CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 maggio 2020
365.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 23/2020: Misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali (C. 2461 Governo).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 8 aprile 2020, n. 23, recante misure urgenti in materia di accesso al credito e di adempimenti fiscali per le imprese, di poteri speciali nei settori strategici, nonché interventi in materia di salute e lavoro, di proroga di termini amministrativi e processuali;
   preso atto degli approfondimenti istruttori svolti presso le Commissioni di merito;
   condivise le finalità complessive del provvedimento che, insieme al cosiddetto decreto-legge «cura Italia», rappresenta un pilastro della strategia del Governo a sostegno dell'economia e del sistema produttivo italiani in risposta alla gravissima crisi derivante dalla pandemia da Coronavirus e che mobilita complessivamente ben 400 miliardi di garanzie pubbliche in favore delle imprese italiane rafforzando il ruolo strategico di SACE S.p.A. sia sul piano dell'economia nazionale sia sul piano del commercio con l'estero;
   esaminati gli articoli 2 e 3, concernenti il nuovo e più ampio ruolo, fortemente anticiclico, attribuito a SACE S.p.A., in stretta interazione con i ministeri competenti e con un'estensione del ruolo del MAECI, nella gestione dell'emergenza economica e anche per la successiva ripresa, al fine di favorire l'internazionalizzazione dei settori produttivi e privilegiare gli impegni nei settori strategici in termini di livelli occupazionali e ricadute per il Sistema Paese;
   valutato con favore, in particolare, il nuovo sistema di coassicurazione, di cui all'articolo 2, per la copertura – fino al 90 per cento da parte di SACE S.p.A. e al 10 per cento da parte dello Stato – dei rischi non di mercato assunti dalle imprese impegnate in attività di export e di internazionalizzazione;
   apprezzato a tal fine il ruolo svolto dal MAECI di copresidenza insieme al MEF del neoistituito Comitato per il sostegno finanziario pubblico all'esportazione, deputato a deliberare il piano annuale di attività per le operazioni da assicurare, suddivise per aree geografiche e macro-settori e in base ad un sistema dei limiti di rischio approvati con delibera del CIPE su proposta del MEF di concerto con il MAECI;
   condivise, altresì, le nuove forme di operatività di SACE S.p.A., autorizzata a rilasciare, a condizioni di mercato e in conformità alla normativa dell'UE, garanzie sotto qualsiasi forma, ivi incluse controgaranzie verso i confidi, in favore di banche, istituzioni finanziarie nazionali e internazionali e altri soggetti abilitati all'esercizio del credito in Italia, per finanziamenti sotto qualsiasi forma concessi alle imprese con sede in Italia, entro l'importo complessivo massimo di 200 miliardi di euro;Pag. 386
   apprezzato a tal fine il ruolo del MAECI nella definizione, di concerto con il MEF e con il MISE, dei criteri, modalità e condizioni del rilascio, da parte di SACE S.p.A., delle garanzie e dell'operatività della garanzia dello Stato, in conformità con la normativa dell'Unione europea;
   valutato, altresì, positivamente l'articolo 3 relativo al nuovo protagonismo di SACE S.p.A. nel concordare con Cassa depositi e prestiti, in consultazione con il MEF ed il MAECI, le strategie industriali e commerciali al fine di massimizzare le sinergie di gruppo e aumentare l'efficacia del sistema di sostegno all'esportazione e all'internazionalizzazione delle imprese e di rilancio dell'economia;
   apprezzata la necessità che SACE S.p.A., nell'esercizio dei nuovi compiti, tenga comunque conto delle linee guida e dell'indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese assunte dalla cabina di regia copresieduta dal Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e dal Ministro dello Sviluppo economico, istituita con il decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito, con modificazioni, dalla legge 15 luglio 2011, n. 111;
