CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 13 novembre 2013
121.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Politiche dell'Unione europea (XIV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali (Nuovo testo C. 730 Velo ed altri).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminato il nuovo testo della proposta di legge C. 730 Velo ed altri, recante «Legge quadro in materia di interporti e di piattaforme logistiche territoriali»;
   rilevato che:
    l'articolo 5 del provvedimento prevede che i soggetti che gestiscono interporti agiscono in regime di diritto privato, anche se il loro statuto non prevede il fine di lucro fermo restando che, in ogni caso, l'utilizzo di risorse pubbliche è disciplinato dalle norme sulla contabilità dello Stato e dal codice dei contratti pubblici;
    per le caratteristiche della loro attività tali soggetti gestori potrebbero piuttosto essere qualificati, alla luce della disciplina della direttiva 2004/18/CE, come «organismi di diritto pubblico» e quindi essere sempre sottoposti alla disciplina in materia di appalti pubblici come recepita nell'ordinamento nazionale attraverso il codice dei contratti pubblici per lavori, servizi e forniture (decreto legislativo n. 163 del 2006);
    in base alla giurisprudenza della Corte di giustizia dell'Unione europea, la qualificazione ex lege delle caratteristiche del soggetto gestore non assume comunque rilievo in quanto parametro di valutazione, in caso sorgano contenziosi, saranno la concreta configurazione del soggetto gestore e la sua attività in concreto,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 2

Comunicazione della Commissione europea «Lavorare insieme per i giovani d'Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile» (COM(2013)447 final).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea),
   esaminata, ai sensi dell'articolo 127 del regolamento, la Comunicazione della Commissione europea COM(2013)447 final, «Lavorare insieme per i giovani d'Europa – Invito ad agire contro la disoccupazione giovanile», presentata il 19 giugno 2013;
   tenuto conto degli esiti del Consiglio europeo del 26-27 giugno scorso sull'attuazione delle azioni e delle misure di cui alla proposta di Raccomandazione Garanzia per i giovani (COM(2012)729), adottata formalmente dal Consiglio il 22 aprile 2013, nonché delle successive iniziative adottate dalle istituzioni europee;
   ricordato che la definizione del quadro istituzionale entro il quale dovrà essere istituita la Garanzia per i giovani è lasciata ai singoli Stati membri, nel rispetto dei rispettivi ordinamenti nazionali;
   rilevata l'opportunità di iniziative a livello europeo in tale materia, al fine di mettere in atto una strategia complessiva ed organica, che non può essere affrontata singolarmente dagli Stati membri; ciò vale in particolare per l'Italia, i cui margini di intervento finanziari sono significativamente ristretti per i vincoli derivanti dall'obbligo di perseguire politiche di risanamento del bilancio pubblico;
   preso atto delle considerazioni formulate dal Ministro Giovannini nel corso della seduta della XI Commissione Lavoro del 5 novembre scorso, nonché degli elementi emersi le corso del dibattito parlamentare;
   considerato che:
    l'esame della Comunicazione della Commissione europea rappresenta un'occasione utile per una riflessione ampia e approfondita circa le cause che determinano l'alta percentuale di disoccupazione giovanile;
    le raccomandazioni indirizzate dalla Commissione europea ai Paesi membri, con riferimento alle politiche da adottare per fare fronte all'emergenza disoccupazione, vanno nella direzione – per l'Italia – di potenziare l'istruzione e la formazione professionale, rendere più efficienti i servizi pubblici per l'impiego, migliorare i servizi di consulenza per gli studenti del ciclo terziario, intensificare gli sforzi per scongiurare l'abbandono scolastico e migliorare la qualità e i risultati della scuola, anche tramite una riforma dello sviluppo professionale e della carriera degli insegnanti;
     che l'Italia si è già attivata per attuare la Garanzia per i giovani, in particolare con le misure previste dall'articolo 5 del decreto-legge n. 76/2013, che, in particolare, ha disposto l'istituzione presso il Ministero del lavoro di un'apposita struttura di missione con compiti propositivi e istruttori, che cesserà comunque i propri lavori il 31 dicembre 2015;
    rilevata l'esigenza che il presente parere sia trasmesso unitamente al documento Pag. 144finale approvato dalla Commissione di merito, al Parlamento europeo e alla Commissione europea nell'ambito del dialogo politico,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti osservazioni:
   valuti la Commissione di merito l'opportunità di segnalare al Governo l'esigenza di adoperarsi per:
    a) assicurare che gli strumenti volti ad agevolare il passaggio dalla scuola al lavoro, quali la promozione dell'apprendistato e i tirocini di alta qualità, richiamati dalla stessa Commissione europea, siano il più possibile armonizzati a livello di Unione europea, anche al fine di incentivare tra i giovani la propensione alla mobilità e lo scambio di esperienze formative e di lavoro;
    b) rimodulare, anche a livello scolastico, i percorsi professionali, al fine di renderli idonei a facilitare l'accesso al mercato del lavoro, sia a livello nazionale che a livello internazionale;
    c) individuare i meccanismi e gli strumenti per utilizzare al meglio le risorse del Fondo sociale europeo in favore dell'occupazione dei giovani, mettendo in campo tutte le misure necessarie a recepire a livello nazionale il sistema europeo di garanzia per i giovani; in particolare, appare prioritaria una rivisitazione dei centri per l'impiego tenendo conto che, per il periodo 1o gennaio 2014-31 dicembre 2020, la Commissione europea ha proposto la creazione di una rete tra le strutture presenti su tutto il territorio dell'Unione, al fine di modernizzarle e renderle più efficaci; in tal senso occorrerà definire iniziative per la formazione del personale, nonché forme di monitoraggio dell'attività di tali strutture;
    d) istituire una banca dati europea volta a consentire lo scambio di informazioni, anche al fine di incrementare la mobilità dei giovani nel mercato europeo del lavoro;
    e) individuare le opzioni e le best practices, a livello europeo, in materia di reddito minimo garantito;
    f) prevedere che le materie oggetto della Comunicazione in esame possano costituire uno specifico tema da inserire nell'Agenda del semestre di presidenza italiana dell'Unione europea.