CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 settembre 2017
881.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Attività produttive, commercio e turismo (X)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017 (C. 4620 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI RELAZIONE

  La X Commissione Attività produttive,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 4620, approvato dal Senato, recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017»;
   premesso che la legge di delegazione europea 2016-2017 conferisce deleghe al Governo per l'attuazione delle direttive europee e delle decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale;
   osservato positivamente che la legge di delegazione europea rappresenta un progresso per il sostegno all'innovazione italiana in Europa, in particolare con le norme in rmateria di tutela della proprietà intellettuale e di segreto commerciale;
   richiamato, in merito, l'articolo 3, come modificato dal Senato, che reca la delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2015/2346 in materia di marchi d'impresa e per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2425/2015 sul marchio europeo;
   ricordato altresì che la direttiva (UE) 2015/2346 e il regolamento (UE) n. 2425/2015 costituiscono il cosiddetto «pacchetto marchi», ossia l'intervento normativo del legislatore europeo per armonizzare tra loro non solo gli ordinamenti degli Stati membri in materia di marchi d'impresa, ma anche per rendere il più possibile omogenei gli ordinamenti nazionali e quella parte di ordinamento europeo che disciplina in maniera diretta il «marchio dell'Unione europea», cioè il titolo di proprietà industriale rilasciato dall'Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO, European Union Intellectual Property Office) il quale ha effetto in tutti gli Stati membri;
   sottolineato che l'articolo 4 reca la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 1257/2012, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell'istituzione di una tutela brevettuale unitaria e alle disposizioni dell'Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo dalla legge 3 novembre 2016, n. 214;
   richiamato in proposito il parere favorevole espresso dalla X Commissione il 21 luglio 2016 sul disegno di legge C. 3867 recante ratifica ed esecuzione del predetto Accordo nelle cui premesse si sottolineava la necessità di avviare, in seguito all'esito del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, una riflessione sulla sede centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, prevista a Londra, con sedi distaccate a Parigi e Monaco, fermo restando che l'Italia può aspirare comunque a una sede regionale;
   ricordato altresì che nello scorso mese di luglio il Governo italiano ha lanciato la candidatura ufficiale della città di Milano come nuova sede dell'Agenzia europea del farmaco (EMA, European Medicines Agency) che entro il 2019 dovrà lasciare l'attuale quartier generale di Londra Pag. 179a causa della scelta della Regno Unito di uscire dall'Unione europea e sottolineato altresì che nel corrente mese di settembre si è costituito un intergruppo parlamentare al fine di affiancare l'azione del Governo a favore della candidatura della città di Milano a nuova sede dell'EMA, rispetto alla quale una sezione del tribunale unificato dei brevetti sarebbe funzionale in una logica di distretto;
   sottolineato anche che l'articolo 15 introduce specifici criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2016/943, relativa alla protezione dei segreti commerciali e al contrasto agli illeciti in materia, da recepire entro il 9 giugno 2018;
   rammentato che l'articolo 6 contiene la delega legislativa per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/425, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio; il legislatore nazionale dovrà individuare le autorità nazionali competenti in materia di sorveglianza del mercato e controlli, nonché allo svolgimento delle attività prescritte dal regolamento in tema di notifica degli organismi di valutazione della conformità dei prodotti in questione; al riguardo, sottolineato che sarà esercitata l'opzione relativa alla possibilità di affidare all'organismo unico nazionale di accreditamento la valutazione ed il controllo dei predetti organismi da notificare;
   evidenziato che l'articolo 7 conferisce la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/426 sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi e che abroga la direttiva 2009/142/CE,
  delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017 (C. 4620 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

