CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 26 ottobre 2016
714.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica di Slovenia, il Governo di Ungheria e il Governo della Repubblica italiana sulla Multinational Land Force (MLF), con Annesso, fatto a Bruxelles il 18 novembre 2014 (C. 3947 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3947 Governo, approvato dal Senato, recante «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra il Governo della Repubblica di Slovenia, il Governo di Ungheria e il Governo della Repubblica italiana sulla Multinational Land Force (MLF), con Annesso, fatto a Bruxelles il 18 novembre 2014»;
   rilevato che la Multinational Land Force (MLF) è una Forza multilaterale costituita nel 1998 fra la Slovenia, l'Ungheria e l'Italia, che ne ha assunto l'iniziativa, il cui scopo è quello di favorire il rafforzamento della cooperazione militare e consolidare le relazioni militari fra i tre Paesi firmatari, contribuire allo sviluppo dell'identità europea di sicurezza e di difesa ed all'incremento dei livelli di capacità e di prontezza di reazione nelle situazioni di crisi;
   considerato che nel settembre 2010 le tre nazioni partecipanti alla MFL, a seguito dell'intervenuta adesione dell'Ungheria e della Slovenia sia alla NATO sia all'Unione europea, hanno concordato sulla necessità di rinegoziare le clausole divenute obsolete;
   preso atto che l'intesa in esame è finalizzata a sostituire, aggiornandone i contenuti, l'Accordo intergovernativo sulla costituzione della Multinational Land Force firmato a Udine il 18 aprile 1998 e ratificato con la legge n. 106 del 2000,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2016, concernente acquisizione di una prima tranche di veicoli «Blindo Centauro 2» e del relativo supporto logistico (Atto n. 339).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2016, relativo all'acquisizione di una prima «tranche» costituita da 11 veicoli pre-serie e 39 veicoli di serie della «Blindo Centauro 2» e del relativo supporto logistico integrato decennale;
   rilevato che:
    il Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2016-2018 prevede, tra i programmi della componente terrestre, il completamento dello sviluppo e realizzazione del veicolo prototipale «Blindo Centauro 2», sostenuto con risorse a valere sul bilancio ordinario della Difesa;
    il citato programma è finalizzato all'acquisizione di una prima aliquota di veicoli blindati ruotati destinati a sostituire, nell'ambito delle unità che costituiscono le «Forze Medie» dell'Esercito italiano, quelli attualmente disponibili («Blindo Centauro»), entrati in servizio nel 1992 e che non risultano più adeguati alle esigenze operative;
    le caratteristiche della «Blindo Centauro 2» consentono la sua piena integrazione con i veicoli cingolati già facenti parte delle suddette Forze Medie;
    le sue capacità operative permettono al nuovo veicolo ruotato di svolgere un'efficace attività di sicurezza nei riguardi delle Forze amiche e delle strutture poste sotto protezione e controllo;
    la «Blindo Centauro 2» garantisce un maggior livello di protezione del personale che la impiega, con particolare riferimento alla minaccia rappresentata dalle mine e dagli ordigni esplosivi improvvisati (IED);
    i veicoli blindati protetti su ruote rivestono grande importanza negli attuali scenari operativi ed, in particolare, nelle operazioni di stabilizzazione, che insistono spesso su aree urbanizzate, grazie ad una presenza discreta e meno invasiva sulla popolazione rispetto a quella esercitata dai veicoli cingolati;
    il programma verrebbe realizzato esclusivamente da aziende nazionali, con il coinvolgimento di numerosi stabilimenti e PMI con significativi benefici occupazionali in numerose aree del Paese;
    con la realizzazione del programma, l'industria nazionale acquisirebbe prospettive di successo sul mercato internazionale e creerebbe le condizioni per la vendita del nuovo veicolo blindato ad altre Nazioni;
    considerato che la Commissione Bilancio, nella seduta del 12 ottobre 2016, ha valutato favorevolmente lo schema di decreto,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2016, concernente acquisizione di una prima tranche di veicoli «Blindo Centauro 2» e del relativo supporto logistico (Atto n. 339)

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA DEL GRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