   preso atto, infine, delle novità introdotte dagli articoli 15 e 16 del provvedimento alla disciplina dei poteri speciali del Governo (cd. golden power), per bloccare eventuali operazioni di acquisizione di aziende e scalate eventualmente ostili, non solo nei settori tradizionali delle infrastrutture critiche e della difesa, ma anche in quello finanziario, creditizio, assicurativo, nonché nei settori di energia, acqua, trasporti, informazione, salute, sicurezza alimentare, intelligenza artificiale, robotica, materie prime, cybersecurity e protezione dei dati personali, valutando a tal fine anche la circostanza che l'acquirente della partecipazione sia direttamente o indirettamente controllato dall'amministrazione pubblica, compresi organismi statali o forze armate, di un Paese appartenente all'Unione europea, a sostegno di una maggior competizione a livello globale nell'attrazione di investimenti esteri;
   nell'auspicio affinché la grave crisi derivante dalla pandemia da Coronavirus sia di stimolo ad una riflessione a livello europeo su fenomeni di dumping fiscale e sul tema dei paradisi fiscali, nell'obiettivo di scongiurare il più possibile che delle risorse straordinarie stanziate per fare fronte all'emergenza possano beneficiare aziende europee aventi sede legale in paradisi fiscali,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai Paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020) 163 final)

DOCUMENTO FINALE APPROVATO

  La III Commissione,
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento della Camera dei deputati, la proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della crisi della pandemia di Covid-19 (COM(2020)163);
   premesso che:
    la Politica di allargamento e la Politica europea di vicinato costituiscono pilastri decisivi nella definizione di una politica estera comune e dunque per lo stesso futuro dell'Unione europea;
    la Politica di allargamento rappresenta il maggior successo di politica estera comune e presupposto essenziale per l'integrazione di tutti i Paesi europei in nome dei valori comuni, scolpiti nei criteri di Copenaghen, che comprendono istituzioni stabili che garantiscano la democrazia; lo Stato di diritto; i diritti dell'uomo; il rispetto e la tutela delle minoranze; un'economia di mercato funzionante; la capacità di assumere gli obblighi di adesione all'Unione, compresa la conformità agli obiettivi dell'unione politica, economica e monetaria e l'adozione delle regole, norme e politiche comuni che formano il corpus del diritto dell'UE;
    la Politica di allargamento è risultata uno degli strumenti più efficaci nella promozione di riforme politiche, economiche e sociali, nonché nel consolidamento della pace, della stabilità e della democrazia in tutto il continente;
    la Politica europea di vicinato – finalizzata a realizzare una Wider Europe, vale a dire un'area regionale di sicurezza, prosperità e cooperazione estesa oltre i confini geografici dell'Europa grazie alla prospettiva di partecipazione al mercato unico europeo, di liberalizzazione e di integrazione – offre ai Paesi collocati lungo i confini esterni una partnership basata sull'adesione a valori e principi democratici, ai diritti umani, allo Stato di diritto, al buon governo, all'economia di mercato e allo sviluppo sostenibile. Essa contribuisce in maniera determinante ad affermare la presenza e la credibilità dell'Unione sulla scena internazionale, in un approccio d'insieme che combina sicurezza, diplomazia e sviluppo;
    nell'ambito del prossimo Quadro finanziario pluriennale 2021-2027 la Commissione ha proposto l'istituzione di un nuovo strumento di vicinato, cooperazione allo sviluppo e cooperazione internazionale (NDCI) dotato di 89,5 miliardi di euro, di cui 22 miliardi destinati ai Paesi del vicinato;
    l'8 aprile 2020 la Commissione europea e l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza comune, con la comunicazione congiunta sulla risposta globale dell'UE alla pandemia di Covid-19 (JOIN(2020)11), hanno presentato un piano di aiuti su Pag. 388scala globale per un importo complessivo di 15,6 miliardi di euro, di cui 3 miliardi destinati alla regione del vicinato nel suo complesso: 2,1 miliardi per i Paesi del vicinato meridionale e 962 milioni per i Paesi del partenariato orientale; a questi importi vanno aggiunti 800 milioni di euro diretti verso i Balcani occidentali e la Turchia;
    il 29 aprile 2020 la Commissione europea ha proposto un piano d'azione per mobilitare, in collaborazione con la Banca europea per gli investimenti, ulteriori 3,3 miliardi di euro al fine di supportare i Paesi della regione balcanica ad affrontare le necessità immediate in ambito sanitario e le conseguenti esigenze umanitarie connesse alla pandemia da Covid-19, nonché a contribuire alla ripresa economica e sociale;
