CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 18 novembre 2014
338.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (C. 2660 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE FORMULATA DALLA RELATRICE

  La XIV Commissione Politiche dell'Unione europea,
   esaminato il disegno di legge recante deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (C. 2660), già approvato dal Senato e trasmesso alla Camera lo scorso 9 ottobre;
   osservato preliminarmente come il provvedimento in titolo rechi una riforma complessiva del mercato del lavoro facendo ricorso allo strumento della delegazione legislativa, in un ambito disciplinare di particolare rilievo ed ampiezza, che merita adeguato approfondimento istruttorio in sede parlamentare;
   apprezzato, in particolare, il richiamo alla coerenza con le indicazioni europee, posto alla base dei principi e criteri direttivi di cui all'articolo 1, comma 7, lettera b), in tema di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e delle tipologie dei relativi contratti;
   richiamata sul punto la configurazione – delineata a livello europeo – del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato quale forma comune di rapporto di lavoro, così come previsto nella Direttiva 1999/70/CE del 28 giugno 1999, recepita con decreto legislativo n. 368 del 2001, da ultimo modificato dalla legge n. 92 del 2012;
   considerato che la riforma del lavoro, come prospettata dal provvedimento in esame, appare idonea a contribuire all'allineamento della realtà occupazionale italiana a quella europea, e che, a tal fine, la riforma medesima potrà essere giudicata necessaria – e al contempo efficace – qualora garantisca la necessaria prevalenza della forma di contratto a tempo indeterminato e la contestuale riduzione delle forme di rapporto di lavoro di tipo precario che nel nostro Paese vedono coinvolti principalmente i giovani;
   ricordato che l'articolo 1, commi 8 e 9 prevedono la revisione e l'aggiornamento delle misure intese a tutelare la maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
   evidenziata l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio della delega, provveda ad adottare norme che attribuiscano alla conciliazione vita-lavoro il valore di principio organizzativo di carattere generale, volto ad influenzare positivamente il benessere dei lavoratori ed a contribuire al sostegno della produttività e della competitività delle imprese, grazie alla riduzione dei relativi costi sociali;
   sottolineata altresì l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio delle deleghe, introduca un esplicito richiamo alla azione dell'Unione europea in materia di politiche attive, e si adoperi affinché la costituenda Agenzia Nazionale del Lavoro si inserisca nel quadro della rete Europea Pag. 158(EURES) per garantire il rilancio dell'occupazione;
   sottolineata inoltre l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio delle deleghe, introduca misure volte a favorire, nell'ordinamento italiano, l'adozione di un sistema di apprendimento permanente, sul modello di quelli esistenti in numerosi altri paesi europei;
   richiamata infine la necessità di promuovere azioni a livello europeo e di adottare iniziative legislative volte a rinnovare e rifinanziare la Garanzia Giovani. Ciò affinché nel 2016 si possa proseguire con gli interventi legati al contrasto della disoccupazione giovanile, monitorando a livello nazionale, l'adeguatezza dei soggetti e degli strumenti preposti agli specifici interventi nel settore, e mettendo in campo concrete ed efficaci forme di controllo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

Pag. 159

ALLEGATO 2

Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro (C. 2660 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminato il disegno di legge C. 2660 Governo, approvato dal Senato e trasmesso alla Camera lo scorso 9 ottobre, recante «Deleghe al Governo in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, nonché in materia di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro»;
   osservato preliminarmente come il provvedimento in titolo rechi una riforma complessiva del mercato del lavoro facendo ricorso allo strumento della delegazione legislativa, in un ambito disciplinare di particolare rilievo ed ampiezza, che merita adeguato approfondimento istruttorio in sede parlamentare;
   apprezzato, in particolare, il richiamo alla coerenza con le indicazioni europee, posto alla base dei principi e criteri direttivi di cui all'articolo 1, comma 7, lettera b), in tema di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e delle tipologie dei relativi contratti;
   richiamata sul punto la configurazione – delineata a livello europeo – del contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato quale forma comune di rapporto di lavoro, così come previsto nella Direttiva 1999/70/CE del 28 giugno 1999, recepita con decreto legislativo n. 368 del 2001, da ultimo modificato dalla legge n. 92 del 2012;
   considerato che la riforma del lavoro, come prospettata dal provvedimento in esame, appare idonea a contribuire all'allineamento della realtà occupazionale italiana a quella europea, e che, a tal fine, la riforma medesima potrà essere giudicata necessaria – e al contempo efficace – qualora garantisca la necessaria prevalenza della forma di contratto a tempo indeterminato e la contestuale riduzione delle forme di rapporto di lavoro di tipo precario che nel nostro Paese vedono coinvolti principalmente i giovani;
   ricordato che l'articolo 1, commi 8 e 9 prevedono la revisione e l'aggiornamento delle misure intese a tutelare la maternità e le forme di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro;
   evidenziata l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio della delega, provveda ad adottare norme che attribuiscano alla conciliazione vita-lavoro il valore di principio organizzativo di carattere generale, volto ad influenzare positivamente il benessere dei lavoratori ed a contribuire al sostegno della produttività e della competitività delle imprese, grazie alla riduzione dei relativi costi sociali;
   sottolineata altresì l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio delle deleghe, introduca un esplicito richiamo alla azione dell'Unione europea in materia di politiche attive, e si adoperi affinché la costituenda Agenzia Nazionale del Lavoro si inserisca nel quadro della rete Europea Pag. 160(EURES) per garantire il rilancio dell'occupazione, con particolare attenzione alla previsione di strumenti dedicati all'orientamento professionale, nonché al rafforzamento delle misure specificamente volte al sostegno alla disoccupazione;
   sottolineata inoltre l'opportunità che il Governo, in sede di esercizio delle deleghe, introduca misure volte a favorire, nell'ordinamento italiano, l'adozione di un sistema di apprendimento permanente, in linea con le politiche in materia di istruzione e formazione adottate a livello europeo (Lifelong Learning Programme – LLP), anche con riguardo alla formazione continua rivolta ai lavoratori adulti;
   richiamata infine la necessità di promuovere azioni a livello europeo e di adottare iniziative legislative volte a rinnovare e rifinanziare la Garanzia Giovani. Ciò affinché nel 2016 si possa proseguire con gli interventi legati al contrasto della disoccupazione giovanile, monitorando a livello nazionale, l'adeguatezza dei soggetti e degli strumenti preposti agli specifici interventi nel settore, e mettendo in campo concrete ed efficaci forme di controllo,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.