  La IV Commissione (Difesa)
   esaminato il programma pluriennale di A/R n. SMD 01/2016, relativo all'acquisizione di una prima «tranche» costituita da 11 veicoli pre-serie e 39 veicoli di serie della «Blindo Centauro 2» e del relativo supporto logistico integrato decennale (atto n. 339);
   considerato che:
    si continua ad allocare presso il Ministero dello sviluppo economico gli stanziamenti previsti per i programmi di ammodernamento e ricerca dei sistemi d'arma, che dovrebbero più correttamente essere allocati nel bilancio del Ministero della difesa;
    il programma SMD 01/2016 di cui all'atto del Governo n. 339, a fronte di un investimento previsto di 530 milioni di euro tra il 2016 e il 2023, prevede la conclusione dello sviluppo della blindo armata Centauro 2 e la realizzazione di un primo blocco di 50 mezzi, di cui 11 di pre-serie;
    lo sviluppo della blindo Centauro 2, evoluzione della blindo armata Centauro già in servizio nell'Esercito italiano in circa 400 esemplari, è iniziato nel 2011, con il programma SMD 01/2011 che finanziava con 10 milioni di euro gli studi preliminari;
    tale programma, di durata prevista di due anni, in realtà si è protratto per ben cinque anni e solo oggi sembra trovare sbocco in una fase di pre-produzione della durata di sette anni che dovrebbe portare alla realizzazione di soli 50 veicoli a fronte di un fabbisogno dichiarato dal Capo di Stato maggiore dell'Esercito di 136 mezzi destinati a equipaggiare i reggimenti di cavalleria delle brigate pluriarma;
    è pertanto ragionevole ritenere, considerando anche l'esperienza del programma Freccia realizzato dai medesimi gruppi industriali e per molti aspetti sovrapponibile al programma Centauro 2, che l'acquisizione non possa concludersi prima di un ulteriore decennio, cioè attorno al 2030-2033 quando il progetto avrà ormai 20 anni di vita e risentirà inevitabilmente di obsolescenze tecnologiche rilevanti;
    anche sulla base del progetto Freccia (il cui costo per veicolo è prossimo ai 6,5 milioni di euro) che con il Centauro 2 condivide molte scelte progettuali e costruttive e si riferisce ad un veicolo blindato analogo nell'architettura generale, è ipotizzabile che il costo unitario del mezzo possa avvicinarsi e forse superare gli 8-9 milioni di euro con un costo finale complessivo che potrebbe raggiungere dunque i 900 milioni di euro;
    appare discutibile la scelta dell'Esercito italiano di realizzare ex novo un mezzo basato su un concetto operativo nato alla fine degli anni Settanta, quando l'esigenza primaria era la lotta anti-carro, e questa era la missione della blindo Pag. 90Centauro originale definita come caccia-carri;
    in quegli anni l'Esercito italiano disponeva di circa 1.000 carri armati, quello tedesco di oltre 2.500, oggi l'Italia ha in servizio 150 carri, di cui solo 50 saranno portati ad uno standard aggiornato, e la Germania ne ha meno di 250;
    gli eserciti francese e britannico stanno sviluppando mezzi ruotati da combattimento dotati di cannoni da 40 mm, rispetto all'arma da 120 mm del Centauro 2, ritenuti evidentemente meno costosi e più idonei a operare nei mutati scenari del prossimo futuro, dove la lotta anticarro non è più prioritaria;
    in questo contesto la scelta italiana appare dunque più orientata a favorire scelte industriali conservative e poco innovative – che oltretutto non sembrano neppure dare reali prospettive di esportazione, come invece suggerito anche nelle note di presentazione del programma consegnate alla Commissione Difesa – che a rispondere a reali esigenza militari, considerando che anche l'originale blindo Centauro non ha mai generato grande interesse al di fuori dell'Italia, con la Spagna quale unico cliente significativo,
   esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 4

Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, concernente studio, progettazione e qualifica del futuro «Elicottero da esplorazione e scorta» e relativo supporto logistico iniziale (Atto n. 340).

