CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 luglio 2017
861.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Modifica dell'articolo 403 del codice civile, in materia di intervento della pubblica autorità a favore dei minori. C. 4299 Agostinelli.

SUBEMENDAMENTO ED EMENDAMENTO APPROVATI

ART. 1.

  All'articolo 1, comma 1, capoverso, primo comma, sostituire le parole: la pubblica autorità a mezzo dei competenti servizi sociali, con le seguenti: la pubblica autorità, anche avvalendosi dei competenti servizi sociali,.
0. 1. 1. 1. (Nuova formulazione) Ferranti.

  Sostituire l'articolo con il seguente:

Art. 1.

  L'articolo 403 del codice civile è sostituito dal seguente:
  «Art. 403. – (Intervento della pubblica autorità a tutela dei minori). – Quando il minore si trova in uno stato di evidente abbandono o comunque esposto a grave pericolo per il suo benessere fisico o psichico, la pubblica autorità, a mezzo dei competenti servizi sociali, ove consentito dalle circostanze, sentito il minore stesso che abbia compiuto gli anni dodici e anche di età inferiore, in considerazione della sua capacità di discernimento, ne dispone, in via urgente e provvisoria, il collocamento in un ambiente adeguato alle sue esigenze sino a quando si possa provvedere in modo stabile alla tutela della sua persona, valutando prioritariamente la possibilità di collocarlo presso parenti entro il quarto grado.
  L'autorità procedente deve, entro ventiquattro ore, dare notizia del provvedimento adottato in applicazione del primo comma al procuratore della Repubblica presso il competente tribunale per i minorenni che, verificata la fondatezza delle ragioni dell'intervento della pubblica autorità, senza indugio, promuove gli opportuni provvedimenti, ai sensi degli articoli 330 e seguenti del presente codice, nonché, ove ne ricorrano le condizioni, degli articoli 4, 9 e 10 della legge 4 maggio 1983, n. 184.».
1. 1. La Relatrice.

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ALLEGATO 2

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul Quadro di valutazione UE della giustizia 2017. COM(2017)167 final.

