CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 19 settembre 2013
85.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Agricoltura (XIII)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (Testo unificato Doc. XXII, n. 5 Mongiello, Doc. XXII, n. 6 Martella, Doc. XXII, n. 7 Bergamini e Doc. XXII, n. 11 Pini).

PROPOSTA DI PARERE DEL GRUPPO M5S

  La XIII Commissione,
   premesso che:
    il fenomeno della contraffazione e della pirateria, in tutti i settori commerciali, è in continua crescita tanto che il mercato internazionale del falso assume i profili di una vera e propria attività parallela a quella lecita, in grado di generare un fatturato molti miliardi di euro;
    indagare il fenomeno della contraffazione è fondamentale per avere un'analisi dettagliata dei danni che potrebbe ulteriormente portare all'economia italiana, alla qualità dei nostri prodotti e al nostro «nome» nel mondo, e di poterlo, così, arginare con gli strumenti normativi e giudiziari più adeguati;
    è evidente, inoltre, che tra i diversi settori in cui avviene la contraffazione dei prodotti quello più danneggiato è quello dell'agroalimentare, includendovi anche il fenomeno dell’italian sounding (come segnalato in un intervento in X Commissione);
   considerato che:
    nel corso della XVI legislatura è stata istituita una Commissione di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale – analoga a quella riproposta dalla X Commissione – la cui attività di indagine ha evidenziato una serie di criticità – diverse per ogni settore commerciale coinvolto – relative al sistema anticontraffazione in vigore in Italia;
    appare importante che la nuova Commissione d'inchiesta che si va istituendo non sia un doppione di quella sopracitata ed è quindi necessario partire dai risultati del lavoro sinora fatto e separare i diversi settori coinvolti per andare ad indagare concretamente le cause e le soluzioni del fenomeno e predisporre così, quale risultato della Commissione, una normativa adeguata per i casi specifici;
   ritenuto che:
    il numero dei componenti previsti per la Commissione nel testo in esame appare troppo elevato in funzione della produttività e concretezza dei risultati da raggiungere;
    le risorse economiche previste per l'istituzione della Commissione nella proposta in esame – 50 mila euro annui a carico del bilancio interno della Camera – non sembrano tenere nella giusta considerazione il momento di grave crisi economica in cui versa il nostro Paese e, in ogni caso, appaiono sproporzionate rispetto allo scopo che la Commissione, così come istituita, si prefigge di raggiungere,
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   a) delimitare l'ambito di lavoro della Commissione d'inchiesta al solo settore Pag. 144agroalimentare, in ragione delle particolari implicazioni anche sulla salute umana – oltre che sull'economia nazionale – che la contraffazione potrebbe avere e dell'urgenza che questo settore, più di altri, mostra di trovare soluzioni immediate;
   b) ridurre il numero dei componenti la Commissione, portandoli da 21 a 10, in proporzione al numero dei componenti i gruppi parlamentari, comunque assicurando la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo parlamentare;
   c) ridurre, portandole ad un massimo di 10 mila euro per l'intera durata della Commissione, le risorse finanziare dedicate all'attività dell'organo parlamentare d'inchiesta, al fine di non depauperare ulteriormente le casse dello Stato.
Lupo, Benedetti, Massimiliano Bernini, Gagnarli, Gallinella, L'Abbate, Parentela.

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ALLEGATO 2

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale (Testo unificato Doc. XXII, n. 5 Mongiello, Doc. XXII, n. 6 Martella, Doc. XXII, n. 7 Bergamini e Doc. XXII, n. 11 Pini).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte Doc. XXII, n. 5 Mongiello, Doc. XXII, n. 6 Martella, Doc. XXII, n. 7 Bergamini e Doc. XXII, n. 11 Pini, recanti istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione e della pirateria in campo commerciale;
   auspicando che nel corso dello svolgimento dell'inchiesta parlamentare siano dedicati particolare impegno e attenzione al settore agroalimentare,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.

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ALLEGATO 3

Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita (C. 282 Causi, C. 950 Zanetti, C. 1122 Capezzone e C. 1339 Migliore).

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 282 Causi, C. 950 Zanetti, C. 1122 Capezzone e C. 1339 Migliore, recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, adottato come testo base dalla Commissione Finanze nella seduta dell'8 agosto 2013;
   sottolineato che tale testo, nell'ambito di una delega legislativa per il riordino della normativa in materia di giochi pubblici, all'articolo 14, comma 2, lettera u), reca una delega per il rilancio del settore ippico, materia oggetto di proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Agricoltura (C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) all'articolo 14 comma 1, sia specificato che i decreti legislativi relativi all'esercizio della delega per il rilancio del settore ippico siano emanati di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali;
   2) all'articolo 14, comma 2, la lettera u) sia sostituita dalla seguente:
  «u) anche a fini di rilancio, in particolare, del settore ippico:
   1) promuovere l'istituzione dell'Unione ippica italiana, associazione senza fine di lucro, soggetta alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui si iscrivono gli allevatori, i proprietari di cavalli, e le società di gestione degli ippodromi che soddisfano i requisiti minimi prestabiliti; previsione che la disciplina degli organi di governo dell'Unione ippica italiana sia improntata a criteri di equa e ragionevole rappresentanza delle diverse categorie di soci e che la struttura organizzativa fondamentale preveda organismi tecnici nei quali sia assicurata la partecipazione degli allenatori, dei guidatori, dei fantini, dei gentlemen e degli altri soggetti della filiera ippica;
   2) previsione di un fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico, alimentato mediante quote versate dagli iscritti all'Unione ippica italiana nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché da eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all'anno 2017;
   3) attribuzione al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di funzioni di regolazione e controllo di secondo livello delle corse ippiche, nonché all'Unione ippica italiana, anche in collaborazione con l'Amministrazione economico-finanziaria, di funzioni, fra l'altro, di organizzazione degli eventi ippici, di controllo di primo livello sulla regolarità delle Pag. 147corse, di ripartizione e di rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la promozione del settore ippico, nonché istituzione di un ufficio scommesse ippiche per l'assolvimento delle attività relative, che lavori in stretta collaborazione con la Unione ippica italiana attivando in tempi brevi, di concerto con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, le modifiche e le innovazioni necessarie al rilancio della scommessa su base ippica;
   4) nell'ambito del riordino della disciplina sulle scommesse ippiche:
    a) previsione della percentuale della raccolta totale, compresa tra il 74 e il 76 per cento, da destinare al pagamento delle vincite;
    b) previsione dell'accettazione della giocata con un appropriato periodo temporale antecedente, rispetto all'inizio dell'evento sportivo ippico;
    c) estensione, ove possibile, della quota fissa agli eventi ippici;
    d) assegnazione in esclusiva dell'offerta di scommesse ippiche su tutto il territorio nazionale, mediante gara pubblica, a un soggetto che non abbia interessi diretti o indiretti alla distribuzione e gestione di altri tipi di scommesse;
    e) unificazione dei totalizzatori per la gestione delle scommesse ippiche, prevedendo la razionalizzazione dei costi tecnici e organizzativi;
   5) alla riduzione del prelievo fiscale delle scommesse ippiche effettuate dentro e fuori dagli ippodromi; in ogni caso detto prelievo non potrà essere superiore al prelievo fiscale meno elevato applicato ad altri tipi di scommesse offerte sul territorio nazionale».

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ALLEGATO 4

Disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita (C. 282 Causi, C. 950 Zanetti, C. 1122 Capezzone e C. 1339 Migliore).

NUOVA FORMULAZIONE DELLA PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE APPROVATA DALLA COMMISSIONE

  La XIII Commissione (Agricoltura),
   esaminato, per i profili di competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 282 Causi, C. 950 Zanetti, C. 1122 Capezzone e C. 1339 Migliore, recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita, adottato come testo base dalla Commissione Finanze nella seduta dell'8 agosto 2013;
   sottolineato che tale testo, nell'ambito di una delega legislativa per il riordino della normativa in materia di giochi pubblici, all'articolo 14, comma 2, lettera u), reca una delega per il rilancio del settore ippico, materia oggetto di proposte di legge attualmente in corso di esame presso la Commissione Agricoltura (C. 753 Faenzi, C. 1033 Lattuca e C. 1061 L'Abbate),
  esprime

PARERE FAVOREVOLE

  con le seguenti condizioni:
   1) all'articolo 14 comma 1, sia specificato che i decreti legislativi relativi all'esercizio della delega per il rilancio del settore ippico siano emanati di concerto con il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali;
   2) all'articolo 14, comma 2, la lettera u) sia sostituita dalla seguente:
  «u) anche a fini di rilancio, in particolare, del settore ippico:
   1) promuovere l'istituzione dell'Unione ippica italiana, associazione senza fine di lucro, soggetta alla vigilanza del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, cui si iscrivono gli allevatori, i proprietari di cavalli, e le società di gestione degli ippodromi che soddisfano i requisiti minimi prestabiliti; previsione che la disciplina degli organi di governo dell'Unione ippica italiana sia improntata a criteri di equa e ragionevole rappresentanza delle diverse categorie di soci e che la struttura organizzativa fondamentale preveda organismi tecnici nei quali sia assicurata la partecipazione degli allenatori, dei guidatori, dei fantini, dei gentlemen e degli altri soggetti della filiera ippica;
   2) previsione di un fondo annuale di dotazione per lo sviluppo e la promozione del settore ippico, alimentato mediante quote versate dagli iscritti all'Unione ippica italiana nonché mediante quote della raccolta delle scommesse ippiche, del gettito derivante da scommesse su eventi ippici virtuali e da eventuali giochi pubblici raccolti all'interno degli ippodromi, attraverso la cessione dei diritti televisivi sugli eventi ippici, nonché da eventuali contributi erariali straordinari decrescenti fino all'anno 2017;
   3) attribuzione al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali di funzioni di regolazione e controllo delle corse ippiche, nonché all'Unione ippica italiana, anche in collaborazione con l'Amministrazione economico-finanziaria, di funzioni, fra l'altro, di organizzazione degli eventi ippici, di ripartizione e di rendicontazione del fondo per lo sviluppo e la Pag. 149promozione del settore ippico, nonché istituzione di un ufficio scommesse ippiche per l'assolvimento delle attività relative, che lavori in stretta collaborazione con l'Unione ippica italiana attivando in tempi brevi, di concerto con l'Agenzia delle dogane e dei monopoli, le modifiche e le innovazioni necessarie al rilancio della scommessa su base ippica;
   4) nell'ambito del riordino della disciplina sulle scommesse ippiche:
    a) previsione della percentuale della raccolta totale, compresa tra il 74 e il 76 per cento, da destinare al pagamento delle vincite;
    b) previsione dell'accettazione della giocata con un appropriato periodo temporale antecedente, rispetto all'inizio dell'evento sportivo ippico;
    c) estensione, ove possibile, della quota fissa agli eventi ippici;
    d) assegnazione in esclusiva dell'offerta di scommesse ippiche su tutto il territorio nazionale, mediante gara pubblica, a un soggetto che non abbia interessi diretti o indiretti alla distribuzione e gestione di altri tipi di scommesse;
    e) unificazione dei totalizzatori per la gestione delle scommesse ippiche, prevedendo la razionalizzazione dei costi tecnici e organizzativi;
   5) alla riduzione del prelievo fiscale delle scommesse ippiche effettuate dentro e fuori dagli ippodromi; in ogni caso detto prelievo non potrà essere superiore al prelievo fiscale meno elevato applicato ad altri tipi di scommesse offerte sul territorio nazionale».