CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 14 luglio 2016
674.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Cultura, scienza e istruzione (VII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-07576 Manzi: Sul comparto AFAM.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'Onorevole interrogante, in merito alla situazione di precariato dei docenti del comparto dell'Alta Formazione Artistica Musicale e Coreutica (AFAM), chiede se il Ministro ritenga opportuno aprire, in tempi brevissimi, un tavolo di confronto con i lavoratori e le organizzazioni sindacali di tale sistema, che metta fine alla situazione di incertezza che coinvolge i docenti, gli studenti e l'intero comparto che consenta il regolare svolgimento dell'attività didattica e la sua continuità per l'anno accademico in corso e successivi.
  L'assenza dei regolamenti attuativi previsti dalla legge n. 508 del 1999 in tempi congrui rispetto alla emanazione della stessa legge di Riforma ha comportato per tutto il sistema dell'Alta formazione artistica e musicale un progressivo aggravamento sia delle criticità preesistenti nel sistema, sia di quelle che inevitabilmente si manifestano durante ogni processo attuativo di una nuova riforma.
  Nel corso dell'ultimo anno e mezzo, l'attenzione del Ministero si è focalizzata sul mondo dell'Alta formazione artistica e musicale in modo particolare, costituendo, come fatto già per la scuola, un apposito «Cantiere AFAM». Gli studi e le riflessioni maturate in tale occasione stanno ora portando alla conclusione di un ragionamento complessivo sull'intero sistema che ha quali obiettivi sia quello di identificare e premiare le iniziative di qualità e i profili di eccellenza, sia quello di coordinare tutti gli interventi necessari per assicurare una cultura ed una educazione alla musica e alle arti in tutte le fasi dei percorsi educativi.
  Il Ministero si sta adoperando per chiudere, in tempi strettissimi, il lavoro istruttorio su almeno due fronti:
   1. Il primo è diretto al completamento dei principali aspetti attuativi della citata riforma, con particolare riguardo al Regolamento sul reclutamento del personale. In tal senso, è pronta una bozza di Regolamento ex articolo 2, comma 7, della legge n. 508 del 1999, che entro breve tempo inizierà il suo iter procedurale il quale – come ben sapete – seguirà il normale iter dei decreti del Presidente della Repubblica e, quindi, sarà portato anche all'attenzione di questa Commissione;
   2. Contemporaneamente, si sta lavorando per rispondere alla necessità, sentita e diffusa nel sistema AFAM, di trovare formule gestionali meno conflittuali e rispondenti agli indispensabili requisiti manageriali di efficienza che un sistema importante come questo merita di avere.

  Nell'ambito del regolamento sul reclutamento del personale potrebbe trovare anche spazio un regime transitorio per completare il quadro delle assunzioni in ruolo rimaste di cui alla legge n. 143 del 2004 e delle graduatorie GNE (graduatorie nazionali ad esaurimento) e GET (quelle per titoli ed esami), che, complessivamente, riguardano circa 800 persone.
  Nel disciplinare le nuove procedure di reclutamento si terrebbe certamente conto dei titoli posseduti dai candidati, tra cui la presenza in graduatorie nazionali, valorizzando altresì le esperienze di docenza già maturate e assicurando nel contempo una adeguata valutazione delle esperienze professionali extra accademiche e internazionali.Pag. 83
  Si deve tener presente che il Ministero ha provveduto alla immissione in ruolo di 167 unità di docenti nell'anno accademico 2014/15 ed ha chiesto al Dipartimento per la funzione pubblica ed al Ministero dell'economia e delle finanze, proprio il 17 giugno scorso, con nota prot. n. 15406, l'autorizzazione per l'assunzione di altre 160 unità circa per gli anni accademici 2015/16 e 2016/17.

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ALLEGATO 2

5-08050 D'Ottavio: Sul nuovo concorso per dirigenti scolastici.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Le procedure relative all'indizione e allo svolgimento del concorso a posti di dirigente scolastico sono state oggetto di diverse modifiche normative succedutesi negli ultimi anni.
  Il comma 217 della legge di stabilità per l'anno 2016 ha nuovamente trasferito la competenza relativa al corso-concorso per dirigenti scolastici dalla Scuola nazionale dell'amministrazione al Ministero stabilendo che con decreto del Ministro siano stabilite le modalità di svolgimento della procedura concorsuale, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi.
  L'Amministrazione ha, pertanto, provveduto a definire il relativo regolamento che sarà trasmesso nei prossimi giorni al Consiglio superiore della pubblica istruzione. Si è, infatti, ritenuto opportuno avvalersi della consulenza tecnico-scientifica del CSPI nonostante il relativo parere non sia, nel caso in questione, prescritto per legge. Il CSPI si è riunito in data di ieri, mercoledì 13 luglio, per rendere il parere.
  Acquisito il parere anche del Consiglio di Stato, il regolamento sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Terminato l’iter, si procederà a chiedere al Ministero della Funzione pubblica e al MEF l'autorizzazione a bandire. Quindi, si indirà il corso-concorso.
  L’iter è tale che la procedura concorsuale non potrà, evidentemente, concludersi per l'avvio dell'anno scolastico 2016/2017. Ci si attende invece che il primo corso-concorso bandito sulla base del nuovo regolamento si concluderà per l'anno scolastico successivo.
  È intenzione del Ministero bandire il corso-concorso per tutti i posti vacanti e disponibili nell'anno scolastico 2016/2017, nonché per quelli che si renderanno tali nel successivo triennio. Ciò consentirà di eliminare l'annoso fenomeno delle reggenze.
  Per il prossimo anno scolastico, si procederà comunque ad assumere circa 200 dirigenti scolastici, grazie allo scorrimento delle graduatorie del concorso bandito nel 2011. Saranno, quindi, coperti tutti i posti vacanti e disponibili delle regioni Abruzzo e Campania, ove sono ancora presenti idonei, nonché ulteriori posti nel resto del Paese in virtù di quanto dispone il comma 92, della legge n. 107 che prevede, a conclusione delle operazioni di mobilità e previo parere dell'USR di destinazione, che i posti autorizzati per l'assunzione di dirigenti scolastici siano conferiti, nel limite massimo del 20 per cento, ai soggetti idonei inclusi nelle graduatorie regionali del concorso del 2011.

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ALLEGATO 3

5-06931 Ricciatti: Sulle spese del comune di Santa Maria Nuova (Ancona).

TESTO DELLA RISPOSTA

  In merito a quanto prospettato dagli onorevoli interroganti occorre preliminarmente premettere che la questione non è di competenza di questo Ministero ma attiene ad una materia delegata alla Struttura di Missione per l'edilizia scolastica che fa capo alla Presidenza del Consiglio dei ministri, trattandosi di esclusione dal patto di stabilità.
  In particolare, il comune di Santa Maria Nuova ha inizialmente ottenuto un finanziamento di euro 584.000 da parte del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca relativo alla scuola dell'infanzia «Cangemi» a valere sulla programmazione #scuolesicure. Successivamente ha richiesto, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge n. 78 del 2015 una deroga al patto di stabilità alla Presidenza del Consiglio dei ministri per la sola quota di cofinanziamento comunale sull'intervento già finanziato con fondi statali.
  Posto ciò, si precisa ulteriormente che il comune in questione, a seguito della ripartizione da parte del MEF degli spazi finanziari attribuiti a ciascun comune ai sensi del decreto-legge n. 78 del 2015, con pubblicazione sul proprio sito istituzionale della tabella riassuntiva, ha ottenuto spazi finanziari pari a 115.000 euro, a fronte dei 126.000 euro richiesti.
  Si osserva, al riguardo, che le risorse assegnate dal MIUR con il programma #scuolesicure, non sono escluse dal patto di stabilità; infatti, la nota prot. n. 25327 del 10 settembre 2014, citata dagli interroganti, recita testualmente: «Le risorse saranno assegnate agli enti locali a partire da gennaio 2015 e dovranno essere utilizzate nello stesso anno al fine di non essere conteggiate nel computo del patto di stabilità».
  Pertanto, è evidente come la nota specifichi che le risorse relative al finanziamento MIUR non sono escluse dal patto di stabilità interno, ma evidentemente le stesse non incidono sul meccanismo del Patto nella misura in cui le somme incassate dal comune vengano contestualmente liquidate nello stesso esercizio finanziario.
  Viceversa, se l'Ente locale aveva previsto anche una propria quota di cofinanziamento, la stessa, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto-legge 19 giugno 2015, n. 78, poteva essere esclusa dal patto concorrendo alla procedura che è in capo alla Presidenza del Consiglio.

  Infatti, la norma prevede che «Gli spazi finanziari sono assegnati [...] per le spese da sostenere e sostenute nell'anno 2015 attraverso stanziamenti di bilancio».
  Ciò significa che alla procedura sullo sblocco patto possono concorrere le sole quote di cofinanziamento presenti sui bilanci degli enti locali e non le quote statali di trasferimento.

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ALLEGATO 4

5-06927 Cancelleri: Sul Palazzo della Civiltà Italiana nella zona Eur di Roma.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Mi riferisco all'interrogazione con la quale l'onorevole Cancelleri riferendosi ad un episodio della fine dello scorso anno che ha riguardato l'installazione di una struttura sulla sommità del palazzo della Civiltà Italiana, detto «Colosseo Quadrato» nel quartiere di Roma EUR, chiede di sapere se il Ministero ha verificato l’iter autorizzativo dell'intervento.
  Vorrei ricostruire brevemente la vicenda poiché, come correttamente riferito dall'Onorevole Cancelleri, essa rappresenta una fattispecie che si verifica, mutatis mutandis, ad ogni autorizzazione di interventi su beni di interesse artistico e storico.
  La Soprintendenza competente per territorio e preposta alla tutela del bene ha precisato che la Società FENDI, con nota dell'ottobre 2015, ha presentato istanza per l'allestimento di strutture temporanee in occasione dell'evento FENDI Roma-Inaugurazione della sede del Palazzo della Civiltà Italiana, previsto in data 22 ottobre 2015.
  Gli allestimenti temporanei previsti erano i seguenti:
   allestimenti esterni (antistanti il Palazzo della Civiltà Italiana);
   allestimenti Terrazza (Palazzo della Civiltà Italiana);
   allestimento Illuminotecnico (antistanti il Palazzo della Civiltà Italiana).

  La predetta Soprintendenza, con una nota dello stesso mese di ottobre 2015, riteneva ammissibile, con alcune condizioni, lo svolgimento della manifestazione temporanea in questione.
  Inoltre, in data 16 ottobre 2015 è stato effettuato un sopralluogo da un funzionario della Soprintendenza, nel corso del quale veniva appurata la corrispondenza tra il manufatto realizzato e quello autorizzato alla Società FENDI.
  Concludo precisando che tutti gli allestimenti sono stati strettamente temporanei e collegati all'evento descritto, dunque tempestivamente smontati subito dopo l'evento stesso.
  In via generale vorrei rassicurare l'onorevole Cancelleri in merito all'attenta attività di controllo del territorio svolta dalle Soprintendenze. La recente riorganizzazione del Ministero ed in particolare l'istituzione di ben 39 Soprintendenze con la presenza, in ogni struttura, di tutte le specifiche professionalità, assicurerà il migliore e più efficace svolgimento delle funzioni di tutela del patrimonio culturale.

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ALLEGATO 5

DL 113/2016: Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio. C. 3926 Governo.

PARERE APPROVATO

  La VII Commissione (Cultura, scienza e istruzione),
   esaminato, per la parte di competenza, l'atto Camera n. 3926, disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 113 del 2016: Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio;
   visti in particolare gli articoli 17 e 24;
   udita la relazione della deputata Coscia nella seduta del 13 luglio 2016, cui integralmente si rinvia;
   udito il dibattito svoltosi nella seduta del 14 luglio 2016;
   visti altresì gli emendamenti presentati presso la Commissione referente,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE
  a condizione che siano approvati in sede referente:
   1) gli emendamenti 17.6, 17.8 (peraltro identico agli emendamenti 17.3, 17.5, 17.10 e 17.12), 17.4 (peraltro identico agli emendamenti 17.3 e 17.14) e 24.5;
   2) l'emendamento 24.3, con l'accorgimento che sia soppresso al suo interno il riferimento alla legge n. 662 del 1996, in quanto in essa non risultano presenti disposizioni inerenti alle fondazioni lirico-sinfoniche;
   3) l'emendamento 24.7, unitamente all'introduzione nel testo di misure immediatamente efficaci volte ad assicurare la sostenibilità economico-finanziaria delle fondazioni lirico sinfoniche e a favorirne il risanamento, in particolare attraverso:
    il contenimento della spesa per il personale (con riguardo, per esempio, qualora non venga conseguito il pareggio di bilancio, ai premi di risultato, alla diaria per missioni all'estero o all'impiego stagionale del personale);
    la possibilità di pensionamento anticipato (cosiddetto scivolo «pre-Fornero», già previsto per le fondazioni lirico-sinfoniche ammesse ai piani di risanamento ai sensi dell'articolo 11 del decreto-legge n. 91 del 2013, convertito in legge n. 112 del 2013);
    l'ampliamento delle facoltà di avvalersi – anche in deroga alla legislazione vigente – di collaborazioni coordinate e continuative.