TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 526 di Venerdì 18 giugno 2021

 
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INTERPELLANZE URGENTI

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, per sapere – premesso che:

   il 29 aprile 2021 il Consiglio dei ministri ha deliberato alcune nomine per le nuove sedi diplomatiche e S.E. Andrea Mario Vattani è stato designato per ricoprire il ruolo di ambasciatore presso la sede diplomatica di Singapore;

   l'ambasciatore Andrea Mario Vattani, «console fascio-rock», così passato alle cronache giusto dieci anni fa, nelle vesti di Katanga (il suo nome d'arte), partecipò alla testa del gruppo Sottofasciasemplice, sul palco di una kermesse organizzata da CasaPound, ricambiando il saluto romano del pubblico;

   per questo episodio, l'ambasciatore Vattani subì il richiamo con effetto immediato a Roma, un ammonimento disciplinare e una sospensione di quattro mesi dal servizio senza stipendio;

   Vattani impugnò al Tar del Lazio sia il richiamo in Patria che la sospensione dal servizio. Nel ricorso sul rimpatrio il Ministero si costituì in giudizio, ma la prima sezione (sentenza n. 9877 del 2012) dichiarò improcedibile il ricorso per sopravvenuta «carenza di interesse», condannando il Ministero stesso al pagamento delle spese di giudizio in favore del ricorrente. Dopo aver proposto appello al Consiglio di Stato (n. 4195 del 2013) il Ministero inviò poi una nota di rinuncia, con compensazione delle spese. La sezione quarta del Consiglio di Stato, il 19 aprile 2018, in sede giurisdizionale, non poté che dichiarare quel ricorso «improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse»;

   anche il ricorso relativo alla sospensione dal servizio e dallo stipendio si risolse il 27 marzo 2019 con un decreto della terza sezione del Tar del Lazio che lo dichiarò estinto per «perenzione», cioè per essere trascorsi più di cinque anni senza che una esplicita richiesta di decisione fosse stata avanzata da nessuna delle due parti –:

   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto rappresentato e se non ritenga idoneo valutare l'opportunità che l'ambasciatore possa rappresentare la Repubblica italiana in sede di corpo diplomatico.
(2-01244) «Quartapelle Procopio, Morassut, Fiano».

(9 giugno 2021)

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, per sapere – premesso che:

   nel mese di settembre 2020, l'ormai ex Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Paola De Micheli, ha istituito, presso il proprio Ministero, una commissione tecnica con il compito di verificare la fattibilità dei progetti di realizzazione di un collegamento stabile tra Sicilia e Calabria;

   la suddetta commissione ha dato indicazione favorevole su due progetti: il primo, con uno stato di elaborazione più avanzato, è quello di un ponte a unica campata già portato avanti dalla società Stretto di Messina, in liquidazione dal 2013, che aveva individuato come general contractor il consorzio Eurolink capeggiato da Impregilo (oggi Webuild), attorno al quale, dopo lo stop all'opera voluto dall'ex premier Monti, si è aperto un contenzioso da 700 milioni di euro, mentre il secondo prevede la realizzazione di un ponte a tre campate sullo specchio di mare fra Messina e Villa San Giovanni, lungo 3,2 chilometri;

   esiste già un progetto definitivo, cantierabile, in grado di mobilitare un quantitativo enorme di risorse, di creare migliaia di posti di lavoro e che segnerebbe una svolta anche da un punto di vista eco-sostenibile: verrebbero, infatti, ridotte dell'80 per cento le emissioni di CO2 di navi traghetto e aerei, offrendo come modalità primaria di trasporto l'Alta velocità ferroviaria;

   tale collegamento stabile tra le due regioni, oltre al completamento della rete nazionale dell'Alta velocità, altrimenti destinata a interrompersi a Reggio Calabria, consentirebbe anche una riduzione del 30 per cento dei tempi di viaggio;

   l'infrastruttura permetterebbe di intercettare il traffico merci che, dal canale di Suez, oggi si dirige verso Gibilterra per puntare sui porti del Nord Europa, e sarebbe fondamentale per rilanciare il turismo nel Mezzogiorno e nel Paese;

   secondo quanto affermato dal Ministro interpellato, il Ponte è stato escluso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in quanto il regolamento europeo prescriverebbe, ai fini dell'inserimento dell'opera nel Piano, che i lotti debbano essere fruibili e in esercizio entro il 2026, data non negoziabile;

