CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2019
240.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018. C. 2017 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2017 Governo, approvato dal Senato, «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018»,
   delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

Pag. 220

ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019. C. 2018 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2019 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 2018 Governo, approvato dal Senato, «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019» e la «Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2019» (limitatamente alle parti di competenza),
   delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

Pag. 221

ALLEGATO 3

Sulla riunione dei presidenti della COSAC svoltasi a Helsinki il 21 e 22 luglio 2019.

RELAZIONE DEL PRESIDENTE

  La Conferenza dei presidenti COSAC, si è svolta a Helsinki il 21 e 22 luglio 2019. In rappresentanza della Commissione ha partecipato il presidente, deputato Sergio Battelli, per l'omologa Commissione del Senato ha partecipato il presidente, senatore Ettore Antonio Licheri. La Conferenza si è aperta con l'indirizzo di saluto dell'onorevole Tuula Haatainen, vicepresidente dell'Eduskunta, che ha rivolto preliminarmente un augurio alla Presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen richiamando i valori fondamentali della democrazia finlandese ancorata nel quadro dei valori europei. La vicepresidente ha inoltre sottolineato la necessità per l'Unione europea di riprendere i negoziati sul QFP e sulla lotta ai cambiamenti climatici.
  La presidente della Gran Commissione dell'Eduskunta, onorevole Sata Hassi, ha quindi affrontato le questioni procedurali e l'adozione dell'agenda della prossima Assemblea plenaria della COSAC. Sul punto vi sono state alcune osservazioni concernenti in particolare l'opportunità di ampliare l'agenda al partenariato orientale e alla trasparenza del processo decisionale. La presidenza si è riservata di riconsiderare l'agenda alla luce del programma della nuova Commissione europea e ha annunciato l'intenzione di invitare la Presidente von der Leyen. 
  La prima sessione ha avuto ad oggetto la presentazione delle priorità della presidenza finlandese del Consiglio dell'Unione europea.
  La Ministra per gli affari europei finlandese, Tytti Tuppurainen, dopo avere sottolineato l'alta partecipazione alle recenti elezioni europee, ha evidenziato che la presidenza finlandese avrà un approccio pragmatico e ha posto in cima alle sue priorità il rispetto dello Stato di diritto. In proposito, la Ministra ha ricordato come il rispetto dello Stato di diritto sia fondamentale anche per il funzionamento delle politiche economiche e commerciali.
  Tra le priorità vi è anche l'obiettivo per una maggiore competitività dell'Unione europea. Serve una strategia artica globale per lottare contro i cambiamenti climatici, ricordando in proposito come la Finlandia abbia lanciato una strategia nordica già nel 1999. La Ministra ha sottolineato come il ruolo dei Parlamenti nazionali sia una questione fondamentale non solo per il controllo, ma anche per l'applicazione pratica delle direttive europee nei singoli Stati membri e ha auspicato un sempre maggiore impegno da parte dei parlamentari nazionali sulle questioni europee. Infine, l'esponente del Governo finlandese ha rilevato come l'Unione europea non sia un'alleanza regionale e come solo uniti essa possa essere più forte, attraverso un approccio pragmatico per sviluppare obiettivi comuni.
  Mairead McGuinness, prima vicepresidente del Parlamento europeo ha sottolineato come l'incoraggiante dato sulla partecipazione alle elezioni europee non debba fare abbassare l'attenzione sulle evoluzioni politiche e ha invitato i membri dei Parlamenti nazionali ad essere sempre presenti nel dibattito europeo. Infine la vicepresidente ha espresso pieno supporto alle tematiche indicate dalla presidenza Finlandese.Pag. 222
  Al dibattito sono intervenuti 24 oratori in rappresentanza dei Parlamenti nazionali, esprimendo un generale apprezzamento per le priorità individuate dalla Presidenza finlandese, in particolare richiamando le questioni relative al nuovo QFP, agli obiettivi climatici, al partenariato orientale, allo stato di diritto, compreso la necessità di difendere la libertà in Venezuela, alla lotta all'immigrazione illegale.
  Per la delegazione italiana sono intervenuti il presidente della Commissione politiche dell'Unione europea del Senato, senatore Ettore Antonio Licheri, e il presidente Battelli. Il presidente Licheri ha richiamato la necessità di un'Europa attenta alle tematiche climatiche e a quelle sociali sottolineando l'importanza della posizione assunta dalla presidente eletta della Commissione sul salario minimo. Il presidente Battelli ha espresso piena condivisione per le priorità della presidenza finlandese e ha sottolineato l'importanza di temi come il rafforzamento del ruolo del Parlamento europeo e un più consistente dialogo con i Parlamenti nazionali, il superamento del Regolamento di Dublino, il salario minimo, la difesa dell'ambiente. Il presidente ha quindi espresso il suo apprezzamento per l'annuncio, fatto dalla presidente eletta della Commissione europea, in merito alla presentazione di un Green Deal per l'Europa nei primi 100 giorni del suo mandato, nonché pieno sostegno a proposte come una legge europea sul clima, la revisione degli obiettivi per la riduzione delle emissioni, una nuova strategia industriale in linea con gli obiettivi di decarbonizzazione, un patto europeo per il clima, un nuovo piano di azione sull'economia circolare, una politica stringente sul contrasto alla plastica monouso, sottolineando che su di essi si gioca nel lungo termine la sopravvivenza e il futuro del nostro Pianeta, mentre nel breve termine è in pericolo la credibilità stessa dell'Unione europea.
  Agli oratori ha replicato la Ministra per gli affari europei finlandese, sottolineando come l'approccio della Presidenza sulla difesa dello Stato di diritto sia positivo e costruttivo e finalizzato a rafforzare il dialogo sul rispetto di tale principio qualificante dell'Unione.
  La seconda sessione ha avuto ad oggetto le questioni relative a quale dotazione finanziaria prevedere per le politiche europee.
  Alain Lamassoure, ex ministro francese ed ex parlamentare europeo, si è concentrato in particolare sull'unicità del bilancio europeo, approvato ed attuato in pareggio, nonché finanziato in parte da risorse proprie direttamente destinate al bilancio europeo. Lamassoure ha rilevato come l'Unione sia quindi l'unica istituzione internazionale non finanziata esclusivamente da contributi degli Stati partecipanti e come il QFP sia votato dall'unico Parlamento multinazionale, quale è il Parlamento europeo. L'ex Ministro francese ha quindi evidenziato come, di fatto, il voto del Parlamento europeo condizioni i bilanci nazionali e come il livello del bilancio sia bloccato in termini percentuali da 20 anni e, in proporzione, addirittura diminuito. Lamassoure ha quindi evidenziato come tale blocco rende molto difficile trattare nuovi obiettivi e nuove politiche, ricordando come, da un lato ci sia l'esigenza di mantenere le politiche tradizionali e dall'altro quella dei contributori netti di non aumentare i propri impegni. Per tali ragioni, a suo avviso, si è sviluppata la pratica di bilanci paralleli frutto di accordi internazionali e sottratti al controllo del Parlamento europeo e dei Parlamenti nazionali, richiamando inoltre la necessità di un maggiore controllo parlamentare e di una minore opacità sui bilanci.
  L'ex Ministro ha sottolineato come politicamente ci sia quindi la scelta tra due opzioni, una conservatrice di mantenimento delle posizioni consolidate e una perturbatrice di cambiamento, rilevando la necessità di un accordo su una buona politica agricola e sulla coesione con un utilizzo più critico sui fondi e auspicando altrettanta preoccupazione su fondi per ricerca e sviluppo, nonché per i contributi in favore dei Paesi in via di sviluppo. Pag. 223Lamassoure ha inoltre espresso l'auspicio che non solo le risorse a tale fine stanziate nel bilancio europeo siano adeguate, ma che anche le risorse nazionali stanziate nello stesso settore marcino verso la stessa direzione.
  Con riferimento all'approccio di cambiamento, Lamassoure ha sottolineato la necessità che il Consiglio indichi precise fonti di finanziamento rispetto agli obiettivi politici adottati di volta in volta. A suo avviso, accanto al principio di sussidiarietà occorrerebbe adottare un principio di «neutralità di bilancio», nel senso che il trasferimento a livello europeo di competenze deve essere giustificato dalla dimostrazione dell'esistenza di un valore aggiunto per tale trasferimento. L'ex Ministro ha quindi auspicato che possa essere svolto un sistema di controllo da parte della Corte dei conti europea in collegamento con le Corti nazionali per assicurare il principio della neutralità finanziaria. Lamassoure ha inoltre proposto di destinare al bilancio europeo le entrate derivanti dall'attuazione delle politiche adottate in sede europea. L'ex Ministro ha inoltre richiamato l'opportunità di compiere una valutazione consolidata dei bilanci per assicurare che le risorse siano impiegate per la crescita e non vi siano contraddizioni nella politica economica per lottare ad armi pari con le altre potenze economiche.
