CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 giugno 2019
212.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-02358 Moretto: Sullo sviluppo del settore italiano dell’automotive.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con l'atto in discussione, gli Onorevoli Interroganti pongono l'attenzione sulla vicenda della fusione tra la Fiat Chrysler Automobiles (FCA) e la Renault, ed in particolare, su un possibile rilancio delle trattative, stando alle indiscrezioni riportate negli ultimi giorni dalla stampa internazionale.
  Come noto, infatti, secondo il Wall Street Journal gli esiti dei due eventi che si terranno in Giappone, ossia l'assemblea degli azionisti della Nissan (alleata della Casa francese) e l'incontro tra il presidente francese e il premier giapponese previsto a margine del G20 di Osaka di fine giugno, potrebbero contribuire a determinare il possibile riavvio dei negoziati.
  Facendo un passo indietro agli avvenimenti che hanno determinato lo stallo e poi la definitiva rottura della trattativa in questione, che avrebbe visto una fusione europea per la nascita del terzo produttore al mondo di auto, occorre ricordare che la posizione assunta dalla FCA e la conseguente decisione di ritirare l'offerta per l'assenza delle necessarie condizioni politiche in Francia, risponde probabilmente anche a esigenze di logica aziendale del Gruppo italo-statunitense, basate sull'autonomia e flessibilità decisionale, nell'ottica del raggiungimento di obiettivi strategici e tecnologici più attrattivi.
  Con riferimento ai quesiti posti, dunque, ribadisco che il Governo è consapevole dell'interesse che riveste il settore all’automotive per il sistema industriale italiano. Per questo motivo, come ricordato in più occasioni, presso il Ministero dello sviluppo economico è stato aperto un apposito tavolo di confronto con i principali operatori economici del settore e con le associazioni dei consumatori, con l'obiettivo sia di accelerare un modello di mobilità sostenibile e attrarre gli investimenti nel settore, sia di individuarne le priorità.
  L'intento del Governo è, pertanto, quello di rispondere ai cambiamenti che stanno interessando attualmente il mercato automobilistico.
  Sulla valutazione richiesta in merito all'operazione industriale in argomento, anche rispetto allo sviluppo italiano del settore automotive, vorrei ricordare gli accordi di programma sottoscritti dal Ministero dello sviluppo economico con alcune Regioni, i quali prevedono il cofinanziamento dei progetti verso le nuove attività di ricerca e sviluppo sulle motorizzazioni ibride ed elettriche, con conseguenti ricadute sull'intera filiera.
  La mobilità elettrica rappresenta, dunque, una nuova opportunità per l'economia italiana ed è una sfida di questo settore che noi vogliamo sostenere e incoraggiare.
  Ciò comporta, tuttavia, l'esigenza di prestare la massima attenzione alle grandi alleanze industriali che prevedono sinergie internazionali come quelle descritte, in cui sono coinvolti migliaia di lavoratori e tanti stabilimenti del settore automobilistico e per i quali si richiedono le massime garanzie di salvaguardia e mantenimento occupazionale.
  Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare l'evoluzione della vicenda in discussione, tenendo nella dovuta considerazione il valore aggiunto che tale operazione potrebbe portare soprattutto al settore all’automotive italiana.