  La X Commissione Attività produttive,
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 4620, approvato dal Senato, recante «Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2016-2017»;
   premesso che la legge di delegazione europea 2016-2017 conferisce deleghe al Governo per l'attuazione delle direttive europee e delle decisioni quadro da recepire nell'ordinamento nazionale;
   osservato positivamente che la legge di delegazione europea in esame rappresenta un progresso per il sostegno all'innovazione italiana in Europa, in particolare con le norme in materia di tutela della proprietà intellettuale e di segreto commerciale;
   richiamato, in merito, l'articolo 3, come modificato dal Senato, che reca la delega per l'attuazione della direttiva (UE) 2015/2346 in materia di marchi d'impresa e per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2425/2015 sul marchio europeo;
   ricordato altresì che la direttiva (UE) 2015/2346 e il regolamento (UE) n. 2425/2015 costituiscono il cosiddetto «pacchetto marchi», ossia l'intervento normativo del legislatore europeo per armonizzare tra loro non solo gli ordinamenti degli Stati membri in materia di marchi d'impresa, ma anche per rendere il più possibile omogenei gli ordinamenti nazionali e quella parte di ordinamento europeo che disciplina in maniera diretta il «marchio dell'Unione europea», cioè il titolo di proprietà industriale rilasciato dall'Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO, European Union Intellectual Property Office) che ha effetto in tutti gli Stati membri;
   sottolineato che l'articolo 4 reca la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 1257/2012, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata nel settore dell'istituzione di una tutela brevettuale unitaria e alle disposizioni dell'Accordo su un tribunale unificato dei brevetti, ratificato e reso esecutivo dalla legge 3 novembre 2016, n. 214;
   richiamato in proposito il parere favorevole espresso dalla X Commissione il 21 luglio 2016 sul disegno di legge C. 3867 recante ratifica ed esecuzione del predetto Accordo nelle cui premesse si sottolineava la necessità di avviare, in seguito all'esito del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea, una riflessione sulla sede centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti, prevista a Londra, con sedi distaccate a Parigi e Monaco, fermo restando che l'Italia può aspirare comunque a una sede regionale e ritenuto di dover tradurre tale riflessione in una richiesta;
   ricordato altresì che nello scorso mese di luglio il Governo italiano ha lanciato la candidatura ufficiale della città di Milano come nuova sede dell'Agenzia Pag. 181europea del farmaco (EMA, European Medicines Agency) che entro il 2019 dovrà lasciare l'attuale quartier generale di Londra a causa della scelta della Regno Unito di uscire dall'Unione europea e sottolineato altresì che nel corrente mese di settembre si è costituito un intergruppo parlamentare al fine di affiancare l'azione del Governo a favore della candidatura della città di Milano a nuova sede dell'EMA, rispetto alla quale una sezione del tribunale unificato dei brevetti sarebbe funzionale in una logica di distretto;
   sottolineato anche che l'articolo 15 introduce specifici criteri direttivi per l'attuazione della direttiva (UE) 2016/943, relativa alla protezione dei segreti commerciali e al contrasto agli illeciti in materia, da recepire entro il 9 giugno 2018;
   rammentato che l'articolo 6 contiene la delega legislativa per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/425, sui dispositivi di protezione individuale e che abroga la direttiva 89/686/CEE del Consiglio; il legislatore nazionale dovrà individuare le autorità nazionali competenti in materia di sorveglianza del mercato e controlli, nonché allo svolgimento delle attività prescritte dal regolamento in tema di notifica degli organismi di valutazione della conformità dei prodotti in questione; al riguardo, sottolineato che sarà esercitata l'opzione relativa alla possibilità di affidare all'organismo unico nazionale di accreditamento la valutazione ed il controllo dei predetti organismi da notificare;
   evidenziato che l'articolo 7 conferisce la delega per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) n. 2016/426 sugli apparecchi che bruciano carburanti gassosi e che abroga la direttiva 2009/142/CE,
  delibera di

RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 3

Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5).

