CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 30 ottobre 2018
83.
XVIII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-00847 Rotelli: Promozione dell'intermodalità tra il porto di Civitavecchia e la costa adriatica.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come correttamente evidenziato dagli Onorevoli interroganti, nella seduta n. 60 del 1o dicembre 2017 del Consiglio dei Ministri, il Governo ha deliberato il provvedimento di compatibilità ambientale del progetto preliminare, approvando il cosiddetto «tracciato verde», della strada statale 675 Umbro-laziale, asse Orte – Civitavecchia, tratta Monte Romano est – strada statale 1 Aurelia, nel rispetto delle prescrizioni, delle osservazioni e delle raccomandazioni di carattere paesaggistico e ambientale, impartite nel corso della Conferenza di servizi indetta dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per l'importo di circa 467 milioni di euro.
  Nel gennaio 2018, il WWF Italia ha presentato ricorso al TAR per l'annullamento della citata delibera del Consiglio dei Ministri; il TAR Lazio ha fissato l'udienza per la discussione della causa nel merito per il 19 dicembre 2018.
  Segnalo anche che la delibera CIPE 2/2018 adottata dal precedente Governo, che ha approvato il progetto preliminare accertando la localizzazione dell'opera e la sua compatibilità ambientale, è stata registrata dalla Corte dei conti il 19 luglio 2018 e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del successivo 13 agosto.
  Attualmente risultano in corso tutte le attività propedeutiche allo sviluppo della progettazione definitiva, che è prossima all'avvio.
  A conclusione, si potrà procedere all'approvazione del progetto definitivo da parte del CIPE.
  Assicuro che il MIT monitorerà il prosieguo dell’iter.

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ALLEGATO 2

5-00848 Pizzetti: Interventi di manutenzione straordinaria per la sicurezza delle linee metropolitane A e B della città di Roma.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  In premessa evidenzio che per quanto attiene all'ipotesi di una chiusura d'ufficio da parte del Vigili del Fuoco delle linee A e B della metropolitana di Roma, in conseguenza della non corrispondenza delle linee in parola alla prescritta normativa antincendio, la stessa potrebbe essere dovuta alla circostanza che l'ATAC non ha rispettato i cronoprogrammi procedurali previsti dal decreto interministeriale 21 ottobre 2015.
  Tale inosservanza, rilevata dalla Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale del MIT e rappresentata al Dipartimento dei Vigili del Fuoco, è stata oggetto di una riunione dello scorso 12 settembre al fine di accertare se, nell'ambito delle competenze del medesimo Dipartimento, fosse ipotizzabile l'adozione di provvedimenti che potessero incidere sulla regolarità e continuità del servizio di trasporto pubblico. In sede di riunione tale ipotesi è stata esclusa mentre non si è esclusa la possibilità di attivare tutte le procedure sanzionatorie previste.
  Al riguardo informo che con decreto ministeriale n. 587 del 22 dicembre 2017 sono state stanziate risorse pari a 184,52 milioni di euro destinate alla realizzazione di interventi per l'adeguamento alla normativa antincendio ed è in corso di stipula la Convenzione tra il MIT e il Comune di Roma per l'erogazione delle stesse.
  Inoltre, con il citato decreto sono state assegnate risorse per circa 66 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei rotabili della linea A.
  Per quanto attiene al grave incidente verificatosi presso la stazione metropolitana di Repubblica con cedimento di una rampa di scale mobili sono in corso sia le indagini tecniche della Direzione generale per le investigazioni ferroviarie e marittime del MIT, che le attività della Commissione d'inchiesta, attivata dall'ATAC, a cui partecipa anche un rappresentante dell'Ufficio Speciale Trasporti ad Impianti Fissi (USTIF) del Lazio.
  Dai dati fino ad ora acquisiti, nell'ambito delle procedure di verifica attivate con circolare ministeriale n. 5049 del 15 giugno 2018 della Direzione generale S.T.I.F. e T.P.L. – con la quale si chiedeva a tutte le aziende di trasporto pubblico locale e regionale di fornire un report sul rispetto dei piani di manutenzione ordinaria e straordinaria di tutti gli impianti le opere d'arte e il materiale rotabile utilizzato per l'esercizio del servizio –, risulta che:
   la verifica annuale svolta il 27 novembre 2017 dal responsabile di esercizio ha avuto esito favorevole;
   le successive verifiche trimestrali, svolte in data 13 febbraio, 9 maggio e 2 agosto 2018 hanno avuto esito favorevole.

  Più in generale, per quanto riguarda le attività manutentive sulle linee della metropolitana di Roma, nell'ambito delle procedure di cui alla circolare n. 5049/2018, la citata Direzione generale per i sistemi di trasporto ad impianti fissi e il trasporto pubblico locale ha acquisito dall'Azienda una relazione che illustra le attività di manutenzione previste sulle opere d'arte, sull'armamento, sugli impianti e sul materiale rotabile nonché sullo stato di attuazione delle attività manutentive nel Pag. 58primo semestre 2018; da tali documenti risulta che nei casi in cui non è possibile eseguire gli interventi entro le scadenze pianificate vengono poste in essere misure di mitigazione nell'attesa di portare a compimento le attività previste.
  In ogni caso le verifiche e prove periodiche previste dalle Circolari ministeriali sono regolarmente eseguite dall'Ufficio Speciale Trasporti a Impianti Fissi competente.
  Segnalo da ultimo che in sede di conversione del decreto-legge Genova n. 109 del 28 settembre 2018, all'articolo 12, è stato inserito il comma 4-quater che prevede, tra l'altro, il trasferimento all'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali di funzioni ispettive e di vigilanza sui sistemi di trasporto di massa esercitate dagli USTIF del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

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ALLEGATO 3

5-00849 Rosso: Iniziative volte a garantire il regolare svolgimento dei servizi ferroviari in appalto.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento al quesito posto, relativo ai lavoratori del servizio ferroviario che si occupano di pulizie, ristorazione e assistenza ai disabili in riduzione oraria per contratto di solidarietà integrato dalla cassa integrazione guadagni straordinaria in scadenza, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha comunicato quanto segue.
  Il decreto-legge n. 119 del 23 ottobre 2018 ha introdotto, con particolare riferimento alla normativa integrativa e correttiva del decreto legislativo n. 148 del 2015, la disciplina di cui all'articolo 22-bis in materia di proroga del trattamento straordinario di integrazione salariale.
  Tale norma consente, tra l'altro, la proroga del trattamento di integrazione salariale straordinaria (CIGS) anche a seguito di stipula di un contratto di solidarietà, alle medesime condizioni già previste per le altre due causali di intervento della CIGS per crisi e riorganizzazione aziendale, qualora permanga, anche solo parzialmente, l'esubero di personale, già dichiarato nell'accordo per la riduzione concordata dell'orario di lavoro finalizzata ad evitare o ridurre il ricorso al licenziamento dei lavoratori in eccedenza del quale si intende chiedere la proroga.
  L'intervento può essere concesso nel limite delle risorse finanziarie già stanziate al comma 3 dell'articolo 22-bis, per ciascuno degli anni 2018 e 2019.
  In merito il Gruppo Ferrovie dello Stato fa presente che il 24 settembre 2018 sono scaduti gli ammortizzatori sociali di cui al decreto legislativo n. 148 del 2015 (superamento del contratto di solidarietà che nel settore pulizie ambito ferroviario può avere durata fino a 36 mesi) e che il predetto decreto-legge n. 119 del 2018, modificando il citato decreto legislativo n. 148 del 2015, prevede la possibilità di proroga della durata della CIGS tra cui la proroga di massimo ulteriori 12 mesi – oltre ai 36 mesi di base – dei contratti di solidarietà.
  Inoltre, il Gruppo FS evidenzia che, per il tramite dell'Associazione di categoria Agens, fin da subito ha dato disponibilità relazionale non sottraendosi ad un confronto su un tema così delicato, pur non avendo alcun obbligo giuridico nei confronti dei lavoratori dipendenti dalle ditte che operano nell'indotto ferroviario.
  Ferrovie dello Stato fa anche presente che le stazioni appaltanti del Gruppo FS ottemperano scrupolosamente ai dettati normativi e, con riferimento alla specifica tematica delle clausole sociali e contrattuali, applicano quanto disposto dalla normativa nazionale, nonché dall'articolo 16 del CCNL per la Mobilità/Area AF, laddove ne ricorrano i presupposti, rispettivamente sulla base della percentuale di manodopera riscontrata come superiore al 50 per cento per gli appalti di servizi definiti ad alta densità di manodopera, o qualora i servizi contemplati siano quelli indicati nell'articolo 16 del CCNL.
  Inoltre, rispetto al tema degli eccessivi ribassi, Ferrovie dello Stato evidenzia che, sulla base di quanto previsto dal Codice Appalti, le procedure di gara prevedono come criterio di aggiudicazione quello dell'offerta economicamente più vantaggiosa che prevede una maggiore ponderazione, pari al 70 per cento, a favore dell'offerta tecnica, rispetto alla residua ponderazione, pari al 30 per cento, dell'offerta economica.Pag. 60
  Tale impostazione, obbligatoria ex lege per l'aggiudicazione dei servizi, limita fortemente la possibilità di aggiudicazioni basate sul ribasso praticato nell'offerta economica. In ogni caso qualora si riscontrino le condizioni di potenziale anomalia dell'offerta, le stazioni appaltanti del Gruppo FS procedono alla verifica della sostenibilità dell'offerta stessa, escludendola se non risulti congrua, seria, sostenibile e realizzabile.
  Da ultimo il Gruppo FS informa che al fine di affrontare la problematica evidenziata si sono tenuti diversi incontri presso il Ministero del lavoro, alla presenza di Agens, Ancp e delle Organizzazioni sindacali, nel corso dei quali è emersa la volontà di addivenire ad un Protocollo di intesa sulla qualità e sulla tutela del lavoro negli appalti dei servizi ferroviari che possa rappresentare un utile strumento di sostegno per i lavoratori del settore.