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ALLEGATO 2

5-02359 Squeri: Sugli investimenti previsti dal Piano nazionale integrato per l'energia e il clima.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il conseguimento degli obiettivi di decarbonizzazione del Piano energia e clima rappresenta un preciso obbligo comunitario a cui l'Italia è chiamata.
  È evidente che l'attuazione del Piano richiederà un rilevante impegno in termini di investimenti incrementali rispetto allo scenario a politiche correnti. A livello dell'intero sistema energetico nazionale, la previsione nel periodo 2017-2030 è di oltre 180 miliardi di euro di investimenti, che saranno in gran parte indirizzati a soluzioni ad alto contenuto tecnologico e di innovazione e che dovrebbero incidere sia dal lato della trasformazione e dell'offerta dell'energia, sia da quello del suo utilizzo finale.
  Tali investimenti saranno sostenuti prevalentemente dai soggetti privati e dai concessionari di reti energetiche e saranno effettuati, come avviene già oggi, dai relativi gestori nell'ambito del sistema tariffario di remunerazione regolato da ARERA.
  Gli stimoli per gli investimenti negli altri settori sono costituiti dalle politiche e misure delineate nella proposta di piano, suscettibili di emendamenti a seguito della consultazione pubblica e delle raccomandazioni formulate dalla Commissione Europea.
  Gli investimenti sulle fonti rinnovabili elettriche saranno sostenuti con misure diverse: contratti per differenza, tariffe fisse e parziale esenzione dal pagamento degli oneri per l'energia auto-consumata, Power Purchase Agreement (PPA).
  Considerato che il prezzo medio dell'elettricità attuale è intorno ai 55 euro/MWh, e che le ultime aste svoltesi nel 2016 sono state assegnate a 66 euro/MWh non è improbabile che le prossime aste, previste con il decreto ministeriale Fer1 in via di emanazione, possano condurre a una situazione nella quale il sostegno alla produzione da rinnovabili si risolva in un vantaggio per i consumatori e non in un onere. Ciò deriva dal fatto che le fonti rinnovabili con maggiore potenziale di sviluppo sono eolico e fotovoltaico, a costi prevalentemente fissi. Dunque, il produttore ha necessità di entrate certe, che si ottengono assegnando una tariffa fissa per un certo numero di anni (tipicamente 20). A fronte di questo vantaggio di stabilità, ai consumatori può tornare un vantaggio in termini di riduzione della bolletta.
  Parimenti, i PPA sono strumenti nei quali produttori e consumatori, anche per il tramite di aggregatori, concordano prezzi di fornitura, senza oneri sulle tariffe, seppure sia possibile, in una fase di avvio del meccanismo, ipotizzare forme di garanzia pubblica.
  Al momento non sono state effettuate valutazioni sull'entità delle produzioni energetiche imputabili a ciascun meccanismo di sostegno. Si segnala, comunque, che l'emanando decreto ministeriale Fer1 prevede che circa l'85 per cento dell'energia incentivata provenga da impianti ammessi a seguito di procedure di aste al ribasso.
  Va comunque evidenziato che gli oneri per l'incentivazione delle rinnovabili sono previsti in significativo calo da qui a qualche anno.
  La diffusione delle fonti rinnovabili (come detto con costi prevalenti fissi) ha benefici effetti sui prezzi di mercato dell'energia elettrica, in quanto stimola gli operatori degli impianti a fonti convenzionali Pag. 148(con costi prevalenti variabili) a contenere i prezzi offerti sul mercato. Questo effetto ha concorso, negli ultimi anni, alla riduzione del prezzo medio di mercato registrato sulla borsa elettrica.
  Gli investimenti sulle fonti rinnovabili termiche e all'efficienza energetica saranno sostenuti con meccanismi di supporto comuni, e in continuità con quelli vigenti: detrazioni fiscali, conto termico, certificati bianchi, fondo per l'efficienza energetica.
  Le detrazioni fiscali non gravano sulle bollette, ma sul bilancio dello Stato.
  Il fondo per l'efficienza energetica è alimentato prevalentemente dalle aste per i diritti di emissioni di CO2, e quindi non genera oneri aggiuntivi.
  Si rappresenta che i beneficiari del conto termico e dei certificati bianchi sono cittadini, imprese e PA, i quali, a fronte di un incremento delle voci di costo imputabili agli stessi strumenti, consumano energia in modo più efficiente, e quindi con una minore spesa a parità di servizi.
  Per quanto riguarda il settore dei trasporti, vanno richiamate diverse modalità di sostegno: la prima e più rilevante attiene agli interventi per il potenziamento della mobilità collettiva.
  Una seconda modalità di sostegno consiste nel promuovere l'uso di mezzi a ridotto impatto ambientale, in analogia al meccanismo ecobonus introdotto con la legge di bilancio 2019. In questo caso, c’è un bilanciamento possibile tra entrate ed uscite pubbliche, comunque con oneri non gravanti sulle bollette.
  Un terzo meccanismo sostiene l'incremento della quota di energia rinnovabile nei trasporti, perseguito mediante obblighi imposti in capo ai soggetti che immettono in consumo carburanti tradizionali e possono risolversi in maggiori prezzi medi finali dei carburanti. A tale effetto negativo si pone rimedio, mediante ricorso a energie rinnovabili per i trasporti di produzione nazionale e non di importazione, con benefìci ribaltati sul sistema produttivo.
  Infine, va ricordato che l'attuazione del PNIEC comporterà una riduzione delle emissioni inquinanti oltre che dei gas serra, con un miglioramento della qualità della vita, della vivibilità delle città e, verosimilmente, con un positivo impatto sulla salute.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura. Nuovo testo C. 478 Piccoli Nardelli e abb.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo della proposta di legge recante «Disposizioni per la promozione e il sostegno della lettura» (C. 478 Piccoli Nardelli e abbinate), quale risultante dagli emendamenti approvati in Commissione Cultura nel corso dell'esame in sede referente,
  valutate con favore le finalità del provvedimento;
  preso atto che l'articolo 7 reca misure per il contrasto della povertà educativa e culturale prevedendo che lo Stato contribuisce alle spese per l'acquisto di libri, prodotti e servizi culturali da parte di cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati attraverso l'istituzione della «Carta della cultura» istituendo un apposito fondo;
  sottolineato, che, al medesimo articolo 7, è stabilito che le imprese possono destinare alle finalità del fondo parte del proprio volume di affari, senza effetti ai fini delle imposte sui redditi e dell'imposta regionale sulle attività produttive ed è altresì previsto che le imprese che destinano alle finalità del fondo almeno l'1 per cento del loro volume di affari sono autorizzate ad utilizzare un logo del Ministero dei beni e delle attività culturali che certifica il loro impegno nella lotta contro la povertà educativa e culturale;
  preso atto che l'articolo 9, reca modifiche alla legge n. 128 del 2011, stabilendo una dettagliata disciplina di sconti e di vigilanza sul prezzo di vendita dei libri;
  rilevato che l'articolo 10 istituisce presso il Ministero per i beni e le attività culturali, l'Albo delle librerie di qualità a cui sono iscritte, su loro domanda, le librerie aventi i requisiti stabiliti con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali, da adottare entro sei mesi dalla data di entrata in vigore della legge acquistando il diritto di utilizzare il marchio di «libreria di qualità» e rilevato altresì che l'articolo 11 reca incentivi fiscali per le librerie;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 4

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo emendativo della Convenzione del 29 luglio 1960 sulla responsabilità civile nel campo dell'energia nucleare, emendata dal Protocollo addizionale del 28 gennaio 1964 e dal Protocollo del 16 novembre 1982, fatto a Parigi il 12 febbraio 2004; b) Protocollo emendativo della Convenzione del 31 gennaio 1963 complementare alla Convenzione di Parigi del 29 luglio 1960 sulla responsabilità civile nel campo dell'energia nucleare, emendata dal Protocollo addizionale del 28 gennaio 1964 e dal Protocollo del 16 novembre 1982, fatto a Parigi il 12 febbraio 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno. Nuovo testo C. 1476 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il nuovo testo della proposta di legge recante «Ratifica ed esecuzione dei seguenti Protocolli: a) Protocollo emendativo della Convenzione del 29 luglio 1960 sulla responsabilità civile nel campo dell'energia nucleare, emendata dal Protocollo addizionale del 28 gennaio 1964 e dal Protocollo del 16 novembre 1982, fatto a Parigi il 12 febbraio 2004; b) Protocollo emendativo della Convenzione del 31 gennaio 1963 complementare alla Convenzione di Parigi del 29 luglio 1960 sulla responsabilità civile nel campo dell'energia nucleare, emendata dal Protocollo addizionale del 28 gennaio 1964 e dal Protocollo del 16 novembre 1982, fatto a Parigi il 12 febbraio 2004, nonché norme di adeguamento dell'ordinamento interno (C. 1476 Governo), quale risultante dall'emendamento approvato dalle Commissioni riunite III e VIII nel corso dell'esame in sede referente;
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 151

ALLEGATO 5

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Turkmenistan sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 marzo 2017. C. 1625 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Turkmenistan sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto a Roma il 29 marzo 2017» (C. 1625 Governo);
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 152

ALLEGATO 6

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il Segretariato della difesa nazionale e il Segretariato della marina militare degli Stati uniti messicani in materia di cooperazione nel settore delle acquisizioni per la difesa, fatto a Città del Messico il 17 agosto 2018. C. 1626 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Ministero della difesa della Repubblica italiana e il Segretariato della difesa nazionale e il Segretariato della marina militare degli Stati uniti messicani in materia di cooperazione nel settore delle acquisizioni per la difesa, fatto a Città del Messico il 17 agosto 2018» (C. 1626 Governo);
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

Pag. 153

ALLEGATO 7

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e il Governo di Singapore di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Roma il 23 maggio 2016. C. 1641 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo italiano e il Governo di Singapore di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Roma il 23 maggio 2016» (C. 1641 Governo)
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 8

Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus in materia di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Trieste il 10 giugno 2011; b) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulla cooperazione culturale, fatto a Trieste il 10 giugno 2011. C. 1678 Petrocelli, approvata dal Senato.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La X Commissione,
  esaminato, per le parti di competenza, il testo del disegno di legge recante «Ratifica ed esecuzione dei seguenti Accordi: a) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus in materia di cooperazione scientifica e tecnologica, fatto a Trieste il 10 giugno 2011; b) Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Belarus sulla cooperazione culturale, fatto a Trieste il 10 giugno 2011» (C. 1678 Petrocelli, approvata dal Senato);
  esprime

PARERE FAVOREVOLE