TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 96 di Mercoledì 3 maggio 2023

 
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INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

   ZANELLA, EVI, GHIRRA, PICCOLOTTI, BONELLI, BORRELLI, DORI, FRATOIANNI, GRIMALDI, MARI e ZARATTI. — Al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:

   il Comitato prezzi e rimborsi dell'Agenzia italiana del farmaco ha approvato con una decisione di portata storica: la gratuità della contraccezione ormonale per tutte le donne;

   la Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco aveva già dato il proprio parere favorevole alla gratuità della contraccezione femminile, ma la decisione era stata sospesa per questioni relative alla definizione del prezzo dei farmaci;

   si tratta di una svolta a favore delle donne attesa da tempo, peraltro già avviata da alcune regioni (Emilia-Romagna, Toscana, Puglia e dal 2022 nel Lazio), che rappresenta un passo avanti importante per la tutela della salute sessuale e riproduttiva;

   ora il consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco è chiamato, auspicando che avvenga in tempi rapidi e senza azioni dilatorie, a ratificare la decisione definitiva sulla gratuità per tutte le donne della pillola anticoncezionale;

   la decisione finale sulla rimborsabilità della pillola anticoncezionale non è ancora all'ordine del giorno del consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco; l'autorizzazione ha un impatto sulla spesa, pari a 140 milioni di euro l'anno, e il consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco sta valutando la documentazione;

   è auspicabile, in tale contesto che tutti i contraccettivi, sia daily che depot, siano resi gratuiti a carico del Servizio sanitario nazionale, al fine: di consentire la scelta del contraccettivo maggiormente indicato per ogni singola donna; che la vendita del contraccettivo avvenga sempre su prescrizione medica, che sia implementata una campagna informativa e formativa sulla sessualità responsabile; che siano potenziate e implementate le strutture dei consultori uniformemente sul territorio nazionale e resi gratuiti gli ambulatori pubblici di pianificazione familiare, affinché le donne trovino uno specialista a consigliare il contraccettivo più idoneo; che siano previste possibilità di contraccezione long acting da proporre, a carico del Servizio sanitario nazionale, alle donne nella seduta in cui si sottopongono ad intervento di interruzione volontaria di gravidanza;

   per le giovani donne è un'opportunità per aiutarle ad avere una sessualità consapevole, riducendo drasticamente il numero di interruzioni di gravidanza, un tema di forte impatto sociale –:

   se il Governo non ritenga indispensabile sostenere, per quanto di competenza, la decisione del Comitato prezzi e rimborso dell'Agenzia italiana del farmaco, anche individuando, se necessario, le risorse pari a 140 milioni di euro al fine di consentire al consiglio di amministrazione dell'Agenzia italiana del farmaco di approvare in tempi rapidi la gratuità della pillola anticoncezionale per tutte le donne e in tale contesto promuovere lo sviluppo della ricerca sugli anticoncezionali ormonali maschili e una campagna informativa e formativa sulla sessualità responsabile.
(3-00360)

(2 maggio 2023)

   PASTORINO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   gli intermediari assicurativi e riassicurativi iscritti nella sezione B del registro unico, di cui all'articolo 109 del codice delle assicurazioni private, hanno degli adempimenti da assolvere per poter risultare operativi, fra essi l'obbligo di aderire, rinnovandone l'iscrizione ogni anno, al fondo di garanzia per i mediatori di assicurazione e riassicurazione;

   il fondo è costituito presso la Concessionaria servizi assicurativi pubblici spa (Consap) e amministrato da un comitato di gestione, nominato con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, per la durata di tre anni, composto da un dirigente del Ministero delle imprese e del made in Italy, con funzioni di presidente, un dirigente del Ministero dell'economia e delle finanze, un funzionario dell'Ivass, un funzionario Consap, un rappresentante delle imprese di assicurazione e riassicurazione e da due rappresentanti degli intermediari iscritti nella sezione del registro;

   il fondo si alimenta con un contributo a carico degli intermediari, iscritti nella sezione B del registro unico, determinato annualmente con decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy, in comunione con l'Ivass e il comitato di gestione, fissato per il 2022 nella misura dello 0,08 per cento delle provvigioni annualmente acquisite;

   tuttavia, da mesi Consap, azienda di diritto privato totalmente partecipata dal Ministero dell'economia e delle finanze, pur ricevendo i contributi da parte dei broker nega le prestazioni, rispondendo in tutte le e-mail pec come segue: «Si riscontra la comunicazione in calce per informare che il comitato di gestione – l'organo deliberativo del fondo – risulta al momento ancora non operativo in attesa della nuova costituzione prevista per decreto del Ministro delle imprese e del made in Italy. Per tale motivo, fino alla pubblicazione del decreto che determinerà la nuova composizione del comitato, nessuna decisione inerente alle richieste di risarcimento potrà essere assunta unilateralmente da Consap. Sarà ovviamente cura dello scrivente ufficio sottoporre alla prima riunione utile disponibile del ricostituito comitato la richiesta di risarcimento di cui all'oggetto» –:

   se intenda dare indicazioni precise circa i tempi di adozione del decreto con le nomine relative alla nuova costituzione del comitato di gestione del fondo di garanzia, indispensabile per provvedere al risarcimento del danno patrimoniale causato agli assicurati e alle imprese di assicurazione o di riassicurazione derivante dall'esercizio dell'attività di mediatore assicurativo o riassicurativo che non sia stato risarcito dall'intermediario ovvero che non sia stato indennizzato attraverso la polizza di cui, rispettivamente, all'articolo 110, comma 3, e all'articolo 112, comma 3, del codice delle assicurazioni private.
(3-00361)

(2 maggio 2023)

   BRAGA, SIMIANI, BOLDRINI, FOSSI, BONAFÈ, GIANASSI, DI SANZO, FURFARO, FERRARI, GHIO, CASU e FORNARO. — Al Ministro delle imprese e del made in Italy. — Per sapere – premesso che:

   lo stabilimento siderurgico Jsw di Piombino si trova in uno stato di prolungata inattività, nonostante l'acquisizione oltre 4 anni fa degli impianti da parte del gruppo indiano Jindal;

   ormai da anni i 1.500 lavoratori coinvolti sono in cassa integrazione: l'ultimo rinnovo scadrà nel mese di gennaio 2024 per Jsw e nel mese di settembre 2023 per Piombino logistics;

   l'accordo sottoscritto il 24 luglio 2018 tra le parti pubbliche e la Jsw steel, nel quale Jsw si impegnava ad attuare un complesso piano industriale, non è stato mai attuato;

   il 22 giugno 2022 l'allora Ministro dello sviluppo economico Giorgetti, rispondendo a un'interrogazione parlamentare, aveva annunciato l'istituzione di un «organismo di sorveglianza» per vigilare sugli impegni di Jsw in un nuovo accordo di programma propedeutico all'assegnazione della commessa delle rotaie da parte di Rete ferroviaria italiana. Lo stesso Giorgetti aggiunse che la mancata ottemperanza ai nuovi impegni, da sottoscrivere prima dell'assegnazione della commessa, avrebbe portato alla decadenza immediata del contratto di Rete ferroviaria italiana;

   nel mese di ottobre 2022, non appena insediato l'attuale Governo e senza un nuovo accordo di programma, Rete ferroviaria italiana aveva comunque assegnato a Jws una prima parte della commessa di rotaie per circa 400 milioni di euro. Il 13 marzo 2023 è stata inoltre assegnata a Jsw una nuova commessa da 922 milioni di euro, per un totale complessivo, ad oggi, di circa 1,4 miliardi di euro;

   tali commesse vengono assegnate in forza dell'accordo di programma del 2018, nel quale non è prevista alcuna forma di penalità;

   la proprietà ha comunque rinviato ulteriormente la presentazione di un nuovo piano industriale;

   da articoli di stampa risulta che, nel corso dell'incontro del 27 aprile 2023 svolto presso il Ministero delle imprese e del made in Italy, la proprietà abbia preteso ulteriori risorse pubbliche, oltre alle citate commesse, come precondizione di partenza per presentare il nuovo piano industriale;

   tutte le organizzazioni sindacali hanno rigettato questa ennesima richiesta;

   la Sottosegretaria Fausta Bergamotto ha dichiarato come il comportamento dell'azienda sia «indegno». Il Governo ha confermato l'importanza dello stabilimento di Piombino, che deve avere un ruolo strategico nel Piano della siderurgia nazionale, impegnandosi a perseguire un piano industriale condiviso e riconvocando il tavolo istituzionale entro giugno 2023 –:

   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo contro le inadempienze di Jsw che hanno prodotto uno stallo non solo nel polo siderurgico, ma anche nella preziosa zona portuale piombinese, dove la multinazionale indiana detiene ancora molte concessioni quasi totalmente inutilizzate.
(3-00362)

(2 maggio 2023)

   BARELLI, ORSINI, MARROCCO, BATTILOCCHIO, SQUERI, CASASCO, POLIDORI, NEVI, DEBORAH BERGAMINI, CANNIZZARO, DALLA CHIESA e D'ATTIS. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'Istat ha di recente pubblicato gli ultimi dati sul commercio estero dell'Italia, che hanno evidenziato come nei primi due mesi del 2023 le esportazioni italiane abbiano fatto registrare un aumento del 13 per cento, totalizzando 100 miliardi di euro. I dati evidenziano, inoltre, come la crescita dell'export abbia riguardato sia i mercati extra Unione europea (+18,7 per cento) sia quelli dell'Unione europea (+8,3 per cento) e che ad alimentare tale positiva dinamica hanno contribuito, in particolare, prodotti farmaceutici, chimici (+52,5 per cento), macchinari (+15,8 per cento), alimentari (+15 per cento);

   questi dati consolidano la tendenza molto positiva evidenziata dalle esportazioni italiane nel 2022, anno in cui esse hanno totalizzato la cifra record di 624,6 miliardi di euro, confermando lo straordinario valore dell'export quale leva di crescita per l'intera economia nazionale;

   il commercio con l'estero è un tema cui questa maggioranza non ha mancato di dedicare forte attenzione sin dall'inizio della legislatura, nel quadro di un costante dialogo con le imprese. È questo lo spirito che ha animato l'11esima sessione della cabina di regia a febbraio 2023 alla Farnesina, che ha deliberato le linee di indirizzo strategico in materia di promozione e internazionalizzazione delle imprese sui mercati esteri, indicando le priorità geografiche e settoriali della nostra diplomazia economica;

   il Governo ha fortemente sostenuto l'export delle imprese italiane. Si è consapevoli che esistono ulteriori margini di crescita per le esportazioni italiane, ma che, allo stesso tempo, numerose sono le sfide che le imprese italiane sono chiamate a fronteggiare in questo anno: dal previsto rallentamento del commercio globale alla necessità di diversificazione dei mercati di approvvigionamento e di sbocco; dall'accesso a mercati protetti da dazi e barriere non tariffarie alla lotta alla contraffazione e all'Italian sounding –:

   alla luce di quanto esposto in premessa, quali iniziative stia realizzando e abbia intenzione di intraprendere il Ministro interrogato per dare ulteriore impulso all'azione di sostegno in favore delle imprese italiane sui mercati esteri e per sostenerle nell'affrontare le principali sfide cui esse sono chiamate, in particolare valorizzando l'operato della rete diplomatica come «presidio» del made in Italy nei mercati esteri.
(3-00363)

(2 maggio 2023)

   LUPI, BICCHIELLI, BRAMBILLA, CAVO, CESA, ALESSANDRO COLUCCI, PISANO, ROMANO, SEMENZATO e TIRELLI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1 Convenzione per la tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale, ratificata con la legge 31 dicembre 1998, n. 476, dispone «di stabilire delle garanzie, affinché le adozioni internazionali si facciano nell'interesse superiore del minore e nel rispetto dei diritti fondamentali che gli sono riconosciuti nel diritto internazionale»;

   a fronte di 742 minori entrati in Italia per l'adozione nel 2020, nel 2021 il numero è diminuito fino a 735 e il dato è calato ulteriormente nel 2022, raggiungendo quota 705;

   negli ultimi anni si sono verificate numerose criticità, soprattutto per le adozioni internazionali di bambini provenienti da Cina e Bielorussia, richiedendo un impegno straordinario del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale al fine di sbloccare le adozioni provenienti dai due Paesi citati;

   il 16 febbraio 2023, in occasione di un incontro alla Farnesina, il Ministro interrogato e il Consigliere di Stato e Direttore dell'ufficio della commissione centrale per gli affari esteri del Comitato centrale del Pcc, Wang Yi, hanno rilevato «i passi avanti compiuti negli ultimi mesi per la graduale riapertura delle frontiere a seguito del miglioramento della situazione pandemica e hanno confermato l'impegno a proseguire nella ricerca di una soluzione che consenta di completare le procedure adottive già avviate» –:

   quali iniziative intenda assumere, per quanto di competenza, per facilitare l'adozione internazionale in Italia e per ottenere lo sblocco delle adozioni, in particolare da Cina e Bielorussia.
(3-00364)

(2 maggio 2023)

   AMATO, ORRICO, CHERCHI, CASO e MORFINO. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   da notizie di stampa si apprende che il Ministro interrogato ha dichiarato che quella dei docenti tutor «è una prima tappa importante» per combattere il fenomeno dell'abbandono scolastico e che «lancerà più avanti un'Agenda Sud»;

   si apprende, altresì, che il Ministro interrogato ha chiesto all'Invalsi di organizzare un gruppo di esperti per lanciare una grande sfida contro la dispersione scolastica e l'assenza di competenze alla fine del percorso scolastico;

   il problema della dispersione, secondo il Ministro interrogato, è più evidente nel Mezzogiorno «probabilmente per questioni di carattere sociale. Lanceremo una “Agenda Sud” in 150 scuole con interventi che andranno dal numero dei docenti per classe alla motivazione anche stipendiale: chi lavora in aree disagiate o di frontiera deve avere una valorizzazione anche dal punto di vista economico. Già oggi ci sono docenti che con coraggio e determinazione si dedicano a situazioni difficili in contesti difficili» (Ansa 6 aprile 2023);

   per gli interroganti appare, inoltre, urgente reperire risorse adeguate a garantire il diritto all'istruzione per tutte le bambine e i bambini, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, al fine di colmare il divario tra Nord e Sud e assicurare la costruzione di una scuola realmente inclusiva, che coinvolga tutti gli alunni, con particolare attenzione agli alunni in situazioni di disagio socio-economico ovvero ai bambini con disabilità, introducendo strumenti di supporto indirizzati alle famiglie, quali la garanzia del tempo pieno, l'implementazione dei servizi di mensa scolastica, la gratuità dei libri di testo e dei servizi di trasporto;

   la norma contenuta in legge di bilancio per il 2023 sul cosiddetto dimensionamento scolastico avrà come conseguenza un taglio di sedi e di organico che graverà, in maniera particolare, proprio sul Mezzogiorno; regioni come Campania, Sicilia, Calabria e Sardegna sono quelle più penalizzate dai tagli e anche quelle più fragili per ciò che riguarda il fenomeno degli abbandoni –:

   se nella «Agenda Sud» non ritenga indispensabile, al fine di risolvere il fenomeno dell'abbandono scolastico, adottare iniziative volte a rivedere innanzitutto le disposizioni sulla riorganizzazione scolastica e sul conseguente dimensionamento che incide soprattutto sulle scuole del Sud, anche alla luce dei rischi e delle criticità che potrebbero derivare dalla controversa riforma dell'autonomia differenziata da riconsiderare integralmente, con particolare riguardo al sistema di istruzione, che deve mantenere i caratteri di uniformità ed eguaglianza su tutto il territorio nazionale.
(3-00365)

(2 maggio 2023)

   FOTI, CANGIANO, MESSINA, ANTONIOZZI, GARDINI, MONTARULI, RUSPANDINI, MOLLICONE, AMORESE, DI MAGGIO, MATTEONI, PERISSA e ROSCANI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   uno degli ostacoli più rilevanti rispetto alla piena efficienza del sistema di istruzione del nostro Paese è rappresentato dalla complessità burocratica delle procedure e degli adempimenti, che si ripercuote costantemente sulla gestione della macchina amministrativa delle istituzioni scolastiche, nonostante l'incessante abnegazione del personale dedicato;

   questa complessità burocratica ha spesso determinato ritardi importanti per il regolare avvio dell'anno scolastico, soprattutto in termini di reclutamento, individuazione, convocazione e stipula dei contratti per i docenti a tempo indeterminato e determinato;

   troppe volte le famiglie e gli studenti negli ultimi anni hanno lamentato una difficoltà pratica nella gestione degli strumenti attualmente a loro disposizione per interagire con quel sistema integrato di istruzione e formazione che li vede protagonisti e per poter assolvere ai propri doveri e vedersi riconosciuti i propri diritti;

   con sempre maggiore frequenza il personale scolastico è chiamato a svolgere compiti che non rientrano in alcun modo nel profilo di appartenenza e che sono resi ancora più complicati da sistemi gestionali farraginosi, complessi e non immediatamente intuitivi;

   si considerino i contenuti del piano triennale di semplificazione per la scuola, di recente illustrato alle organizzazioni sindacali –:

   quali siano i tempi previsti per l'attuazione delle misure più urgenti e significative individuate nel piano in commento, con particolare riguardo a quelle in materia di reclutamento del personale scolastico, considerato l'ormai prossimo avvio del nuovo anno scolastico, e in che modo, concretamente e fattivamente, il piano potrà migliorare il funzionamento del sistema scolastico italiano nel suo complesso e semplificare la vita di studenti, famiglie e insegnanti.
(3-00366)

(2 maggio 2023)

   BONETTI, BOSCHI, GRIPPO, DEL BARBA, ENRICO COSTA, GADDA, MARATTIN e SOTTANELLI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   il decreto legislativo n. 65 del 2017 ha istituito il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, assegnando al Ministero, nel rispetto delle funzioni e dei compiti delle regioni, delle province autonome e degli enti locali, compiti di indirizzo, coordinamento e promozione;

   alcuni fattori, in particolare, ne rendono difficoltoso e disomogeneo lo sviluppo: i costi di gestione, sia a carico dei gestori non statali (privati e enti locali) sia delle famiglie, nonché la difficoltà di reclutare un numero adeguato di educatori, la cui carenza è stimata in 32.000 unità anche a causa della differenza di trattamento economico tra docenti e educatori comunali e della carenza di posti nei percorsi per la loro formazione iniziale;

   per dare risposta, sebbene parziale, a tali sfide il legislatore è intervenuto con un quadro coerente di misure complementari: il decreto legislativo n. 65 del 2017 ha istituito un apposito fondo; la legge n. 234 del 2021 ha finanziato i livelli essenziali delle prestazioni a copertura dei servizi educativi per l'infanzia per rimuovere gli squilibri territoriali; la legge n. 32 del 2022 (cosiddetto Family act) ha delegato il Governo a emanare entro dodici mesi, prorogati a ventiquattro, norme per garantire in tutto il territorio nazionale il rafforzamento dei servizi educativi e socio-educativi e delle scuole dell'infanzia;

   il Piano nazionale di ripresa e resilienza ha previsto un piano di investimento di 4,6 miliardi di euro con l'obiettivo vincolante di creare almeno 264.480 nuovi posti entro dicembre 2025, per raggiungere la copertura del 50 per cento della platea, con particolare riguardo alla necessità di superare le disparità territoriali e intervenire nelle aree a più elevata povertà educativa;

   il Ministro Fitto nella sua informativa ha ammesso i ritardi del Governo Meloni nel raggiungimento della milestone di giugno 2023 e affermato che «stiamo lavorando per salvare gli asili nido dal rischio che il non raggiungimento dell'obiettivo al 30 giugno li possa mettere in discussione» e che si lavora per concordare di «modificare l'obiettivo intermedio per potere rafforzare il raggiungimento dell'obiettivo finale»;

   i ritardi e i rinvii sopra richiamati rischiano di vanificare gli investimenti previsti –:

   come il Governo intenda procedere per raggiungere gli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza nei tempi previsti, inclusa la programmazione dei percorsi di formazione degli educatori, e se non ritenga opportuno, per quanto di competenza, adoperarsi per una rapida attuazione del Family act, anche al fine di fornire agli enti locali, ai gestori privati e alle famiglie un quadro di maggiore garanzia rispetto alla sostenibilità futura dei nuovi posti che saranno realizzati.
(3-00367)

(2 maggio 2023)

   MOLINARI, ANDREUZZA, ANGELUCCI, BAGNAI, BARABOTTI, BELLOMO, BENVENUTO, DAVIDE BERGAMINI, BILLI, BISA, BOF, BORDONALI, BOSSI, BRUZZONE, CANDIANI, CAPARVI, CARLONI, CARRÀ, CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COMAROLI, CRIPPA, DARA, DI MATTINA, FORMENTINI, FRASSINI, FURGIUELE, GIACCONE, GIAGONI, GIGLIO VIGNA, GUSMEROLI, IEZZI, LATINI, LAZZARINI, LOIZZO, MACCANTI, MARCHETTI, MATONE, MIELE, MINARDO, MONTEMAGNI, MORRONE, NISINI, OTTAVIANI, PANIZZUT, PIERRO, PIZZIMENTI, PRETTO, RAVETTO, SASSO, STEFANI, SUDANO, TOCCALINI, ZIELLO, ZINZI e ZOFFILI. — Al Ministro dell'istruzione e del merito. — Per sapere – premesso che:

   come noto, la riforma del reclutamento dei docenti (missione 4–componente 1-riforma 2.1) costituisce uno specifico obiettivo del Piano nazionale di ripresa e resilienza finalizzato ad introdurre un nuovo modello di reclutamento dei docenti, connesso a un ripensamento della loro formazione iniziale e lungo tutto l'arco della carriera;

   tale riforma persegue l'obiettivo di determinare un significativo miglioramento della qualità dei percorsi educativi, per offrire a studentesse e studenti sempre migliori livelli di conoscenze, capacità interpersonali e metodologico-applicative, nonché coprire con regolarità e stabilità le cattedre disponibili con docenti assunti a tempo indeterminato;

   inoltre, la riforma mira al conseguimento del traguardo fissato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, che prevede l'assunzione di 70 mila docenti entro dicembre 2024 reclutati secondo il nuovo sistema;

   per i fini sopra espressi, l'articolo 44 del decreto-legge 30 aprile 2022, n. 36, convertito, con modificazioni, dalla legge 29 giugno 2022, n. 79, ha introdotto disposizioni in materia di formazione iniziale e continua dei docenti delle scuole secondarie;

   lo stesso articolo demanda la definizione dei contenuti e della strutturazione dell'offerta formativa dei percorsi di formazione iniziale ad un decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che tuttavia non è stato ancora adottato;

   tale ritardo allontana il nostro Paese dall'obiettivo fissato dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, ovvero, di assumere, entro dicembre 2024, 70 mila docenti reclutati con il sistema introdotto dalla riforma;

   in attesa dello svolgimento dei concorsi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, nel decreto-legge n. 44 del 2023 è stato introdotto un regime transitorio per le procedure di reclutamento dei docenti che consenta di soddisfare quell'obiettivo assunzionale previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, anche in deroga alle procedure di reclutamento disciplinate dal decreto-legge n. 36 del 2022 –:

   come quest'ultima procedura di reclutamento si collochi rispetto agli obiettivi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per dare una significativa risposta alle esigenze degli studenti con disabilità, garantire maggiore continuità didattica a tutti i giovani, diminuire il precariato e assicurare dunque il regolare avvio del prossimo anno scolastico.
(3-00368)

(2 maggio 2023)