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ALLEGATO 4

5-00850 Serritella: Sulle dichiarazioni del Commissario straordinario per l'asse ferroviario Torino-Lione.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Come riportato dagli Onorevoli interroganti, l'incarico di Commissario straordinario del Governo per coordinare le attività connesse alla realizzazione dell'asse ferroviario Torino-Lione conferito all'architetto Paolo Foietta è stato rinnovato con decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 2017, in prossimità dello scioglimento delle Camere e della fine della diciassettesima legislatura, per la durata dell'intero anno 2018 ed è quindi prossimo alla conclusione.
  A seguito dell'insediamento del nuovo Governo nella diciottesima legislatura, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ha reso note le proprie linee programmatiche, in base alle quali per le maggiori opere figlie della cosiddetta «legge obiettivo», tra le quali è stato esplicitamente inserito l'asse ferroviario Torino-Lione, l'intendimento del Governo è quello di sottoporle ad una analisi costi-benefici, una revisione complessiva delle opere giudicata assolutamente doverosa, oltre che razionale, quando si tratta di opere di grande portata, per realizzare le quali occorrono decenni e messa in atto anche dal nuovo Governo francese nel 2017, seppure in forme differenti.
  Si conferma quindi quanto abbiamo sottoscritto nel Contratto di Governo, ovvero l'impegno a ridiscutere integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia. Non vi è alcuna ragione per la quale l'Italia non ridiscuta integralmente il progetto, pur nell'applicazione dell'accordo tra i due Paesi.
  Il Commissario Foietta, nel comunicare, tra l'altro, la prosecuzione delle proprie attività sulla base degli incarichi attribuitigli, non ha mai riferito formalmente al Ministro la propria intenzione di adottare un indirizzo differente da quello in questione, il quale contempla l'esito della revisione complessiva quale presupposto di qualsiasi avanzamento per la realizzazione dell'asse ferroviario Torino-Lione, né risulta che abbia adottato formalmente atti contrari a tale indirizzo, evidentemente difforme da quello del Governo precedente.

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ALLEGATO 5

5-00851 Maccanti: Iniziative urgenti volte a migliorare la gestione del tratto francese della linea ferroviaria Cuneo-Breil-Ventimiglia.

