CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 26 settembre 2017
881.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Finanze (VI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016. C. 4638 Governo, approvato dal Senato.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 4638, approvato dal Senato, recante il Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2016;
   segnalato in primo luogo come, nel 2016, il PIL nominale abbia registrato una crescita dell'1,6 per cento rispetto all'anno precedente, pari in termini reali allo 0,9 per cento, confermando l'inversione di tendenza della congiuntura economica avviata nel 2014, con una crescita di 0,1 punti percentuali, poi proseguita nel 2015, con un incremento dello 0,8 per cento, e che, sulla base delle previsioni del DEF 2017, dovrebbe ulteriormente consolidarsi nell'anno in corso;
   rilevato come la gestione di competenza abbia fatto segnare nel 2016 un miglioramento dei saldi rispetto sia alle previsioni definitive sia all'esercizio finanziario 2015;
   sottolineato il miglioramento, pari a 30,4 miliardi rispetto al saldo registrato nel 2015, del valore del saldo netto da finanziare nel 2016, dovuto al buon andamento delle entrate accertate (11,7 miliardi di euro) e alla sensibile contrazione delle spese correnti e rilevato inoltre come tale saldo risulti migliore anche rispetto alle previsioni definitive;
   evidenziato altresì il positivo andamento, nel 2016, del dato relativo al risparmio pubblico, che passa da un valore negativo di 9 miliardi di euro registrato nel 2015 a un valore positivo di 27,8 miliardi, con un miglioramento di oltre 37 miliardi rispetto al 2015, grazie principalmente alla diminuzione delle spese correnti e al buon andamento delle entrate tributarie ed extra-tributarie;
   rilevato in particolare, per quanto riguarda le entrate finali, come gli accertamenti siano ammontati nel 2016 a 581.315 milioni di euro, evidenziando un aumento rispetto al 2015 e confermando l'andamento crescente già evidenziatosi in tale ultimo anno;
   segnalato altresì come, dopo un triennio di crescita, nel 2016 si registri una riduzione di 18,7 miliardi delle spese finali rispetto ai risultati 2015, nel contesto della richiamata, significativa contrazione delle spese correnti, che diminuiscono di 20,2 miliardi, e di una lieve ripresa della spesa in conto capitale (+1,5 miliardi);
   rilevato quindi come anche il dato relativo al ricorso al mercato nel 2016 evidenzi una riduzione rispetto al 2015 (passando da 257,1 a 207,1 miliardi di euro), confermando la dinamica di riduzione degli ultimi tre anni;
   segnalato inoltre come sia il saldo netto da finanziare sia il ricorso al mercato registrati nel 2016 siano rimasti nettamente al di sotto del tetto massimo stabilito dalla legge di stabilità per il 2016;
   sottolineato come anche la Corte dei conti, nella sua Relazione sul Rendiconto 2016, evidenzi la sostanziale tenuta dei conti pubblici, in un quadro d'insieme che vede progressivamente ricondotti all'equilibrio Pag. 149di bilancio alcuni fondamentali comparti, quali quelli riguardanti le Amministrazioni locali;
   segnalato inoltre come la stessa Corte dei conti evidenzi che gli strumenti di regolazione adottati al riguardo hanno consentito di raggiungere gli obiettivi di saldo concordati in sede europea e che il livello dall'avanzo primario raggiunto, in una condizione di crescita economica ancora lenta, costituisce un fattore decisivo per avviare la riduzione del debito pubblico secondo il percorso programmatico tracciato;
   rilevato altresì come la Corte abbia sottolineato i progressi nell'azione di riduzione e di razionalizzazione della spesa statale, che, grazie al cambio di passo deciso anche in questo settore dal Governo, non è più affidata a meri tagli lineari, ma che risponde invece a un obiettivo di riqualificazione della spesa stessa, volto a sostenere la ripresa dell'attività di accumulazione del capitale e, quindi, a rafforzare la ripresa economica;
