CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 23 luglio 2019
226.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02566 Gariglio: Gravi carenze di personale negli uffici della Motorizzazione civile di Torino.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa ricordo che l'ufficio Motorizzazione civile di Torino svolge anche le attività di coordinamento delle Sezioni di Biella, Novara, Vercelli e Verbano Cusio Ossola, un tempo uffici autonomi.
  Sia il personale esaminatore che quello tecnico svolge anche ordinari compiti quali sportelli al pubblico, controlli amministrativi e contabili, predisposizione turni, rilascio autorizzazioni.
  Il grosso dell'attività operativa può essere soddisfatta solo grazie al massiccio ricorso al lavoro straordinario prestato dal personale dell'ufficio, il quale ha dimostrato la massima dedizione e disponibilità.
  Tuttavia, per far fronte alle criticità evidenziate sono necessari significativi innesti di nuovo personale, sia operativo che amministrativo.
  Il prospettato arrivo di 9 unità tra i futuri vincitori del concorso in itinere potrà produrre i primi effetti concreti già dalla fine del corrente anno, così come darà effetti positivi la conclusione dei corsi di abilitazione di nuovo personale esaminatore.
  Più in generale, poi, ricordo – come ben noto a questa Commissione – che nel disegno di legge recante modifiche al Codice della Strada sono previste importanti misure di semplificazione intese, tra l'altro, alla proroga di validità del foglio rosa (1 anno e 3 prove) ed alla esternalizzazione di alcune procedure che oggi richiedono visita e prova presso gli uffici della motorizzazione. Nel contempo si sta lavorando ai decreti attuativi della previsione di legge di stabilità relativa alla revisione dei mezzi pesanti presso officine private.

Pag. 125

ALLEGATO 2

5-02567 Mulè: Iniziative per assicurare la viabilità nella città di Genova.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come è noto la questione della Gronda di Genova è legata al piano economico finanziario della concessionaria Autostrade per l'Italia, relativamente al quale è in corso una procedura amministrativa di contestazione in conseguenza dei fatti di Genova. Il ministro Toninelli non ha dunque bloccato nulla: gli eventi del Ponte Morandi hanno provocato l'avvio di una doverosa procedura amministrativa.
  Inoltre sotto il profilo convenzionale, il decreto-legge n. 109 del 2018 convertito in legge n. 130 del 2018 ha previsto l'applicazione di un nuovo regime tariffario, conforme alle metodologie definite dall'Autorità di Regolazione dei Trasporti, per le società concessionarie nei cui confronti risulta in corso la procedura di aggiornamento del Piano economico finanziario. Con la delibera n. 71/2019 l'Autorità di regolazione dei Trasporti ha definito i nuovi ambiti tariffari che dovranno trovare attuazione per la società Autostrade per l'Italia attraverso apposito aggiornamento del rapporto concessorio. La procedura di aggiornamento risulta tutt'ora in corso, fermo e impregiudicato gli esiti della procedura di contestazione di grave inadempimento connessa al crollo della sezione del «ponte Morandi».
  Evidenzio in questa sede che in caso di revoca della concessione, conseguente a contestazioni di inadempimento, il concessionario decaduto non conserva il diritto all'incasso dei pedaggi.
  Fatta questa premessa, anche a prescindere dall’iter amministrativo e la ridefinizione del piano economico finanziario, il Ministero non è rimasto inerte sull'opera nella sua parte progettuale, avviando la revisione del progetto che aveva già annunciato nelle proprie linee programmatiche e che è stata prescritta dal Governo nella sua interezza nella Nota di aggiornamento al Documento di Economia e Finanza.
  Nelle prossime settimane l’iter per la definizione della procedura amministrativa e quello progettuale arriveranno a compimento; per quanto riguarda la parte progettuale gli interventi sul progetto saranno condivisi con la regione Liguria e il comune di Genova, con i quali il Ministero sta già da tempo collaborando fattivamente sulle altre opere per il rilancio della città come testimonia il lavoro che si sta svolgendo per la ricostruzione del Ponte Morandi in particolare con il sindaco di Genova e con la regione Liguria per il progetto del nodo ferroviario di Genova in collegamento con il Terzo Valico dei Giovi.

