CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 febbraio 2019
143.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione (C. 1171 Iezzi e abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminata la proposta di legge C. 1171 Iezzi, recante «Distacco dei comuni di Montecopiolo e Sassofeltrio dalla regione Marche e loro aggregazione alla regione Emilia-Romagna, nell'ambito della provincia di Rimini, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione», come risultante dagli emendamenti approvati dalla I Commissione nel corso dell'esame in sede referente, e l'abbinata proposta di legge C. 1019 Bignami;
   rilevato che il provvedimento si inserisce nella procedura prevista dall'articolo 132, secondo comma, della Costituzione, che consente, con legge della Repubblica, sentiti i consigli regionali e previa approvazione con referendum della maggioranza delle popolazioni interessate, il distacco dei comuni che ne facciano richiesta da una regione e la loro aggregazione ad un'altra;
   ricordato che i referendum per il distacco dalla regione Marche e l'aggregazione alla regione Emilia-Romagna si sono svolti il 24-25 giugno 2007, ormai quasi dodici anni fa, e che l'esito è stato favorevole con una maggioranza dei votanti pari all'83 per cento a Montecopiolo e all'87 per cento a Sassofeltrio;
   ritenuto pertanto che gli oltre 2.500 abitanti dei due comuni, rispettivamente 1.175 e 1.445, attendono quindi da fin troppo tempo uno strumento legislativo che dia attuazione alla loro aspettativa;
   considerata, la particolare collocazione territoriale dei citati comuni e i peculiari legami storici, economici e culturali con i comuni limitrofi della provincia di Rimini e condiviso il principio di autodeterminazione espresso in forma democratica attraverso il referendum popolare;
   valutato inoltre, ai fini delle competenze della Commissione Finanze, che la proposta di legge in esame pone correttamente attenzione alla definizione dei profili successori (anche in relazione ai beni demaniali e patrimoniali e ai profili fiscali e finanziari),

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PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 - 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminati congiuntamente il Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM(2018)800 final), la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2) e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019 - 30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18);
   rilevato con particolare favore l'impegno del Governo a porre al centro dell'Agenda europea la materia della fiscalità e dell'unione doganale, proseguendo l'attività volta al raggiungimento di un equo ed efficiente sistema di imposizione fiscale nell'Unione;
   valutato positivamente l'interesse espresso dal Governo a giocare un ruolo critico, ma anche propositivo e propulsivo, riguardo all'approfondimento dell'Unione economica e monetaria, al fine di rafforzare la crescita economica, promuovere la competitività del sistema produttivo europeo nell'economia globale, salvaguardare la stabilità dell'euro;
   condiviso l'impegno del Governo affinché il completamento dell'Unione bancaria sia basato sulle due dimensioni di condivisione e riduzione dei rischi, acquisendo così credibilità di fronte ai mercati finanziari;
   condiviso altresì l'obiettivo del Governo di garantire la partecipazione dell'Italia ai negoziati relativi alle proposte normative europee in materia penale, fra cui la proposta di direttiva recante norme armonizzate sulla lotta contro le frodi e le falsificazioni di mezzi di pagamento diversi dai contanti;
   preso atto dell'intenzione della Commissione europea di avviare un dibattito su una riforma del processo decisionale nella politica fiscale dell'UE, nonché dell'esigenza manifestata di intensificare gli sforzi per giungere ad una imposta sul valore aggiunto equa ed efficiente, al fine di semplificare il sistema e renderlo a prova di frodi;
   considerato che, tra le priorità indicate dalla Commissione europea figurano le proposte in materia di diritto societario – volte a garantire che il diritto delle imprese di trasferirsi ed espandersi al di fuori delle frontiere nazionali non sia utilizzato impropriamente da pochi per evadere le imposte o minare i diritti dei lavoratori – nonché le proposte indirizzate ad un completamento dell'Unione bancaria, Pag. 37tra le quali la creazione di un meccanismo di garanzia comune per il Fondo di risoluzione unico delle crisi bancarie; l'ottenimento di progressi verso il sistema europeo di assicurazione dei depositi; il rafforzamento del ruolo del Meccanismo europeo di stabilità (MES) quale strumento per la gestione delle crisi;
   richiamati infine i contenuti del Programma dei 18 mesi del Consiglio, che individua quali priorità fondamentali un'imposizione fiscale equa ed efficace, un miglioramento dell'Unione economica e monetaria, al fine incrementarne la capacità di resistenza alle crisi economiche, un rafforzamento dell'Unione bancaria,

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PARERE FAVOREVOLE.