TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 469 di Martedì 16 marzo 2021

 
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INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

A) Interrogazione

   DE MARIA, INCERTI, FASSINO, QUARTAPELLE PROCOPIO, BERLINGHIERI, LA MARCA, BOLDRINI e SCHIRÒ. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   in queste ore giungono notizie drammatiche dal Myanmar. La macchina del colpo di Stato che si è messa in moto il 1° febbraio 2021, poche ore prima dell'insediamento del nuovo Parlamento, nato dalle elezioni politiche dell'8 novembre 2020, sta opprimendo il popolo birmano e travolgendo lo Stato di diritto. Si registrano molti arresti, incarcerazioni di massa, ordine alle forze armate di sparare sui manifestanti, oscuramento di internet, interruzioni della telefonia;

   la pandemia rischia di precipitare fuori da ogni controllo;

   in quel Paese sta crescendo la disobbedienza civile: nei servizi, negli apparati ministeriali, nella vita quotidiana. Giunge inoltre notizia di atti di obiezione di coscienza all'interno della polizia e dell'esercito;

   confinati in questi giorni, adesso numerosi parlamentari vengono arrestati –:

   se il Governo intenda mettere in atto ulteriori iniziative di competenza, di concerto con l'Unione europea e gli alleati internazionali dell'Italia, per richiedere il pieno ripristino delle libertà democratiche in Myammar e la liberazione di Aung San Suu Kyi e di tutti gli arrestati.
(3-02057)

(17 febbraio 2021)

B) Interpellanza

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:

   la città di Messina – come si legge nella relazione del Ministro dell'interno al Parlamento sulle attività svolte e i risultati della Direzione investigativa antimafia relativa al periodo luglio-dicembre 2019 – si caratterizza per «l'operatività e la posizione di indiscussa supremazia di una “cellula” di Cosa nostra catanese, nei confronti della quale i clan locali – stabili nei singoli quartieri secondo una consolidata geografia – tendono a non entrare in contrasto. Questa “cellula” era espressione del sodalizio denominato “Romeo-Santapaola”, che, in maniera silente, ha proiettato i propri interessi in diversi settori dell'imprenditoria e della pubblica amministrazione. (...) Ferma restando l'estensione della cosiddetta cellula Romeo-Santapaola su tutta la città di Messina, la criminalità organizzata storica della città continua a strutturarsi secondo competenze rionali, con gruppi a connotazione familiare, che tendono ad agire in autonomia»;

   le mafie esercitano il controllo del territorio, non solo attraverso le tradizionali attività di racket, estorsioni e usura, ma anche attraverso azioni dalla forte valenza simbolica, nei territori in cui alla presenza strutturata si affianca una mentalità criminogena diffusa;

   assumono particolare rilevanza le corse clandestine dei cavalli che, insieme agli aspetti legati alle scommesse illegali e al rischio per l'incolumità di persone e animali, si caratterizzano come una manifestazione dello strapotere delle mafie che si appropriano di porzioni del territorio coinvolgendo decine di giovani, realizzando un vero e proprio rito collettivo che esalta l'illegalità e un sistema di disvalori pericolosamente capace di coinvolgere e aggregare, anche attraverso l'uso spregiudicato dei social network;

   diverse operazioni delle forze dell'ordine e procedimenti penali segnalano questa evidenza:

    a) il processo denominato «Totem» (aprile 2020) seguito all'inchiesta, coordinata dalla Direzione investigativa antimafia di Messina guidata da Maurizio De Lucia, ha svelato che, nella zona nord della città di Messina – quartiere Giostra – opera il gruppo criminale dei Galli-Tibia, storicamente dedito alla gestione delle gare clandestine di cavalli e alle relative scommesse, oltre che all'istallazione illegale di videopoker e al controllo di locali notturni nella riviera nord del capoluogo;

    b) nelle motivazioni della sentenza «Beta 2», del settembre 2019, dal giudice per le udienze preliminari Monica Marino si legge «La presente associazione (famiglia Romeo-Santapaola) ha diversificato le proprie attività dividendo i compiti fra gli affiliati, ognuno specializzato in uno specifico settore (corse clandestine di cavalli e scommesse, (...) gioco on line, (...) raccolta di scommesse illegali su eventi sportivi, tramite piattaforme informatiche straniere non autorizzate ad operare in Italia, investimenti e controllo di attività del settore farmaceutico)»;

    c) il processo (2018) seguito all'operazione «Zikka», l'inchiesta dei carabinieri sul giro di scommesse clandestine intorno alle corse di cavalli nelle zone di Santa Margherita, nell'area in cui si trovano gli edifici del Coordinamento di edilizia popolare in viale Giostra e Gazzi, ha evidenziato una rete di soggetti che organizzavano il «palio» clandestino e ne gestivano le scommesse. Al centro degli accertamenti, la gestione dei cavalli e di tutte le fasi «preparatorie», dagli allenamenti al contatto con i veterinari, che poi somministravano agli animali sostanze dopanti per aumentarne le prestazioni. Alcuni soggetti avevano anche il compito di fantini, mentre altri si occupavano di raccogliere le scommesse e incassare i proventi;

