CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 27 luglio 2016
681.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015. C. 3973 Governo.

PROPOSTA DI RELAZIONE

   La Commissione Giustizia,
   esaminato, per la parte di propria competenza, il disegno di legge recante «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2015»;
   rilevato che l'incidenza percentuale delle risorse destinate alla giustizia sul bilancio dello Stato è stata nel 2015 dell'1,3 per cento;
   osservato che Il rendiconto del Ministero della giustizia per il 2015 reca stanziamenti definitivi di competenza per complessivi 8.177,1 milioni di euro, con un aumento di 287,4 milioni rispetto agli stanziamenti risultanti dal rendiconto 2014 (7.889,7 mln) e che Le previsioni di cassa risultano pari a 8.299,1 milioni di euro;
   ritenuto che la giustizia rappresenti un settore nevralgico e di primaria importanza, non solo per il servizio che rende direttamente ai cittadini, ma anche per il rilancio dell'economia e per la capacità di incidere sui meccanismi di attrazione dei capitali esteri, per cui è necessario, da un lato, che a tale settore siano destinate risorse adeguate e, dall'altro, che il Parlamento approvi in tempi rapidi i disegni di legge di riforma del processo penale e del processo civile, già approvati dalla Camera ed all'esame del Senato, oltre che altri progetti di legge di riforma all'esame delle Camere, come, ad esempio, il disegno di legge in materia di diritto fallimentare;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016. C. 3974 Governo.

EMENDAMENTO 3974/II/4.1.

  Dopo il comma 2, aggiungere il seguente comma:
  2-bis.
I fondi destinati al pagamento degli indennizzi per violazione del termine di ragionevole durata del processo sono incrementati di 3 milioni di euro.
3974/II/4.1. Turco, Artini, Baldassarre, Bechis, Brignone, Civati, Andrea Maestri, Matarrelli, Pastorino, Segoni

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ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016. C. 3974 Governo.
Tabella n. 2: Stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 5: Stato di previsione del Ministero della giustizia per l'anno finanziario 2016.
Tabella n. 8: Stato di previsione del Ministero dell'interno per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).
Tabella n. 10: Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per l'anno finanziario 2016 (limitatamente alle parti di competenza).

PROPOSTA DI RELAZIONE

   La Commissione Giustizia,
   esaminato, per la parte di propria competenza, il disegno di legge recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2016», relativamente alla Tabella n. 2, limitatamente alle parti di competenza, alla Tabella n. 5, Tabella n. 8, limitatamente alle parti di competenza, e alla Tabella n. 10, limitatamente alle parti di competenza;
   rilevati una sostanziale invarianza delle previsioni di competenza delle autorizzazioni di cassa rispetto alle previsioni già contenute nella legge di bilancio per il 2016;
   osservato che gli aumenti di risorse di maggior rilievo nell'ambito della Missione Giustizia sono destinati ai Programmi relativi all'amministrazione penitenziaria, alla giustizia civile e penale, nonché alla giustizia minorile;
   auspicato che nella prossima manovra di bilancio siano conferite risorse finanziare adeguate al ruolo strategico che tale settore riveste anche per il rilancio dell'economia, considerato che una giustizia celere e certa rappresenta una condizione imprescindibile per attivare i meccanismi di attrazione dei capitali esteri;

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 4

5-08283 Capone: Sul decesso del detenuto Antonio Fiordiso.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento alla morte di Cesario Antonio Fiordiso, detenuto presso l'istituto di Taranto e deceduto nel corso della degenza presso il locale nosocomio, desidero innanzitutto sottolineare come la tutela della salute e della sicurezza delle persone private della libertà personale rientri nell'azione prioritaria di questo Dicastero, iscrivendosi al centro del complesso delle iniziative adottate per il miglioramento delle condizioni di esecuzione della pena.
  Il potenziamento del trattamento sanitario negli istituti di reclusione è continuamente perseguito dal Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria, ed all'approfondimento della materia è stato anche riservato uno specifico tavolo nell'ambito dei lavori degli Stati Generali i cui esiti sono già oggetto di puntuali riflessioni, destinate a tradursi in ulteriori misure migliorative.
  Deve restare alto il livello di attenzione sul tema in modo tale da scongiurare anche la minima possibilità che l'ambiente detentivo possa rappresentare un fattore di rischio nell'insorgere di fenomeni di violenza anche autoinflitta. L'obiettivo, così come emerso nel corso degli Stati Generali, deve consentire la creazione di un sistema maggiormente flessibile e inclusivo tale da offrire forme di controllo e di conoscenza approfondita delle persone ristrette e di garantire la miglior comprensione e gestione delle situazioni di disagio.
  Il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria sta implementando tutti i processi finalizzati, attraverso la predisposizione di un Piano nazionale d'intervento, alla concretizzazione dei principi dettati dalla Corte EDU in linea con quelli elaborato dal Comitato Nazionale di Bioetica nel 2010 e ripresi successivamente dalla Conferenza Unificata per i rapporti tra Stato-Regioni nel 2012.
  In tale quadro, particolare attenzione è rivolta alla condizione di fragilità in cui possono versare le persone private della libertà personale per il cui sostegno il Ministro ha, di recente, emanato anche una specifica direttiva in tema di atti di autolesionismo, che intende rafforzare il complesso delle misure già adottate dalla competente articolazione che, peraltro, svolge un continuo monitoraggio delle situazioni maggiormente a rischio ed ogni necessario approfondimento di episodi infausti.
  Anche con riferimento al caso riportato nell'atto di sindacato ispettivo, il Dipartimento ha ricostruito analiticamente l’iter penitenziario del Fiordiso.
  Dalla relazione elaborata all'esito di accertamenti svolti presso gli istituti che hanno ospitato il detenuto, risulta che il Fiordiso (1), persona con pregressa storia di alcooldipendenza, affetta da disturbo «borderline di personalità con numerosi episodi psicotici acuti e frequenti episodi di aggressività auto ed etero diretti», era giunto

