CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 20 marzo 2014
202.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Lavoro pubblico e privato (XI)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

5-01184 Tino Iannuzzi: Misure per il contenimento della spesa degli enti nazionali di previdenza e riduzione delle risorse destinate ai progetti speciali di cui all'articolo 18 della legge n. 88 del 1989.

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole interrogante – con il presente atto parlamentare – richiama l'attenzione del Governo sui risparmi di spesa che gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici devono realizzare a partire dal 2013.
  A tal proposito faccio presente che il comma 108 dell'articolo 1 della legge n. 228 del 2012 (Legge di stabilità per il 2013) stabilisce che gli enti nazionali di previdenza e assistenza sociale pubblici, nell'ambito della propria autonomia organizzativa, adottano ulteriori interventi di razionalizzazione per la riduzione delle proprie spese in modo da conseguire, a decorrere dall'anno 2013, risparmi aggiuntivi complessivamente non inferiori a 300 milioni di euro annui.
  La medesima disposizione precisa, altresì, le modalità attraverso le quali, in via prioritaria, detti risparmi debbano essere conseguiti.
  In tal senso, il decreto del 24 aprile 2013, adottato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, ha specificato che, della predetta somma, l'80 per cento viene posto a carico dell'Inps – per una riduzione di spesa pari a 240 milioni di euro – mentre il rimanente 20 per cento viene posto a carico dell'Inail – per una riduzione di spesa pari a 60 milioni di euro.
  Con riferimento all'Inps, passo ora ad illustrare nel dettaglio gli interventi – meglio indicati nel progetto di bilancio preventivo 2014 – posti in essere dall'Istituto per realizzare tali riduzioni di spesa.
  In primo luogo, l'Inps ha reso noto di aver ridotto, rispetto al 2011, le spese postali annue di circa 115 milioni di euro attraverso l'utilizzo di forme elettroniche di comunicazione.
  L'Istituto ha inoltre ridotto le risorse destinate ai CAF, procedendo ad una revisione qualitativa e quantitativa dell'attività in convenzione e conseguendo risparmi per complessivi 31,5 milioni che risultano non inferiori al 20 per cento dei costi sostenuti nel 2011.
  L'Inps ha reso noto, inoltre, che la riduzione delle spese per l'informatica, rispetto al 2012, ottenuti in conseguenza della razionalizzazione degli interventi realizzati dopo il processo di incorporazione dell'Inpdap in Inps, ammontano a 103 milioni.
  L'Istituto ha conseguito poi riduzioni di spesa destinando, per il 2014, 12 milioni di euro alle visite mediche di controllo d'ufficio rispetto ai 50 milioni di euro originariamente previsti. Tale riduzione è stata possibile grazie alla ricezione telematica dei certificati di malattia, che ha consentito una più razionale programmazione dei casi da sottoporre a visita di controllo.
  L'Inps, inoltre, continua a rafforzare il processo di razionalizzazione logistica volta a conseguire risparmi attraverso la dismissione dei contratti di locazione passiva. Tale attività consentirà, nel 2014, un risparmio annuo di oltre 10 mln per gli uffici della Direzione generale.
  Relativamente alle spese per servizi amministrativi svolti da altri enti, l'Inps ha evidenziato che non sono comprimibili le spese sostenute in base a specifiche disposizioni Pag. 145legislative. Ci si riferisce, ad esempio, alle rilevanti somme corrisposte all'Agenzia delle entrate per le riscossioni tramite il modello F24 ed al compenso spettante ai concessionari della riscossione.
  Per quanto concerne le consulenze, l'Inps ha evidenziato che nel bilancio non sono previsti stanziamenti per tali spese di conseguenza non è possibile conseguire alcun risparmio. Analogamente, non risulta possibile conseguire risparmi dalla riduzione di facoltà assunzionali allo stato non esistenti.
  L'Inps ha reso noto, altresì, che, nello scorso mese di dicembre, si è conclusa con gli istituti bancari la rinegoziazione dei contratti relativi al pagamento delle prestazioni pensionistiche. Tale negoziazione comporterà per il 2014 un risparmio stimato pari a 10 milioni di euro.
  L'Istituto ha inoltre chiarito che, al momento, non sono previste entrate derivanti da contratti di sponsorizzazione tecnica o finanziaria.
  Infine l'Istituto ha evidenziato, per il corrente anno, la contrazione delle spese per il personale comandato, la riduzione delle spese di manutenzione straordinaria rispetto alle previsioni originarie del 2013 e la riduzione, in misura più contenuta rispetto al 2013, di mutui e prestiti al personale dipendente.
  Per quanto concerne i risparmi di spesa ottenuti dall'Inail, l'Istituto ha comunicato che l'ammontare complessivo di essi è stato raggiunto attraverso:
   a) la razionalizzazione dei sistemi informativi di supporto e comunicazioni;
   b) la razionalizzazione delle comunicazioni con l'utenza;
   c) la razionalizzazione delle comunicazioni interne;
   d) la diminuzione delle commissioni per il pagamento delle rendite;
   e) la razionalizzazione del sistema informativo istituzionale a seguito dell'integrazione degli Enti incorporati e relativo aumento delle competenze;
   f) l'attualizzazione della programmazione dei lavori pubblici 2013/2015;
   g) l'ulteriore razionalizzazione delle spese relative ai consumi intermedi;
   h) la razionalizzazione delle soluzioni di Business Continuity.

  In conclusione in risposta alle preoccupazioni segnalate nel presente atto, faccio presente che entrambi gli istituti hanno conseguito i risparmi previsti dal citato comma 108 dell'articolo 1 della legge n. 228 del 2012 senza intaccare i fondi destinati alla remunerazione dei progetti speciali previsti dall'articolo 18 della legge n. 88 del 1989.

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ALLEGATO 2

5-02164 Ciprini: Composizione del tavolo di esperti per l'elaborazione della cosiddetta «busta arancione».

TESTO DELLA RISPOSTA

  L'onorevole Ciprini – con il presente atto parlamentare – richiama l'attenzione sul progetto denominato «busta arancione», con particolare riguardo alla composizione del tavolo di lavoro istituito ai fini della sua attuazione presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
  Al riguardo, è opportuno evidenziare, in via preliminare, che l'informazione previdenziale – nell'ottica di favorire una «familiarizzazione» da parte dei cittadini con le regole che disciplinano il sistema pensionistico – ha sempre costituito un tema di prioritaria importanza nell'agenda dei lavori del Ministero che rappresento.
  È, infatti, assoluta la consapevolezza che la conoscenza diffusa del futuro previdenziale costituisca per i cittadini lo strumento cardine utile ad orientare le scelte professionali e previdenziali da intraprendere durante l'intero arco di vita di ciascuno.
  L'estrema complessità del tema, associata alla difficoltà di comprensione delle informazioni di carattere finanziario, potrebbe, infatti, spingere le persone a compiere scelte non adeguate ovvero ad esporsi al rischio di abusi da parte di soggetti che operano in questo campo nel libero mercato.
  In questo contesto, si colloca il progetto «busta arancione» che consentirà al nostro Paese di allinearsi alle «best practices» internazionali, offrendo un contributo di sicuro rilievo all’«educazione» finanziaria e previdenziale dei cittadini.
  Tale progetto, in particolare, permetterà ai lavoratori di venire a conoscenza della loro situazione pensionistica, fornendo loro informazioni sulle annualità dei contributi versati, su quelli mancanti alla maturazione della pensione, sulla data del conseguimento del relativo diritto e sull'importo stimato, determinato sia in base a variabili economiche che a sviluppi di carriera standard.
  Occorre tuttavia precisare che la sua attuazione non può prescindere da un percorso graduale che dovrà necessariamente tenere conto della molteplicità degli ordinamenti pensionistici e della corrispondente frammentazione delle banche dati relative alle posizioni degli iscritti ai vari istituti previdenziali, ora confluiti nell'INPS.
  Pertanto, la procedura sarà accessibile secondo step successivi, includendo progressivamente le diverse categorie di lavoratori assicurati presso diverse gestioni pensionistiche.
  Nella fase di progettazione dello strumento informativo – sviluppatasi nel dicembre scorso e oggi sostanzialmente conclusa – al fine di assicurare un'analisi condivisa delle problematiche emergenti legate allo studio di fattibilità e realizzazione dell'applicativo, è stato costituito presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un gruppo di lavoro composto, oltre che dai vertici dell'ente previdenziale pubblico e dell'ISTAT, da rappresentanti del mondo accademico e da esperti in materia di comunicazione; il prestigio e le evidenti capacità professionali dei componenti hanno rappresentato adeguata garanzia di competenza e trasparenza nello svolgimento delle attività del gruppo di lavoro.
  Occorre inoltre sottolineare che l'istituzione di un sistema di previdenza complementare Pag. 147che si affianchi a quello pubblico ha rappresentato una costante nell'ambito delle finalità individuate dalle riforme strutturali del sistema pensionistico varate in Italia negli ultimi vent'anni; attraverso i diversi provvedimenti normativi viene, infatti, perseguito l'obiettivo di rafforzare la copertura previdenziale dei lavoratori, garantendo l'adeguatezza delle prestazioni pensionistiche soprattutto in relazione all'introduzione del sistema di calcolo contributivo.
  Così, nell'evidenza del ruolo di sempre maggior rilievo della previdenza complementare nel complesso scenario della previdenza nazionale – quale potenziale ulteriore fonte di reddito pensionistico per ciascun assicurato – il gruppo di lavoro si è avvalso del contributo dei vertici istituzionali degli organismi di controllo e promozione del sistema di previdenza complementare quali COVIP e MEFOP.
  Fanno parte del gruppo di esperti, i cui lavori possono considerarsi allo stato sostanzialmente conclusi, i seguenti componenti: Tito Boeri, Professore Ordinario di Economia del lavoro – Università BOCCONI, Milano; Luigi Guiso, Professor of Economics, Einaudi Institute for Economics and Finance; Agar Brugiavini, Professore Ordinario di Economia, Università CaFoscari, Venezia; Mauro Marè, Presidente MEFOP; Paolo Onofri, Professore di Politica Economica, Università degli Studi di Bologna; Maurizio Ferrera, Professore Ordinario di Politiche Sociali e del Lavoro presso l'Università degli Studi di Milano; Antonio Mastrapasqua, in qualità di Presidente «pro-tempore» dell'INPS; Mauro Nori, Direttore generale INPS; Antonio Golini, Presidente ISTAT; Rino Tarelli, Presidente COVIP e Luca De Biase, Docente IULM di Milano, esperto di comunicazione.
  Preciso infine che tutti gli esperti coinvolti nel predetto gruppo di lavoro hanno fornito il proprio contributo professionale a titolo assolutamente gratuito.

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ALLEGATO 3

Modifiche alla disciplina dei requisiti per la fruizione delle deroghe riguardanti l'accesso al trattamento pensionistico (Nuovo testo unificato C. 224 Fedriga, C. 387 Murer, C. 727 Damiano, C. 946 Polverini, C. 1014 Fedriga, C. 1045 Di Salvo, C. 1336 Airaudo).

EMENDAMENTI APPROVATI

ART. 1.

  Al comma 2, lettera b), sostituire la parola: ventiquattro con la seguente: trentasei.
*1. 9. Fedriga.

  Al comma 2, lettera b), sostituire la parola: ventiquattro con la seguente: trentasei.
*1. 10. (Nuova formulazione). Cominardi, Bechis, Tripiedi, Ciprini, Rostellato, Baldassarre, Chimienti, Rizzetto.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: cassa integrazione guadagni aggiungere le seguenti: ; i versamenti volontari eventualmente necessari al raggiungimento dei requisiti pensionistici di cui alla presente lettera, anche in deroga alle disposizioni di cui all'articolo 6, comma 1, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 184, possono riguardare anche periodi precedenti la domanda di autorizzazione alla contribuzione volontaria.
1. 12. Fedriga.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: cassa integrazione guadagni aggiungere le seguenti: ; ai fini della concessione dei benefici di cui alla presente lettera non rileva l'eventuale prestazione di un'altra attività lavorativa di natura temporanea dopo la sottoscrizione degli accordi individuali o la stipulazione degli accordi collettivi di incentivo all'esodo ai sensi del periodo precedente.
1. 13. Fedriga.

  Al comma 2, lettera b), dopo le parole: cassa integrazione guadagni aggiungere le seguenti: o seguito da un periodo di sostegno al reddito o di prolungamento della mobilità in deroga.
1. 14. Fedriga.

ART. 2.

  Al comma 1, sostituire la lettera b) con la seguente:
   b) le parole: «la decorrenza del trattamento medesimo entro un periodo non superiore a ventiquattro mesi» sono sostituite dalle seguenti: «la maturazione del diritto al trattamento pensionistico entro un periodo non superiore a trentasei mesi;».
2. 5. Fedriga.

ART. 3.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole: e le parole: «ai lavoratori iscritti al Pag. 149Fondo speciale istituito presso l'INPS ai sensi dell'articolo 43 della legge 23 dicembre 1999, n. 488.» sono sostituite dalle seguenti: «ai lavoratori operanti nelle imprese ferroviarie e nelle imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con mansioni di addetto alla condotta dei treni, addetto alla scorta treni, addetto alla manovra, traghettamento, formazione treni, ai lavoratori del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi».

  Conseguentemente, sostituire la rubrica con la seguente: (Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al pensionamento da parte del personale ferroviario e marittimo).
*3. 1. (Nuova formulazione) Polverini.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, le parole: e le parole: «ai lavoratori iscritti al Fondo speciale istituito presso l'INPS ai sensi dell'articolo 43 della legge 23 dicembre 1999, n. 488.» sono sostituite dalle seguenti: «ai lavoratori operanti nelle imprese ferroviarie e nelle imprese dei gestori delle infrastrutture ferroviarie con mansioni di addetto alla condotta dei treni, addetto alla scorta treni, addetto alla manovra, traghettamento, formazione treni, ai lavoratori del settore di macchina e agli addetti del settore di coperta della categoria dei marittimi».

  Conseguentemente, sostituire la rubrica con la seguente: (Disposizioni concernenti i requisiti per l'accesso al pensionamento da parte del personale ferroviario e marittimo).
*3. 2. (Nuova formulazione) Di Salvo, Airaudo, Placido.

ART. 6.

  Sostituire il comma 1 con il seguente: 1. Ai fini di una puntuale verifica degli effetti previdenziali determinatisi a seguito delle modifiche della disciplina del sistema pensionistico di cui all'articolo 24 del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sulla base dei dati elaborati dall'Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS), presenta alle Camere una relazione trimestrale relativa al numero complessivo dei lavoratori che periodicamente hanno avuto accesso al trattamento pensionistico, al numero di lavoratori che hanno usufruito delle deroghe previste dall'ordinamento, nonché di quelli che avrebbero potuto accedere al trattamento pensionistico secondo la previgente normativa e ai relativi effetti finanziari.
6. 1. (Nuova formulazione) Rizzetto, Bechis, Tripiedi, Ciprini, Rostellato, Baldassarre, Chimienti, Cominardi.

  Al comma 1, dopo le parole: dati elaborati aggiungere la seguente: obbligatoriamente.
6. 2. Rostellato, Rizzetto, Tripiedi, Ciprini, Baldassarre, Chimienti, Cominardi.

ART. 7.

  Al comma 1, dopo le parole: nonché per finanziare ulteriori interventi aggiungere le seguenti: di salvaguardia.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole: per l'accesso al pensionamento entro il 31 dicembre 2018 con le seguenti: per l'accesso al pensionamento, secondo i requisiti vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, entro il 31 dicembre 2020.
*7. 1. (Nuova formulazione) Fedriga.

Pag. 150

  Al comma 1, dopo le parole: nonché per finanziare ulteriori interventi aggiungere le seguenti: di salvaguardia.

  Conseguentemente, al medesimo comma, sostituire le parole: per l'accesso al pensionamento entro il 31 dicembre 2018 con le seguenti: per l'accesso al pensionamento, secondo i requisiti vigenti prima dell'entrata in vigore del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, entro il 31 dicembre 2020.
*7. 3. (Nuova formulazione). Placido, Di Salvo, Airaudo.