concernente la qualità delle acque destinate al consumo umano;
    conferma l'impegno per il completamento del processo di definizione delle regole tecniche attuative dell'accordo di Parigi sul clima del 2015, come specificati in sede di COP nel 2017 e come auspicabilmente verranno implementati nella COP 26, che l'Italia avrebbe dovuto organizzare nel 2020 in partenariato con il Regno Unito;
    nella consapevolezza che occorre sostegno al green deal europeo in tutti i settori dell'economia interessati dalla sua attuazione (trasporti, energia, agricoltura, edilizia, settori industriali ecc), richiama gli impegni assunti in sede di attuazione del PNIEC (Piano nazionale integrato per l'energia e il clima) e – con riguardo alla strategia a lungo termine per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra – nel piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici, attualmente in fase di approvazione;
    esplicita l'impegno nelle attività concernenti il monitoraggio delle foreste italiane e la raccolta dei dati ad esse relativi, al fine di redigere il Rapporto annuale sulle foreste (RAF), che sarà la base per tutti i successivi report nazionali;
    richiama il proprio contributo alle politiche per lo sviluppo sostenibile fornito con l'approvazione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e la propria posizione, da tempo consolidata, nell'ambito delle attività Forest Europe (Conferenza ministeriale sulla protezione delle foreste in Europa), in favore del Legal binding agreement per le foreste europee;
    sostiene l'integrazione degli obiettivi di sostenibilità ambientale di tutto il bilancio, fissando allo scopo una serie di condizioni di attuazione e di target, tra cui una percentuale minima complessiva del 25 per cento del bilancio dell'Unione europea a supporto degli obiettivi climatici e, riguardo alla previsione di risorse proprie connesse al settore ambientale, ritiene condivisibile la possibilità di introdurre contributi relazionati al riciclo della plastica mentre interverrà affinché un eventuale prelievo sulle quote ETS non intacchi il gettito destinato a finalità ambientali;
    sostiene l'introduzione di espliciti riferimenti alle valutazioni ambientali e all'integrazione del capitale naturale nelle politiche e nei processi, che insieme alle valutazioni degli impatti sociali ed economici, potranno assicurare lo sviluppo sostenibile, stimolando innovazione, competitività e occupazione nell'Unione europea;
    contribuirà agli sforzi dell'Unione europea volti a garantire l'efficiente funzionamento del mercato elettrico come fattore centrale per proseguire rapidamente lungo il percorso già intrapreso di decarbonizzazione;Pag. 103
    dichiara l'intendimento di proseguire i negoziati relativi alle iniziative legislative in materia di tariffazione delle infrastrutture stradali nell'ambito dell'iniziativa denominata «Europa in movimento»;
   ritenuto fondamentale rimarcare come il «Green New Deal» non possa limitarsi ad essere una agenda di impegni, seppur in chiave verde e sostenibile, ma debba sostanziarsi in un programma organico, sociale ed economico, per promuovere la decarbonizzazione dell'economia, l'economia circolare, la rigenerazione urbana, il turismo sostenibile, l'adattamento e la mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico, nonché l'introduzione di misure fiscali green a sostegno della transizione ecologica e delle attività di prevenzione del rischio di danno ambientale, e di misure legislative attuative del principio del «chi inquina paga» e della responsabilità estesa del produttore;
   preso atto che nel corso dell'audizione del Professor Gael Giraud, svoltasi l'11 giugno 2020 presso la XIV Commissione Politiche dell'Unione europea, riguardo il tema dei cambiamenti climatici, sono emersi i seguenti spunti di riflessione:
    a) a parità attuali di emissioni di CO2, entro la fine del secolo avremo una situazione mondiale critica a causa della combinazione letale per l'uomo di alte temperature e alto tasso di umidità che colpirà moltissime zone mondiali per più di 20 giorni l'anno con punte previste di 300 giorni l'anno, colpendo il 75 per cento della popolazione; la Banca Mondiale ha calcolato due miliardi e mezzo di profughi climatici entro la metà del secolo;
    b) uno studio del World Resource Institute di Washington dimostra che, a condizioni invariate di emissioni di Co2, l'Italia e la Spagna perderanno il 40 per cento della disponibilità di acqua entro il 2040, la Francia tra il 20 e il 40 per cento, a discapito dell'agricoltura e dell'accesso all'acqua per la cittadinanza;
    c) la pandemia ha evidenziato le difficoltà del sistema economico mondiale, di come sia necessario prepararsi a possibili altri shock economici, l'esigenza di agire in modo sinergico per risolvere le problematiche riscontrate e reagire al momento di crisi; ha altresì evidenziato che la domanda e l'offerta nel mercato locale e globale è attualmente in fase di forte cambiamento;
    d) la terza rivoluzione industriale verde risulta un vero progetto politico, sociale, spirituale e filosofico;
   preso atto degli elementi emersi nel corso dell'audizione del Vicepresidente esecutivo della Commissione europea sul Green deal, Frans Timmermans, svoltasi il 15 luglio 2020 presso la Commissione XIV Politiche dell'Unione europea,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) si valuti l'opportunità di orientare le politiche di sviluppo verso la ricostruzione verde del Paese e dell'Unione europea, individuando in esse lo strumento fondamentale per abbattere la povertà e aumentare la disponibilità di posti di lavoro;
   b) si valuti l'opportunità di favorire politiche per la preservazione del livello delle fonti idriche, la corretta gestione, governance e programmazione della manutenzione e rinnovo delle infrastrutture idriche per tutti gli usi potabile agricolo e industriale, al fine di garantire alla popolazione il diritto all'accesso all'acqua e promuovere il riuso di acque reflue in agricoltura e nei processi industriali;
   c) si valuti l'opportunità di favorire politiche per la riduzione delle emissioni di CO2 adottando una mobilità verde sia nel trasporto pubblico che privato, puntando alla mobilità elettrica con l'obiettivo della completa decarbonizzazione del settore, adottando processi agricoli ed industriali ecologicamente sostenibili, prevedendo una nuova gestione urbanistica del territorio europeo, nonché ottimizzando l'uso delle risorse energetiche;Pag. 104
   d) al fine di favorire il reinserimento della forza lavoro in un nuovo contesto economico e sociale connesso al Green new deal e di favorire l'occupazione giovanile, si valuti l'opportunità di adottare politiche occupazionali e di formazione professionali in grado di far fronte alle nuove tipologie di offerta di lavoro;
   e) si valuti l'opportunità di realizzare, anche attraverso un'azione di semplificazione, di un grande programma di investimenti pubblici orientati ai princìpi della sostenibilità ambientale, con azioni di riqualificazione energetica e messa in sicurezza sismica degli edifici pubblici e privati, politiche di rigenerazione urbana delle città, di tutela dei beni culturali, paesaggistici e degli ecosistemi, di contrasto al nuovo consumo di suolo e all'abusivismo edilizio, messa in sicurezza del territorio con politiche di prevenzione e mitigazione del rischio e di adattamento ai cambiamenti climatici, di un modello di economia circolare basato sull'uso efficiente delle risorse naturali.