CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2016
681.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Affari esteri e comunitari (III)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Risoluzione n. 7-01056 Porta: Sulla soluzione della crisi politica ed umanitaria in Venezuela.

RISOLUZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione,
   premesso che:
    il Venezuela vive uno dei momenti più difficili della sua lunga storia, una storia alla quale l'emigrazione italiana ha contribuito in maniera estesa e significativa, arrivando anche ad essere parte consistente e rilevante della classe dirigente del Paese;
    le elezioni legislative del 2015, con la netta vittoria dell'opposizione all'attuale Governo del presidente Maduro, se da un lato hanno confermato la dinamica democratica e pluripartitica delle istituzioni venezuelane, dall'altro hanno acuito tensioni socio-politiche già esistenti determinando un atteggiamento di chiusura rispetto al Parlamento da parte del potere Esecutivo, cui è seguito un totale stallo della vita sociale ed economica;
    l'eventuale tentativo di ricorrere a scorciatoie violente o militari per risolvere le profonde contraddizioni che dividono il Paese, non rappresenta una soluzione alla crisi attuale;
    la liberazione di politici detenuti quali Leopoldo Lopez, Antonio Ledesma, Lorent Saleh dovrebbe rappresentare una condizione in grado di favorire un processo di vero dialogo tra le parti e di pacificazione nazionale;
    il «referendum revocatorio» richiesto dalle forze di opposizione al Governo in base a quanto previsto dalla Costituzione fortemente voluta dall'allora presidente Chávez e suffragato da un numero di firme ampiamente superiore al minimo previsto, dovrà essere consentito e realizzato nei tempi e nei modi dettati dalla Carta costituzionale;
    diversi organismi e numerose personalità internazionali si stanno prodigando, pur con analisi e modalità differenti, per riannodare le fila del dialogo:
    l'Unasur (Unione delle nazioni sudamericane), con il suo segretario generale Ernesto Samper Pizano;
    l'Unione europea che sostiene pienamente gli sforzi degli ex presidenti Mr. José Luis Rodríguez Zapatero, il signor Leonel Fernàndez e Mr. Martìn Torrijos per facilitare un dialogo urgente, efficace e costruttivo tra il governo e la maggioranza parlamentare in Venezuela. Questi sforzi offrono un'opportunità fondamentale per creare condizioni favorevoli e di un quadro di riferimento per soluzioni pacifiche e condivise sulle sfide multidimensionali del Paese;
    l'OSA (Organizzazione degli Stati americani), con il suo segretario generale Almagro;
    il Vaticano, con una attenzione diretta di Papa Francesco e del segretario di Stato Parolin;
    il dipartimento di Stato degli USA che ha incaricato una personalità come Thomas Shannon per riaprire un dialogo con Caracas;
    il nostro Paese che ha una importante presenza di italo-discendenti (oltre che di italiani) in Venezuela, nonché una ottima reputazione presso la popolazione, Pag. 70può utilmente concorrere a scongiurare derive violente, nello spirito del dialogo reciproco e della riconciliazione nazionale;
    è da considerare l'opportunità da parte dell'Esecutivo italiano, nella persona del suo Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, di incontrare il suo omologo su una agenda di carattere governativo;
    è parimenti da considerare l'opportunità che una delegazione di parlamentari si rechi quanto prima in Venezuela per incontrare i propri omologhi in base ad una agenda di carattere parlamentare;
    una operazione del genere, a due fronti, sarebbe un segnale forte e allo stesso tempo rispettoso, di stimolo al dialogo;
    le forze politiche italiane, prescindendo dal loro «colore», possono svolgere nella loro autonomia un ruolo importante, in direzione del dialogo e del reciproco riconoscimento, con i loro omologhi venezuelani;
    si fanno sempre più pressanti le richieste dei connazionali residenti in Venezuela e delle famiglie dei loro discendenti, che chiedono gesti concreti di solidarietà per affrontare la crisi economica e soprattutto l'emergenza dovuta alla carenza di medicine e di beni di prima necessità,