Pag. 126

ALLEGATO 3

5-02568 Tombolato: Interruzione della circolazione ferroviaria tra Roma e Firenze nella giornata del 22 luglio 2019.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  L'incendio del 22 luglio alla cabina elettrica presso il posto di servizio di Firenze Rovezzano – impianto telecomandato dalla sala operativa di Bologna che gestisce sia la linea convenzionale che linea direttissima tra Firenze e Roma – ha causato numerosi guasti ai sistemi tecnologici – interessando pozzetti, un cavidotto e oltre 100 cavi di relazione – con gravi ripercussioni sulla circolazione ferroviaria e notevoli disagi ai passeggeri.
  Innanzitutto RFI assicura che i sistemi tecnologici hanno immediatamente bloccato i treni in viaggio sui tratti di linea interessati dal guasto, garantendo la massima sicurezza per le persone a bordo dei treni, così come avviene per tutte le anormalità e i guasti ai sistemi di gestione e controllo del traffico ferroviario.
  A seguito dell'intervento dell'Autorità giudiziaria la circolazione è stata interrotta alle 5.10 per circa 2 ore, poi la circolazione riprendeva con forti rallentamenti. Terminati i rilievi della Polizia scientifica, i tecnici di RFI venivano autorizzati a intervenire lungolinea per avviare i lavori di ripristino, che potrà avvenire nei prossimi giorni effettuando le attività negli intervalli notturni liberi da treni.
  In considerazione della forte limitazione di capacità, RFI – d'intesa con le imprese ferroviarie – intraprendeva i necessari provvedimenti di circolazione per non paralizzare i principali nodi della rete, cancellando complessivamente 42 treni alta velocità sulle direttrici Torino/Milano-Roma/Napoli e Venezia/Verona-Roma-Napoli e riprogrammando il traffico regionale, in particolare nel Nodo di Firenze dove è stato necessario cancellare 38 treni e limitarne 32 in stazioni intermedie.
  A partire dalle ore 14.30 i treni AV hanno ridotto gradualmente i ritardi, permanendo comunque rallentamenti, mentre i treni del trasporto regionale sono tornati progressivamente regolari dalle ore 16.
  Contemporaneamente, in tutte le stazioni interessate Trenitalia forniva costantemente informazioni al pubblico, assicurava la prolungata apertura delle stazioni e garantiva assistenza e servizi ai viaggiatori con oltre 350 addetti dedicati sia alle persone a bordo treno che nelle stazioni. Oltre 15 mila viaggiatori di Frecce e InterCity sono stati assistiti con bevande e snack e, per i treni a media e lunga percorrenza, il servizio di assistenza è stato potenziato in particolare nelle stazioni Napoli Centrale, Roma Termini, Roma Tiburtina, Firenze Santa Maria Novella, Bologna Centrale, Milano Centrale, Torino Porta Nuova, Brescia e Venezia Santa Lucia. Per il trasporto regionale, sono stati presidiati in particolare le principali stazioni e collegamenti di Toscana, Lazio e Campania.
  Infine Trenitalia comunica di aver previsto il rimborso integrale per i passeggeri dei treni alta velocità, media e lunga percorrenza che hanno rinunciato al viaggio. L'indennizzo al 100 per cento è previsto anche per tutti i viaggiatori delle Frecce che hanno registrato almeno tre ore di ritardo. Inoltre, ai viaggiatori dei treni a media e lunga percorrenza è stata offerta la possibilità di cambiare la data del viaggio gratuitamente, sia in biglietteria sia Pag. 127ai desk di assistenza clienti in stazione, a prescindere dalla tariffa pagata. Per i treni regionali, rimborsi e indennizzi come previsti dal regolamento europeo in materia.
  Sulla vicenda il Ministero dell'interno informa che in sede di sopralluogo i Vigili del Fuoco hanno valutato il danneggiamento di natura dolosa. Sul posto è intervenuto personale della Digos e della Polizia scientifica e ferroviaria.
  Per modus operandi e obiettivo prescelto, l'azione appare riconducibile alle strategie operative tradizionalmente utilizzate dall'area più radicale dell'anarco-insurrezionalismo, che annovera tra i propri obiettivi il sistema di trasporto ferroviario, oggetto di una apposita campagna di lotta anti-sistema.
  Quindi il gesto sconsiderato di alcuni ha gettato nel caos la circolazione ferroviaria nazionale, e su ciò il Premier Conte ha subito assicurato che faremo di tutto affinché i colpevoli siano perseguiti e severamente puniti.
  Aggiungo, condividendo, quanto dichiarato dal Ministro Toninelli: «non temiamo attentati, lo Stato italiano è forte, la tensione è altissima, ma è inaccettabile che pochi criminali blocchino i servizi pubblici e creino un tale caos».

