CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 11 giugno 2014
250.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

DL 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria (C. 2433 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria, approvato dal Senato;
   richiamato, in primo luogo, l'articolo 8 del provvedimento, recante norme in tema di trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi, il quale, al comma 4, quantifica in 700 milioni di euro per il 2014 e in un pari importo in ragione d'anno a decorrere dal 2015 la riduzione strutturale della spesa per acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, cui il Dicastero della Difesa concorre, ai sensi del successivo comma 11, per un importo pari a 400 milioni nel 2014, da recuperarsi con la rideterminazione dei programmi di spesa relativi agli investimenti pluriennali per la difesa nazionale;
   osservato che quest'ultima disposizione rinvia ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge e ad oggi non ancora non emanato, su proposta del Ministero della Difesa, previa verifica del Ministero dell'economia e delle finanze e sentito il Ministero dello Sviluppo economico, per la rideterminazione delle autorizzazioni di spesa iscritte sullo stato di previsione in modo da assicurazione una riduzione in termini di indebitamento netto, e che, nelle more dell'adozione di tale provvedimento, tali risorse, iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa e relative ai programmi di cui all'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, sono accantonate e rese indisponibili;
   richiamato che l'articolo 1, comma 396, della Legge di stabilità per il 2014 aveva già disposto la rideterminazione dei programmi di investimento pluriennali per la difesa nazionale in maniera tale da conseguire risparmi di spesa per gli anni 2015 e 2016 – anche in termini di indebitamento netto – pari a 100 milioni di euro per ciascun anno e che il citato articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare prevede, tra l'altro, la presentazione da parte del Governo, entro il 30 aprile di ogni anno, di un piano di impiego pluriennale ad oggi non ancora presentato per il triennio 2014-2016;
   evidenziato, inoltre, che l'articolo 16, commi 1 e 2, prescrive, nell'ambito del Pag. 110processo di riorganizzazione dei Ministeri, un obiettivo di risparmio di spesa per i Ministeri e per la Presidenza del Consiglio dei ministri pari a complessivi 240 milioni di euro per l'anno 2014, in termini di saldo netto da finanziare, che vanno a sommarsi ai 710 milioni di euro già disposti dalla Legge di stabilità 2014, e che la riduzione a carico della Difesa, demandata ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare sentiti i Ministri competenti e previa verifica da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 15 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge, non appare di immediata quantificazione;
   evidenziati, altresì, gli effetti dell'articolo 50, in tema di disposizioni finanziarie, e del relativo Allegato C, i quali, a garanzia dell'effettivo conseguimento degli obiettivi di risparmio, e nelle more dell'adozione del provvedimento di cui all'articolo 8, comma 5, opera accantonamenti complessivi per l'acquisto di beni e servizi da parte di tutti i Ministeri pari a 200 milioni per il 2014 e di 300 milioni euro a decorrere dal 2015, secondo le quantificazioni indicate in dettaglio nell'Allegato C, cui il Ministero della difesa contribuisce in misura significativa rispetto ad altre Amministrazioni, con un importo di 75,3 milioni nel 2014 e di 112,8 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016;
   sottolineata, quindi, l'urgenza che il Governo, nell'obiettivo di garantire piena trasparenza e certezza alle norme contenute nel provvedimento, e anche al fine di attenuare l'impatto degli accantonamenti disposti per l'anno in corso, provveda senza ulteriore ritardo all'adozione dei provvedimenti, di cui all'articolo 8, commi 5 ed 11, avendo previamente acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti;
   osservato in generale che il Ministero della difesa, secondo le norme contenute nel provvedimento, contribuisce in modo rilevante nel confronto con le altre Amministrazioni pubbliche all'obiettivo di riduzione della spesa pubblica e che permane l'esigenza di non pregiudicare un quadro di piena operatività dello strumento militare, attese le importanti responsabilità che ad esso sono assegnate in ambito europeo ed internazionale, come evidenzia, da ultimo, anche l'impegno straordinario della Marina Militare nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente osservazione:
   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di dare sollecita attuazione all'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, presentando con tempestività l'aggiornamento della documentazione, di cui agli articoli 12 e 548 dello stesso Codice, comprensivo del piano di impiego pluriennale con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale;

  e con la seguente condizione:
   provveda il Governo all'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui all'articolo 8, comma 11, previa acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti, nella considerazione degli esiti dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla Difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013, e dunque anche nella direzione di una significativa di una riduzione del programma F35.

Pag. 111

ALLEGATO 2

DL 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria (C. 2433 Governo, approvato dal Senato).

PROPOSTA ALTERNATIVA DI PARERE DEL DEPUTATO RIZZO

  La IV Commissione Difesa,
   considerato che:
    il provvedimento in esame alterna iniziative potenzialmente positive, con altre ambigue e contraddittorie con il rischio concreto di non aumentare la competitività del sistema economico italiano né tanto meno garantire, dentro una crisi economica tutt'altro che alle spalle, quella necessaria politica redistributiva che sarebbe alla base di una vera giustizia sociale;
    il bonus degli 80 euro avrebbe un senso compito se fosse stabilizzato già da quest'anno. La previsione di renderlo permanente nella legge di stabilità non ha quell'effetto sperato di rilanciare i consumi vista l'incertezza che si avvalora con le raccomandazioni dell'Unione europea sulle coperture finanziarie. Inoltre tale beneficio viene immediatamente decurtato dall'aumento della pressione fiscale locale, dai costi della bolletta energetica, della benzina e assicurazioni;
    il taglio Irap avrà l'effetto dall'anno prossimo (sempre se i conti pubblici saranno in equilibrio). Ci voleva più coraggio attraverso l'adozione di norme in grado di alleviare veramente la pressione sulle micro-imprese fino ad arrivare una graduale abolizione a favore di quest'ultime;
    gli articoli da 32 a 38 del provvedimento sui pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese rischiano di essere una vera e propria opera incompiuta. Il Governo aveva dichiarato lo sblocco totale dei debiti della Pubblica Amministrazione attraverso un diverso utilizzo della Cassa depositi e prestiti. Purtroppo è una delle promesse non mantenute dal Presidente del Consiglio. Si fa presente come un'impresa italiana su cinque è stata costretta a licenziare a causa degli effetti negativi dovuti ai ritardi nei pagamenti;
   considerato inoltre che:
    in merito alle competenze del Ministero della Difesa l'articolo 8, al comma 11, recita che «I programmi di spesa relativi agli investimenti pluriennali per la difesa nazionale sono rideterminati in maniera tale da conseguire una riduzione degli stanziamenti di bilancio in misura non inferiore a 400 milioni di euro per l'anno 2014 che concorrono alla determinazione della riduzione di cui al comma 4, lettera c), per il medesimo anno» e che «nelle more dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al secondo periodo sono rese indisponibili le risorse, negli importi indicati al primo periodo, iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa relative ai programmi di cui all'articolo 536 del codice Pag. 112dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66»,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con la seguente condizione:
   il risparmio, di cui all'articolo 8, comma 11, sia conseguito con la cancellazione del programma di acquisizione degli F35 o, in subordine, ad una sua drastica riduzione, come auspicato dal documento conclusivo dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma approvato dalla Commissione difesa, e che sia resa più stringente e permanga la previsione secondo la quale «nelle more dell'adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di cui al secondo periodo sono rese indisponibili le risorse, negli importi indicati al primo periodo, iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa relative ai programmi di cui all'articolo 536 del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66».

Pag. 113

ALLEGATO 3

DL 66/2014: Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria (C. 2433 Governo, approvato dal Senato).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il disegno di legge di conversione, con modificazioni, del decreto-legge 24 aprile 2014, n. 66, recante «Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale. Deleghe al Governo per il completamento della revisione della struttura del bilancio dello Stato, per il riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, nonché per l'adozione di un testo unico in materia di contabilità di Stato e di tesoreria», approvato dal Senato;
   richiamato, in primo luogo, l'articolo 8 del provvedimento, recante norme in tema di trasparenza e razionalizzazione della spesa pubblica per beni e servizi, il quale, al comma 4, quantifica in 700 milioni di euro per il 2014 e in un pari importo in ragione d'anno a decorrere dal 2015 la riduzione strutturale della spesa per acquisto di beni e servizi da parte delle Pubbliche Amministrazioni, cui il Dicastero della difesa concorre, ai sensi del successivo comma 11, per un importo pari a 400 milioni nel 2014, da recuperarsi con la rideterminazione dei programmi di spesa relativi agli investimenti pluriennali per la difesa nazionale;
   osservato che quest'ultima disposizione rinvia ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da adottarsi entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore del decreto-legge ad oggi non ancora non emanato, su proposta del Ministero della difesa, previa verifica del Ministero dell'economia e delle finanze e sentito il Ministero dello sviluppo economico, per la rideterminazione delle autorizzazioni di spesa iscritte sullo stato di previsione in modo da assicurare una riduzione in termini di indebitamento netto, e che, nelle more dell'adozione di tale provvedimento, tali risorse, iscritte nello stato di previsione del Ministero della difesa e relative ai programmi di cui all'articolo 536 del Codice dell'ordinamento militare, sono accantonate e rese indisponibili;
   richiamato che l'articolo 1, comma 396, della Legge di stabilità per il 2014 aveva già disposto la rideterminazione dei programmi di investimento pluriennali per la difesa nazionale in maniera tale da conseguire risparmi di spesa per gli anni 2015 e 2016 – anche in termini di indebitamento netto – pari a 100 milioni di euro per ciascun anno e che il citato articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare prevede, tra l'altro, la presentazione da parte del Governo, entro il 30 aprile di ogni anno, di un piano di impiego pluriennale ad oggi non ancora presentato per il triennio 2014-2016;Pag. 114
   evidenziato, inoltre, che l'articolo 16, commi 1 e 2, prescrive, nell'ambito del processo di riorganizzazione dei Ministeri, un obiettivo di risparmio di spesa per i ministeri e per la Presidenza del Consiglio dei ministri pari a complessivi 240 milioni di euro per l'anno 2014, in termini di saldo netto da finanziare, che vanno a sommarsi ai 710 milioni di euro già disposti dalla Legge di stabilità 2014, e che la riduzione a carico della Difesa, demandata ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare sentiti i Ministri competenti e previa verifica da parte del Ministro dell'economia e delle finanze, da adottare entro 15 giorni dall'entrata in vigore del decreto-legge, non appare di immediata quantificazione;
   evidenziati, altresì, gli effetti dell'articolo 50, in tema di disposizioni finanziarie, e del relativo Allegato C, i quali, a garanzia dell'effettivo conseguimento degli obiettivi di risparmio e nelle more dell'adozione del provvedimento di cui all'articolo 8, comma 5, dispongono accantonamenti complessivi per l'acquisto di beni e servizi da parte di tutti i ministeri pari a 200 milioni di euro per il 2014 e di 300 milioni di euro a decorrere dal 2015, secondo le quantificazioni indicate in dettaglio nell'Allegato C, cui il Ministero della difesa contribuisce in misura significativa rispetto ad altre Amministrazioni, con un importo di 75,3 milioni nel 2014 e di 112,8 milioni per ciascuno degli anni 2015 e 2016;
   sottolineata, quindi, l'urgenza che il Governo, nell'obiettivo di garantire piena trasparenza e certezza alle norme contenute nel provvedimento, e anche al fine di attenuare l'impatto degli accantonamenti disposti per l'anno in corso, provveda senza ulteriore ritardo all'adozione dei provvedimenti, di cui all'articolo 8, commi 5 ed 11, avendo previamente acquisito il parere delle Commissioni parlamentari competenti;
   osservato, in generale, che il Ministero della difesa, secondo le norme contenute nel provvedimento, contribuisce in modo rilevante nel confronto con le altre Amministrazioni pubbliche all'obiettivo di riduzione della spesa pubblica e che permane l'esigenza di non pregiudicare un quadro di piena operatività dello strumento militare, attese le importanti responsabilità che ad esso sono assegnate in ambito europeo ed internazionale, come evidenzia, da ultimo, anche l'impegno straordinario della Marina Militare nel salvataggio di vite umane nel Mediterraneo,
   esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valutino le Commissioni di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di dare sollecita attuazione all'articolo 536, comma 1, del Codice dell'ordinamento militare, presentando con tempestività l'aggiornamento della documentazione, di cui agli articoli 12 e 548 dello stesso Codice, comprensivo del piano di impiego pluriennale con riferimento alla pianificazione dei programmi di ammodernamento e rinnovamento dei sistemi d'arma, delle opere, dei mezzi e dei beni direttamente destinati alla difesa nazionale;
   valutino, altresì, le Commissioni di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di indirizzare le misure di riduzione delle risorse destinate alla spesa per gli investimenti come indicato negli esiti dell'indagine conoscitiva sui sistemi d'arma destinati alla Difesa in vista del Consiglio europeo di dicembre 2013;

  e con la seguente condizione:
   con riferimento all'articolo 8, comma 11, dopo le parole «Ministero dell'economia e delle finanze» inserire le seguenti: «previo parere delle Commissioni parlamentari competenti».