PARERE APPROVATO

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, relativo alla 1a fase di studio, progettazione e qualifica fino a tre pre-serie del «Futuro Elicottero da Esplorazione e Scorta» e relativo supporto logistico iniziale;
   rilevato che:
    il Documento programmatico pluriennale per la difesa per il triennio 2016-2018 prevede, tra i programmi della componente terrestre, l'avvio della fase di studio e definizione del futuro elicottero per l'esplorazione e la scorta (EES), sostenuto con risorse a valere sul Dicastero dello Sviluppo economico;
    il citato Programma pluriennale è finalizzato alla progettazione ed alla realizzazione di un nuovo Elicottero, destinato a sostituire quello attualmente in linea (AW-129), che inizierà ad essere dismesso, per fine vita tecnica, a partire dal 2020;
    la disponibilità di «Elicotteri da Esplorazione e Scorta» moderni ed efficienti costituisce requisito irrinunciabile per le attività negli attuali scenari operativi, in relazione alla loro capacità di realizzare un tempestivo supporto informativo e di difesa, durante i movimenti delle unità amiche ed in situazioni di contatto con elementi ostili;
    l'impiego degli Elicotteri in argomento, grazie alla loro mobilità e precisione di intervento, consente di operare con caratteristiche di grande aderenza e di limitare al massimo i rischi di danni collaterali;
    il programma verrebbe realizzato esclusivamente da aziende nazionali dei settori aerospaziale, meccanico, elettronico e dell'alta tecnologia, con il coinvolgimento di numerosi stabilimenti e PMI dislocati su tutto il territorio nazionale, consentendo significative ricadute occupazionali in diverse aree del Paese e stimolando gli investimenti in Ricerca e Sviluppo attraverso il coinvolgimento di Centri di Ricerca e Università nazionali;
    le caratteristiche della piattaforma ne permetteranno l'utilizzazione anche per la realizzazione di elicotteri destinati ad esigenze diverse da quelle militari («dual use»);
    con la positiva conclusione dello sviluppo delle pre-serie dell'Elicottero, l'industria nazionale acquisirebbe una posizione di preminenza in ambito internazionale e determinerebbe le condizioni per collaborazioni con altre Nazioni e per la vendita dei velivoli all'estero;
   visti i rilievi deliberati dalla Commissione Bilancio,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   il Governo tenga conto dei rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario deliberati dalla Commissione Bilancio nella seduta del 26 ottobre 2016.

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ALLEGATO 5

Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, concernente studio, progettazione e qualifica del futuro «Elicottero da esplorazione e scorta» e relativo supporto logistico iniziale (Atto n. 340).

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA DEL GRUPPO DEL MOVIMENTO 5 STELLE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il Programma pluriennale di A/R n. SMD 02/2016, relativo alla 1a fase di studio, progettazione e qualifica fino a tre pre-serie del «Futuro Elicottero da Esplorazione e Scorta» e relativo supporto logistico iniziale (atto n. 340);
   considerato che:
    il programma prevede lo sviluppo di un elicottero armato definito Elicottero da Esplorazione e Scorta (EES), la realizzazione di prototipo e la produzione di tre velivoli di pre-serie per un investimento complessivo di 487 milioni di euro ripartiti tra il 2016 e il 2025;
    il finanziamento è a carico, come di consueto ormai per i nuovi progetti aeronautici e militari, del Ministero dello sviluppo economico, la qual cosa continua a produrre una palese distorsione e una scarsa trasparenza sulla consistenza reale delle spese per la Difesa del nostro Paese;
    obiettivo del programma è la produzione di un elicottero armato che sostituisca gli elicotteri AW 129 attualmente in servizio e prossimi alla fine della vita operativa, nonostante siano stati oggetto nel tempo di varie migliorie che li hanno portati all'attuale modello 129D;
    il nuovo elicottero è basato, per quanto riguarda la parte cinematica, sul velivolo da trasporto AW 149, del quale è stato realizzato un prototipo, ma nessun esemplare è stato acquistato né dalle Forze armate italiane né da altri Paesi;
    anche il progetto AW 149 venne a suo tempo finanziato dal Ministero dello sviluppo economico, anche se non sono noti gli importi erogati in base alla legge n. 808 del 1985;
    è da rilevare come non risulti essere stato fatto da parte italiana alcun tentativo di realizzare questo elicottero in collaborazione con altre aziende europee del settore elicotteristico sia nell'ambito dell'OCCAR (l'organizzazione europea per gli armamenti) che di altri possibili ambiti bilaterali e multilaterali, nonostante nei prossimi anni esigenze simili a quella italiana emergeranno per gran parte degli eserciti europei;
    la scelta del Governo di procedere con un progetto puramente nazionale con costi elevatissimi nonostante i numeri in gioco per la produzione siano piuttosto limitati (48 sono gli elicotteri da sostituire e i numeri per il nuovo velivolo non dovrebbero discostarsi da questi se non in diminuzione) sembra dunque destinata unicamente a favorire ancora una volta l'industria, e in particolare Leonardo-Finmeccanica, caricando gli oneri delle scelte industriali sul bilancio pubblico con poche o nulle possibilità di ritorni economici,
   esprime

PARERE CONTRARIO.

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ALLEGATO 6

Interrogazione n. 5-09871 Artini: Sulla destinazione d'uso del compendio militare denominato «ex 64o deposito territoriale A.M. di Porto Stato Stefano».