DOCUMENTO CONCLUSIVO

  La II Commissione, esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento della Camera dei deputati, la Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sul quadro di valutazione UE della giustizia 2017 (COM(2017)167 final)
   considerato che:
    la qualità del «servizio giustizia» e l'efficienza dei sistemi giudiziari, con particolare riferimento ai procedimenti civili, commerciali e amministrativi, costituisce un fattore decisivo, per un verso, per promuovere la crescita economica e, per altro verso, per garantire la salvaguardia della sfera giuridica dei cittadini secondo i principi dell'ordinamento europeo in materia di Stato di diritto e di diritti fondamentali;
    negli ultimi anni si registra, a livello globale così come nell'ambito dell'UE, una crescente competizione tra i diversi ordinamenti nazionali, attesa la tendenza a vedere premiati, dal punto di vista della capacità di attrarre maggiori investimenti e di realizzare un ambiente normativo favorevole all'avvio di nuove attività imprenditoriali, quei Paesi i cui sistemi giudiziari sono in grado di garantire la certezza del diritto;
    d'altra parte, le carenze dei sistemi giudiziari per quanto riguarda la capacità di istruire processi e di emettere pronunce in tempi ragionevoli costituiscono fattori di menomazione della stessa garanzia del rispetto di valori imprescindibili per l'Unione europea quali la tutela dei diritti fondamentali e dello Stato di diritto;
    tali valori, peraltro, possono essere messi in pericolo dalle politiche di alcuni Stati membri, che pongono in discussione l'indipendenza della magistratura, che rappresenta uno dei principali indicatori della salvaguardia dello Stato di diritto;
    la rilevanza del Quadro di valutazione della giustizia, con particolare riferimento alla tutela dei diritti fondamentali e alle connesse ripercussioni sulle imprese e sugli investimenti nell'ambito del mercato unico, è confermata dal fatto che i risultati dell'analisi comparativa in esso contenuta sono sistematicamente utilizzati nell'ambito della procedura del Semestre europeo quale presupposto per la formulazione da parte del Consiglio delle appropriate raccomandazioni ai singoli Stati membri in materia di giustizia;
    l'edizione 2017 del Justice scoreboard si caratterizza per l'impiego di nuovi indicatori di efficienza dei sistemi giudiziari, con particolare riguardo all'applicazione del diritto europeo in settori molto significativi ai fini della realizzazione del mercato unico, come il diritto della concorrenza, delle comunicazioni elettroniche; della tutela dei marchi UE, della tutela dei consumatori, e quello in materia di contrasto al riciclaggio; la misurazione Pag. 36dell'efficienza della giustizia in tali specifiche materie si aggiunge all'impiego dei tradizionali parametri generali contenuti nei precedenti Quadri di valutazione della giustizia, recanti la durata, il tasso di ricambio e il volume delle cause pendenti per quanto riguarda i procedimenti civili, commerciali e amministrativi;
    il Quadro ripropone un'approfondita analisi in materia di indipendenza percepita del corpo giudiziario negli Stati membri, riportando altresì un efficace confronto tra gli ordinamenti nazionali per quanto riguarda i meccanismi normativi che regolano il grado d'incidenza del potere esecutivo nell'assunzione e nella progressione di carriera dei magistrati;
    l'analisi comparativa tra sistemi giudiziari contenuta nel Justice scoreboard, attraverso una limitata serie di indicatori qualificanti, rappresenta uno strumento particolarmente utile in quanto fa emergere e consente di condividere le migliori pratiche in atto negli Stati membri, favorendo l'adozione di riforme idonee a ridurre il persistente marcato disallineamento tra gli standard di giustizia nei diversi ordinamenti;
    relativamente alla situazione dell'Italia, si evidenzia come, in attuazione dei principi costituzionali, l'ordinamento garantisca la piena autonomia ed indipendenza della magistratura, assicurandone, inoltre, la costante formazione ed aggiornamento professionale. Si evidenzia altresì come le riforme realizzate o comunque avviate vadano nella direzione degli obiettivi individuati- attraverso gli indicatori- dal Quadro di valutazione, in quanto dirette a migliorare l'efficienza del sistema giudiziario, velocizzare la tempistica dei procedimenti e diminuire il carico pendente. Il settore della giustizia è stato, in effetti, uno di quelli in cui il legislatore è intervenuto più spesso e più intensamente nel corso della legislatura attraverso una serie di riforme, tra le quali si segnalano, in particolare, l'introduzione della mediazione obbligatoria, la negoziazione assistita, l'adozione di misure volte a sanzionare l'insorgenza di liti temerarie, la revisione della geografia giudiziaria, nonché interventi volti ad accelerare il processo civile. Si segnalano, inoltre, l'attuazione del processo telematico e significativi interventi in riferimento alla materia fallimentare e al processo esecutivo. Tali riforme sono state accompagnate da specifiche misure volte ad incrementare le dotazioni organiche dell'amministrazione giudiziaria, nonché il livello di efficienza dei servizi offerti ai cittadini;
    l'analisi comparata deve, dunque, indurre a proseguire il lavoro già avviato pervenendo ad una complessiva riforma della giustizia civile e del diritto fallimentare, in modo da allineare il nostro sistema a quelli dei Paesi di analoghe dimensioni in modo da superare definitivamente il differenziale di efficienza che pregiudica la capacità di attrarre investimenti e la piena fruizione dei diritti;
   rilevata la necessità che il presente documento finale sia trasmesso tempestivamente alla Commissione europea, nell'ambito del cosiddetto dialogo politico, nonché al Parlamento europeo e al Consiglio,

  esprime una valutazione positiva, con le seguenti osservazioni:
   a) pur risultando apprezzabile lo sforzo di aggiornare lo spettro degli indicatori adottati, è tuttavia auspicabile che nelle prossime edizioni dello Scoreboard si dedichi più puntuale attenzione ai profili che attengono alla effettiva garanzia dell'autonomia e dell'indipendenza della magistratura, che è volta a garantire l'equità, la prevedibilità e la certezza dell'ordinamento giuridico. Sotto questo profilo un esame comparato più analitico ed approfondito di quello offerto dall'attuale edizione può fornire alle Istituzioni europee la strumentazione necessaria per quel monitoraggio sull'effettivo rispetto dello Stato di diritto da più parti auspicato, che potrebbe preludere a misure preventive e sanzionatorie più efficaci;Pag. 37
   b) analogamente, è auspicabile che si dedichi maggior attenzione all'analisi dell'impegno profuso nei vari Stati membri per quanto concerne la formazione, l'aggiornamento professionale e la specializzazione dei componenti della magistratura in considerazione della crescente complessità del tessuto normativo e della elevata specificità e professionalità richiesta per alcuni comparti del diritto. Una maggiore attenzione alla formazione e all'aggiornamento professionale risulta tanto più necessaria sul piano interno in ragione della creazione ovvero del potenziamento di sezioni specializzate per specifiche materie quali il diritto societario, commerciale, fallimentare e il diritto di famiglia;
   c) in relazione alle osservazioni di cui alle lettere a) e b), si ravvisa l'opportunità di rafforzare, anche attraverso forme di più incisivo coordinamento, il ruolo della rete europea dei Consigli di giustizia (ENCJ) e delle reti europee tra le scuole di formazione della magistratura.