impegna il Governo

a porre in essere con urgenza tutte le iniziative diplomatiche nonché gli interventi opportuni per favorire una soluzione pacifica della crisi politica e, al tempo stesso, lenire la situazione umanitaria, consentendo la spedizione di medicinali e – per quanto riguarda la collettività italiana residente in Venezuela – l'immediata e positiva definizione del problema relativo al pagamento delle prestazioni previdenziali dell'INPS sospese a causa della rigida applicazione del cambio venezuelano ai pensionati.
(8-00196) «Porta, Quartapelle Procopio, Tidei, Fedi, Garavini, Carrozza, Sereni, Zampa, Cimbro, La Marca, Cassano, Lo Monte, Baruffi, Burtone, Censore, Tacconi».

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ALLEGATO 2

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015 (C. 3973 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8 del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3973, recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2015;
   premesso che:
    il raffronto tra gli stanziamenti di competenza delle previsioni di bilancio per il 2015 e di quelle definitive in sede di rendiconto registra un aumento complessivo di 254,5 milioni, pari all'11,7 per cento delle previsioni iniziali, che conferma un riequilibrio, sia pure parziale, a favore del MAECI;
    le maggiori variazioni di competenza interessano la Missione più rilevante, ovvero la Missione n. 4 (L'Italia in Europa e nel mondo), che ha registrato un incremento di 234,9 milioni di euro. Tra gli 11 Programmi in cui si ripartisce lo stanziamento della Missione n. 4, quello interessato dalla maggiore variazione è il Programma 4.2 (Cooperazione allo sviluppo), che ha registrato un aumento di 217,1 milioni;
    la Relazione della Corte dei conti sul Rendiconto generale dello Stato 2015 evidenzia, per quanto attiene al MAECI, complessivamente come l'impegno italiano nella cooperazione allo sviluppo continui ad essere indirizzato verso l'innalzamento dell'Aiuto Pubblico allo Sviluppo, in un percorso di progressivo riallineamento del rapporto APS/RNL italiano agli standard internazionali (l'Italia ha innalzato il suo contributo al rapporto APS/RNL dallo 0,19 per cento del 2014 allo 0,21 per cento del 2015 e si trova ad essere in Europa al 19o posto in termini percentuali sul RNL ed al 10o posto in termini quantitativi di APS) e ciò anche grazie all'azione per un costante miglioramento della qualità degli interventi; alla concentrazione delle risorse in un numero limitato di Paesi prioritari e, all'interno di essi, l'identificazione di un ristretto numero di settori di intervento; al sempre maggior impegno in favore della trasparenza dei dati; alla rigorosa applicazione di un apposito «marker efficacia» a tutte le nuove proposte di finanziamento deliberate dal Comitato Direzionale; all'adozione di una serie di linee guida settoriali, che rendono coerente l'attività della cooperazione italiana nei singoli ambiti di intervento;
    il 2015 si è pertanto caratterizzato per l'attuazione della riorganizzazione funzionale prevista dalla legge n. 125 del 2014 finalizzata all'entrata a regime dell'istituita Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo a partire dal 2016;
    nel 2015 è proseguita l'azione di consolidamento della spending review e il ri-orientamento della rete diplomatico-consolare, finalizzata ad una presenza efficace e finanziariamente sostenibile del nostro Paese sulla scena internazionale, rafforzando in particolare la presenza istituzionale italiana in Paesi di nuova priorità sul piano politico-strategico o in aree ad economia emergente, nonché facendo leva sulla centralizzazione in strutture più grandi (cd. «Consolati hub»), in grado di Pag. 72generare virtuose economie di scala e incrementare il tasso di efficienza, sviluppando inoltre l'accesso a distanza per alcuni servizi;
    nonostante il trend di riduzione sia della componente legata alle spese di personale, principalmente per effetto del turn-over negativo, sia delle altre spese di funzionamento, a causa dei ripetuti tagli lineari disposti dai provvedimenti di contenimento della spesa, la Farnesina ha saputo portare avanti le proprie linee di intervento e di iniziativa diplomatica, sia in termini di risposta alle crisi internazionali, sia sul piano delle questioni multilaterali e globali;
    richiamate le difficoltà di carattere programmatorio, già evidenziate dalla magistratura contabile, connesse alla tempistica riconducibile ai decreti di variazione di bilancio e quindi ai tempi di attribuzione delle risorse dei decreti legge di proroga della missioni internazionali ed al loro riparto, difficoltà da cui sono derivati ingenti residui passivi;
    a tal proposito, la Farnesina si è avvalsa di integrazioni di bilancio in corso di esercizio, derivanti da provvedimenti di carattere straordinario, con cui nel 2015 sono stati attribuiti circa 290 milioni di euro, in gran parte destinati alla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo, che, tuttavia, non compensano la perdita di risorse, disposta dalle norme di contenimento della spesa, adottate negli ultimi anni. Grazie a tali incrementi, è stato comunque possibile garantire interventi indispensabili su talune sedi estere, non solo per il rafforzamento delle misure di sicurezza, ma anche per il funzionamento di uffici situati in aree di crisi;
    apprezzata, infine, la sempre più diffusa trasparenza, anche grazie alla visualizzazione sui siti istituzionali, nella rendicontazione delle spese della rete estera,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016 (C. 3974 Governo).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La III Commissione (Affari esteri e comunitari),
   esaminato, ai sensi dell'articolo 119, comma 8, del Regolamento, per le parti di propria competenza, il disegno di legge C. 3974, recante Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016, in relazione alla Tabella 6 recante lo stato di previsione del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale per l'anno finanziario 2016, limitatamente alle parti di competenza;
   evidenziato che:
    le variazioni complessivamente apportate al bilancio per atti amministrativi hanno determinato un aumento di 103,6 milioni di euro delle dotazioni di competenza e cassa, di cui 65 milioni di euro sono stati riassegnati dal Fondo rotativo previsto dalla legge 183/1987, 9,8 milioni di euro sono derivanti da riassegnazioni ai capitoli di «cedolino unico»; 26,9 milioni di euro sono derivati da assegnazione di fondi per consultazioni elettorali;
    rispetto alle previsioni iniziali, risultano variazioni in aumento per complessivi 103,9 milioni di euro tanto per la competenza quanto per le autorizzazioni di cassa, con un assestamento delle previsioni per il bilancio 2016 a 2.392,7 milioni per la competenza e per la cassa e con 236,6 milioni di residui accertati;
    tra le esigenze di rimodulazione presentate, si segnalano quella di reintegro delle disponibilità del capitolo 3153, per un importo pari a 2,6 milioni di euro, relativo ai «Contributi agli Enti gestori dei corsi di lingua italiana all'estero», derivante dall'impegno assunto dal Governo, in sede parlamentare, a reintegrare lo stanziamento dei fondi a disposizione nel 2016 nell'ottica di un investimento strategico per preservare e rafforzare la capacità di insegnamento della nostra lingua nel mondo;
    quanto alle esigenze di rimodulazione riferite al rafforzamento di alcune Sedi diplomatiche, esse si riferiscono innanzitutto al rilancio della nostra Rappresentanza Permanente presso l'Unione europea, per tutelare e promuovere al meglio gli interessi nazionali, tanto più nell'attuale fase critica per il processo di integrazione europea, e della Rappresentanza Permanente presso le Nazioni Unite a New York in considerazione della titolarità italiana per il 2017 di un seggio non permanente presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite;
    segnalata l'importanza delle percezioni consolari riscosse dalle Sedi all'estero, al fine di ricostituire un livello minimo adeguato degli stanziamenti destinati al funzionamento degli Uffici all'estero a favore dei nostri connazionali e delle imprese italiane, e di cui si auspica pertanto la totale riassegnazione alla stessa rete consolare,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.