CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 2 agosto 2016
683.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Interrogazione 5-06673 Gallinella: Piano di regolazione dell'offerta dei prosciutti DOP e IGP.

TESTO DELLA RISPOSTA

  In premessa lasciatemi dire che il Governo è in campo per la tutela degli allevatori suinicoli per affrontare l'attuale crisi di mercato. Abbiamo costruito un piano di azioni con la filiera che è in fase di attuazione. In merito all'oggetto dell'interrogazione faccio presente che, su indicazione della Conferenza permanente tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, stiamo valutando la possibilità e l'opportunità di una partecipazione diretta dei suinicoltori attraverso il consenso espressamente manifestato, alla conclusione dell'accordo preventivo. In tal senso, si è già tenuta sulla tematica, lo scorso 16 maggio 2016, un'apposita riunione con tutti i portatori d'interesse, da cui è emerso l'orientamento a mantenere la consultazione, precisando le procedure da seguire, che saranno codificate in un apposito manuale.
  Ricordo poi che l'articolo 172, paragrafo 2, del Regolamento n. 1308 del 2013 prevede, in linea generale, che l'accordo preventivo sulla regolazione dell'offerta del prosciutto DOP e IGP sia concluso con i trasformatori di carni suine, previa consultazione dei suinicoltori della zona geografica.

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ALLEGATO 2

Interrogazione 5-08367 Taricco: Tutela del settore corilicolo piemontese.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Come ben sapete, stiamo assistendo ad un rinnovato interesse per la coltivazione di nocciole nel nostro Paese, dovuto anche al riconoscimento della qualità nazionale sul mercato.
  A fronte di questo dinamismo e nel rispetto del quadro normativo nazionale ed europeo in materia di Registri varietali e denominazioni, stiamo valutando singole iniziative da attuare al fine di tutelare adeguatamente le produzioni corilicole nazionali di qualità.
  A questo riguardo, nel corso della campagna di produzione di materiale vivaistico del nocciolo è stato deciso di utilizzare la denominazione varietale «Tonda Gentile», già sinonimo di «Tonda Gentile delle Langhe», al fine di evitare eventuali fraintendimenti a danno dei consumatori.
  Mi preme evidenziare che i relativi cartellini da apporre sulle piante di nocciolo avviate alla commercializzare e recanti la dicitura «Tonda Gentile» sono già a disposizione e verranno, quindi, utilizzati per la campagna di produzione in corso, che sarà posta in commercio nel periodo settembre-ottobre di quest'anno.
  Inoltre, si è reso necessario mantenere il collegamento tra le due denominazioni stante la registrazione della varietà «Tonda Gentile delle Langhe» da parte di altri Paesi.
  In particolare, la varietà «Tonda Gentile delle Langhe» risulta iscritta nel registro varietale olandese dal 2012; pertanto, sono stati avviati contatti a livello ministeriale per addivenire ad una soluzione sull'utilizzo del toponimo «Langhe».

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ALLEGATO 3

Interrogazione 5-08389 Romanini: Revisione della disciplina sul controllo di qualità dei prodotti agroalimentari.

