CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 febbraio 2019
143.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO

Programma di lavoro della Commissione per il 2019 – Mantenere le promesse e prepararsi al futuro (COM (2018) 800 final) e relativi allegati).

Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019 (Doc. LXXXVI, n. 2).

Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea (1o gennaio 2019-30 giugno 2020) – Portare avanti l'agenda strategica, elaborato dalle future presidenze rumena, finlandese e croata (14518/18).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminati, per le parti di competenza, la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea riferita all'anno 2019 e il Programma di lavoro della Commissione europea per l'anno 2019 e relativi allegati, e il Programma di diciotto mesi del Consiglio dell'Unione europea per il periodo 1o gennaio 2019 – 30 giugno 2020;
  premesso che:
   la Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno 2019 evidenzia che il Governo continuerà a sostenere la politica estera e di difesa comune, orientandola in senso conforme agli interessi nazionali e promuovendo il cosiddetto «approccio integrato», che combina l'azione nel settore della sicurezza con l'attività di prevenzione dei conflitti;
   sempre nell'ambito della politica estera e di difesa comune, il Governo continuerà a sollecitare il sostegno degli strumenti e delle risorse alla ricerca di soluzioni strutturali al problema migratorio, in particolare per quanto riguarda la rotta del Mediterraneo centrale, ed intensificherà la collaborazione con i Paesi africani maggiormente interessati dal fenomeno migratorio, nel quadro di una strategia improntata a un approccio complessivo e orientata verso la lotta ai traffici e alle cause della migrazione;
   con riferimento, invece, alla politica di difesa comune, la Relazione programmatica evidenzia come il Governo continuerà a sostenere le iniziative volte al rafforzamento della difesa europea, in complementarità con la NATO e sosterrà – seppur con un attento monitoraggio delle ricadute in termini di bilancio – la proposta di istituzione dello Strumento europeo per la pace (EPF), con l'obiettivo di trovare una soluzione al finanziamento delle attività di potenziamento delle capacità nel settore della prevenzione dei conflitti, della costruzione della pace e del consolidamento della sicurezza internazionale;
   la Relazione afferma, poi, che il 2019 sarà dedicato al consolidamento dell'impianto istituzionale della Cooperazione strutturata permanente (PESCO), onde assicurare la massima efficienza decisionale e una costante verifica degli impegni assunti dagli Stati membri coinvolti, e che il Governo si impegnerà a fare in modo che le regole di assegnazione e di impiego dei finanziamenti del Fondo europeo per la difesa corrispondano alle aspettative di Pag. 30sviluppo di una base industriale solida, in cui le capacità dell'industria italiana della difesa trovino adeguato spazio;
   la stessa Relazione sottolinea inoltre che nell'ambito della revisione coordinata annuale sulla difesa (CARD), che dovrebbe giungere alla fase di piena attuazione proprio nel 2019, il Governo intende continuare a valorizzare le nuove priorità di sviluppo capacitivo approvate nel 2018 dai Ministri della difesa e a supportare il potenziamento del ruolo dell'Agenzia europea per la difesa (EDA) affinché si doti di strumenti idonei a sostenere la capacity building dei Paesi membri;
   nell'ambito delle relazioni bilaterali intracomunitarie, si registrano sviluppi di cui non sono del tutto chiare le implicazioni, comunque potenzialmente idonee ad incidere sull'integrazione delle capacità militari ed industriali della difesa;
   con riguardo, infine, alle operazioni e alle missioni di Politica di sicurezza e difesa comune dell'Unione europea, la Relazione precisa che il Governo si propone, per il 2019, di ribadire gli sforzi per aumentarne efficacia, flessibilità e rapidità d'impiego, mantenendo gli elevati standard di partecipazione del nostro Paese, che lo collocano stabilmente all'interno della prima fascia di Stati membri contributori in termini di personale,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   con riferimento alla necessità di sostenere la politica estera e di difesa comune, orientandola in senso conforme agli interessi nazionali e promuovendo il cosiddetto «approccio integrato», che combina l'azione nel settore della sicurezza con l'attività di prevenzione dei conflitti, come evidenziato nell'ambito della Relazione programmatica, si invita a considerare prioritaria l'esigenza di finanziare in maniera adeguata lo strumento militare;
   a proposito del consolidamento dell'impianto istituzionale della Cooperazione strutturata permanente (PESCO), onde assicurare la massima efficienza decisionale e una costante verifica degli impegni assunti dagli Stati membri coinvolti, si invita a valutare le iniziative più opportune per tutelare gli interessi nazionali e garantire che l'Italia non sia pregiudicata dagli effetti delle iniziative diplomatiche bilaterali intraprese da alcuni paesi dell'Unione europea;
   si invita a valutare l'opportunità di avviare una riflessione politica sulla PESCO, che presuppone una forte progettualità di tutta l'industria europea e che l'Italia ha sempre sostenuto, alla luce delle ultime determinazioni assunte dalla Francia e dalla Germania, che hanno deciso, ad esempio, di sviluppare un nuovo carro armato pesante al di fuori dei programmi PESCO e che, attraverso la recente stipula del trattato di Aquisgrana, sembrano andare in una direzione diversa da quella della collaborazione europea, soprattutto in relazione ai rapporti industriali;
   in considerazione dell'impegno del Governo a fare in modo che le regole di assegnazione e di impiego dei finanziamenti del Fondo europeo per la difesa corrispondano alle aspettative di sviluppo di una base industriale solida, in cui le capacità dell'industria italiana della difesa trovino adeguato spazio, si invita a mantenere la più alta attenzione e a vigilare sul processo di consolidamento ed aggregazione industriale che si produrrà a livello europeo sia nel contesto dello sviluppo di una base industriale europea della difesa sia nell'ambito dei progetti finanziati dal Fondo europeo per la difesa, affinché sia promossa e preservata la capacità e l'autonomia tecnologica e produttiva dell'intera filiera delle imprese italiane;
   si invita a valutare l'istituzione – a livello nazionale – di un tavolo di lavoro con il compito di individuare e proporre progetti capaci di attrarre i finanziamenti oggetto del Fondo europeo per la difesa Pag. 31e di predisporre il necessario meccanismo di coordinamento e di governance a livello nazionale, per consentire una partecipazione effettiva e le consultazioni con i partner potenziali, anche al fine di favorire la partecipazione delle microimprese italiane operanti nel settore della difesa in progetti collaborativi ed iniziative promosse nel contesto del Fondo medesimo.