Pag. 128

ALLEGATO 4

5-02569 Rotelli: Completamento dei lavori della tratta dell'alta velocità Torino-Lione.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come è noto, la realizzazione della TAV ha posto valutazioni di opportunità, che richiedono di essere discusse approfonditamente in sede intergovernativa.
  Infatti gli impegni e le scadenze su cui il Governo manifesterà la propria posizione prevedono il coinvolgimento diretto della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Primo Ministro francese, sulla base degli impegni assunti dalla società binazionale TELT con nota del 7 marzo scorso.
  Per quello che attiene alle competenze proprie del Ministero, non posso che ribadire – anche all'esito di un'analisi costi-benefici che evidentemente condanna l'opera – che l'impegno fin qui assunto e il lavoro fin qui svolto in questo ambito sarà finalizzato dalla Presidenza del Consiglio, in rappresentanza del Governo nella sua collegialità, a preservare l'interesse dello Stato italiano e il miglior uso delle risorse pubbliche.

Pag. 129

ALLEGATO 5

5-02570 Scagliusi: Utilizzo delle risorse finanziarie per i Piani urbani della mobilità sostenibile (PUMS).

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In merito alle criticità connesse all'applicazione del decreto ministeriale n. 397/17, il Tavolo tecnico paritetico – formato da tutti i soggetti pubblici interessati quali il Coordinamento delle regioni, ANCI, Ministero dell'ambiente, Ministero dell'economia e delle finanze, il MIT – ha individuato in modo concordato le soluzioni più idonee per garantire l'applicazione uniforme dei criteri definiti dal decreto stesso evitando, nel contempo, in fase di prima applicazione, qualunque ostacolo all'attuazione dei programmi di investimento già attivati e istruiti.
  Ne è derivato uno schema di decreto integrativo e modificativo, che a breve sarà sottoposto all'intesa della Conferenza Unificata.
  Va in primo luogo chiarito che per poter avere accesso alle risorse di cui al Fondo Investimenti (ora fondo per le Amministrazioni Centrali) pari a circa 2 miliardi e 400 milioni, destinate ai trasporti rapidi di massa, le città metropolitane proprio ai sensi del citato decreto 397/17 dovevano aver definito il PUMS.
  Tuttavia la fissazione dei criteri di ripartizione delle risorse stanziate anche per la predisposizione dei PUMS, pari a 110 milioni, per il triennio 2018-2020 – di cui al Fondo per la progettazione di fattibilità delle infrastrutture e degli insediamenti prioritari per lo sviluppo del Paese, nonché per la project review delle infrastrutture già finanziate – è avvenuta il 10 maggio scorso con decreto ministeriale n. 171, assentito in Conferenza Unificata il 28 marzo 2019. Al riguardo informo che è in corso la stipula di una convenzione con Cassa Depositi e Prestiti per il supporto tecnico alla gestione del predetto Fondo. Inoltre come previsto dal citato decreto 171/19 è in corso di perfezionamento il decreto direttoriale attuativo che definirà le modalità e i termini di presentazione dei piani/progetti per i quali si intendono utilizzare le risorse assegnate. Ne è prevista la pubblicazione entro la prima decade di agosto prossimo.
  Pertanto, proprio per le tempistiche su rappresentate, le risorse, pari a circa 2 miliardi e 400 milioni, rischiavano di non poter essere assegnate. Al fine di sbloccarle è stato previsto un periodo transitorio per la presentazione delle relative istanze. Permetteremo quindi di presentare istanza di accesso ai finanziamenti per il trasporto rapido di massa, anche agli enti che ancora non abbiano completato l'adozione del PUMS, garantendo quindi che le risorse del fondo saranno integralmente ripartite.
  È stata quindi prevista la proroga di ulteriori 12 mesi al termine per la predisposizione e adozione dei PUMS, inizialmente fissato in mesi 24 dall'entrata in vigore del decreto 397/17. Inoltre è stata prevista l'estensione anche ai comuni con popolazione superiore ai 100.000 abitanti dell'obbligo di adozione del PUMS ai fini della presentazione delle istanze per l'accesso ai finanziamenti destinati al trasporto rapido di massa.
  Ulteriore modifica è stata quella degli indicatori di cui alla tabella 1 – Macrobiettivi, necessità emersa in sede di tavolo tecnico istituzionale di monitoraggio dei PUMS. In particolare sono stati modificati in maniera sostanziale quelli relativi all'accessibilità Pag. 130di persone e merci, al miglioramento della inclusione sociale cioè l'accessibilità fisico-ergonomica, e alla riduzione della spesa per la mobilità connessi alla necessità di usare il veicolo privato.
  È stato inoltre previsto un termine pari a 12 mesi per l'adeguamento dei PUMS già esistenti.
  Mi preme in ultimo evidenziare che il decreto ministeriale n. 397/17, per propria connotazione, ha natura dinamica e recepirà progressivamente, in relazione al grado di avanzamento del processo attivato, le correzioni procedurali individuate a seguito dell'applicazione operativa così da rendere sempre più efficace ed efficiente il riferimento al PUMS, sia per garantire lo sviluppo della mobilità sostenibile che per programmare, finanziare e realizzare in modo strutturale gli investimenti connessi.