    d) ancora il 25 giugno 2020, come segnalato da testate giornalistiche e come rintracciabile da diversi video pubblicati sui principali social network, si è svolta l'ennesima corsa clandestina di cavalli nel quartiere Giostra della città di Messina, coinvolgendo decine di scooter che, di fatto, delimitavano il «circuito» sottratto alle regole dello Stato di diritto e privatizzato a beneficio delle mafie;

    e) solo per un puro caso fortuito uno dei due «fantini», caduto dal calesse, in mezzo ai motorini in corsa, dopo che il cavallo era andato a finire contro un guard rail, non ha subito lesioni gravi o messo a rischio la propria incolumità;

   il perpetuarsi di tali manifestazioni, oltre a generare un flusso di proventi illeciti legati alle scommesse illegali e a mettere in serio pericolo la salute di animali pesantemente dopati e persone in una condizione di sostanziale rischio per la velocità e la vicinanza con scooter e motorini, riafferma in maniera inequivocabile il potere delle cosche e il loro predominio sul territorio;

   dalle immagini e da alcune segnalazioni emerge come la presenza di giovani e giovanissimi, in taluni casi anche minorenni, trasformi questa manifestazione di illegalità in una sorta di rito iniziatico rispetto all'adesione ai disvalori delle mafie;

   infine, non è tollerabile né accettabile che porzioni di territorio possano essere sottratte alla giurisdizione dello Stato per diventare zone franche senza regole e leggi –:

   quali iniziative di controllo del territorio e di prevenzione e di contrasto della criminalità abbia messo o intenda mettere in atto, per il tramite della prefettura di Messina, anche attraverso l'attivazione delle competenze e delle risorse del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, con il pieno coinvolgimento degli enti pubblici e delle amministrazioni locali.
(2-00886) «Stumpo».

(28 luglio 2020)

C) Interrogazione

   INCERTI, CENNI, CRITELLI, CAPPELLANI e FRAILIS. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   con il decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126, si sono introdotte misure per specifici settori, particolarmente colpiti dalla crisi conseguente all'emergenza sanitaria e, più nello specifico, all'articolo 58, si è previsto un «contributo a fondo perduto» a favore delle imprese che effettuano la ristorazione, al fine di sostenere tali imprese alla riapertura e alla continuità ed evitare quindi sprechi alimentari dei prodotti del territorio;

   con l'istituzione del fondo per la ristorazione – 450 milioni di euro, di cui 250 milioni di euro per l'anno 2020 e gli ulteriori 200 milioni di euro per l'anno 2021 – finalizzato all'erogazione di un contributo a fondo perduto a favore delle imprese che effettuano la ristorazione – per un minimo di 1.000 ed un massimo di 10.000 euro per azienda della ristorazione – si sono volute sostenere le imprese del settore nell'acquisto – a partire dal 14 agosto 2020 e con relativa documentazione fiscale – di prodotti di filiere agricole ed alimentari (anche Dop e Igp, inclusi quelli vitivinicoli), valorizzando la materia prima del territorio;

   secondo quanto riportato dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali sono 46.692 le domande inoltrate ai fini del «bonus ristorazione», di cui 31.086 presentate via web e 15.606 attraverso gli uffici postali. L'importo totale dei contributi richiesti via web è di oltre 221 milioni di euro per una media di 7.139,40 euro a domanda;

   Poste italiane è impegnata nella fase di completamento della lavorazione delle domande pervenute attraverso gli uffici postali. Presumendo che queste abbiano mediamente lo stesso importo di quelle pervenute via web, si può ragionevolmente prevedere che gli importi richiesti si aggireranno complessivamente intorno ai 345 milioni di euro;

   numeri significativi che confermano la validità di uno strumento di intervento a sostegno dell'intera filiera agroalimentare dal campo fino al ristoratore, alla mensa, ai catering e agli agriturismi;

   da comunicazione ministeriale era previsto per i primi mesi del 2021 l'erogazione di un primo acconto pari al 90 per cento del contributo. Secondo quanto si apprende dalle associazioni di categoria nelle prossime settimane dovrebbero essere pagate le oltre 15.000 domande presentate sulla piattaforma dedicata, mentre vi sarebbero problemi, per finalità di controlli ad esse connesse, per le ulteriori decine di migliaia che hanno presentato la documentazione in forma cartacea –:

   alla luce delle fortissime criticità cui continua a essere esposta la ristorazione insieme alla filiera agroalimentare, quali iniziative urgenti intenda intraprendere per concludere la fase istruttoria e favorire lo sblocco immediato delle risorse del fondo di cui all'articolo 58 del decreto-legge n. 104 del 2020.
(3-02102)

(12 marzo 2021)
(ex 5-05364 del 15 febbraio 2021)