PARERE APPROVATO

  La X Commissione Attività produttive,
   esaminata, per le parti di propria competenza, la Relazione consuntiva sulla partecipazione dell'Italia all'Unione europea relativa all'anno 2016 (Doc. LXXXVII, n. 5);
   osservato che la Relazione, trasmessa alle Camere il 5 aprile 2017, ha la finalità di fornire al Parlamento tutti gli elementi conoscitivi necessari per valutare la partecipazione dell'Italia all'Unione europea nell'anno precedente;
   sottolineato altresì che la Relazione ha lo scopo di recare un rendiconto dettagliato delle attività svolte e delle posizioni assunte dall'Italia nell'anno precedente, al fine di consentire alle Camere di verificare l'adeguatezza e l'efficacia dell'azione negoziale italiana e la sua rispondenza rispetto agli indirizzi parlamentari; essa rappresenta pertanto il principale strumento per l'esercizio della funzione di controllo ex post del Parlamento sulla condotta del Governo nelle sedi decisionali dell'Unione europea;
   rilevato che la X Commissione nel 2016 ha dato un importante contributo, esaminando provvedimenti in fase ascendente, nell'ambito delle materie di propria competenza e approvando 13 documenti finali (8 dei quali in congiuntamente ad altre Commissioni), ai sensi dell'articolo 127, comma 2, del regolamento, inviati al Governo e alle istituzioni europee per intervenire efficacemente nella fase di formazione delle normative e delle politiche europee, secondo quanto previsto dal trattato sull'Unione europea e dal trattato sul funzionamento dell'Unione europea; ricordato in particolare che:
    con riferimento alle politiche per l'energia, la X Commissione ha approvato il Doc. XVIII, n. 34, sulla proposta di regolamento relativamente alle statistiche europee in tema di gas naturale e di energia elettrica (di cui alla COM(2015) 496 final); il Doc. XVIII, n. 44, in materia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico (di cui alla COM(2016) 52 final; il Doc. XVIII, n. 47, sulla Comunicazione della Commissione relativa ad una strategia dell'UE in materia di gas naturale liquefatto e stoccaggio del gas (di cui alla COM(2016) n. 49 final);
    con riferimento alle politiche per l'impresa, la X Commissione ha approvato il Doc. XVIII, n. 45, relativo alla comunicazione della Commissione europea sull'acciaio (COM (2016) 155 final) in cui si affrontano le complesse tematiche della riforma degli strumenti di difesa commerciale;
    con riferimento alla tutela dei consumatori, nel 2016 sono stati forniti contributi ai negoziati di diverse proposte normative oggetto del cosiddetto Pacchetto e-commerce (COM(2015) 627 final, COM(2015) 633 final, COM(2015) 634 final e COM(2015) 635 final) sul quale le Commissioni riunite IX e X hanno approvato tre documenti finali (Doc. XVIII, 38, 39 e 40);
    con riferimento alla Strategia per il mercato unico digitale (di cui alle (COM (2015) 192 final, COM(2016)176 final, Pag. 183COM(2016)178 final e (COM(2016)180 final)), le Commissioni riunite IX e X hanno approvato rispettivamente i Doc. XVIII, n. 37, n. 48, n. 49 e n. 50;
    con riferimento alle politiche volte a promuovere la riduzione delle emissioni (di cui alla COM(2015) 337 final) e la strategia dell'Unione europea in materia di riscaldamento e raffreddamento (di cui alla COM(2015) 51 final) le Commissioni riunite VIII e X hanno approvato i Doc. XVIII, n. 31 e 46;
   sottolineato positivamente che la Commissione europea ha costantemente risposto ai documenti finali inviati offrendo un proficuo riscontro al lavoro in fase ascendente delle Commissioni parlamentari nell'ambito del dialogo politico;
   auspicato che per il futuro la Relazione possa assolvere sempre più compiutamente alla funzione di controllo ex post attraverso l'esplicitazione di elementi più puntuali di riscontro tra gli orientamenti espressi dagli organi parlamentari e le posizioni adottate dal Governo,
  delibera di esprimere

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 4

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016 (C. 4638 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA

  La X Commissione,
   esaminato il disegno di legge (C. 4638 Governo) recante il «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016», relativamente alle parti di propria competenza;
   richiamato, in linea generale, quanto segnalato dalla Corte dei Conti, in sede di udienza per il rilascio del giudizio di parificazione del Rendiconto generale dello Stato, circa il fatto che:
    «... si evidenzia una sostanziale tenuta dei conti entro un quadro d'assieme che vede progressivamente ricondotti all'equilibrio di bilancio alcuni principali comparti quali quelli riguardanti le Amministrazioni locali, assegnandosi allo Stato centrale un ruolo strategico nel perseguimento degli obiettivi programmatici»;
    «... particolarmente incoraggiante appare il livello raggiunto dall'avanzo primario che, in una condizione di crescita economica ancora alquanto lenta, costituisce un parametro decisivo per avviare a riduzione il debito pubblico secondo il profilo programmatico tracciato»;
    «... la questione di fondo per il nostro Paese riguarda, ancora una volta, il modo di poter conciliare l'esigenza vitale di un recupero di tassi di crescita economica più elevati con il mantenimento di condizioni di sicurezza nella gestione della finanza pubblica. È stato già più volte rilevato come il passaggio sia reso più difficile proprio da una ripresa economica che, in Italia, ancora non raggiunge il ritmo della media europea, anche se già in parte rafforzata dagli interventi avviati nella direzione di un più alto saggio di accumulazione e di un maggiore stimolo alla produttività»;
    «... va osservato che il Governo, in accordo con la Commissione europea, ha impostato una strategia di fiscal policy che non pone certo in discussione l'obiettivo di riduzione del disavanzo pubblico, ma ne modula, con maggiore flessibilità, la velocità di aggiustamento verso il c.d. “obiettivo di medio termine”. E ciò per non penalizzare ulteriormente una ripresa economica ancora lenta»,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:
   a) anche in riferimento alle annotazioni della Corte dei Conti, segnali la Commissione di merito al Governo le esigenze:
    del rafforzamento del monitoraggio delle Amministrazioni sui volumi di spesa centralizzati;
    del miglioramento del trend della capacità di pagamento al fine di evitare accumuli di passività e di ridurre i tempi di pagamento dei debiti commerciali;
    della prevenzione della formazione di significativi debiti fuori bilancio;
    del più ampio ricorso da parte delle Amministrazioni ad indicatori di risultato e d'impatto per la misurazione degli obiettivi;Pag. 185
    dell'avanzamento dei processi di riforma della struttura della spesa pubblica e del sistema tributario;
   b) sul versante delle politiche di coesione, segnali la Commissione di merito al Governo la consistenza dei residui passivi del Fondo per lo sviluppo e la coesione (circa 15 miliardi) e le connesse necessità di accelerazione tanto delle procedure di chiusura della rendicontazione, quanto del perseguimento degli obiettivi strategici di cui alla delibera CIPE n. 25 del 10 agosto 2016 in materia di riparto tematico delle risorse (circa 38 miliardi) del FSC 2014-2020;
   c) in riferimento alle missioni ed ai programmi MiSE complessivamente considerati, segnali la Commissione di merito al Governo la prevalenza nel suo stato di previsione – evidenziata anche dalla Corte dei Conti – di gestioni strategiche di altri ministeri o di attività storicizzate non riconducibili ad attività strategiche della Direttiva annuale, nonché – in riferimento ai residui propri riconducibili per circa1,7 miliardi di euro a somme impegnate ma non pagate per contributi alle imprese per investimenti – le questioni dei tempi dei processi di attuazione dei programmi di finanziamento e dell'assegnazione di risorse da parte del MEF al MiSE in prossimità della chiusura dell'esercizio finanziario;
   d) in riferimento al programma 7 della missione MISE n. 10 «Energia e diversificazione delle fonti energetiche», segnali la Commissione di merito al Governo l'opportunità della tempestiva revisione del meccanismo di funzionamento della Ricerca di sistema elettrico nazionale in un'ottica di integrazione del Piano triennale in materia con gli obiettivi strategici di più lungo periodo, nonché l'esigenza del miglioramento della capacità di pianificazione progettuale della SO.G.I.N.;