TESTO INTEGRALE DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alle premesse contenute nell'interrogazione, preciso quanto segue:
   la dismissione del personale impiegato ai servizi commerciali di vendita dei titoli di viaggio nelle stazioni potrebbe avere effetti sulla domanda dovuti all'impresenziamento della biglietteria ma non sull'operatività della linea, che già oggi viene esercita centralmente da Breil con il sistema «Dirigente Centrale Operativo» che non rende obbligatoria la presenza di personale ferroviario alle stazioni per le operazioni di movimento dei treni; i biglietti sarebbero comunque acquistabili presso le emettitrici o presso gli esercizi pubblici delle stazioni o altri esercizi convenzionati alla vendita dei titoli di viaggio;
   la Convenzione del 1970 non stabilisce un numero di treni minimo ma regola esclusivamente la ripartizione delle spese per la manutenzione e per l'esercizio della tratta in territorio francese della linea Cuneo-Ventimiglia. Il numero dei treni è in funzione della convenienza delle imprese ferroviarie ad acquistare le tracce dai gestori dell'infrastruttura italiano e francese, e ciò è in funzione delle caratteristiche di performance della linea essenzialmente in termini di tempi di percorrenza. Allo stato attuale, il numero limitato di treni è dovuto essenzialmente alla permanenza delle limitazioni di velocità a 40 Km/h e alle resistenze da parte francese al completamento dell'installazione del sistema di controllo della marcia dei treni italiano, che si tradurrebbe in importanti economie di gestione per le imprese ferroviarie;
   la pendenza massima del 25 per mille non è agevole per la marcia di convogli merci né per i treni passeggeri di media composizione; inoltre, l'interferenza tra convogli merci e passeggeri non dipende solo dalle prestazioni dei convogli, ma anche e soprattutto dalla struttura dell'orario, cioè dalla successione con la quale i treni di diverse categorie sono stati programmati e dalla scelta delle località di incrocio e dalla prevalenza di un flusso rispetto all'altro (direzione Nord o Sud).

  In merito al quesito posto informo che la Convenzione del 1970 stipulata tra Francia e Italia per regolare le spese di gestione e di manutenzione della tratta della linea Cuneo-Ventimiglia ricadente in territorio francese è in corso di rinnovo.
  Da circa due anni una Commissione mista ferroviaria Italia-Francia sta lavorando per la revisione del testo ed è in atto la definizione dei nuovi parametri di ripartizione dei costi che ad oggi gravano esclusivamente sull'Italia, in evidente difformità con la legislazione europea che attribuisce a ciascun gestore dell'infrastruttura la responsabilità tecnico-finanziaria della gestione delle linee ricadenti nel proprio territorio nazionale.

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ALLEGATO 6

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018 (Emendamenti C. 1201 Governo).

PROPOSTE EMENDATIVE TRASMESSE DALLA XIV COMMISSIONE

ART. 16.

  Al comma 1, lettera c), sopprimere la parola: penali.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sopprimere la lettera d).
16. 1. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, sopprimere la lettera d).
16. 2. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, lettera d), sopprimere le parole da: consistenti a: 15.000 euro.
16. 3. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole da: da quelle fino alla fine della lettera, con le seguenti: da quelle derivanti dall'inosservanza di norme sulla sicurezza della navigazione delle navi da passeggeri;.
16. 4. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

ART. 17.

  Al comma 1, lettera d), sopprimere la parola: penali.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sopprimere la lettera e).
17. 1. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, lettera d), sostituire le parole: sulla sicurezza della navigazione delle navi da passeggeri con le seguenti: relative alla registrazione delle persone a bordo delle navi da passeggeri che effettuano viaggi da e verso i porti degli Stati membri dell'Unione europea e alle formalità di dichiarazione delle navi in arrivo e/o in partenza da porti degli Stati membri.
17. 2. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, sopprimere la lettera e).
17. 3. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

ART. 18.

  Al comma 1, lettera c), sopprimere la parola: penali.

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  Conseguentemente, al medesimo comma, sopprimere la lettera d).
18. 2. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, sopprimere la lettera d).
18. 3. De Luca, Berlinghieri, Rotta, Giachetti, Mauri, Raciti, Sensi.

  Al comma 1, dopo la lettera e), aggiungere la seguente:
   e-bis) per quanto riguarda specificatamente le navi veloci da passeggeri, a evitare duplicazioni per quanto attiene alle procedure di controllo attualmente previste dall'articolo 30 del decreto del Presidente della Repubblica 8 novembre 1991, n. 435.
18. 1. Montaruli, Lollobrigida.

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ALLEGATO 7

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018 (Emendamenti C. 1201 Governo).

PARERE APPROVATO SULLE PROPOSTE EMENDATIVE TRASMESSE

  La IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni),
   esaminati gli emendamenti De Luca 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 17.1, 17.2, 17.3, Montaruli 18.1 e De Luca 18.2 e 18.3 riferiti al disegno di legge recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2018» (C. 1201 Governo),

  esprime

PARERE FAVOREVOLE

sull'emendamento De Luca 17.2;

  ed esprime

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti De Luca 16.1, 16.2, 16.3, 16.4, 17.1, 17.3, Montaruli 18.1. e De Luca 18.2 e 18.3.