CAMERA DEI DEPUTATI
Mercoledì 24 luglio 2013
61.
XVII LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Difesa (IV)
ALLEGATO

ALLEGATO 1

Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea – Legge di delegazione europea 2013 (C. 1326 Governo, approvato dal Senato).

EMENDAMENTI

ART. 11.

  Al comma 1, sopprimere la lettera c).
11. 3. Duranti, Pannarale, Ricciatti, Fava, Piras, Scotto.

  Al comma 1, sostituire la lettera c), con la seguente:
  «c) prevedere che siano sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti i provvedimenti attuativi della delega di cui al presente articolo».
11. 5. Piras, Fava, Scotto, Ricciatti, Pannarale, Duranti.

  Al comma 1, lettera c), sopprimere le parole: e semplificazione.
11. 4. Ricciatti, Pannarale, Durante, Piras, Scotto, Fava.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, la seguente lettera:
  «f) prevedere che siano sottoposti al parere delle Commissioni parlamentari competenti provvedimenti attuativi della delega di cui al presente articolo».
11. 1. Ricciatti, Pannarale, Durante, Piras, Scotto, Fava.

  Al comma 1, aggiungere, in fine, la seguente lettera:
  «f) rispetto dei divieti di cui all'articolo 1 della legge 9 luglio 1990 n. 185».
11. 2. Ricciatti, Pannarale, Durante, Piras, Scotto, Fava.

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ALLEGATO 2

Ratifica ed esecuzione del Trattato sul commercio delle armi, adottato a New York dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 2 aprile 2013 (testo unificato C. 1239 Mogherini e abb.).

PARERE APPROVATO DALLA COMMISSIONE

  La IV Commissione Difesa,
   esaminato, per le parti di propria competenza, il testo unificato delle proposte di legge C. 1239 Mogherini ed abb., recanti Ratifica ed esecuzione del Trattato sul commercio delle armi, adottato a New York dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 2 aprile 2013»;
   richiamata la risoluzione n. 8-00005, approvata dalla III Commissione lo scorso 26 giugno, che ha impegnato il Governo a presentare nel più breve tempo possibile il relativo disegno di legge di ratifica e a promuovere l'universalizzazione del Trattato, sviluppando apposite iniziative diplomatiche, nonché le buone pratiche italiane contenute nella legge n. 185 del 1990, una delle discipline più avanzate e stringenti su scala globale;
   rilevato che nella parte conclusiva del Preambolo vengono richiamati i principi fondamentali contenuti nella Carta delle Nazioni Unite, in coerenza dei quali gli Stati parte intendono operare;
   rilevato, altresì, che l'articolo 1 enuncia quale obiettivo del Trattato l'introduzione di standard comuni legalmente vincolanti per l'importazione, l'esportazione e il trasferimento delle armi convenzionali, che siano riconosciuti nella misura più ampia possibile all'interno della comunità internazionale e che contribuiscano alla pace, alla sicurezza e alla stabilità internazionali;
   valutato positivamente l'articolo 6 che prevede che ogni Stato Parte debba negare automaticamente l'autorizzazione al trasferimento di armi convenzionali, munizioni, parti o componenti, qualora ciò sia in contrasto con gli obblighi derivanti da risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'ONU o da accordi internazionali per il contrasto di traffici illeciti di armi convenzionali o qualora si accerti la circostanza che tali materiali possano essere impiegati per commettere crimini internazionali, crimini contro l'umanità, atti di genocidio, crimini di guerra, attacchi contro obiettivi civili o comunque ogni altra azione di grave violazione delle Convenzioni di Ginevra del 1949;
   considerato, infine, che il Trattato in esame rappresenta un importante strumento di diritto internazionale concepito per il contrasto al traffico illecito o alla diversione di armamenti convenzionali attraverso i sistemi di controllo attivati su base nazionale ai sensi dell'articolo 5, con l'intento di superare quella condizione di incertezza, disomogeneità tra Stati o talvolta addirittura di vuoto normativo in materia di regolamentazione del commercio delle armi, affermando tra gli Stati Parte princìpi di responsabilità, trasparenza, controllo e cooperazione nel settore,

  esprime

PARERE FAVOREVOLE.