CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 28 ottobre 2015
530.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Ambiente, territorio e lavori pubblici (VIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

D.L. 154/2015: Disposizioni urgenti in materia economico-sociale. C. 3340 Governo.

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La VIII Commissione,
   esaminato, per le parti di competenza, il decreto legge 1o ottobre 2015, n. 154, (C. 3340 Governo) recante «Disposizioni urgenti in materia economico-sociale», come modificato dagli emendamenti approvati nel corso dell'esame in sede referente;
   valutate positivamente le modifiche approvate in Commissione Bilancio al provvedimento d'urgenza in esame, in particolare l'inserimento, all'articolo 3, del comma 1-bis, che esclude le spese sostenute dagli enti locali per far fronte ai danni causati da eventi calamitosi verificatisi nell'anno 2015, per i quali sia stato deliberato dal Consiglio dei ministri lo stato di emergenza, dal saldo valido per l'anno 2015 ai fini del rispetto del patto di stabilità interno;
   giudicato positivo l'impegno manifestato dal rappresentante del Governo presso la Commissione di merito a provvedere al tempestivo finanziamento degli interventi necessari per fronteggiare gli eventi alluvionali che, il 14 e 15 ottobre 2015, hanno colpito anche numerosi comuni della provincia di Benevento;
   auspicato che, in considerazione dell'eccezionale gravità e intensità degli eventi alluvionali sopra richiamati, il Governo disponga anche il differimento dei termini e la rateizzazione del versamento dei tributi a carico dei cittadini residenti nelle zone alluvionate;
   apprezzato che, come emerso nel corso del dibattito in sede referente, nel disegno di legge di stabilità per il 2016 sono attribuiti ulteriori 100 milioni di euro al Fondo per le emergenze nazionali e si prevede uno stanziamento di un miliardo e mezzo di euro per indennizzare i privati, cittadini e imprese, il cui patrimonio sia stato danneggiato da eventi calamitosi in tutto il territorio nazionale;
   evidenziata, inoltre, la necessità che siano predisposte disposizioni di carattere generale per fronteggiare le emergenze, in coerenza con quanto previsto dal provvedimento di delega al Governo per il riordino delle disposizioni legislative in materia di sistema nazionale e coordinamento della Protezione civile, approvato dalla Camera il 23 settembre scorso, anche al fine di assicurare la tempestività degli interventi per la messa in sicurezza e il ripristino dei luoghi e il sostegno alle famiglie e alle imprese;
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

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ALLEGATO 2

D.L. 154/2015: Disposizioni urgenti in materia economico-sociale. C. 3340 Governo.

PROPOSTA DI PARERE ALTERNATIVA DEL GRUPPO MOVIMENTO 5 STELLE

  La VIII Commissione
   esaminato, per le parti di competenza, il DL n. 154 del 2015;
   considerato che, all'articolo 3 (Misure finanziarie per interventi nei territori colpiti dagli eccezionali eventi metereologici dei giorni 13 e 14 settembre 2015), la norma dispone per l'anno 2015 una riduzione degli obiettivi del patto di stabilità a favore delle province colpite dagli eventi atmosferici del 13 e 14 settembre scorso, e, precisamente, nella misura di 4 milioni per la provincia di Parma, di 6,5 milioni per la provincia di Piacenza e di 3,679 milioni da ripartire fra i comuni delle medesime province, come da suddivisione riportata nella Tabella A allegata al decreto-legge;
   valutato che la copertura degli oneri suddetti è a valere sulle somme rinvenienti dall'applicazione delle sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità per il 2014 e che sono stati quantificate alla data del 24 settembre 2015. Le suddette somme dunque verranno utilizzate come spazi finanziari da destinare agli enti locali, di cui alla norma in esame;
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   la metodologia introdotta dall'articolo 3 sia applicata a tutti gli enti locali, o comunque enti di competenza, che, trovandosi in situazioni d'urgenza determinate da gravi fenomeni atmosferici, analogamente a quanto accaduto nei territori veneti, e che dispongano delle coperture necessarie e dei progetti definitivi, possano non rispettare il patto di stabilità per un periodo congruo alla tipologia di intervento di bonifica o ripristino necessario.