   il 18 maggio 2021, la commissaria europea ai trasporti Adina Vàlean, in risposta all'interrogazione prioritaria con richiesta di risposta scritta P-001529/2021, firmata dalle eurodeputate Tardino e Bonfrisco, ha affermato che il collegamento tra la Sicilia e l'Italia continentale fa già parte della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) e del corridoio «Scandinavia-Mediterraneo» e, in quanto tale, fa parte della rete considerata di massima importanza per l'Unione europea, tuttavia, non è stato inserito nell'elenco indicativo di collegamenti transfrontalieri e mancanti contenuto nell'allegato del progetto di regolamento che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa, sul quale il Parlamento europeo e il Consiglio hanno raggiunto un accordo politico (CEF II);

   stando sempre a quanto riferito dalla Commissaria europea per i trasporti in risposta a quell'interrogazione, nel 2021 la Commissione europea proporrà una revisione del regolamento TEN-T al fine di aumentare l'efficienza della rete multimodale e, per quanto riguarda il collegamento tra la Sicilia e l'Italia continentale, la valutazione di un progetto sulla rete TEN-T può essere effettuata solo sulla base di una proposta concreta e matura da parte dello Stato membro;

   la Commissaria europea per trasporti, nella citata risposta, ha aggiunto, infine, che la presentazione della proposta è un prerequisito per un eventuale contributo finanziario dell'Unione europea e finora le autorità italiane non hanno presentato alla Commissione europea alcun progetto in merito a tale collegamento;

   il Presidente del Consiglio dei ministri Draghi, nel corso del dibattito in Senato sul Pnrr, non ha espresso contrarietà nei riguardi dell'opera, sottolineando che la relazione dei tecnici sarà sottoposta al giudizio del Parlamento, dove attualmente le posizioni favorevoli alla sua realizzazioni sembrerebbero maggioritarie –:

   quali iniziative di competenza il Ministro interpellato intenda adottare per sbloccare l'attuale situazione di stallo e presentare, nel più breve tempo possibile, il progetto di realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina all'Unione europea ai fini del relativo contributo finanziario, trattandosi di un collegamento chiave non solo per due regioni del Mezzogiorno, Calabria e Sicilia, ma per l'intero Paese, che darebbe una nuova centralità all'Italia nel contesto del Mediterraneo e dell'Europa.
(2-01242) «Germanà, Molinari, Minardo, Furgiuele, Alessandro Pagano, Capitanio, Maccanti, Rixi, Donina, Fogliani, Giacometti, Tombolato, Zanella, Zordan».

(8 giugno 2021)

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'università e della ricerca, per sapere – premesso che:

   il Conservatorio di musica Afam «S. Cecilia» di Roma ha una prestigiosa storia nel panorama culturale romano e nazionale, anche in ragione del suo collegamento con la più nota Accademia. Attrae, nonostante le recenti difficoltà di direzione didattica e amministrativa, talenti indiscussi da tutto il mondo e vanta un'offerta formativa di elevate quantità e qualità;

   dal 2016, si sono registrati crescenti problemi in relazione alle iniziative intraprese dalla sua direzione;

   da tale anno, la conduzione del Conservatorio è stata infatti connotata da comportamenti anomali, segnalati all'attenzione del Ministro competente da atti di sindacato ispettivo sin dalla scorsa legislatura (interpellanza n. 2-01970 alla Camera e interrogazioni a risposta scritta nn. 4-08186 e 4-08239 di analogo contenuto al Senato). In questa legislatura, è sufficiente ricordare le interpellanze alla Camera n. 2-00020 e n. 2-01130. Purtroppo, a nessuno di questi atti di sindacato ispettivo l'Esecutivo ha ancora risposto;

   ai contenuti di tali atti ispettivi si rinvia, con la necessaria puntualizzazione che il Conservatorio ha patito una serie di soccombenze giudiziarie (13 in tutto a oggi, anche per aver violato i diritti dei lavoratori inseriti nelle graduatorie d'istituto) ed è stato sottoposto a diverse ispezioni ministeriali, dalle cui relazioni emergono rilevanti criticità;

   in particolare, si ricordano le dimissioni della responsabile della sicurezza sul lavoro, individuata ai sensi del decreto legislativo n. 81 del 2008 (si vedano gli atti degli ispettori) e la firma digitale del componente del consiglio d'amministrazione nominato MIUR (si vedano gli atti degli ispettori);

