CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 28 novembre 2017
918.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 148/2017: Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili (C. 4741 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La Commissione Difesa,
   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 148 del 2017, recante disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili, approvato con modificazioni dal Senato (C. 4741 Governo);
   rilevato che:
    le modifiche apportate dall'articolo 6 del decreto-legge alla legge n. 145 del 2016 (concernente la partecipazione dell'Italia alle missioni internazionali) sono volte a porre rimedio ad alcune criticità emerse, soprattutto dal punto di vista contabile, in fase di prima applicazione della predetta legge;
    in particolare l'articolo 6, comma 1, lettera a), numero 3), del decreto-legge introduce all'articolo 2 della legge n. 145 un nuovo comma 4-bis, in base al quale, fino all'emanazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri che ripartiscono tra le varie missioni internazionali le risorse dell'apposito fondo, per assicurare l'avvio delle stesse missioni, il Ministro dell'economia e delle finanze, su richiesta delle amministrazioni interessate, dispone – «entro dieci giorni dalla data di presentazione delle deliberazioni o delle relazioni annuali alle Camere» – l'anticipazione di una somma non superiore al 75 per cento delle somme iscritte sul fondo, tenuto conto delle spese quantificate nelle relazioni tecniche;
    al fine di meglio rispettare il principio cardine sotteso alla legge n. 145 del 2016 (che ha esplicitamente previsto l'autorizzazione delle missioni da parte delle Camere), nonché di assicurare maggiore coerenza con la novella operata alla legge n. 145 dalla successiva lettera c), numero 2) del medesimo articolo 6 del decreto-legge (che, con riguardo alla prosecuzione delle missioni internazionali per l'anno successivo, fa decorrere il termine dalla data delle deliberazioni delle Camere), è tuttavia indispensabile far decorrere i dieci giorni dalla data di autorizzazione delle missioni da parte del Parlamento;
   rilevato altresì che:
    sia l'articolo 2 (commi 4 e 4-bis), sia l'articolo 4 (commi 4 e 4-bis) della legge n. 145 del 2016, come novellati dall'articolo 6 del decreto-legge in esame, recano disposizioni in materia di anticipazioni di somme da porre in essere nelle more dell'adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (di cui all'articolo 2, comma 3, e all'articolo 4, comma 3) che ripartiscono le risorse del fondo missioni tra le missioni autorizzate;
    è opportuna una riflessione per valutare se in ciascuno dei due articoli (2 e 4) siano indispensabili entrambe le coppie di disposizioni (commi 4 e 4-bis) o non vi sia invece tra loro una sovrapposizione, che andrebbe nel caso armonizzata;
   considerato che:
    il numero 1) dell'articolo 6, comma 1, lettera b), del decreto-legge introduce nell'articolo 3, comma 1, della legge n. 145 Pag. 40del 2016 un inciso volto a stabilire che la relazione del Governo alle Camere sulle missioni internazionali in corso deve essere «verificata ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196»;
    tale disposizione sembra sovrapporsi a quella che il successivo numero 2) introduce nel medesimo articolo 3 della legge n. 145 del 2016, vale a dire un comma che stabilisce l'obbligo di corredare la predetta relazione del Governo sulle missioni internazionali in corso di relazione tecnica verificata ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196;
    preso infine atto delle disposizioni di cui all'articolo 7, e in particolare dei commi da 7 a 10, che rivedono il mandato dei vertici militari, fissandolo in un triennio non rinnovabile: disposizioni recate anche dal disegno di legge del Governo attuativo degli indirizzi del cosiddetto Libro bianco per la sicurezza internazionale e la difesa (S. 2728), in corso di esame in prima lettura al Senato,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   con riferimento all'articolo 6 comma 1, lettera a), numero 3), nel nuovo comma 4-bis inserito nell'articolo 2 della legge n. 145 del 2016, le parole «entro dieci giorni dalla data di presentazione delle deliberazioni o delle relazioni annuali alle Camere» vengano sostituite dalle seguenti: «entro dieci giorni dalla data di autorizzazione delle missioni da parte delle Camere»;

  e con le seguenti osservazioni:
   a) valuti la Commissione di merito se sia necessario armonizzare le disposizioni di cui, rispettivamente, all'articolo 2, commi 4 e 4-bis, e all'articolo 4, commi 4 e 4-bis, della legge n. 145 del 2016, come novellati dall'articolo 6 del decreto-legge;
   b) valuti altresì la Commissione di merito se non sia meglio sopprimere il numero 1) dell'articolo 6, comma 1, lettera b), del decreto-legge, atteso che tale numero 1) introduce all'articolo 3, comma 1, della legge n. 145 del 2016 un inciso («verificata ai sensi dell'articolo 17, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196») che appare pleonastico alla luce di quanto previsto dal successivo numero 2) del medesimo articolo 6, comma 1, lettera b), del decreto-legge.

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ALLEGATO 2

Misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana (C. 4510 Pelino ed altri, approvata dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 4510 Pelino ed altri, approvato dal Senato, recante misure per il coordinamento della politica spaziale e aerospaziale e disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento dell'Agenzia spaziale italiana;
   considerato che l'iniziativa di legge in esame attribuisce al Presidente del Consiglio importanti funzioni in materia di ricerca spaziale, quali l'alta direzione, la responsabilità politica generale e il coordinamento delle politiche dei Ministeri relativo ai programmi spaziali e aerospaziali, provvedendo alla generale riforma della governance dell'Agenzia spaziale italiana (ASI), attuata principalmente attraverso la creazione di un apposito comitato interministeriale cui partecipa, tra gli altri, anche il Ministro della difesa,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.