   e) posto che nel 2016 – come ricordato dalla Corte dei Conti – «... la spesa diretta dello Stato per investimenti rappresenta solo il 12,5 per cento degli stanziamenti definitivi in conto capitale...» e che «ricomprendendo tra gli investimenti anche i contributi e i trasferimenti in conto capitale, nel 2016 i pagamenti raggiungono gli 8,9 miliardi (-1,6 per cento rispetto al 2015)...», segnali la Commissione di merito al Governo il peculiare rilievo assunto dalla spesa per contributi agli investimenti per imprese private di cui al programma 7 della missione MiSE n. 11 «Competitività e sviluppo delle imprese» e, in particolare, il rilievo del rifinanziamento, nel 2016, del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese per circa 900 milioni di euro, nonché delle semplificazioni introdotte per il migliore ricorso alla «Nuova Sabatini»; in riferimento al programma 5 della missione n. 11, segnali la Commissione di merito al Governo la complessità della gestione di importanti dotazioni per il comparto difesa secondo un modello di controllo finanziario-amministrativo da parte del MISE e di programmazione e gestione progettuale da parte del Ministero della difesa;
   f) in riferimento alla missione MiSE n.16 «Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo», segnali la Commissione di merito al Governo l'utilità del sempre maggiore coordinamento tra Piano straordinario per la promozione del made in Italy ed ordinarie azioni di sostegno delle imprese italiane nei mercati internazionali, nonché del puntuale monitoraggio dell'effettivo impatto del suddetto Piano;
   g) posto che – come rammentato dalla Corte dei Conti – nel 2016, gli stanziamenti per la ricerca sono risultati prossimi ai 3 miliardi di euro, «sostanzialmente in linea con l'importo relativo al 2015, ma attestandosi su un valore nettamente inferiore a quello di soli pochi anni prima (poco meno di 4 miliardi nel 2010)», in riferimento alla missione «Ricerca e innovazione» del Ministero dell'istruzione, università e ricerca, segnali la Commissione di merito al Governo:
    1. il rilievo della semplificazione delle procedure di concessione dei finanziamenti alla ricerca nell'ottica dell'integrazione Pag. 186di programmazione e governance di risorse nazionali e comunitarie e di partenariato pubblico-privato fatta propria dal Programma Nazionale della Ricerca (PNR) 2015-2020;
    2. la centralità della valutazione della qualità della ricerca da parte dell'ANVUR per il finanziamento dei progetti premiali a carico del Fondo di funzionamento degli Enti di ricerca-FOE;
    3. la criticità del finanziamento del Fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica (FIRST) solo attraverso fondi originariamente destinati a progetti di ricerca di base (PRIN), stante il venir meno, a partire dal 2010, del finanziamento relativo a FIRB e FAR, con il conseguente stallo di interventi straordinari di sostegno e sviluppo di attività di ricerca fondamentale e industriale;
    4. il ruolo cruciale dello specifico Piano di rafforzamento amministrativo (PRA) per il PON Ricerca e innovazione 2014-2020 e della nuova programmazione per i cluster tecnologici con un finanziamento di oltre 300 milioni di euro;
    5. l'esigenza, ancora, dell'azione coordinata per il miglioramento qualitativo e quantitativo della partecipazione italiana al programma quadro europeo di ricerca e innovazione Horizon 2020;
   h) in riferimento alla missione «Turismo» ed al programma «Sviluppo e competitività del turismo» del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, segnali la Commissione di merito al Governo l'esigenza di ottimizzazione e di progressivo rafforzamento degli stanziamenti dedicati (nel 2016, circa 46 milioni di euro e circa 156 milioni di residui) in coerenza con l'impianto complessivo e con le linee guida del nuovo Piano strategico di sviluppo del turismo in Italia 2017-2022 e con particolare riferimento ai crediti d'imposta per la riqualificazione della ricettività e la digitalizzazione del sistema turistico, alla rete infrastrutturale per accessibilità ed intermodalità, alla digitalizzazione della promozione.; segnali altresì – anche sulla scorta delle annotazioni della Corte dei Conti – le difficoltà di avvio dei progetti interregionali e di eccellenza coinvolgenti le Regioni, nonché dei progetti innovativi coinvolgenti gli Enti locali.

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ALLEGATO 5

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017 (C. 4639 Governo, approvato dal Senato).

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 3: Stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 7: Stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).

Tabella n. 13: Stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l'anno finanziario 2017 (limitatamente alle parti di competenza).

RELAZIONE APPROVATA

  La X Commissione,
   esaminato il disegno di legge (C. 4639 Governo) recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017» con riferimento: alla Tabella n. 2 recante lo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, limitatamente alle parti di competenza; alla Tabella n. 3 recante lo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, limitatamente alle parti di competenza; alla Tabella n. 7 recante lo stato di previsione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, limitatamente alle parti di competenza; alla Tabella n. 13 recante lo stato di previsione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, limitatamente alle parti di competenza;
   rammentato che la previsione assestata di competenza del saldo risultante dal disegno di legge in esame presenta una variazione di segno negativo pari a 17,4 miliardi di euro, e che tale variazione negativa è determinata dal peggioramento per 21,9 miliardi di euro per atti amministrativi e dal miglioramento per 4,5 miliardi di euro indotto dalle proposte recate dal medesimo disegno di legge e comportanti aumento di entrate per 2,8 miliardi di euro e riduzione di spesa per interessi per 1,9 miliardi di euro, riduzione parzialmente compensata da aumento di spesa corrente ed in conto capitale per circa 300 milioni di euro;
   rammentati altresì:
    l'impatto sul peggioramento del saldo netto da finanziare degli effetti del decreto-legge n. 237 del 2016 (c.d. decreto «salva-risparmio») sulla voce relativa alle acquisizioni di attività finanziarie (+ 20.000 milioni di euro in termini di competenza e cassa);Pag. 188
    l'incremento delle spese in conto capitale di soli 45 milioni di euro per competenza e di circa 2,5 miliardi di euro per cassa in ragione, tra l'altro, dello smaltimento di circa 1,26 miliardi di euro di residui relativi ai contributi alle imprese per investimenti (di cui 900 milioni di euro per il programma di investimenti di Ferrovie dello Stato, 200 milioni di euro per il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, 65 milioni di euro per il Fondo competitività e sviluppo) e di circa 1 miliardo di euro per residui relativi a contributi agli investimenti destinati a pubbliche amministrazioni (uffici speciali per la città de L'Aquila e per i comuni del cratere per ricostruzione e rilancio socio-economico);
    nell'ambito della Tabella n. 3 MiSE, la variazione in aumento della missione «Competitività e sviluppo delle imprese» per 447 milioni di cassa a seguito di maggiori assegnazioni al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, al Fondo per la competitività e lo sviluppo e ai contratti di sviluppo (programma 7 « Incentivazione del sistema produttivo»: finanziamenti agevolati e contributi in conto interessi ed in conto capitale per lo sviluppo delle imprese per circa 222 milioni di euro; garanzie a sostegno del credito alle PMI per circa 197 milioni di euro);
    la disposizione dell'articolo 1, comma 2, del disegno di legge in esame – modificativa dell'articolo 3, comma 3, della legge di bilancio per il 2017, in materia di quantificazione dell'importo massimo degli impegni assumibili da SACE Spa per l'anno finanziario 2017 – operante una riduzione da 5 a 2 miliardi di euro delle garanzie di durata fino a due anni ed un aumento da 14 a 17 miliardi di euro delle garanzie di durata superiore ai due anni,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con la seguente osservazione:
   segnali la Commissione di merito al Governo l'opportunità di una valutazione dello smaltimento dei residui e delle variazioni di cassa che, fermo restando il necessario equilibrio tra disciplina fiscale ed impulso alle politiche attive, tenga in particolare conto il ruolo di capitoli di bilancio di peculiare rilievo per la competitività e lo sviluppo del sistema produttivo.