CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 giugno 2014
250.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria (C. 2433 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminato il disegno di legge C. 2433 Governo, approvato dal Senato, recante «DL 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria»;
   richiamata la disposizione di cui all'articolo 8, comma 8, in materia di trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi, recante l'autorizzazione per le pubbliche amministrazioni alla riduzione del 5 per cento degli importi dei contratti in essere;
   sottolineato che l'articolo 13, comma 5, prevede che la Banca d'Italia – nell'ambito della propria autonomia organizzativa e finanziaria – adegui il proprio ordinamento ai principi in materia di tetto al trattamento retributivo del personale pubblico e delle società partecipate,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di effettuare ulteriori approfondimenti sulle disposizioni richiamate in premessa, al fine di garantirne la piena conformità alla normativa europea.

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ALLEGATO 2

Schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE (Atto n. 90).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione,

   esaminato lo schema di decreto legislativo recante attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE;
   rilevato che l'articolo 3 dello schema di decreto fissa l'obiettivo nazionale indicativo di risparmio energetico in coerenza con la Strategia Energetica Nazionale, recependo l'articolo 3 della direttiva, che richiede agli Stati membri la fissazione degli obiettivi nazionali indicativi, sia in energia primaria che in energia finale, e la notifica alla Commissione entro il 30 aprile di ogni anno a decorrere dal 2013;
   osservato che in tal modo si indica l'obiettivo nazionale solamente in termini di riduzione di consumi, laddove l'articolo 3 della direttiva richiede la valutazione – anche sotto forma di livello assoluto – del consumo di energia primaria e finale, e che pertanto parrebbe opportuno integrare la norma dello Schema di decreto in tal senso;
   richiamati i contenuti dell'articolo 5, che recepisce l'obbligo imposto dall'articolo 5 della direttiva in merito alla riqualificazione energetica degli immobili della PA centrale (Presidenza del Consiglio e Ministeri) e che, al comma 2, prevede la predisposizione di un programma annuale di interventi;
   evidenziato in proposito che la direttiva richiede che le misure di efficienza energetica siano destinate prioritariamente agli edifici con la più bassa prestazione energetica, e che tale criterio meriterebbe di essere esplicitamente richiamato, ai fini della predisposizione del programma;
   sottolineato che, in base al disposto dell'articolo 6 dello Schema di decreto, le pubbliche amministrazioni possono derogare all'obbligo di acquistare esclusivamente prodotti, servizi ed edifici ad alta efficienza energetica, qualora l'acquisto non sia coerente con le valutazioni di costo-efficacia, idoneità tecnica, ovvero nel caso in cui comporti una severa restrizione della concorrenza (comma 4, primo periodo);
   evidenziato che l'articolo 6 della direttiva 2012/27/UE prevede anche la fattibilità economica e la più ampia sostenibilità quali ulteriori parametri di deroga, come indicato nell'allegato III della direttiva, che meriterebbero di essere esplicitamente richiamati nel testo dello Schema di decreto;

   rilevato che l'articolo 8 interviene in materia di diagnosi energetica cui le Pag. 260grandi imprese e tutte le imprese energivore sono tenute, senza tuttavia prevedere misure volte alla sensibilizzazione delle famiglie ai benefici delle diagnosi energetiche attraverso servizi di consulenza adeguati, come invece richiesto dall'articolo 8, paragrafo 3 della direttiva,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   provveda il Governo ad adeguare il testo dello Schema di decreto alle disposizioni della direttiva sopra richiamate, al fine di garantire un più adeguato recepimento della normativa europea.