CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 18 settembre 2019
240.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018. C. 2017 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2018;

  evidenziato che:
   lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2018, di cui alla legge di bilancio 27 dicembre 2017, n. 205, prevedeva spese in conto competenza pari a 2.608,97 milioni di euro e pari a 2.668,58 milioni di euro in conto cassa;
   per effetto delle variazioni intervenute nel corso della gestione, gli stanziamenti definitivi di competenza relativi al medesimo Ministero ammontano a complessivi 3.070,59 milioni di euro, con una variazione in aumento di 461,62 milioni di euro (+17,7 per cento) rispetto alle previsioni iniziali, che per la relazione della Corte dei Conti per il 2018 conferma un trend pluriennale di crescita pressoché continua dal 2013 ad oggi, con l'unica eccezione rappresentata dalla flessione rilevata nel 2014;
   rispetto all'esercizio 2017 si registra una lieve riduzione della quota parte destinata alle spese correnti, che rappresentano il 98,57 per cento sullo stanziamento definitivo del Ministero, mentre il restante 1,43 per cento è stato destinato a spese in conto capitale;
   in termini di competenza, la spesa finale del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il 2018 è pari a 2.879,31 milioni di euro ed ha un'incidenza sul bilancio dello Stato dello 0,5 per cento;
   nel complesso, come sottolineato dalla Corte dei Conti, la gestione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale evidenzia, con riferimento alle spese di parte corrente, il perdurare nel 2018 di una buona capacità di impegno, già riscontrata nell'esercizio precedente, pari al 93,7 per cento e di pagamento del 95,8 per cento;
   si registra un aumento dei residui finali totali di 2,33 milioni, pari a circa l'1,28 per cento, costituiti per 153,24 milioni da somme rimaste da pagare sul conto della competenza e per 31,51 milioni da somme rimaste da pagare sul conto dei residui, provenienti dagli esercizi precedenti;
   evidenziati aumenti rispetto alla previsione iniziale nei programmi 1.5 Integrazione europea (+2,21 milioni); 1.7 Promozione del sistema Paese (+3,62 milioni); 1.8 Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese (+3,39 milioni); 2.2 Servizi e affari generali per le amministrazioni di competenza (+12,81 milioni);
   evidenziate, d'altra parte, riduzioni dei residui nei programmi 1.2 Cooperazione allo sviluppo (-8,3 milioni); 1.6 Italiani nel mondo e politiche migratorie (-4.45 milioni); 1.8 Presenza dello Stato all'estero tramite le strutture diplomatico consolari, da 32,25 a 27,15 milioni (-5,1 milioni);Pag. 65
   quanto alla Relazione sull'utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, prevista dall'articolo 14, comma 2, della legge n. 125 del 2014, allegata al Rendiconto generale dello Stato, emerge che l'Aiuto pubblico allo sviluppo (APS) comunicato dalle Amministrazioni pubbliche italiane per l'anno 2018 è pari a 4.240,92 milioni di euro, corrispondenti allo 0,24 per cento del Reddito nazionale lordo;
   il maggiore contribuente dell'APS italiano si conferma, anche per il 2018, il Ministero dell'economia e delle finanze che, con erogazioni pari a 1.818,098 milioni di euro, determina il 42,87 per cento dell'APS complessivo; il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale si colloca in seconda posizione destinando alla cooperazione allo sviluppo, insieme all'AICS, poco più di 1,3 miliardi di euro, pari al 31 per cento circa dell'APS; nel 2018, la quota del Ministero dell'interno, pari al 22,73 per cento dell'APS, è costituita da circa 964 milioni di euro notificati destinati, in misura prevalente, all'assistenza temporanea in Italia dei rifugiati e dei richiedenti asilo;
   tale dato, ove validato dall'OCSE, farebbe registrare un decremento di 0,06 punti percentuali del rapporto APS/RNL conseguito nel 2017, interrompendo la tendenza positiva del nostro APS osservata nel corso degli ultimi sei anni rispetto all'obiettivo adottato dalla comunità internazionale dello 0,7 per cento del Reddito nazionale lordo;
   con riferimento ai canali di intervento, il canale multilaterale, con contributi pari a 2.528.57 milioni di euro, inclusi i contributi al bilancio dell'Unione europea e al Fondo Europeo di Sviluppo (FES), rappresenta il 60,90 per cento dell'APS complessivo;
   quanto al posizionamento sul piano internazionale, sulla base dei dati preliminari 2018 pubblicati dall'OCSE/DAC l'Italia si colloca all'ottavo posto nella classifica dei donatori del Comitato per l'Aiuto allo Sviluppo-DAC per ammontare netto di APS, e al diciottesimo posto con riferimento al rapporto APS/RNL,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con la seguente osservazione:
   valuti il Governo l'opportunità di adottare misure necessarie ad invertire il trend concernente l'investimento in Aiuto pubblico allo sviluppo al fine di realizzare l'obiettivo dello 0,7 per cento del RNL entro il 2030.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato per l'anno finanziario 2019. C. 2018 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   esaminato per le parti di competenza il disegno di legge, approvato dal Senato, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2019, con riferimento alla Tabella n. 6, recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2019;

  evidenziato che:
   lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per il 2019, approvato con la legge di bilancio 30 dicembre 2018, n. 145, recava previsioni di competenza per un totale di 2.758,58 milioni di euro, di cui 2.723,22 milioni di parte corrente e 35,36 milioni in conto capitale;
   le previsioni relative alle autorizzazioni di cassa ammontavano complessivamente a 2.764,93 milioni di euro, dei quali 2.728,70 di parte corrente e 36,23 milioni in conto capitale;
   la consistenza dei residui presunti al 1o gennaio 2019 era valutata, nella legge di bilancio, in 37,19 milioni, per lo più di parte corrente, nella misura di 36,23 milioni, e soltanto 0,95 milioni di euro in conto capitale). La massa spendibile (competenza più residui) ammontava quindi a 2.795,77 milioni di euro;
   tali previsioni hanno subito variazioni nel corso dell'esercizio finanziario sia per l'incidenza di atti amministrativi intervenuti nel periodo gennaio-maggio 2019, che hanno già prodotto i loro effetti sulle poste di bilancio, sia in conseguenza delle variazioni proposte con il disegno di legge di assestamento in esame;
   le variazioni già introdotte in bilancio per atto amministrativo nel periodo gennaio-maggio derivanti dall'applicazione di provvedimenti legislativi intervenuti successivamente all'approvazione del bilancio hanno determinato un aumento di 13,82 milioni di euro delle dotazioni di competenza e di cassa;
   con il provvedimento in esame, con riferimento allo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, si propone una variazione in diminuzione di 44,02 milioni di euro delle previsioni di competenza e di cassa, in gran parte riferita alle spese correnti (-43,77 milioni a fronte di –0,24 milioni in conto capitale);
   quanto alla competenza, per effetto delle variazioni intervenute e di quelle proposte con il provvedimento in esame, le previsioni assestate per il bilancio 2019 del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale risultano pari a 2.728,39 milioni di euro, per quanto riguarda le autorizzazioni di cassa le previsioni si assestano a 2.734,74 milioni;
   con il disegno di legge di assestamento è altresì proposto un aumento dei residui pari a 150,14 milioni, di cui 102,58 milioni per la parte corrente e 47,56 milioni nel conto capitale, per cui i residui si assestano a 187,33 milioni di euro di cui 138,81 milioni ricadono nella parte corrente e 48,51 milioni nel conto capitale,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE