CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 23 settembre 2015
509.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014 (C. 3304 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 3304, recante «Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2014»;
   evidenziato che dall'esame del rendiconto generale per l'anno 2014 risulta confermato il contenimento tendenziale della spesa per la difesa, imposto dalle esigenze di riduzione della spesa pubblica, anche se quasi interamente a carico delle spese per l'esercizio;
   sottolineato che, come emerge anche dalla Relazione della Corte dei conti sul rendiconto 2014, risulta finalmente avviata la valorizzazione del patrimonio immobiliare della Difesa, che ha già interessato il 30 per cento delle unità abitative non più utili,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.

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ALLEGATO 2

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015 (C. 3305 Governo, approvato dal Senato).

PRIMA PROPOSTA DI RELAZIONE DEL RELATORE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 3305 Governo, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015»;
   osservato che le variazioni complessive di cui al disegno di legge di assestamento, con riferimento allo stato di previsione del Ministero della difesa (tab. 11), prospettano un aumento di 620,5 milioni di euro delle previsioni in termini di competenza e un aumento di 621,6 milioni delle autorizzazioni di cassa e che, per effetto tanto delle variazioni intervenute in dipendenza di atti amministrativi, quanto di quelle proposte con il disegno di legge in esame, le previsioni assestate di competenza salgono a 19.991,8 milioni di euro, mentre le autorizzazioni di cassa passano a 21.342,2 milioni;
   sottolineato che l'esame del disegno di legge di assestamento 2015 ha messo in evidenza una positiva e significativa riduzione dei residui passivi nel raffronto con l'esercizio precedente;
   ritenuto opportuno, anche alla luce della valutazione della Corte dei conti, secondo cui «la concentrazione delle spese per l'approvvigionamento degli armamenti in un unico programma di spesa non consente un'agevole riconducibilità delle spese sostenute dalle singole Forze armate ai rispettivi programmi di spesa», individuare un meccanismo contabile in grado di consentire un'agevole lettura dei dati riferiti ai programmi d'arma,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:
   a) in relazione alle spese per i sistemi d'arma non appare più rinviabile l'esigenza di adottare un meccanismo contabile in grado di assicurare maggiore trasparenza consentendo un'agevole lettura dei dati finanziari e, soprattutto, la tempestiva riconducibilità degli stessi ai vari programmi di acquisto e rinnovamento, come già richiesto ripetutamente dalla Commissione e dalla Corte dei conti;
   b) l'eccessiva contrazione delle spese per l'esercizio a vantaggio di quelle per gli investimenti, comportando sia una riduzione dell'addestramento del personale che un non pieno utilizzo dei mezzi, ha come conseguenza una generale riduzione dell'efficienza complessiva dello strumento militare;
   c) in relazione alla ripartizione delle risorse finanziarie, non risulta ancora raggiunto l'equilibrio – così come indicato dalla legge n. 244 del 2012 – tra i tre fattori principali di spesa riconducibili al personale, all'esercizio e all'investimento.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015 (C. 3305 Governo, approvato dal Senato).

RELAZIONE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato, per le parti di competenza, il disegno di legge C. 3305 Governo, recante «Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2015»;
   osservato che le variazioni complessive di cui al disegno di legge di assestamento, con riferimento allo stato di previsione del Ministero della difesa (tab. 11), prospettano un aumento di 620,5 milioni di euro delle previsioni in termini di competenza e un aumento di 621,6 milioni delle autorizzazioni di cassa e che, per effetto tanto delle variazioni intervenute in dipendenza di atti amministrativi, quanto di quelle proposte con il disegno di legge in esame, le previsioni assestate di competenza salgono a 19.991,8 milioni di euro, mentre le autorizzazioni di cassa passano a 21.342,2 milioni;
   sottolineato che l'esame del disegno di legge di assestamento 2015 ha messo in evidenza una positiva e significativa riduzione dei residui passivi nel raffronto con l'esercizio precedente;
   ritenuto opportuno, anche alla luce della valutazione della Corte dei conti, secondo cui «la concentrazione delle spese per l'approvvigionamento degli armamenti in un unico programma di spesa non consente un'agevole riconducibilità delle spese sostenute dalle singole Forze armate ai rispettivi programmi di spesa», individuare un meccanismo contabile in grado di consentire un'agevole lettura dei dati riferiti ai programmi d'arma,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE

  con le seguenti osservazioni:
   a) in relazione alle spese per i sistemi d'arma, ferme restando le puntuali procedure di informazione al Parlamento di cui all'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare, si auspica l'adozione di meccanismi contabili che consentano, nel segno di una maggiore leggibilità e trasparenza, di rendere più agevole la lettura e l'analisi dei dati finanziari, soprattutto ai fini della riconducibilità degli stessi ai vari programmi di acquisto e rinnovamento, come già richiesto ripetutamente dalla Commissione e dalla Corte dei conti;
   b) l'eccessiva contrazione delle spese per l'esercizio a vantaggio di quelle per gli investimenti, comportando sia una riduzione dell'addestramento del personale che un non pieno utilizzo dei mezzi, ha come conseguenza una generale riduzione dell'efficienza complessiva dello strumento militare;
   c) in relazione alla ripartizione delle risorse finanziarie, non risulta ancora raggiunto l'equilibrio – così come indicato dalla legge n. 244 del 2012 – tra i tre fattori principali di spesa riconducibili al personale, all'esercizio e all'investimento.