TESTO DELLA RISPOSTA

  La semplificazione dei controlli sulle aziende agricole e l'alta attenzione contro le frodi sono due capisaldi della nostra azione di Governo. Il sistema a garanzia della sicurezza del consumatore e di lotta alle illegalità prevede diversi soggetti responsabili tra i quali il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, le Regioni, le Province autonome, gli Enti di accreditamento e gli stessi Organismi di controllo.
  Proprio per rispondere all'esigenza citata dall'interrogante è stata creata un'apposita Unità organizzativa per l'indirizzo e il coordinamento delle funzioni di vigilanza. Da quattro anni, infatti, con quasi tutte le Regioni è stato stipulato un accordo per lo svolgimento coordinato della vigilanza a livello locale. Nell'ambito del Comitato nazionale di vigilanza è stato approvato un programma coordinato, a valere per il 2016, per lo svolgimento della vigilanza in ambito biologico e un documento per lo svolgimento uniforme e coordinato della stessa.
  Entro quest'anno entrerà a regime la Banca dati Vigilanza, un sistema informativo integrato, attraverso il quale sono raccolti e resi disponibili alle Autorità competenti i dati dell'attività di vigilanza svolta sugli Organismi di controllo. Con l'attivazione del sistema che implementa anche il Registro Unico dei Controlli Ispettivi, molti oneri informativi posti a carico degli Organismi di controllo sono da considerare assolti.
  Per quanto riguarda il Registro unico dei controlli (RUCI), fortemente voluto da questo Governo e inserito nel decreto Campolibero, ricordo che è già operativo dall'ottobre scorso. Ad oggi risultano circa 233.000 controlli inseriti e ad esso possono accedere tutte le Amministrazioni, organi e organismi che effettuano i controlli sulle imprese agricole.
  Preciso infine che questo sistema, sottoposto a due audit della Commissione europea (sul sistema di controllo e vigilanza in agricoltura biologica, nel 2013, e sul sistema controllo e vigilanza nelle produzioni DOP, IGP E STG agricole e agroalimentari, nel 2014) è stato ritenuto adeguato ed efficace.

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ALLEGATO 4

Interrogazione 5-08892 Gallinella: Revisione di medio termine della PAC.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Il nostro obiettivo è semplificare, concretamente e con strumenti operativi, la politica agricola comune che in questo primo anno di applicazione ha mostrato più di un punto debole. La complessità del suo impianto è stata confermata dalla stessa Commissione che, anche su nostra richiesta, ha concesso alcune proroghe sui tempi di attuazione e elevato la soglia degli anticipi per due anni di seguito, dal 50 al 70 per cento per gli aiuti diretti.
  Siamo convinti, in questo ambito, che la revisione delle scelte nazionali di applicazione della PAC deve rappresentare un'occasione ulteriore per semplificare alcune procedure e superare talune criticità, evidenziatesi in fase di prima applicazione della riforma. Per questo, abbiamo coinvolto i vari soggetti interessati (Organizzazioni agricole, Regioni e Province autonome, Organismi pagatori, ecc.) per un'analisi approfondita sugli scenari conseguenti alle scelte assunte nell'anno 2014.
  È emerso che i dati di spesa relativi al primo anno di applicazione della Pac hanno confermato, in linea di massima, le aspettative e le ricadute stimate nel corso del negoziato, con margini di miglioramento per il settore della zootecnia.
  In particolare, per il comparto del latte, si è provveduto ad una revisione delle condizioni di ammissibilità, in modo da rendere le misure di sostegno più flessibili, soprattutto per i produttori di montagna e meno gravose dal punto di vista amministrativo.
  Infatti, per l'accesso al sostegno accoppiato del latte, è previsto un minor carico di adempimenti per le imprese, relativamente ai parametri qualitativi e sanitari. In tal senso, è garantito un maggior accesso ai premi, per le imprese che operano principalmente nel territorio montano.
  Per il settore della zootecnia da carne, abbiamo invece proposto un incremento della percentuale dei pagamenti accoppiati, accolta in parte dagli Assessori regionali, da destinare al sostegno di una filiera interamente «made in Italy», privilegiando i vitelli nati da vacche nutrici non iscritte ai libri genealogici e un modello di zootecnia estensiva tipica delle nostre aree interne e montane, a vantaggio della qualità delle produzioni, degli aspetti ambientali e paesaggistici e del benessere degli animali.
  Per quanto concerne la proposta di innalzare il limite minimo di pagamento diretto da 300 a 400 euro, ricordo che in fase di prima applicazione, la scelta di innalzare la soglia da 100 a 250 euro (operativa dal 2015) è stata il frutto di un intenso negoziato tra il Ministero, le Regioni e le Organizzazioni professionali.

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ALLEGATO 5

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 (C. 3973 Governo).

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   esaminato il disegno di legge recante «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015», per le parti di competenza (C. 3973 Governo),
   preso atto favorevolmente che l'aumento di quasi il 5 per cento degli stanziamenti definitivi 2015, rispetto a quelli del 2014, porta a recuperare una parte della sensibile discesa avuta nel 2014, in virtù soprattutto della ripresa delle spese in conto capitale, strumento principe per la crescita strutturale del tessuto produttivo agricolo,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 6

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 (C. 3973 Governo).

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA DEL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

  La XIII Commissione,
   esaminato il disegno di legge recante «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015», per le parti di competenza (C. 3973 Governo),
  premesso che:
   come riportato dalla Corte dei Conti, i residui di stanziamento al 31 dicembre 2015 risultano più che raddoppiati rispetto all'anno 2014 evidenziando un minor utilizzo di risorse che oltre ad indicare una sovrastima del fabbisogno preoccupa circa la capacità di programmazione del Ministero in relazione agli obiettivi da conseguire;
   ancora permangono situazioni debitorie pregresse relative al Corpo forestale dello Stato senza che il provvedimento in parola ne dia dettaglio;
   da un esame delle spese per centri di responsabilità si evidenzia che all'ispettorato centrale della tutela della qualità e delle repressione frodi dei prodotti agroalimentari è assegnato solo il 3,3 per cento delle dotazioni definitive, assegnazione che appare insufficiente rispetto alle reali necessità di tutela dei prodotti e alla onerosità delle procedure atte ad espletare i controlli;
   non si dà evidenza dei trasferimenti, in termini di tutela delle denominazioni, che il Ministero esegue nei confronti dei consorzi di tutela per la difesa dei prodotti certificati;
   risulta che il Ministero abbia erogato contributi, tra l'altro, alla società Expo Spa per 6 milioni di euro impiegando anche altre risorse per progetti, concorsi, strumenti di promozione per i quali sono stati utilizzati 10 milioni di euro originariamente previsti per la «terra dei fuochi» e che tale spostamento di risorse per azioni di promozione già beneficiarie di altri fondi appare inopportuno;
   con riferimento alla soppressa società ex Agensud le cui funzioni sono state trasferite al Ministero non è chiaro se la Regione Sicilia potrà beneficiare dei finanziamenti per gli investimenti in opere irrigue a valere sul Programma di Sviluppo Rurale Nazionale;
   non è precisata la situazione contabile riferita al recupero del prelievo supplementare delle campagne 1995-2009 e che a fronte di un ammontare pari a 1,34 miliardi di euro, solo 4,8 milioni di euro risultano ad oggi recuperati,
  per quanto sopra esposto

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO.

  «L'Abbate, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, Gallinella, Lupo e Parentela».

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ALLEGATO 7

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016 (C. 3974 Governo)
Tabella n. 12: Stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali.

PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione,
   esaminato il disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016» (C. 3974 Governo), con riferimento alla tabella n. 12 – stato di previsione del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
   preso atto che per l'anno 2016, a fronte di stanziamenti di spesa iniziali in conto competenza pari a 1.229,9 milioni di euro, gli stanziamenti assestati ammontano a 1.271,3 milioni di euro, con una variazione in aumento di 41,4 milioni di euro mentre gli stanziamenti di cassa rispetto alla previsione iniziale di 1.306,9 milioni di euro, ammontano con l'assestamento a 1.421,7 milioni, con un aumento di 114,8 milioni di euro;
   considerato che l'incremento delle previsioni iniziali è ascrivibile ad un duplice ordine di fattori: le variazioni connesse ad atto amministrativo, che nel periodo gennaio-maggio 2016, sono state pari complessivamente a 41,4 milioni di euro e le variazioni avanzate con il disegno di legge di assestamento in esame, pari complessivamente a 73,3 milioni di euro in termini di sola cassa e a 108,6 milioni in termini di residui,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.