Pag. 131

ALLEGATO 6

5-02571 Tasso: Gravi carenze di personale negli uffici della Motorizzazione civile di Firenze e Prato.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Indubbiamente presso la Motorizzazione di Firenze i pensionamenti in atto e quelli previsti dalla cosiddetta «quota 100», il blocco del turnover e la rotazione di personale hanno inciso in modo profondo sull'organico a disposizione per l'effettuazione delle prove di esame di guida.
  Tuttavia – attraverso l'impegno del personale in servizio, di quello inviato da altre sedi limitrofe e l'attuazione di migliori criteri organizzativi – il raffronto dei dati relativi all'ufficio di Firenze sull'espletamento degli esami di teoria e di guida fa emergere una situazione oggettiva di leggero miglioramento delle prove di esame effettuate.
  Infatti vi è stato un incremento del 18 per cento circa (+1500) degli esami effettuati nel periodo comparato 1o gennaio-31 maggio degli anni 2018 e 2019.
  A ciò aggiungo che è imminente la conclusione dei corsi di abilitazione di nuovo personale esaminatore che, nel caso della sede di Firenze, dovrebbe confermare l'aumento di circa 6 unità presso la Motorizzazione e di 9 presso il Provveditorato a partire dal prossimo periodo autunnale.
  Infine ricordo che entro la fine di questo anno dovrebbero terminare le procedure concorsuali per l'assunzione di più di 100 ingegneri su tutto il territorio nazionale, a benefici anche del territorio toscano.
  Più in generale, poi, ricordo – come ben noto a questa Commissione – che nel disegno di legge recante modifica al Codice della Strada sono previste importanti misure di semplificazione intese, tra l'altro, alla proroga di validità del foglio rosa (1 anno e 3 prove) ed alla esternalizzazione di alcune procedure che oggi richiedono visita e prova presso gli uffici della motorizzazione. Nel contempo si sta lavorando ai decreti attuativi della previsione di legge di stabilità relativa alla revisione dei mezzi pesanti presso officine private.

Pag. 132

ALLEGATO 7

DL 61/2019: Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica (C. 2000 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminato, per i profili di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge 2 luglio 2019, n. 61, recante misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica (C. 2000 Governo, approvato dal Senato),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.