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ALLEGATO 4

Rendiconto generale dell'amministrazione dello Stato per l'esercizio finanziario 2014 (C. 3304 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI RELAZIONE ALTERNATIVA DEI DEPUTATI FRUSONE, BASILIO, CORDA, TOFALO, RIZZO E PAOLO BERNINI

  La IV Commissione (Difesa),
   esaminato il disegno di legge recante Rendiconto generale dell'Amministrazione dello Stato per l'anno finanziario 2014, relativamente alla parte di propria competenza;
   segnalato negativamente il fatto che il Rendiconto è stato presentato in ritardo (14 luglio 2015) rispetto agli obblighi di legge e questo non ha facilitato una serena e puntuale valutazione parlamentare anche in considerazione della delicatezza del contesto economico-finanziario in cui versa il Paese;
   sottolineata la necessità, con riferimento alla contrazione delle retribuzioni, evidenziata dal rendiconto economico, di porre freno alla progressiva depressione delle capacità economiche e professionali dei militari ed in particolare per quel personale che, avendo stipendi più bassi, fatica a stare dietro l'aumento del costo della vita;
   preso atto che le previsioni assestate per il 2014 la dotazione iniziale di competenza è stata elevata di 587,5 milioni di euro, pari al 2,89 per cento delle previsioni iniziali, mentre le autorizzazioni di cassa sono state incrementate di 503,3 milioni (2,56 per cento delle previsioni iniziali). Per cui l'assestamento di cassa finale per il 2014 è pari a un totale di 22.009,6 milioni di euro;
   evidenziato che:
    per quanto concerne le variazioni – negli stanziamenti di competenza – tra le previsioni di bilancio per il 2014 e quelle definitive in sede di rendiconto, queste ultime si discostano quindi dalle prime per un aumento complessivo di 739,8 milioni, pari al 9,64 per cento delle previsioni iniziali;
    le più importanti variazioni di competenza interessano la Missione più rilevante, ovvero la Missione n. 5 (Difesa e sicurezza del territorio), che ha registrato un incremento di 1.055,8 milioni di euro – peraltro corretto da una diminuzione di 311,9 milioni a carico della Missione n. 33 – Fondi da ripartire;
    anche il Programma 5.2 (Approntamento e impiego delle forze terrestri) ha visto un incremento di 555,8 milioni;
    più contenuti risultano gli aumenti a carico del Programma 5.3 (Approntamento e impiego delle forze navali, +229,9 milioni), del Programma 5.4 (Approntamento e impiego delle forze aeree, +135,2 milioni), del Programma 5.1 (Approntamento e impiego Carabinieri per la difesa e la sicurezza, +171,2 milioni) e del Programma 5.5 (Funzioni non direttamente collegate ai compiti di difesa militare, +18,6 milioni);
    nella condivisione dell'obiettivo generale di ridurre il più possibile ogni forma di discrasia tra dati previsionali e rendiconto, lavorando ad una sempre maggiore corrispondenza tra esigenze, anche sopravvenute in corso dell'anno, e risorse in previsione, nella piena valutazione dei dati relativi all'accumulo di residui passivi, utili ad una valutazione affidabile Pag. 69sulla performance dell'Amministrazione della difesa e sugli obiettivi di spesa;
    osservato come, secondo le analisi della Corte dei conti sul rendiconto dello Stato, permanga eccessivamente elevato lo squilibrio tra personale in servizio, soprattutto tra i marescialli, e obiettivi di forza, con un preoccupante sottodimensionamento degli organici per il personale di truppa e i sergenti che rischia di rendere impossibile il raggiungimento dei valori previsti per il modello a 150 mila;
    ritenuto opportuno valutare un meccanismo contabile in grado di consentire un'agevole lettura dei dati riferiti ai programmi d'arma, alla luce della valutazione della Corte dei Conti secondo cui «la concentrazione delle spese per l'approvvigionamento degli armamenti in un unico programma di spesa non consente un'agevole riconducibilità delle spese sostenute dalle singole Forze armate ai rispettivi programmi di spesa»;
   considerato che:
    per quanto riguarda il programma F-35, dalla relazione della Corte dei conti si evince che oggi sono stati posti in essere contratti per l'acquisizione di 3 velivoli CTOL nel lotto di produzione LRIP 6, 3 velivoli CTOL nel lotto LRIP 7 e 2 velivoli CTOL nel lotto LRIP 8, mentre restano decisamente lontane dalle previsioni le cifre relative ai ritorni occupazionali del programma che la relazione stima ad oggi essere di sole 1154 persone, delle quali 911 per Finmeccanica, per cui sembrano difficilmente raggiungibili non solo la stima iniziale di 10 mila posti di lavoro, ma anche quella riformulata lo scorso anno dalla Difesa e dall'industria di 6900 posti considerando che lo stabilimento di Cameri opererà anche nei prossimi anni a meno di 1/3 delle sue potenzialità;
    sempre relativamente al programma F-35, dalla relazione citata si evidenzia come dovranno essere fatti ulteriori investimenti nello stabilimento di Cameri per renderlo idoneo a svolgere le attività di manutenzione MRO&U, Maintenance, Repair, Overhaul and Upgrade. Tali ulteriori spese, non note e delle cui necessità il Governo non ha mai informato il Parlamento, si aggiungono ai circa 750 milioni di euro già spesi dallo Stato italiano per la realizzazione dello stabilimento di Cameri e ora affidato ad Alenia e Lockheed;
    osservato come risulti essere decisamente sottodimensionato l'investimento per la difesa contro le potenziali e sempre crescenti minacce alla sicurezza dell'infrastruttura cibernetica delle Forze armate che la Corte dei conti stima essere solamente di 1,6 milioni di euro per gli esercizi dal 2014 al 2016 nell'ambito del programma Cyber Defence Capability (CDC);
    ritenuto che il Libro Bianco della Difesa non soddisfi le esigenze né di trasparenza, né di progettualità, di cui invece una riforma organica del nostro strumento militare nel nuovo scenario geopolitico avrebbe invece bisogno,

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO.