CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 maggio 2017
823.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari sociali (XII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-10153 Tripiedi: Verifica delle condizioni igienico sanitarie della mensa dell'Ospedale di Desio.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'interrogazione in esame, desidero preliminarmente riportare le informazioni che sono state fornite dalla Prefettura di Monza e della Brianza sull'episodio riferito dagli onorevoli interroganti.
  La vicenda si è verificata nel Presidio Ospedaliero di Desio che fa capo, a decorrere dal 1o gennaio 2016, all'Azienda Socio Sanitaria Territoriale (ASST) di Monza, subentrata a quella di Vimercate a seguito della riforma dell'assetto socio sanitario lombardo avvenuta con legge Regionale n. 23/2015.
  Sul rinvenimento di scarafaggi ed escrementi di topo all'interno dei locali adibiti a mensa del nosocomio di Desio, la Direzione Generale della predetta Azienda ospedaliera ha riferito di aver intrapreso tutte le azioni necessarie alla risoluzione delle criticità descritte dagli interroganti, non appena riscontrate, coinvolgendo la ATS (ex ASL) e ponendo in essere ogni necessaria attività di sanificazione profonda e deblatizzazione.
  Al riguardo, l'Azienda ospedaliera ha sottolineato che l'operazione è avvenuta senza che ne sia derivato alcun disservizio per i degenti e per i dipendenti, che hanno usufruito della somministrazione di pasti «veicolati», senza costi aggiuntivi per l'Azienda.
  Tenuto conto, poi, che la situazione è emersa subito dopo il passaggio della gestione della mensa al nuovo affidatario del servizio, la predetta Azienda Socio Sanitaria ha precisato di aver provveduto a chiedere il risanamento delle gravi carenze inerenti la manutenzione e le attrezzature da parte del gestore uscente; contestualmente è stata avviata una complessa attività di acquisizione e verifica della documentazione comprovante gli interventi di manutenzione ordinaria eseguiti nel corso degli anni, dei certificati relativi agli interventi di sanificazione ambientale effettuati, corredati dei relativi rapporti/relazioni indicanti gli esiti, nonché dell'attestazione di regolare esecuzione delle prestazioni rese, riferita al precedente contratto.
  L'Azienda ospedaliera ha, infine, comunicato di aver sospeso ogni pagamento nei confronti del precedente gestore in attesa di completare l'attività di verifica avviata.
  Alla luce di quanto esposto, e considerato che la questione riveste importanti profili igienico-sanitari con risvolti sulla salute dei pazienti, voglio rassicurare gli on.li interroganti sull'attenzione che il Ministero della salute pone sulla vicenda in esame. Verranno, infatti, monitorate le azioni intraprese dalla citata Asl al fine di valutare l'opportunità, se ravvisata, di adottare tutte le iniziative ritenute adeguate per il ripristino della normalità della situazione sotto il profilo igienico-sanitario.

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ALLEGATO 2

5-11211 Paola Boldrini: Iniziative per la piena strutturazione dei centri di senologia.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Desidero ringraziare gli Onorevoli interroganti perché mi consentono di tornare su di un argomento di particolare rilevanza per il Ministero della salute, sul quale, peraltro, il Governo ha assunto formali impegni nel corso, da ultimo, di una specifica seduta dedicata dal Senato a tale problematica.
  Negli ambiti della programmazione nazionale rivolta agli interventi di prevenzione e alle terapie delle patologie oncologiche, il Ministero della salute da sempre dedica particolare attenzione al cancro al seno.
  Esclusi i tumori della pelle, il carcinoma mammario costituisce, infatti, la neoplasia maggiormente diagnosticata nelle donne (circa un tumore maligno ogni tre è mammario), ed il rischio di sviluppare il carcinoma alla mammella aumenta con il progredire dell'età.
  Il «trend» di incidenza del tumore alla mammella nel nostro Paese appare stabile, mentre, fortunatamente, continua a calare in maniera significativa la mortalità dovuta a tale patologia (- 1,3 per cento per anno).
  Proprio in ragione dell'importanza della realizzazione della rete di strutture di senologia, auspicata dagli onorevoli interroganti, questo Ministero ha ritenuto opportuno istituire un Gruppo di lavoro, insieme alle Regioni e Province Autonome, al fine di predisporre un Documento di indirizzo nazionale per la definizione delle necessarie modalità organizzative.
  Tale Documento, recante «Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia», è stato sancito come Intesa in sede di Conferenza Stato-Regioni in data 18 dicembre 2014.
  Con tale provvedimento, il nostro Paese si è allineato, dunque, alle analoghe determinazioni raggiunte a livello comunitario.
  Infatti, la Risoluzione europea 2002/2279 sul cancro al seno aveva invitato «gli stati membri e la Commissione a fare della lotta contro il cancro al seno una priorità della politica sanitaria» e a «sviluppare una rete capillare di centri di senologia», definendo percorsi dedicati per le pazienti affette da tumore alla mammella.
  Come ben riferiscono gli onorevoli interroganti, con la successiva Risoluzione 2006/0449 sul cancro al seno, il Parlamento Europeo ha invitato tutti gli Stati membri ad assicurare, entro il 2016, la costituzione di centri multidisciplinari di senologia per tutto il territorio nazionale.
  Infatti, le evidenze scientifiche dimostrano che l'attivazione di percorsi dedicati offre significativi vantaggi in termini di sopravvivenza e di complessiva qualificazione delle cure e della qualità della vita.
  Il citato Documento recante «Linee di indirizzo sulle modalità organizzative ed assistenziali della rete dei centri di senologia» costituisce, dunque, il punto di partenza a cui i sistemi sanitari regionali devono fare riferimento, per realizzare nel territorio strutture adeguate ed organizzate, in grado di accogliere le pazienti e di offrire loro un adeguato percorso di cura, Pag. 164negli ambiti della programmazione e riorganizzazione per livelli di complessità delle strutture ad oggi già presenti ed operanti nel territorio nazionale.
  Detto Documento prende in considerazione i volumi e gli esiti delle prestazioni, evidenziando la stretta relazione tra alti volumi di attività ed esiti positivi, inquadrando nell'ambito di una rete i centri di senologia, dei quali viene definita l'articolazione e vengono indicati i requisiti quali-quantitativi, nonché i requisiti delle strutture per gli screening, delle strutture dedicate alla diagnostica clinica, e i requisiti per la comunicazione, per i processi di miglioramento e per l'umanizzazione.
  Un ampio spazio è dedicato, inoltre, alle modalità di valutazione e di verifica, con indicatori specifici e misurabili dei flussi correnti, di cui vengono definiti anche i valori attesi, al fine di offrire uno strumento più utilmente applicabile da parte di tutte le strutture presenti nel territorio nazionale.
  In considerazione del crescente interesse per il coinvolgimento attivo dei cittadini, uno specifico capitolo viene dedicato alla partecipazione attiva delle pazienti e del volontariato, in quanto tali iniziative rivestono un'importanza cruciale per le pazienti, sia che affrontino la patologia sia che offrano il loro contributo di esperienza personale.
  Il Documento ha individuato, dunque, gli strumenti di attuazione e di coordinamento per favorire l'implementazione della rete dei centri di senologia, in coerenza con le politiche europee e nazionali.
  L'obiettivo primario è il conseguimento di una migliore organizzazione dei servizi, nell'ottica di ottimizzare le risorse economiche e di utilizzare nel modo migliore l'esperienza dei professionisti, nonché il raggiungimento di una efficace pianificazione che consenta di erogare prestazioni sanitarie di qualità e nel modo più appropriato per le pazienti.
  La rete deve essere in grado di intercettare completamente la domanda delle pazienti e di offrire loro servizi e prestazioni di qualità.
  Desidero, inoltre, rimarcare che, in considerazione del crescente interesse per il coinvolgimento attivo dei cittadini, uno specifico capitolo viene dedicato alla partecipazione attiva delle pazienti e del volontariato, in quanto tali iniziative rivestono un'importanza cruciale per le pazienti, sia che affrontino la patologia sia che offrano il loro contributo di esperienza personale.
  Se questi, dunque, sono gli obiettivi che sono stati condivisi e prefissati al fine di realizzare una efficace rete multidisciplinare di senologia, il Ministero della salute ha concentrato la propria attività di stimolo sulle Regioni per valutare lo stato di avanzamento della stessa.
  A tale specifico fine è stato attivato un gruppo di coordinamento che ha elaborato una apposita «Checklist» inoltrata alle Regioni per valutare lo stato di implementazione della rete.
  Le risposte, opportunamente verificate, saranno oggetto di valutazione ai fini degli sviluppi della rete di senologia, la quale è parte della rete oncologica e deve corrispondere ai criteri organizzativi su livelli di complessità.
  Inoltre, il Ministero della salute intende effettuare una verifica puntuale dei dati contenuti nelle schede di dimissioni ospedaliere per l'anno 2016, in quanto i dati degli anni precedenti mostrano ancora uno scostamento dai parametri indicati dall'Intesa del 2014 e dal d. m. n. 70/2015.
  L'adempienza delle Regioni verrà valutata, altresì, tramite il Questionario dei Livelli Essenziali di Assistenza 2016, anche per le «Breast Unit».
  Per completezza, segnalo che è tuttora in corso l'iniziativa intrapresa nel 2015 dalla Commissione Europea per lo sviluppo di un sistema volontario europeo di garanzia della qualità per i servizi dedicati al cancro al seno.
  Tale iniziativa riguarda le varie fasi del processo terapeutico del tumore al seno: screening, diagnosi, trattamento, riabilitazione, prestazioni di follow-up e di survivor-ship, cure palliative.