   da ultimo, si sottolinea a circostanza che, per oltre un anno, la componente degli studenti in consiglio d'amministrazione è stata rappresentata da una giovane donna uscita dal corpo studentesco, decaduta insieme al consiglio d'amministrazione soltanto il 2 agosto 2020 (si vedano gli atti degli ispettori);

   il direttore pro tempore, tramite la registrazione di un'assemblea degli studenti svolta su piattaforma, ha utilizzato le opinioni liberamente espresse da uno studente per formulare capi d'accusa nei suoi confronti e per una sospensione dalle attività didattiche per due mesi (provvedimento impugnato al Tar Lazio e segnalato al Garante per la protezione dei dati personali);

   il Tar Lazio, il 6 marzo 2003, n. 1778, ha stabilito come sia «pacifico che il commissariamento di un ente rappresenta un modulo ordinamentale e gestionale disancorato dal vigente quadro di riferimento, aggravato dall'incidenza sulle funzioni di controllo interno ed esterno, [...], che costituisce l'espressione più ampia e penetrante della vigilanza ministeriale»;

   la stessa giurisprudenza della Corte costituzionale ha affermato che il potere di nomina del commissario straordinario costituisce attuazione del principio generale, applicabile a tutti gli enti pubblici, del superiore interesse pubblico al sopperimento, con tale rimedio, degli organi di ordinaria amministrazione in caso di mancato o cattivo funzionamento dei titolari;

   tra i molti precedenti specifici in merito al commissariamento si ricordino i seguenti:

    il 9 giugno 2016, è stato commissariato il consiglio d'amministrazione dell'Accademia di Belle arti di Reggio Calabria, con decreto del Ministro pro tempore Giannini;

    28 febbraio 2013, è stato sospeso e successivamente commissariato il direttore del Conservatorio «Piccinni» di Bari, con decreto del Ministro pro tempore Profumo;

    il 16 aprile 2012, è stata commissariata l'Accademia Albertina di Torino;

    nel marzo 2010 è stato commissariato il Conservatorio «Scontrino» di Trapani, con decreto del Ministro pro tempore Gelmini –:

   in considerazione di quanto esposto in premessa, quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di ripristinare il buon andamento e la regolarità della gestione del Conservatorio.
(2-01248) «Fassina, Fornaro».

(14 giugno 2021)

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   con circolare del 22 febbraio 2021, il Ministero della salute, a seguito del parere del Comitato tecnico-scientifico (Cts) dell'Aifa e delle successive precisazioni del Consiglio superiore di sanità, ha rappresentato la possibilità di utilizzo del vaccino AstraZeneca nella fascia di età compresa tra i 18 e i 65 anni (coorte 1956), ad eccezione dei soggetti estremamente vulnerabili;

   con successiva circolare dell'8 marzo 2021, sempre facendo seguito ad un parere del Consiglio superiore di sanità, il Ministero della salute, in merito all'utilizzo del vaccino AstraZeneca nei soggetti di età superiore ai 65 anni, ha rappresentato che ulteriori evidenze scientifiche resesi disponibili non solo confermano il profilo di sicurezza favorevole relativo al vaccino in questione ma indicano che, anche nei soggetti di età superiore ai 65 anni, la somministrazione del vaccino di AstraZeneca è in grado d'indurre significativa protezione sia dallo sviluppo di patologia indotta da SARS-CoV-2, sia dalle forme gravi o addirittura fatali di Covid-19;

   con successiva circolare del 19 marzo 2021, Ministero della salute ha trasmesso la nota Aifa del 19 marzo 2021 recante la revoca del divieto d'uso del vaccino Covid-19 AstraZeneca precedentemente adottata a seguito di diverse segnalazioni nazionali ed europee circa gravi eventi avversi nonché il documento informativo rilasciato a riguardo dalla European Medicines Agency (Ema); più in particolare, la nota dell'Aifa, nel prendere atto della valutazione espressa dall'Agenzia europea dei medicinali (Ema) per la segnalazione di eventi tromboembolici, secondo la quale i benefici del vaccino nel prevenire il ricovero in ospedale e la morte per Covid-19 superano il rischio di sviluppare coagulazione intravascolare disseminata o coaguli nei vasi che drenano sangue dal cervello, ha disposto la revoca del provvedimento di divieto di utilizzo precedentemente emesso; quanto invece al documento informativo dell'Ema trasmesso con la citata circolare del 19 marzo, lo stesso ribadisce che la comprovata efficacia del vaccino nel prevenire il ricovero in ospedale e la morte per Covid-19 supera la probabilità estremamente ridotta di sviluppare gli eventi avversi segnalati; tuttavia, alla luce dei risultati delle valutazioni, i pazienti devono essere consapevoli della remota possibilità che si verifichino tali sindromi i cui casi segnalati sono avvenuti quasi tutti in donne di età inferiore ai 55 anni;

   conseguentemente, alla nota dell'Ema, le vaccinazioni con il vaccino AstraZeneca sono riprese, seppure in maniera differente, nei diversi Stati europei;

   con circolare del 7 aprile 2021, il Ministero della salute, a seguito del parere del Cts di Aifa e sentito il Presidente del Consiglio superiore di sanità, ribadendo che il vaccino AstraZeneca è approvato a partire dai 18 anni di età, sulla base delle attuali evidenze, tenuto conto del basso rischio di reazioni avverse di tipo tromboembolico a fronte della elevata mortalità da Covid-19 nelle fasce di età più avanzate, ha rappresentato che è raccomandato un suo uso preferenziale nelle persone di età superiore ai 60 anni, precisando altresì che in virtù dei dati ad oggi disponibili, chi ha già ricevuto una prima dose del vaccino AstraZeneca può completare il ciclo vaccinale col medesimo vaccino;

   le circolari innanzi citate sono gli unici documenti ufficiali che forniscono indicazioni puntuali alle regioni e province autonome sulla somministrazione del vaccino AstraZeneca;

   l'Aifa è l'autorità competente in Italia per il monitoraggio della sicurezza dei vaccini durante l'intero ciclo vitale di ogni singolo prodotto e per essere commercializzato e distribuito in Italia un medicinale deve aver ottenuto il rilascio dell'autorizzazione all'immissione in commercio (Aic) da parte dell'Aifa o della Commissione europea; l'Aic è la carta di identità del farmaco che stabilisce: il nome del medicinale; la sua composizione; la descrizione del metodo di fabbricazione; le indicazioni terapeutiche, le controindicazioni e le reazioni avverse; la posologia, la forma farmaceutica, il modo e la via di somministrazione; le misure di precauzione e di sicurezza da adottare per la conservazione del medicinale e per la sua somministrazione ai pazienti; il riassunto delle caratteristiche del prodotto; il modello dell'imballaggio esterno; il foglio illustrativo; la valutazione dei rischi che il medicinale può comportare per l'ambiente;

   la citata circolare del 7 aprile 2021 del Ministero della salute ha raccomandato un uso preferenziale del vaccino AstraZeneca nelle persone di età superiore ai 60 anni;

   il presidente della regione Liguria, in riferimento alle diverse critiche sollevate per aver autorizzato l'open day in cui la 18enne di Sestri Levante ha ricevuto la dose di AstraZeneca rivelatasi probabilmente fatale, ha reso noto il testo di una lettera inviata il 12 maggio 2021 alle regioni dal capo di gabinetto del commissario all'emergenza Francesco Paolo Figliuolo, il colonnello Gabriele Garau. In tale lettera si riporta un parere contenuto in un verbale del Comitato tecnico-scientifico, che «non rileva motivi ostativi a che vengano organizzate dalle differenti realtà regionali iniziative, quali i vaccination day, mirate a offrire, in seguito ad adesione/richiesta volontaria, i vaccini a vettore adenovirale (AstraZeneca e Johnson&Johnson, ndr) a tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni» –:

   in base a quali presupposti giuridici le regioni abbiano assunto decisioni circa le modalità di somministrazione dei vaccini indipendentemente dalle indicazioni precauzionali fornite dalle autorità (Aifa, Ema e Ministero della salute) che nel nostro ordinamento sono preposte alla governance farmaceutica, indicazioni precauzionali che, nel raccomandare la somministrazione del vaccino AstraZeneca alle persone di età superiore ai 60 anni, sono incompatibili con la modalità di somministrazione cosiddetta «open day», la quale, come noto, ha avuto il precipuo scopo di consentire la vaccinazione AstraZeneca a prescindere da qualsiasi precauzione legata all'età del paziente.
(2-01249) «Provenza, D'Arrando, Federico, Ianaro, Lorefice, Mammì, Misiti, Nappi, Penna, Ruggiero, Sportiello, Villani».

(15 giugno 2021)

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:

   per conseguire la realizzazione di uno spazio di libertà, giustizia e sicurezza, ricompreso tra gli obiettivi dell'Unione, il diritto dell'Unione europea prevede, tra l'altro, all'articolo 75 del Trattato sul funzionamento, l'adozione di misure concernenti i movimenti di capitali e i pagamenti, volte alla prevenzione e alla lotta contro il terrorismo e le attività ad esso connesse;

   nell'arco degli ultimi tre decenni, l'Unione europea ha elaborato un solido quadro normativo per prevenire e combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo: i legislatori dell'Unione sono infatti intervenuti in vari modi per chiarire e rafforzare l'importante interconnessione tra la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo (anti-money laundering/countering the financing of terrorism, AML/CFT) e le problematiche concernenti la vigilanza prudenziale, integrando a tal fine il quadro giuridico vigente nell'Unione europea;

   più recentemente, con la presentazione, il 7 maggio 2020, del Piano d'azione per una politica integrata dell'Unione in materia di prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo, la Commissione europea ha illustrato le misure che verranno adottate nei prossimi mesi per migliorare l'applicazione, la vigilanza e il coordinamento delle norme dell'Unione europea in materia di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, al fine di istituire un corpus normativo unico in materia di AML/CTF e garantire un insieme più armonizzato di norme per contrastare il riciclaggio;

   in particolare, l'iniziativa della Commissione delinea le prossime tappe e le proposte legislative dell'Unione europea con riferimento a sei aree di intervento, che riguardano: l'applicazione efficace delle regole dell'Unione europea esistenti; l'adozione di un corpus normativo mediante l'approvazione di un regolamento dell'Unione europea volto a superare la frammentazione normativa determinata dalle misure nazionali che applicano in modo eterogeneo le direttive europee di riferimento; l'istituzione di un'autorità di vigilanza a livello dell'Unione europea; un meccanismo di supporto e cooperazione per le unità di intelligence finanziaria; l'attuazione delle disposizioni di diritto penale e lo scambio di informazioni a livello di Unione europea;

   l'intensificazione degli sforzi dell'Unione europea su scala mondiale, in particolare adeguando l'approccio dell'Unione europea rispetto ai Paesi terzi che evidenziano carenze nei rispettivi regimi di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo tali da mettere a repentaglio il mercato unico;

   la Commissione europea ritiene infatti che per superare i limiti dell'attuale assetto della sorveglianza sia necessario realizzare un sistema integrato di vigilanza a livello di Unione europea; ciò prevedrebbe, accanto alle autorità nazionali responsabili per la maggior parte delle funzioni AML/CFT, l'istituzione di un'architettura centrale a livello di Unione europea, basata su un'autorità di vigilanza europea e su un meccanismo di sostegno e coordinamento dell'Unione europea per le unità di informazione finanziaria;

   l'incremento dei reati correlati al Covid-19, quali frodi, crimini informatici, cattivo incanalamento e sfruttamento dei fondi pubblici e dell'assistenza finanziaria internazionale, sta generando nuove fonti di proventi per i criminali e l'Autorità bancaria europea (Abe) ha specificamente raccomandato alle competenti autorità nazionali degli Stati membri di collaborare con i soggetti obbligati al fine di individuare e attenuare gli specifici rischi in materia di AML/CFT derivanti dalla diffusione del COVID-19 e di adeguare i loro strumenti di vigilanza;

   da questo punto di vista, la creazione di una autorità unica di vigilanza europea contribuirebbe a rafforzare gli strumenti a disposizione dell'Unione per combattere il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, adeguandoli ai rischi, alle minacce e alle vulnerabilità specifiche cui l'Unione europea è chiamata a confrontarsi, in modo tale da rendere possibile un'evoluzione efficace di tali strumenti che tengano conto dell'innovazione;

   nel più ampio ambito delle Autorità e delle Agenzie decentrate negli Stati membri dell'Unione europea, l'Italia ospita, attualmente, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa), con sede a Parma, e la Fondazione europea per la formazione (Etf), con sede a Torino, mentre si riscontra un livello generale di sotto rappresentanza in merito all'assenza, su suolo italiano, di agenzie europee di carattere giuridico e finanziario, nonostante operino nel nostro Paese comunità finanziarie e di alti studi giuridici ed economici di grande rilevanza;

   d'altra parte, l'Italia si presenta oggi come uno Stato membro all'avanguardia, nel contesto europeo, nell'ambito del contrasto ai traffici illeciti di denaro e al riciclaggio, fenomeni in costante crescita e molto allarmanti per le dimensioni e le caratteristiche assunte, oltre ad aver acquisto una consolidata esperienza di investigazione e analisi in questo campo;

   in un simile contesto, si inquadra la lettera del 10 giugno 2021, del Presidente dell'Abi (Associazione bancaria italiana), Antonio Patuelli, e del direttore generale, Giovanni Sabatini, indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'economia e delle finanze, Daniele Franco, e al Ministro per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, per chiedere un intervento del Governo italiano volto all'istituzione, nel nostro Paese, della sede dell'Autorità europea antiriciclaggio –:

   se il Governo intenda sostenere, nelle opportune sedi istituzionali, nazionali ed europee, la designazione dell'Italia quale Paese candidato a sede ospitante dell'istituenda Autorità europea antiriciclaggio e, in caso affermativo, quali specifiche iniziative di competenza intenda assumere presso l'Unione europea per promuoverne la candidatura.
(2-01250) «Galizia, Berti, Bruno, Businarolo, Grillo, Ianaro, Papiro, Ricciardi, Scerra, Vignaroli, Adelizzi, Alaimo, Baldino, Barbuto, Bella, Bilotti, Buompane, Cadeddu, Luciano Cantone, Carabetta, Carbonaro, Carinelli, Cassese, Maurizio Cattoi, Chiazzese, Cillis, Cimino, Corneli, Daga, De Carlo, De Lorenzis, Deiana, Del Sesto, Di Lauro».

(15 giugno 2021)

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'istruzione, per sapere – premesso che:

   sul proprio profilo Facebook la signora Rossella Angiolini, avvocata, insegnante, presidente della commissione pari opportunità della provincia di Arezzo, esponente di un partito del centrodestra che nel 2006 si è presentata come candidata sindaco al comune di Arezzo, ha pubblicato un post, ad avviso degli interpellanti, ignobile offendendo in modo inaccettabile, volgare, vergognoso non solo le donne di sinistra ma soprattutto ledendo la civile convivenza;

   nel post si richiama la tragedia di Saman Abbas, la ragazza di origine pakistana e residente a Novellara (Reggio Emilia), che è scomparsa dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, probabilmente orridamente uccisa da suoi familiari. Secondo Angiolini si sarebbero viste poche prese di posizione sul caso nell'alveo politico di sinistra e per denunciare tale presunto silenzio ha usato parole sessiste, irripetibili e irricevibili per una comunità civile, provenienti proprio da una donna, presidente della commissione pari opportunità della provincia di Arezzo;

   Angiolini, sulla scia delle legittime e doverose denunce suscitate dal post, si è dimessa dalla commissione pari opportunità, dichiarando «Ho usato parole incompatibili con un incarico istituzionale»;

   al netto della falsità delle dichiarazioni nel merito, stante la generale riprovazione e considerate le prese di posizione di tante donne della sinistra e dei mondi femministi, quanto scritto da Angiolini non è tanto incompatibile con incarichi istituzionali, molto più gravemente non è compatibile con la Costituzione italiana, con i valori di convivenza civile, ed è fonte di odio testimoniato da altri scurrili e vergognosi post contro altre donne delle istituzioni seguiti al post della signora;

   gli interpellanti esprimono a tutte le donne, non solo di sinistra, delle istituzioni e della comunità di Arezzo la massima solidarietà –:

   considerata la professione di insegnante svolta dalla signora Angiolini e tenuto conto che il ruolo di docente risulta non conciliabile con il linguaggio utilizzato dalla signora, se siano state assunte iniziative in merito a comportamenti incompatibili con il ruolo educativo svolto.
(2-01253) «Verini, Buratti, Carla Cantone, Carnevali, Cenni, Ciampi, De Filippo, Lorenzin, Fragomeli, Frailis, Lacarra, Pezzopane, Sensi, Fiano, Morani, Di Giorgi, Sani, Lattanzio, Boldrini, Nardi, Morgoni, Pellicani, Madia, Pini, Gribaudo, Miceli, Soverini, Bordo, Zan, Bazoli, Braga, De Micheli, Siani, Morassut».

(15 giugno 2021)