CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 novembre 2019
274.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione n. 5-02575 De Menech: Sull'ex poligono di tiro di Crostolin ad Agordo.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il bene oggetto dell'interrogazione in argomento appartiene al demanio pubblico dello Stato – Ramo Difesa – ed è attualmente in uso al Dicastero.
  In particolare, l'area identificata come ex poligono di tiro «Crostolin», chiesta dal Comune di Agordo, in provincia di Belluno, ai sensi dell'articolo 56-bis del decreto-legge n. 69 del 2013, cosiddetto «Federalismo Demaniale», convertito con modificazioni con legge 9 agosto 2013, n. 98, nel 2016 fu negata all'ente locale in virtù del parere negativo al trasferimento formulato dall'Unione italiana tiro a segno (UITS), su parere della locale sezione di Belluno, poiché funzionale ai propri interessi istituzionali.
  A seguito di mutate esigenze organizzative l'UITS ha successivamente dichiarato, nel corso del 2018, il cessato interesse per l'area rendendola disponibile alla dismissione.
  Tale disponibilità è avvenuta, pertanto, successivamente ai termini di decadenza previsti per l'applicazione delle procedure stabilite dal cosiddetto «Federalismo Demaniale» (articolo 10, comma 6-bis, del decreto-legge n. 210 del 30 dicembre 2015, coordinato con la legge di conversione 25 febbraio 2016, n. 21, recante «Proroga di termini previsti da disposizioni legislative»).
  In tale contesto, permanendo per la Difesa la cessata utilità istituzionale del bene, ove l'interesse all'acquisizione dello stesso da parte dell'Amministrazione locale risultasse ancora attuale, la stessa potrà formalizzare un'istanza di riesame dell'originaria richiesta alla competente Agenzia del Demanio, attivando così ex novo l’iter di dismissione.
  In tale evenienza, sarà poi l'Agenzia del Demanio stessa a gestire – ove ricorrano i presupposti di legge – le procedure tecnico-amministrative per la cessione dell'area in favore del Comune di Agordo.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e alla omologazione dei un sistema di difesa aerea di corto/medio raggio (Atto n. 122).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il Programma pluriennale Ammodernamento e Rinnovamento (A/R) n. SMD 35/2019, relativo allo sviluppo e all'omologazione di un sistema di difesa aerea di corto e medio raggio nelle sedute del 31 ottobre e del 14 novembre 2019, ai cui resoconti si rinvia e preso atto delle specificazioni rese dal Governo in quest'ultima seduta;
   rilevato che:
    il sistema è un missile munizione CAMM-ER (Common Anti Air Module Missile – Extended Range) e dovrebbe essere poi integrato nel MAADS (il Medium Advanced Air Defence System);
    la scheda illustrativa fornita dall'Amministrazione proponente precisa che le nuove munizioni ripianeranno le capacità attualmente espresse dai sistemi in servizio basati sul missile ASPIDE (Spada per l'Aeronautica, Skyguard per l'Esercito e Albatros per la Marina) giunti alla fine del loro ciclo di vita;
    il nuovo programma è frutto della collaborazione tra la società MBDA IT e MBDA UK e intende realizzare un missile munizione ritenuto particolarmente efficace contro minacce aeree tipo intercettatori, cacciabombardieri, elicotteri, UCAV e UAV, missili antiradiazione, missili subsonici e supersonici;
    la durata del programma prevede l'avvio nel 2019 e la sua conclusione entro il 2023. L'onere relativo alla fase di sviluppo, qualifica e integrazione è stimato in circa 95 milioni di euro, a valere sulle risorse recate dall'articolo 1, comma 95, della legge n. 145 del 2018 (legge di bilancio 2019). Al riguardo, segnalo che la Commissione Bilancio, nella seduta del 23 ottobre si è espressa favorevolmente;
    l'acquisizione del nuovo sistema da parte della Marina al fine del relativo impiego a bordo dei Pattugliatori Polivalenti d'Altura (PPA) e in sostituzione degli Albatros è subordinato alle risultanze di uno studio di fattibilità in corso, che saranno rese note appena disponibili;
    rispetto ai sistemi ASPIDE, il Governo ha chiarito che il CAMM-ER ha una portata attesa doppia dei 12-15 chilometri attuali e dunque più idonea a fronteggiare le minacce tecnologicamente più avanzate del mutato scenario operativo;
    la scheda illustrativa predisposta dall'Amministrazione proponente non precisa né la quantità di missili che verranno acquistati, né in quale proporzione rispetto alle due Forze armate, elementi che sarebbe stato utile conoscere per una valutazione più approfondita del programma. Su questo punto l'Esecutivo si è limitato a ribadire che il programma concerne la fase di studio e sviluppo e non anche la dotazione operativa (id est: il cosiddetto dimensionamento capacitivo);
    pertanto, tali aspetti potrebbero già essere chiariti dal Governo all'atto della presentazione del nuovo Documento programmatico pluriennale (articolo 536, Pag. 23comma 1, c.o.m.); inoltre l'Amministrazione proponente dovrà farne oggetto di approfondimento ed esplicitazione allorquando si determinerà all'effettivo acquisto e – conseguentemente (poiché non si tratta di mantenere una dotazione o di ripianare scorte ma di acquisire un nuovo sistema d'arma) – trasmetterà per il previsto parere il relativo schema di decreto ministeriale,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.