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ALLEGATO 3

Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute. C. 3868 Governo, approvato dal Senato e C. 334 Catanoso Genoese, C. 993 Rondini, C. 1088 Grimoldi, C. 1229 Lenzi, C. 1429 Fabbri, C. 1961 Miotto, C. 2518 Binetti, C. 2781 Lodolini, C. 3263 Gregori, C. 3307 Vezzali, C. 3319 Vezzali, C. 3377 Lenzi e C. 3999 Elvira Savino.

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 2.

  Sopprimerlo.
*2. 6. Il Relatore.

  Sopprimerlo.
*2. 3. Lenzi, Carnevali, Mariano, Miotto.

ART. 3.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: su proposta delle con le seguenti: sentite le.
3. 9. Lenzi, Carnevali, Paola Boldrini, Mariano, Miotto.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, comma 1, secondo periodo, dopo le parole: circoscrizioni geografiche confinanti aggiungere le seguenti: ovvero una o più regioni.
3. 10. (Nuova formulazione). Lenzi, Carnevali, Paola Boldrini, Mariano, Miotto.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, dopo il comma 1, aggiungere il seguente: 1-bis. Per l'esercizio di funzioni di particolare rilevanza, il Ministero della salute, sentite le rispettive Federazioni nazionali e d'intesa con gli Ordini interessati, può disporre il ricorso a forme di avvalimento o di associazione tra i medesimi.
3. 103. (Nuova formulazione). Il Relatore.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, comma 2, lettera c), le parole: nei codici deontologici, sono sostituite dalle seguenti: nei rispettivi codici deontologici.
3. 8. Binetti, Buttiglione, Cera, De Mita.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, comma 2, la lettera c), aggiungere, in fine, il seguente periodo:. Non svolgono ruoli di rappresentanza sindacale.
3. 12. (Nuova formulazione). Lenzi, Paola Boldrini, Mariano, Patriarca, Miotto.

  Al comma 1, capoverso Art. 1, comma 2, lettera d), sostituire le parole: la tenuta e la pubblicità con le seguenti: la tenuta, anche Pag. 166informatizzata, e la pubblicità, anche telematica,.
3. 55. (Nuova formulazione). Grillo, Colonnese, Mantero, Baroni, Silvia Giordano, Lorefice, Nesci, Dall'Osso.

  Al comma 1, capoverso Art. 2, comma 2, dopo le parole: Ciascun ordine aggiungere le seguenti:, garantendo l'equilibrio di genere e il rinnovo generazionale nella rappresentanza, secondo modalità stabilite nei successivi regolamenti,.
3. 14. (Nuova formulazione). Amato, Lenzi, Carnevali, Paola Boldrini, Mariano, Miotto, D'Incecco.

  Al comma 1, capoverso Art. 2, comma 2, lettera a), aggiungere, in fine, le seguenti parole:, garantendo comunque un'adeguata rappresentanza a tutte le professioni che ne fanno parte.
3. 25. (Nuova formulazione). Paola Boldrini, Mariano, D'Incecco.

  Al comma 1, capoverso Art. 2, comma 2, lettera c), sostituire il primo periodo con il seguente: c) il collegio dei revisori, composto da tre iscritti all'albo dei revisori legali quali componenti effettivi e da un iscritto in qualità di revisore supplente, scelti mediante estrazione da un elenco nel quale possono essere inseriti, a richiesta, i soggetti iscritti, a livello regionale, nel Registro dei revisori legali.
3. 63. (Nuova formulazione). Silvia Giordano, Grillo, Mantero, Baroni, Lorefice, Colonnese, Nesci, Dall'Osso.