(1) Il Fiordiso stava scontando un provvedimento di cumulo emesso dalla Procura della Repubblica di Asti per violazione dell'articolo 73 decreto del Presidente della Repubblica 309/90, art. 110 cp, art 628 co, artt. 4 e 7 della legge 895/1967, art 385 cp e altro.
Pag. 56presso l'istituto di Taranto il 2 settembre 2015, trasferito, per motivi di sicurezza e sanitari, dalla Casa Circondariale di Lecce, dove si trovava dall'aprile 2014.
  Secondo la relazione del DAP, il trasferimento era stato disposto in quanto, durante la detenzione nell'istituto di Lecce, il Fiordiso aveva posto in essere diversi atti di violenza e gesti autolesionistici, tanto da essere sottoposto – dal 28 agosto al 2 settembre 2015 – a T.S.O. presso il reparto psichiatrico del nosocomio leccese.
  In considerazione del profilo soggettivo ed all'esito di visita psichiatrica, sin dall'ingresso presso l'istituto di Taranto il detenuto era stato sottoposto al provvedimento di «grande sorveglianza». Ciò nonostante, anche nel corso della detenzione presso la nuova struttura, al detenuto erano state contestate diverse infrazioni disciplinari a causa di ripetuti atti di danneggiamento e tentativi di aggressione.
  Il Fiordiso aveva, inoltre, compiuto diversi gesti auto-offensivi, provocandosi (il 7 settembre) ferite sull'addome e (il 13 settembre) al capo, ed era stato, pertanto, preso in carico dallo staff di sostegno ed assicurata assistenza psichiatrica.
  Per esigenze di giustizia, era stato poi temporaneamente trasferito – dal 17 settembre al 15 ottobre 2015 – presso la Casa Circondariale di Asti.
  Rientrato all'istituto di Taranto e sottoposto nuovamente a «grande sorveglianza», il Fiordiso aveva iniziato a rifiutare la terapia, manifestando marcata astenia e tremori diffusi, ed era stato perciò ricoverato – il 20 ottobre 2015 – presso l'Ospedale cittadino S.S. Annunziata, dove poi sarebbe deceduto l'8 dicembre.
  In particolare, dalla relazione del DAP risulta come il Fiordiso sia stato quasi quotidianamente sottoposto a visite mediche, anche di tipo psichiatrico, nel corso della complessiva detenzione presso l'istituto di Taranto. Risulta, inoltre, che in data 22 ottobre 2015, dopo il ricovero, la Direzione dell'istituto aveva informato il padre del detenuto delle condizioni di salute del figlio che, il giorno successivo, aveva poi ricevuto, presso l'ospedale, la visita della zia patema.
  In ordine ai rapporti familiari, peraltro, il Dipartimento ha riferito che il detenuto – cresciuto con la nonna ed in assenza della madre, poi deceduta – aveva avuto solo due contatti telefonici con il padre, internato presso l'OPG di Barcellona Pozzo di Gotto, durante la permanenza temporanea presso l'istituto penitenziario di Asti.
  Quanto al pestaggio da parte di detenuti di nazionalità rumena che il Fordiso – secondo quanto riportato dagli Onorevoli interroganti – avrebbe subito durante il periodo di detenzione presso l'istituto di Lecce, il DAP ha, inoltre, precisato che l'episodio si riferisce ad una colluttazione che – in data 19 agosto 2015 – aveva coinvolto il Fiordiso, unitamente ad altri detenuti, uno dei quali di origine rumena.
  A seguito di tale episodio, il Fiordiso aveva riportato traumi contusivi per i quali era stato trasportato presso il pronto soccorso dell'ospedale di Lecce, da cui era stato subito dimesso con codice «verde – poco critico», con prognosi di guarigione di dieci giorni.
  Quanto agli esiti delle indagini preliminari svolte nell'ambito del procedimento penale iscritto dalla Procura della Repubblica di Taranto in seguito al decesso, risulta che in data 26 febbraio 2016 il Pubblico Ministero ha avanzato al GIP richiesta di archiviazione, non ravvisando profili di responsabilità penale nella causazione del decesso. In particolare, dalla nota trasmessa dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello di Taranto risulta che il Pubblico Ministero non ha ravvisato elementi idonei ad integrare la sussistenza di profili di colpa in capo ai sanitari, all'esito dell'analisi del diario clinico penitenziario e all'assunzione di sommarie informazioni testimoniali.
  Il Pubblico Ministero ha escluso, inoltre, allo stato, la rilevanza causale sul Pag. 57decesso di percosse subite dal detenuto, come ipotizzato alla stregua delle dichiarazioni della denunciante, Oriana Fiordiso, che aveva riferito la presenza di lividi sul corpo del nipote.
  Alla richiesta di archiviazione risulta che i familiari del Fiordiso hanno formulato opposizione e che il GIP ha fissato l'udienza per il prossimo 7 ottobre.
  L'apprezzamento in ordine alla completezza delle indagini svolte ed alla condivisibilità delle conclusioni del Pubblico Ministero è, pertanto, attualmente rimesso alla valutazione del giudice.
  In considerazione della delicatezza del tema, l'evoluzione processuale della vicenda sarà seguita con la massima attenzione dal Ministro.