TESTO DELLA RISPOSTA

  La Difesa, con la legge n. 244 del 2012, ha avviato un processo di riforma complessivo che prevede, fra l'altro, la razionalizzazione e l'ottimizzazione delle infrastrutture in uso.
  Nel caso in esame, desidero evidenziare fin da subito che la porzione di compendio denominato «ex 64o Deposito Territoriale A.M. di Porto Santo Stefano» che rimarrà nelle disponibilità dell'Aeronautica è minimale rispetto al resto e confluirà fra gli Organismi di Protezione Sociale.
  Non si tratterà dunque di un resort a cinque stelle per Generali, come indicato dall'onorevole interrogante, bensì di una di quelle strutture previste dalle normative che, aperte a tutto il personale militare e civile del Dicastero, di ogni ordine e grado, sono destinate in particolare al recupero psico-fisico di chi rientra dalle missioni operative internazionali.
  Ciò detto, per completezza di informazione e dare una visione d'insieme alla tematica, si rappresenta che è stato istituito un Tavolo Tecnico fra il Ministero della Difesa, il Comune di Monte Argentario e l'Agenzia del Demanio per la definizione di un Protocollo d'intesa riguardante il compendio in argomento, incluso l'ex oleodotto sito nel tratto dal predetto sedime fino al pontile marino.
  L'ipotesi a cui si sta lavorando, prevede la suddivisione dell'ex deposito in due parti, oltre a quella che rimarrà nelle disponibilità dell'Aeronautica, che saranno riconsegnate al Comune, attraverso l'Agenzia del demanio, in tempi diversi.

Pag. 94

ALLEGATO 7

Interrogazione n. 5-09872 Basilio: Sull'incarico di Presidente della sezione Esercito del Cocer ad un generale transitato in ausiliaria.

TESTO DELLA RISPOSTA

  È il caso di sottolineare, a premessa, che sulle questioni poste dagli Onorevoli interroganti circa la presunta incompatibilità tra la carica di presidente del COCER e quella di Direttore Generale di PERSOMIL del Generale di Divisione Paolo Gerometta, il Governo ha già offerto ampie motivazioni proprio in risposta all'interrogazione citata nell'atto, svolta in data 18 giugno 2015 presso questa Commissione; pertanto, in questa sede, non ci si può che rimettere a quanto già riferito.
  Nel merito del quesito posto, rendo noto che con decreto del Presidente della Repubblica del 4 ottobre u.s., l'Ufficiale in argomento è stato mantenuto in servizio e confermato nell'incarico di Direttore Generale per il personale militare fino al 30 giugno 2017.
  Per effetto del citato provvedimento, non si è determinata alcuna interruzione della continuità del servizio dell'Ufficiale e, pertanto, non ricorrono le condizioni previste dalla norma per la cessazione del mandato di delegato COCER attualmente ricoperto dall'interessato.
  Infine, si soggiunge altresì che la funzione di delegato è una carica che può essere sottratta alla disponibilità dell'incaricato solo nei casi espressamente previsti dalle norme vigenti (articolo 883 del TUOM).

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ALLEGATO 8

Interrogazione n. 5-09874 Zanin: Sulla dismissione dell'aeroporto di San Damiano (Piacenza).

TESTO DELLA RISPOSTA

  Premetto, a carattere generale, che da alcuni anni, da parte del Ministro Pinotti, è stata intrapresa con determinazione la strada di rendere gli immobili militari, compatibilmente con le esigenze istituzionali, il più possibile funzionali alle attese di sviluppo, di crescita e di benessere delle collettività interessate.
  Per quanto concerne l'aeroporto di Piacenza, in data 14 settembre 2016, il 50o Stormo è stato riorganizzato in Comando Aeroporto che verrà, successivamente, riconfigurato in Distaccamento aeroportuale.
  Nell'ambito della riconfigurazione è prevista la permanenza nel medio-lungo periodo di personale, per assicurare il mantenimento delle infrastrutture dell'aeroporto e dei relativi comprensori alloggiativi.
  La Forza armata è favorevole a valutare future istanze del territorio, volte a promuovere nuove realtà di sviluppo dell'economia, della cultura e della qualità della vita dei cittadini.
  Si rende noto, infatti, che è in corso uno studio dell'Aeronautica militare che ha avviato contatti con le autorità locali per trovare, appunto, insieme, possibili soluzioni per l'utilizzo dell'infrastruttura.
  Tale approfondimento, oltre a tener conto di eventuali opportunità per il territorio, sarà messo in relazione a parametri di costo-efficacia, in un'ottica di razionalizzazione e riorganizzazione complessiva dello strumento militare.