CAMERA DEI DEPUTATI
Giovedì 16 ottobre 2008
77.
XVI LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Giustizia (II)
ALLEGATO
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ALLEGATO 1

Decreto-legge 134/08: Disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi. C. 1742 Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE DEL RELATORE

La Commissione Giustizia,
esaminato il disegno di legge n. 1742, così come modificato dagli emendamenti approvati dalle Commissioni di merito,
condivisa la scelta di sopprimere all'articolo 1, il comma 13-bis, diretto ad introdurre nel decreto-legge n. 347 del 2004 l'articolo 7-bis, secondo cui, ai fini dell'applicazione di una serie di richiamate disposizioni penali della legge fallimentare, le dichiarazioni dello stato di insolvenza sono equiparate alla dichiarazione di fallimento solo nell'ipotesi in cui intervenga una conversione dell'amministrazione straordinaria in fallimento, in corso o al termine della procedura, ovvero nell'ipotesi di accertata falsità dei documenti posti a base dell'ammissione alla procedura;
rilevato che ai sensi della predetta disposizione, quando alla commissione delle condotte riconducibili ai reati richiamati dall'articolo 7-bis sia seguito un grave dissesto finanziario dell'impresa che abbia portato all'amministrazione straordinaria della medesima, tali reati sono perseguibili ove all'esito dell'amministrazione straordinaria segua il fallimento ovvero vi sia una accertata falsità dei documenti posti a base dell'ammissione alla procedura, ciò determinando sostanzialmente una irragionevole riduzione dell'ambito applicativo di una serie di rilevanti fattispecie penali di cui alla legge fallimentare che non trova giustificazione nella condotta del soggetto che ha posto in essere le condotte riconducibili a tali fattispecie, bensì in fatti esterni, come l'esito della successiva ed eventuale amministrazione controllata dell'impresa;
osservato che:
l'articolo 3, comma 1, primo periodo, per i fatti posti in essere dal 18 luglio 2007 fino alla data di entrata in vigore del decreto, pone esclusivamente a carico di Alitalia-Linee aeree italiane S.p.A., nonché di Alitalia Servizi S.p.A. e delle società da queste controllate le responsabilità connesse a comportamenti, atti e provvedimenti posti in essere dagli amministratori, dai componenti del collegio sindacale e dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari delle predette società;
la disposizione di cui sopra non si riferisce alla responsabilità di natura penale, considerato che di tale forma di responsabilità, secondo la legislazione vigente, non rispondono le persone giuridiche, in capo alle quali può trasferirsi unicamente responsabilità di natura amministrativa o civile;
nel caso in cui la disposizione si interpretasse riferita anche alla responsabilità penale, pur senza che questa venisse trasferita alle predette società, si introdurrebbe una sorta di amnistia per i reati posti in essere dai soggetti individuati dal comma 1 dell'articolo 3 nell'arco temporale individuato dalla norma stessa, in contrasto con l'articolo 79 della Costituzione;

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potrebbe essere opportuno limitare l'esenzione di responsabilità civile a quella degli amministratori come definita dagli articoli 2392 e seguenti del codice civile (responsabilità verso la società e verso i creditori sociali);
rilevato che il secondo periodo del predetto comma stabilisce che negli stessi limiti del primo periodo è esclusa la responsabilità amministrativa-contabile dei citati soggetti, dei pubblici dipendenti e dei soggetti comunque titolari di incarichi pubblici;
ritenuto che la predetta disposizione non appare formulata in maniera sufficientemente chiara in relazione sia alla natura della responsabilità che alla individuazione dei soggetti beneficiari della esclusione di responsabilità, per cui sarebbe opportuno un chiarimento in merito,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con la seguente condizione:
all'articolo 3, comma 1, primo periodo, dopo la parola: «responsabilità» siano inserite le seguenti: «,di cui agli articoli 2392 e seguenti del codice civile,».
e con la seguente osservazione:
all'articolo 3, comma 1, secondo periodo, le Commissioni di merito valutino l'opportunità di individuare la natura della responsabilità la cui esclusione viene previsto, facendo riferimento alla fonte normativa della medesima nonché di chiarire l'ambito soggettivo di applicazione della norma in riferimento ai «pubblici dipendenti» ed ai soggetti «comunque titolari di incarichi pubblici»;

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ALLEGATO 2

Decreto-legge 134/08: Disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi. C. 1742 Governo, approvato dal Senato.

PROPOSTA DI PARERE APPROVATA

La Commissione Giustizia,
esaminato il disegno di legge n. 1742, così come modificato dagli emendamenti approvati dalle Commissioni di merito,
condivisa la scelta di sopprimere all'articolo 1, il comma 13-bis, diretto ad introdurre nel decreto-legge n. 347 del 2004 l'articolo 7-bis, secondo cui, ai fini dell'applicazione di una serie di richiamate disposizioni penali della legge fallimentare, le dichiarazioni dello stato di insolvenza sono equiparate alla dichiarazione di fallimento solo nell'ipotesi in cui intervenga una conversione dell'amministrazione straordinaria in fallimento, in corso o al termine della procedura, ovvero nell'ipotesi di accertata falsità dei documenti posti a base dell'ammissione alla procedura;
rilevato che ai sensi della predetta disposizione, quando alla commissione delle condotte riconducibili ai reati richiamati dall'articolo 7-bis sia seguito un grave dissesto finanziario dell'impresa che abbia portato all'amministrazione straordinaria della medesima, tali reati sono perseguibili ove all'esito dell'amministrazione straordinaria segua il fallimento ovvero vi sia una accertata falsità dei documenti posti a base dell'ammissione alla procedura, ciò determinando sostanzialmente una irragionevole riduzione dell'ambito applicativo di una serie di rilevanti fattispecie penali di cui alla legge fallimentare che non trova giustificazione nella condotta del soggetto che ha posto in essere le condotte riconducibili a tali fattispecie, bensì in fatti esterni, come l'esito della successiva ed eventuale amministrazione controllata dell'impresa;
osservato che:
l'articolo 3, comma 1, primo periodo, per i fatti posti in essere dal 18 luglio 2007 fino alla data di entrata in vigore del decreto, pone esclusivamente a carico di Alitalia-Linee aeree italiane S.p.A., nonché di Alitalia Servizi S.p.A. e delle società da queste controllate le responsabilità connesse a comportamenti, atti e provvedimenti posti in essere dagli amministratori, dai componenti del collegio sindacale e dal dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari delle predette società;
la disposizione di cui sopra non si riferisce alla responsabilità di natura penale, considerato che di tale forma di responsabilità, secondo la legislazione vigente, non rispondono le persone giuridiche, in capo alle quali può trasferirsi unicamente responsabilità di natura amministrativa o civile;
nel caso in cui la disposizione si interpretasse riferita anche alla responsabilità penale, pur senza che questa venisse trasferita alle predette società, si introdurrebbe una sorta di amnistia per i reati posti in essere dai soggetti individuati dal comma 1 dell'articolo 3 nell'arco temporale individuato dalla norma stessa, in contrasto con l'articolo 79 della Costituzione;

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potrebbe essere opportuno limitare l'esenzione di responsabilità civile a quella degli amministratori come definita dagli articoli 2392 e seguenti del codice civile (responsabilità verso la società e verso i creditori sociali);
rilevato che il secondo periodo del predetto comma stabilisce che negli stessi limiti del primo periodo è esclusa la responsabilità amministrativa-contabile dei citati soggetti, dei pubblici dipendenti e dei soggetti comunque titolari di incarichi pubblici;
ritenuto che la predetta disposizione non appare formulata in maniera sufficientemente chiara in relazione sia alla natura della responsabilità che alla individuazione dei soggetti beneficiari della esclusione di responsabilità, per cui sarebbe opportuno un chiarimento in merito,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
all'articolo 3, comma 1, primo periodo, dopo la parola: «responsabilità» siano inserite le seguenti: «,di cui agli articoli 2392 e seguenti del codice civile,»;
all'articolo 3, comma 1, secondo periodo, sia individuata la natura della responsabilità la cui esclusione viene prevista, facendo riferimento alla fonte normativa della medesima nonché sia chiarito l'ambito soggettivo di applicazione della norma in riferimento ai «pubblici dipendenti» ed ai soggetti «comunque titolari di incarichi pubblici».

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ALLEGATO 3

Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli errori in campo sanitario e sulle cause dei disavanzi sanitari regionali.
Doc. XXII, n. 1 ed abb.

PARERE APPROVATO

La Commissione Giustizia,
esaminato il testo unificato in oggetto;
segnalata l'esigenza che:
siano limitati i poteri della Commissione di inchiesta escludendo che possa adottare provvedimenti attinenti alla libertà e alla segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché alla libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo di cui all'articolo 133 del codice di procedura penale, secondo quanto previsto anche da ultimo dalla legge 4 agosto 2008, n. 132, istitutiva di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali, anche straniere, ritenendo che i predetti provvedimenti, fortemente limitativi di diritti costituzionalmente garantiti, non siano funzionali ai compiti della Commissione d'inchiesta;
sia meglio precisato il rapporto della Commissione d'inchiesta con l'autorità giudiziaria in relazione alle indagini in corso, tenendo conto di quanto previsto in merito dalla predetta legge istitutiva della Commissione antimafia,
esprime

PARERE FAVOREVOLE

con le seguenti condizioni:
all'articolo 4, comma 1, sia aggiunto il seguente periodo: «La Commissione non può adottare provvedimenti attinenti alla libertà e alla segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione nonché alla libertà personale, fatto salvo l'accompagnamento coattivo di cui all'articolo 133 del codice di procedura penale.»;
all'articolo 4, dopo il comma 2, sia inserito il seguente comma: «L'autorità giudiziaria provvede tempestivamente e può ritardare la trasmissione di copia di atti e documenti richiesti con decreto motivato solo per ragioni di natura istruttoria. Il decreto ha efficacia per sei mesi e può essere rinnovato. Quando tali ragioni vengono meno, l'autorità giudiziaria provvede senza ritardo a trasmettere quanto richiesto. Il decreto non può essere rinnovato o avere efficacia oltre la chiusura delle indagini preliminari.»

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ALLEGATO 4

Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge finanziaria 2009) C. 1713 Governo.

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).

EMENDAMENTI

ART. 3.

All'articolo 3, comma 2, aggiungere, infine, il seguente periodo: Le dotazioni di parte corrente relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella, con l'esclusione di quelle relative al Ministero della giustizia, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 20 milioni di euro per l'anno 2009.

Conseguentemente, alla tabella D, inserire la missione Infrastrutture pubbliche e logistica, il programma Edilizia statale e interventi speciali, lo stato di previsione Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e la seguente voce: Legge finanziaria n. 244 del 2007: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) - articolo 2, comma 278: Edilizia penitenziaria (u.p.b.1.7.6 - Investimenti-capitolo 7472), con i relativi importi:
2009: + 20.000.
* 1713/II/3. 1. Contento.

All'articolo 3, comma 2, aggiungere, infine, il seguente periodo: Le dotazioni di parte corrente relative alle autorizzazioni di spesa di cui alla predetta Tabella, con l'esclusione di quelle relative al Ministero della giustizia, sono ridotte in maniera lineare per un importo pari a 20 milioni di euro per l'anno 2009.

Conseguentemente, alla tabella D, inserire la missione Infrastrutture pubbliche e logistica, il programma Edilizia statale e interventi speciali, lo stato di previsione Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, e la seguente voce: Legge finanziaria n. 244 del 2007: Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) - articolo 2, comma 278: Edilizia penitenziaria (u.p.b.1.7.6 - Investimenti-capitolo 7472), con i relativi importi:
2009: + 20.000.
* 1713/II/3. 2. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.
(Approvati)

Alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 5.000;
2010: - 5.000;
2011: - 5.000.

Conseguentemente, alla tabella A, voce Ministero della giustizia, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 5.000;
2010: + 5.000;
2011: + 5.000.
(Istituzione presso il Ministero della giustizia di un fondo per lo sviluppo dell'informatica e del processo telematico).
1713/II/Tab. A. 1. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.

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Alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 5.000;
2010: - 5.000;
2011: - 5.000;

Conseguentemente, alla tabella A, voce Ministero della Giustizia, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 5.000;
2010: + 5.000;
2011: + 5.000.
(Istituzione presso il Ministero della giustizia di un fondo per il funzionamento degli uffici giudiziari).
1713/II/Tab. A. 2. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.

Alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 5.000;
2010: - 5.000;
2011: - 5.000;

Conseguentemente, alla tabella A, voce Ministero della Giustizia, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 5.000;
2010: + 5.000;
2011: + 5.000.
(Istituzione presso il Ministero della giustizia di un fondo per il trattamento penitenziario).
1713/II/Tab. A. 3. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.

Alla tabella A, voce Ministero dell'economia e delle finanze, apportare le seguenti variazioni:
2009: - 9.000;
2010: - 5.000;
2011: - 5.000;

Conseguentemente, alla tabella A, voce Ministero della Giustizia, apportare le seguenti variazioni:
2009: + 9.000;
2010: + 5.000;
2011: + 5.000.
(Istituzione presso il Ministero della giustizia di un fondo per la realizzazione dell'ufficio del processo).
1713/II/Tab. A. 4. Ferranti, Capano, Concia, Rossomando, Samperi, Melis, Tidei, Ciriello.

Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione Politiche economico-finanziarie e di bilancio, programma Programmazione economico-finanziaria e politiche di bilancio, u.p.b. 1.2.1 Funzionamento, apportare le seguenti variazioni:
CP: - 10.000.000;
CS: - 10.000.000

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero della giustizia, missione Giustizia, programma Giustizia civile e penale, u.p.b.1.16-Investimenti, apportare le seguenti variazioni:
CP: + 10.000.000;
CS: + 10.000.000.
(Capitolo 7203 - Spese per la gestione ed il funzionamento del sistema informativo nonché per il finanziamento del progetto intersettoriale «rete unitaria della pubblica amministrazione», nonché dei progetti intersettoriali e di infrasttruttura informatica e telematica ad esso connessi).
1714/II/Tab. 5. 1. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.

Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione Politiche economico-finanziarie e di bilancio,

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programma Programmazione economico-finanziaria e politiche di bilancio, u.p.b. 1.2.1. Funzionamento, apportare le seguenti variazioni:
CP: - 10.000.000;
CS: - 10.000.000;

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero della giustizia, missione Giustizia, programma Edilizia giudiziaria, penitenziaria e minorile, u.p.b. 1.4.6-Investimenti, apportare le seguenti variazioni:
CP: + 10.000.000;
CS: + 10.000.000.
(Capitolo 7200 - Spese per l'acquisto e l'installazione di opere prefabbricate, strutture ed impianti, nonché per l'acquisto, l'ampliamento, la ristrutturazione, il restauro e la manutenzione straordinaria di immobili sia per gli uffici dell'amministrazione centrale che per quelli giudiziari).
1714/II/Tab. 5. 2. Ferranti, Capano, Concia, Ciriello, Melis, Rossomando, Samperi, Tidei.

Allo stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, missione Politiche economico-finanziarie e di bilancio, programma Regolazione giurisdizione e coordinamento del sistema della fiscalità, u.p.b. 1.1.1-Funzionamento, apportare le seguenti variazioni:
CP: - 5.000.000;
CS: - 5.000.000;

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, missione Sviluppo e riequilibri territoriale, programma Politiche per lo sviluppo economico ed il miglioramento istituzionale delle aree sottoutilizzate, u.p.b. 2.1.1- Funzionamento, apportare le seguenti variazioni:
CP: - 3.000.000;
CS: - 3.000.000;

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, missione Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche, programma Servizi e affari generali per le Amministrazioni di competenza, u.p.b. 9.2.1-Funzionamento, apportare le seguenti variazioni:
CP: - 2.000.000;
CS: - 2.000.000;

Conseguentemente, allo stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, missione Infrastrutture pubbliche e logistica, programma Edilizia statale e interventi speciali, u.p.b.1.7.6 - Investimenti, apportare le seguenti variazioni:
CP: + 10.000.000;
CS: + 10.000.000.
(Capitolo 7472 - Edilizia penitenziaria).
1714/II/Tab. 10. 1. Contento.
(Approvato)

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ALLEGATO 5

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).

PROPOSTA DI RELAZIONE CONTRARIA

La II Commissione,
premesso che:
i rischi di stagflazione, almeno per l'Europa continentale, sono diventati realtà: le principali economie del continente sono ferme, mentre i prezzi continuano a salire, in particolare, quelli dei beni di prima necessità alimentari ed energetici e, soprattutto, siamo di fronte ad una crisi finanziaria mondiale di cui non si possono escludere pesanti ricadute sull'economia reale dei paesi maggiormente industrializzati;
le più recenti stime e previsioni indicano per l'anno in corso e per il 2009 per l'area euro ed il Regno Unito una crescita poco superiore all'1 per cento, mentre l'Italia sta molto al di sotto della media, quasi a zero, perché i problemi congiunturali si innestano su una situazione strutturale più debole degli altri partner europei;
è lo stesso Governo a riconoscere che l'Italia si trova in una fase di emergenza economica, tanto da rivedere al ribasso le stime di crescita del Pil per l'anno in corso e per i prossimi;
la politica economica sin qui seguita dal Governo non è all'altezza dei problemi del Paese ed è controproducente ai fini dell'aggiustamento della finanza pubblica perché non affronta le vere priorità: l'anemia della crescita e la perdita di potere d'acquisto dei redditi da lavoro e pensione;
interventi di miglioramento del potere d'acquisto di lavoratori e pensionati, invece, migliorerebbero la distribuzione dei redditi e la domanda interna, già fortemente penalizzata dall'aumento dell'inflazione, oltremodo accentuata dalla scelta di fissare un tasso di inflazione programmata assolutamente irrealistico, e dalla mancata riduzione della pressione fiscale, quando l'unica vera leva a disposizione del Governo sarebbe proprio quella di intervenire a sostegno dei consumi;
siamo, quindi, di fronte una politica economica prociclica, come è riconosciuto anche da autorevoli esponenti della maggioranza che arrivano a quantificare l'effetto di freno sull'economia che viene a prodursi come conseguenza della manovra di luglio, un effetto stimabile in -0,22 per cento, -0,33 per cento e -0,34 per cento in ciascun anno del triennio 2009-2011;
date queste condizioni, le famiglie, i lavoratori e le imprese italiane avrebbero avuto bisogno, rivedendo la scelta di concentrare tutta l'azione economico-finanziaria del Governo nel decreto-legge n. 112, di coraggiosi interventi legislativi finalizzati a contrastare la fase di recessione economica in atto, anche investendo sul miglioramento del Servizio Giustizia;
al contrario, ciò che rileva del disegno di legge finanziaria non è tanto quello che c'è, quanto piuttosto quello che non c'è: non ci sono neanche i finanziamenti per le misure più propagandate dal Governo, la social card e gli sgravi fiscali sugli straordinari, né tantomeno la promessa restituzione dei quasi 2 miliardi per le infrastrutture del Mezzogiorno tagliati per finanziare gli sgravi Ici;

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per quanto riguarda le parti di competenza della II Commissione non è previsto alcun tipo di accantonamento per finanziare necessari interventi strutturali e organizzativi e in particolare;
lo stanziamento complessivo per il comparto subisce un taglio molto pesante: è prevista, infatti, una riduzione dal 20 al quaranta per cento sul 2010, nonché una riduzione per il 2009 di oltre 600 milioni di euro rispetto al 2008, sia per spese di investimento che per spese correnti;
l'ufficio del processo inteso come complessivo progetto di ristrutturazione degli Uffici giudiziari, necessario per ottenere l'ottimizzazione delle risorse e l'accelerazione dei tempi dei processi assicurando alla giurisdizione un fattivo supporto organizzativo, non risulta adeguatamente finanziato; dalla relazione del Direttore del DOG alla Commissione Giustizia infatti, è apparso chiaro che, nonostante il progetto di legge sia attualmente all'esame del Senato, non si è provveduto a finanziarne la realizzazione effettiva: si continua, inoltre, a riferire di sperimentazione «a macchia di leopardo», per la quale vengono utilizzate come campione sedi prescelte in base a criteri poco intellegibili, laddove sarebbe necessario e urgente provvedere, finalmente, alla attuazione completa della sperimentazione;
risulta assolutamente inadeguato il finanziamento per la piena diffusione e l'attuazione del processo telematico (26 milioni di euro), che pure il Ministro annunciava tra gli obiettivi principali del Governo nella esposizione delle linee programmatiche avvenuta il 4 giugno 2008 di fronte a questa Commissione, non sono previsti finanziamenti destinati alla riqualificazione professionale e/ o ad assunzioni per concorso pubblico del personale amministrativo in possesso dei requisiti e dei profili professionali necessari per l'espletamento delle attività connesse all'esercizio efficiente e qualitativamente efficace della giurisdizione;
non vi è inoltre alcun intervento per rifinanziare il Programma efficiente di edilizia penitenziaria pesantemente ridimensionato dal Governo con il decreto legge n. 93 del 2008;
non vi sono gli stanziamenti adeguati per garantire il finanziamento di contratti pluriennali aventi ad oggetto servizi primari essenziali quali la manutenzione della rete informatica presso gli Uffici giudiziari, il servizio di trascrizione per le aule di Giustizia;
non vi sono adeguati previsioni si spesa per una razionale politica dell'edilizia giudiziaria, laddove è noto che l'adeguato espletamento di un servizio pubblico quale quello della Giustizia, ha bisogno di strutture adeguate ai bisogni degli utenti, razionalmente ubicate e capaci di far fronte alle esigenze e di sicurezza e segretezza tanto invocate dal Governo;

DELIBERA DI RIFERIRE IN SENSO CONTRARIO.

Ferranti, Tenaglia, Capano, Samperi, Cavallaro, Ciriello, Concia, Cuperlo, Farina, Mantini, Melis, Rossomando, Tidei, Vaccaro.

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ALLEGATO 6

Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2009 e bilancio pluriennale per il triennio 2009-2011 (C. 1714 Governo).

RELAZIONE APPROVATA

La II Commissione,
esaminata la tabella 10, relativa alla Stato di previsione del Ministero delle infrastrutture per il 2009, con riferimento all'edilizia giudiziaria;
rilevata la necessità di incrementare le risorse per l'edilizia penitenziaria,

DELIBERA DI RIFERIRE FAVOREVOLMENTE.