    in esito al Vertice di Zagabria del 6 maggio 2020 l'UE ha ribadito il sostegno alla prospettiva europea dei Balcani occidentali i quali, a loro volta, hanno confermato la scelta strategica dell'adesione all'Unione;
    l'11 maggio 2020 il Consiglio dell'UE ha adottato delle conclusioni sul Partenariato orientale oltre il 2020, ribadendo la sua importanza strategica e l'impegno a costruire uno spazio comune di democrazia, prosperità e stabilità;
   evidenziato che:
    l'assistenza macrofinanziaria è uno strumento che consente all'UE di intervenire rapidamente ed efficacemente, riducendo nell'immediato la pressione finanziaria esterna sui beneficiari e contribuendo a creare un quadro macroeconomico stabile;
    i Paesi dell'allargamento e del vicinato individuati dalla Proposta in titolo risultano tra i più colpiti dalla pandemia da Covid-19; ciò nonostante, alcuni di essi non hanno fatto mancare la solidarietà all'Italia nella fase di emergenza sanitaria, attraverso l'invio di operatori sanitari, attrezzature mediche e dispositivi di protezione individuale;
    ciascun Paese beneficerà dell'assistenza macrofinanziaria sulla base di una stima preliminare del proprio fabbisogno di finanziamento esterno residuo, tenendo conto della sua capacità di autofinanziarsi, nonché delle risorse fornite dal Fondo monetario internazionale e dalla Banca mondiale;
    i programmi di assistenza macrofinanziaria avranno una durata più breve – dodici mesi anziché trenta – e prevederanno solo due esborsi, il primo previsto per la metà del 2020 e il secondo per il quarto trimestre 2020 o il primo trimestre 2021;
    l'intero importo dell'assistenza macrofinanziaria è erogato a ciascun Paese sotto forma di prestiti e la Commissione è autorizzata a finanziarsi prendendo in prestito per conto dell'Unione i fondi necessari sui mercati dei capitali o presso istituzioni finanziarie;
    apprezzata la tempestività con la quale il Consiglio dell'UE e il Parlamento europeo hanno raggiunto l'accordo sulla proposta della Commissione, al fine di rendere disponibili le risorse nel tempo più rapido possibile;
    preso atto del parere espresso dalla Commissione Politiche dell'Unione europea della Camera dei deputati ai fini della verifica di conformità al principio di sussidiarietà,
  esprime una

VALUTAZIONE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   a) lo spirito di solidarietà e di collaborazione reciproca emerso durante la fase più critica della pandemia deve costituire la base delle future strategie dell'Unione europea nel contesto delle politiche di allargamento e di vicinato, rafforzando i legami storici, culturali e geografici e promuovendo i reciproci interessi politici, economici e di sicurezza;Pag. 389
   b) le misure di assistenza macrofinanziaria contribuiscono a migliorare i saldi di finanza pubblica dei Paesi beneficiari e a costruire le condizioni per un rilancio economico, premesse indispensabili per migliorare le condizioni di vita della popolazione, riducendo il rischio di nuove ondate migratorie a cui l'Italia, per la sua posizione geografica, è sempre esposto;
   c) è auspicabile che, anche sulla base del piano d'azione presentato dalla Commissione europea il 29 aprile scorso, venga avviato un poderoso programma di investimenti nella regione balcanica, al fine di assicurare una ripresa economica duratura e promuovere una piena integrazione dei Balcani occidentali nel mercato unico, presupposto essenziale per agevolare il loro processo di adesione all'UE;
   d) il complesso degli interventi economico-finanziari messi in atto dalle Istituzioni dell'UE nei Paesi dell'allargamento e del vicinato mira a creare uno spazio di stabilità e prosperità, in linea con gli interessi dell'Italia, da sempre interessata a promuovere la cooperazione e la crescita nell'area balcanica e nella regione del Mediterraneo;
   e) è essenziale che agli aiuti economici sia sempre abbinata un'azione politica volta a promuovere, nei Paesi dell'allargamento come in quelli del vicinato, i valori fondanti dell'UE, vale a dire la democrazia e lo Stato di diritto – in particolare la lotta alla corruzione e alla criminalità organizzata – il buon governo, il rispetto dei diritti umani, la parità di genere e i diritti delle minoranze.