CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 28 gennaio 2016
582.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012. (C. 3460 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO

  La XI Commissione,
   esaminato, per quanto di competenza, il disegno di legge Atto Camera n. 3460, recante ratifica ed esecuzione dell'Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra, fatto a Bruxelles il 27 giugno 2012, approvato in prima lettura dal Senato;
   osservato che l'Accordo mira ad avviare la cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri e il Vietnam in un ampio spettro di settori, quali la lotta al terrorismo, lo sviluppo sostenibile e i diritti umani, la sanità, l'ambiente, i cambiamenti climatici, l'energia, l'istruzione, la cultura, il lavoro, l'occupazione, gli affari sociali, la scienza, la tecnologia e i trasporti, nonché è volto a sviluppare un partenariato di ampia portata strategica, contribuendo a rafforzare le relazioni dell'Unione europea con i Paesi del sud-est asiatico;
   rilevato, in particolare, che, con l'articolo 50 dell'Accordo, le Parti definiscono espressamente l'occupazione piena e produttiva e il lavoro dignitoso quali elementi chiave dello sviluppo sostenibile e della riduzione della povertà, richiamandosi espressamente a quanto previsto dalla risoluzione 60/1 dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e alla dichiarazione ministeriale del Consiglio economico e sociale dell'ONU del luglio 2006;
   osservato che le Parti convengono di intensificare la cooperazione anche con riferimento alla coesione regionale e sociale, alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, alla uguaglianza di genere, allo sviluppo continuo delle competenze, allo sviluppo delle risorse umane, alla migrazione internazionale, al lavoro dignitoso, nonché alla sicurezza sociale;
   considerato, altresì, che le Parti ribadiscono l'impegno a rispettare, promuovere e applicare le norme in materia di lavoro internazionalmente riconosciute, definite sia dalle convenzioni dell'OIL alle quali hanno aderito sia dalla Dichiarazione sui principi e i diritti fondamentali nel lavoro dell'OIL, e convengono di cooperare per promuovere la ratifica delle norme in materia di lavoro internazionalmente riconosciute ancora da ratificare;
   valutate favorevolmente le disposizioni dell'Accordo che puntano a garantire che il rafforzamento della cooperazione tra l'Unione europea e il Vietnam sul piano economico si realizzi in un contesto che assicuri adeguate tutele ai lavoratori e alle lavoratrici,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

5-06525 Ciprini: Riassorbimento di personale della società I.Ver.Plast Srl da parte della società Polplastic Perugia Srl.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'Onorevole Ciprini ed altri concernente il riassorbimento di personale della società Industria verniciature plastiche Srl (I.Ver.Plast Srl) con sede in Marsciano (Pg) da parte della società Polplastic Perugia Srl, faccio presente che, dalle informazioni acquisite dalla competente Direzione territoriale, risulta che in data 14 novembre 2013 è stato stipulato un accordo tra Polplastic Perugia Srl, I.Ver.Plast Srl e le organizzazioni sindacali, con il quale Polplastic Perugia Srl si impegnava – con riguardo al personale I.Ver.Plast Srl in cassa integrazione – all'assunzione di 80 unità.
  Tale accordo prevedeva per le unità eccedenti l'impegno della I.Ver.Plast Srl ad esperire una procedura di mobilità incentivata per coloro che avessero manifestato la non opposizione al licenziamento.
  Inoltre Polplastic Perugia Srl nell'accordo si impegnava alla riassunzione del personale che non avesse accettato il trasferimento in altri stabilimenti del gruppo.
  Segnalo, altresì, che durante le verifiche ispettive effettuate dalla competente Direzione territoriale è emerso che a far data dal febbraio 2014 Polplastic Perugia Srl ha fatto ricorso all'uso di contratti di somministrazione ma non risulta che la Società abbia utilizzato lavoratori in somministrazione con qualifiche equiparabili a quelle dei lavoratori precedentemente collocati in mobilità.
  Per quanto concerne il presunto mancato rispetto da parte dell'azienda dell'accordo del 14 novembre 2013, nella parte in cui prevedeva, secondo gli Onorevoli interroganti, un diritto di precedenza nelle assunzioni in favore dei lavoratori precedentemente licenziati, faccio presente che tutti i lavoratori posti in mobilità dalla I.Ver.Plast Srl, con la sottoscrizione di specifici accordi sindacali individuali disposta a fronte dell'incentivo all'esodo, hanno espressamente ed inequivocabilmente accettato «l'inoppugnabile e definitiva risoluzione del rapporto di lavoro e la totale definizione di ogni eventuale «pendenza» comunque da correlare al rapporto stesso».
  Segnalo, inoltre, che la Direzione territoriale competente, a seguito di alcune richieste di intervento da parte di lavoratori, ha svolto già nel corso del 2015, alcuni accertamenti proprio volti a verificare quanto segnalato dagli Onorevoli.
  Dalle verifiche ispettive effettuate non sono emerse irregolarità formali o sostanziali.
  In ogni caso, vista la rilevanza della questione sottoposta all'attenzione del Ministero e le doglianze di lavoratori interessati, sono in grado di affermare che i competenti uffici dell'Amministrazione che rappresento continueranno a monitorare la vicenda anche al fine di controllare l'esistenza di presunte irregolarità.

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ALLEGATO 3

5-07237 Lattuca: Richiesta di trasferimento collettivo dei lavoratori dello stabilimento di Cesena della società Sfir Spa presso gli stabilimenti di Brindisi e Milano.

TESTO DELLA RISPOSTA

  Con riferimento all'atto parlamentare dell'Onorevole Lattuca concernente la richiesta di trasferimento collettivo dei lavoratori dello stabilimento di Cesena della società Sfir Spa presso gli stabilimenti di Brindisi e Milano, faccio presente che dagli elementi informativi acquisiti dalla competente Direzione territoriale del lavoro risulta che:
   gli zuccherifici Sfir di Foggia, di Forlimpopoli (in provincia di Forlì-Cesena) e di San Pietro in Casale (in provincia di Bologna) hanno cessato la propria attività nell'anno 2006;
   lo zuccherificio di Pontelagoscuro (in provincia di Ferrara) ha cessato al propria attività nell'anno 2007;
   tutti i lavoratori impiegati presso gli zuccherifici Sfir sono stati collocati in mobilità alla data del 31 dicembre 2014.

  Attualmente risulta che l'attività della società consiste nella fornitura di servizi alle proprie aziende partecipate operanti nel settore industriale alimentare. Tali attività vengono svolte presso la sede sociale di Cesena.
  In ordine al quesito oggetto del presente atto parlamentare, segnalo che le organizzazioni sindacali di categoria lo scorso 18 gennaio hanno richiesto alla Provincia di Forlì-Cesena, al Comune di Cesena ed alla Regione Emilia-Romagna la convocazione di un Tavolo istituzionale di confronto per favorire il raggiungimento di un accordo tra la rappresentanza sindacale e la società con l'obiettivo di scongiurare il trasferimento a Brindisi dei lavoratori occupati presso lo stabilimento di Cesena, conseguentemente alla comunicazione aziendale di chiusura di tale sede.
  Dalle informazioni acquisite dalla Provincia di Forlì-Cesena, il tavolo istituzionale si è riunito il 25 gennaio 2016 a Cesena, presso la sede dell'amministrazione provinciale. Oltre ai rappresentanti della Provincia di Forlì-Cesena, hanno partecipato all'incontro: la Regione Emilia Romagna, il Comune di Cesena, la direzione aziendale della società e le organizzazioni sindacali e datoriali.
  Nel corso dell'incontro, l'azienda ha ribadito la volontà di chiudere la sede di Cesena, presso cui lavorano ventuno dipendenti, con conseguente trasferimento delle funzioni e dei dipendenti a Brindisi, dove è collocata la sede produttiva della raffineria, nonché di trasferire presso la sede di Milano tre dipendenti addetti all'ufficio commerciale.
  Segnalo, inoltre, che la società ha illustrato le motivazioni sottese a tale decisione che sono da ricondursi a un piano di riorganizzazione aziendale volto a raggiungere condizioni di maggior efficienza ed efficacia produttiva, escludendo che la determinazione sia stata dettata da condizioni di crisi aziendale o esubero di personale.
  Secondo quanto riferito dall'amministrazione provinciale, sempre durante il suddetto incontro, la società si è dimostrata disponibile a offrire un eventuale incentivo all'esodo per i lavoratori che dovessero ritenere di non poter accettare Pag. 91il trasferimento a Brindisi, comprendendo le difficoltà e il disagio che tale spostamento comporta.
  Durante l'incontro le organizzazioni sindacali hanno invece ribadito l'opportunità di mantenere la sede di Cesena, sia per l'importanza strategica e storica della sede, nonché per la salvaguardia di livelli occupazionali.
  L'amministrazione provinciale di Forlì-Cesena ha riferito che all'esito dell'incontro, verificata la difficoltà di addivenire ad una conciliazione delle contrapposte posizioni, si è deciso di rinviare il tavolo al prossimo lunedì 1o febbraio 2016, per consentire alle organizzazioni sindacali di riferire sull'esito dell'incontro all'assemblea dei lavoratori e alla direzione aziendale di effettuare un'ulteriore riflessione sul piano di riorganizzazione intrapreso nonché sulla possibilità di prevedere un termine più lungo per la chiusura della sede di Cesena.
  Faccio presente, inoltre, che nell'ambito del tavolo istituzionale tenutosi il 18 gennaio scorso, la Regione Emilia-Romagna ha rappresentato la necessità nonché l'opportunità di chiedere un intervento diretto da parte del Ministero dello sviluppo economico nel caso di fallimento del tentativo di conciliazione dinanzi ai rappresentanti delle istituzioni locali.
  Il Ministero dello sviluppo Economico, espressamente interpellato al riguardo, ha manifestato la disponibilità a poter intervenire su richiesta delle parti, alla discussione sulle problematiche segnalate, in una sede istituzionale da valutare.
  Da ultimo, nell'evidenziare la rilevanza locale della vicenda in parola, posso comunque assicurare che il Ministero che rappresento continuerà a monitorare i futuri sviluppi della vicenda, anche nella prospettiva di esaminarne le principali problematiche riguardanti la situazione occupazionale dei lavoratori.

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ALLEGATO 4

Disposizioni in materia di trattamenti pensionistici di reversibilità. (Testo unificato C. 168 Bobba, C. 228 Fedriga, C. 1066 Rostellato, C. 2330 Tinagli e C. 3024 Cominardi).

RELAZIONE TECNICA TRASMESSA DAL GOVERNO

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