  Al dibattito sono intervenuti 25 parlamentari, che hanno sottolineato in particolare l'esigenza di affrontare in modo molto critico la politica di bilancio per rivalutare le priorità, anche se allo stesso tempo è stato rilevato che una politica in eccessiva discontinuità potrebbe compromettere il processo negoziale. È stata inoltre avanzata la necessità di un QFP che garantisca la coesione e la solidarietà tra gli Stati membri. Molti hanno comunque sostenuto la necessità di garantire almeno parità di risorse su PAC e coesione. È stata inoltre sottolineata l'importanza di fornire una dotazione adeguata alla cooperazione allo sviluppo per non lasciare l'Africa alla Cina e prevenire flussi migratori incontrastati nei prossimi anni. Alcuni hanno anche rilevato la necessità di un incremento significativo del bilancio.
  Per la delegazione italiana è intervenuto il presidente Sergio Battelli che ricordato che, come ha sottolineato la Commissione europea, la principale sfida per il futuro bilancio dell'Unione europea sarà quella di assicurare un adeguato finanziamento sia per le cosiddette politiche tradizionali dell'Unione europea (politica di coesione e politica agricola comune, che assorbono circa il 70 per cento dell'attuale QFP) che per una serie di nuove priorità che sono emerse negli ultimi anni e che necessitano per il futuro di maggiori risorse (gestione del fenomeno migratorio, sfide per la sicurezza interna ed esterna dell'Unione europea, rafforzamento della cooperazione tra Stati membri in materia di difesa). Il presidente ha evidenziato che l'Italia ritiene che le politiche tradizionali debbano essere adeguatamente sostenute, senza abbandonare l'ambizione di conseguire i nuovi obiettivi relativi al fenomeno migratorio e alle politiche per la sicurezza e l'azione esterna. Il presidente ha anche sottolineato come il livello del bilancio proposto dalla Commissione dovrebbe essere considerato una base di partenza, ma non per revisioni al ribasso, come pure proposto da alcuni Paesi e, in un tentativo di mediazione anche dalla stessa presidenza finlandese che ha proposto una riduzione dall'1,11 per cento all'1,06. Il presidente ha quindi ricordato che l'Italia ha sostenuto la necessaria flessibilità del bilancio in modo da poter essere efficacemente impiegato in situazioni di emergenza (disoccupazione giovanile, disastri naturali, crisi migratorie), nonché l'introduzione di una funzione di stabilizzazione, cui andrebbero garantite risorse adeguate, come completamento dell'Unione economica e monetaria con la proposta di un rainy day fund collegato alla disoccupazione, che garantirebbe maggiore efficacia in termini di risorse finanziarie disponibili per contrastare gli shock e in termini di tempestività nel contrastare l'impatto della congiuntura Pag. 224negativa sull'economia. Il presidente ha, infine, ricordato che, al fine di garantire un adeguato finanziamento del bilancio europeo, il Governo italiano ha espresso l'auspicio che, in tema di risorse proprie, possano essere esaminate anche altre ipotesi come la tassa sulle transazioni finanziarie e la web tax e inoltre, reputa essenziale il mantenimento della risorsa IVA. In tale ottica, le nuove risorse proprie dell'Unione europea debbono contribuire a ridurre il peso della risorsa RNL.
  Agli interventi ha replicato l'onorevole Lamassoure, che ha sottolineato come in mancanza di un aumento del bilancio non sarà possibile mantenere le politiche tradizionali e allo stesso tempo rispondere alle nuove esigenze. A suo avviso non sarebbe necessario un aumento eccessivo, ma basterebbe almeno arrivare all'1,3 per cento del RNL, come proposto dal Parlamento europeo. Ha proposto inoltre che si arrivi nel semestre europeo al consolidamento contabile dei bilanci dei Paesi membri e dell'Unione per avere chiaro il quadro della politica economica nell'ambito dell'Unione. Lamassoure ha inoltre ribadito la necessità di controllare i bilanci satellite.