   evidenziato come l'aumento delle entrate sia riconducibile, oltre che al miglioramento del ciclo economico, all'andamento positivo degli accertamenti relativi alle entrate tributarie, le quali hanno fatto registrare nel 2016 un incremento di 11,6 miliardi rispetto al 2015, cui si contrappone una flessione di quasi 5 miliardi rispetto al 2015 delle entrate relative ad «Alienazione ed ammortamento di beni patrimoniali e riscossione di crediti»;
   segnalato come l'incremento del dato concernente gli accertamenti tributari sia dovuto principalmente ai maggiori accertamenti relativi alle tasse ed imposte sugli affari, per 5,2 miliardi (+3,2 per cento), alle imposte sul patrimonio e sui redditi, per 2,9 miliardi (+1,1 per cento), e agli introiti per lotto, lotterie ed altre attività di giuoco, per 2,4 miliardi (+20,6 per cento);
   rilevato altresì, in tale contesto, come nel 2016 il gettito delle accise sui prodotti petroliferi, che rappresenta circa il 12 per cento del totale delle imposte indirette e il 6 per cento del totale delle imposte, abbia di poco superato i 25 miliardi, mantenendosi pressoché stabile rispetto all'anno precedente, nonostante i consumi totali si siano assestati sui livelli del 2014, con una lieve diminuzione rispetto all'anno precedente, a seguito della modesta flessione nel consumo sia di benzina sia di gasolio;
   evidenziato come l'azione di controllo svolta dall'Agenzia delle entrate nel 2016 si sia fortemente proiettata sulla gestione delle istanze di adesione volontaria (cosiddetta voluntary disclosure), che ha determinato un gettito superiore ai 4 miliardi;
   segnalato, per quanto riguarda la riscossione, come il risultato di gettito del 2016 (pari a circa 563 miliardi) registri una crescita rispetto al 2015 (+2,5 per cento), a conferma di una tendenza che dal 2012 ha visto incrementare il gettito del 10,8 per cento, grazie prevalentemente all'aumento delle riscossioni in conto competenza (+3,3 per cento);
   segnalato altresì l'aumento delle attività di verifica e controllo (+10 per cento), nonché dei controlli strumentali (+2 per cento), svolti dalla Guardia di Finanza nel 2016, a conferma del pieno impegno del Corpo nel contrasto all'evasione fiscale;
   evidenziate quindi le numerose iniziative adottate dall'Esecutivo e dal Parlamento, soprattutto in attuazione della delega per la riforma del sistema fiscale di cui alla legge n. 23 del 2014, per promuovere la tax compliance e per migliorare i servizi ai contribuenti, tra le quali si richiamano in particolare l'adozione della fatturazione elettronica e della comunicazione telematica dei dati delle fatture IVA, l'invio di comunicazioni ai contribuenti e il più tempestivo incrocio dei dati dell'Anagrafe tributaria;
   rilevato l'incremento di 3,8 miliardi rispetto alla fine del 2015 (+10 per cento), delle rateazioni di imposte in essere presso Equitalia, che ammontavano alla fine del Pag. 1502016 a 42,3 miliardi, mentre le rateazioni revocate alla stessa data ammontano a 69,4 miliardi, con un incremento di 15 miliardi (+27,6 per cento);
   evidenziato positivamente come le analisi sull'andamento del contenzioso tributario confermino la diminuzione dei nuovi ricorsi, sia per gli effetti deflattivi prodotti dall'introduzione, voluta dal Governo, dell'istituto della mediazione-reclamo, sia per i più ridotti volumi di produzione di atti realizzati negli ultimi anni,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017. C. 4639 Governo, approvato dal Senato.

Tabella n. 1: Stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2017.

Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2017.

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La VI Commissione Finanze,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 4639, approvato dal Senato, recante disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2017;
   rilevato come il valore del saldo netto da finanziare che si determina sulla base delle previsioni recate dal disegno di legge di assestamento rientri nel limite massimo stabilito dalla legge di bilancio per il 2017, sebbene tale saldo evidenzi, in termini di competenza, un peggioramento rispetto alle previsioni iniziali di bilancio, dovuto per -21,9 miliardi alle variazioni per atto amministrativo e per +4,5 miliardi di euro alle variazioni di valore positivo proposte dal medesimo disegno di legge di assestamento;
   rilevato come il dato relativo al risparmio pubblico registri un miglioramento rispetto alla previsione iniziale, attestandosi a 2,9 miliardi, mentre i dati concernenti il ricorso al mercato evidenziano un impatto negativo sul saldo, pari a -12,4 miliardi, passando da circa 293,1 miliardi di euro a circa 305,5 miliardi;
   segnalato come l'importo complessivo tanto delle entrate finali quanto delle spese finali sia stato incrementato di 200 milioni di euro a seguito dell'approvazione al Senato dell'emendamento 1.Tab.1.100 del Governo, che ha registrato un pari aumento di 200 milioni per l'anno 2017 delle entrate extra-tributarie, per tenere conto dei maggiori dividendi che saranno versati dalle società pubbliche;
   evidenziato in particolare, per quanto attiene ai profili di competenza della Commissione Finanze, come l'aumento delle entrate, che interessa sia le entrate tributarie sia le entrate extra-tributarie, sia dovuto per 2,5 miliardi alle variazioni per atto amministrativo e per 2,8 miliardi alle variazioni proposte dal disegno di legge di assestamento, in ragione dell'adeguamento delle previsioni al quadro macroeconomico per l'anno corrente, assunto a base per l'elaborazione delle stime per il 2017 contenute nel DEF di aprile scorso, nonché dell'andamento del gettito registrato nei primi mesi dell'anno in corso;
   segnalato come le entrate tributarie registrino variazioni in aumento, ascrivibili ad atti amministrativi, per circa 370 milioni di euro, derivanti dagli effetti connessi sia al decreto-legge n. 189 del 2016, che ha previsto, da un lato, minori entrate derivanti dall'esenzione dei redditi da fabbricati ai fini IRPEF/IRES e IMU e, dall'altro, maggiori entrate a seguito del versamento del mancato gettito conseguente Pag. 152alla sospensione nel 2016 dei versamenti tributari per i residenti dei comuni colpiti dal sisma, sia al decreto-legge n. 193 del 2016, che ha esteso la possibilità di estinguere i debiti relativi ai carichi affidati agli agenti della riscossione di un ulteriore anno fino al 2016, sia al decreto-legge n. 8 del 2017, il quale ha stabilito la proroga di un anno dei termini di pagamento per l'estinzione dei debiti relativi ai carichi affidati agli agenti di riscossione, concessa ai residenti dei comuni colpiti dall'evento sismico;
   segnalato, per quanto attiene specificamente alle proposte di variazioni formulate con il disegno di legge di assestamento relativamente alle entrate tributarie, come il provvedimento proponga variazioni in aumento relative al gettito IRPEF (+1.929 milioni) e all'imposta sul valore aggiunto (+2.026 milioni), mentre si propone una diminuzione del gettito relativo alle imposte sostitutive (-1.579 milioni), dei versamenti derivanti dall'adesione alla procedura di collaborazione volontaria (cosiddetta voluntary disclosure) (-400 milioni), nonché del gettito ascrivibile all'imposta sul consumo di tabacchi (-1.000 milioni);
   rilevato, per quanto riguarda lo Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze (Tabella n. 2), relativamente agli aspetti di competenza della Commissione Finanze, come il disegno di legge preveda: un incremento di 63,2 milioni in termini di sola cassa degli stanziamenti relativi al programma «Interventi di sostegno tramite il sistema della fiscalità»; un incremento di 5,6 milioni in termini di competenza e di 26 milioni in termini di cassa degli stanziamenti relativi al programma «Regolazione, giurisdizione e coordinamento del sistema della fiscalità»; un incremento di 10 milioni in termini di competenza e di 208 milioni in termini di cassa degli stanziamenti relativi al programma «Regolazioni contabili, restituzioni e rimborsi di imposta»; un aumento di 9,3 milioni, sia in termini di competenza sia in termini di cassa, degli stanziamenti relativi al programma «Regolamentazione e vigilanza sul settore finanziario»; un aumento di 4,8 milioni in termini di competenza e di 30 milioni in termini di cassa degli stanziamenti attinenti al programma «Prevenzione e repressione delle frodi e delle violazioni agli obblighi fiscali»; un incremento di 17,8 milioni in termini di cassa degli stanziamenti afferenti al programma «Concorso della Guardia di finanza alla sicurezza pubblica» nell'ambito della missione «Ordine pubblico e sicurezza»,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.