TESTI ALLEGATI ALL'ORDINE DEL GIORNO
della seduta n. 300 di Mercoledì 5 febbraio 2020

 
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MOZIONE CONCERNENTE INIZIATIVE PER LA PROMOZIONE E L'UTILIZZO DEI PORTALI INTERNET E DELLE APPLICAZIONI DIGITALI DEL MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI E DELLA COOPERAZIONE INTERNAZIONALE DEDICATI ALL'ASSISTENZA AI CITTADINI ITALIANI CHE SI TROVANO ALL'ESTERO

   La Camera,

   premesso che:

    il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è dotato di un'unità di crisi dedicata in modo specifico all'assistenza degli italiani che si trovano all'estero in situazioni di grave emergenza, quali attentati terroristici, calamità naturali, gravi tensioni socio-politiche e pandemie, oltre ad altre importanti funzioni;

    la tecnologia ha ovviamente permesso alla stessa di essere molto più efficace e raggiungere le regioni più remote del mondo per prevenire situazioni di crisi o pianificare interventi di soccorso, al fine di tutelare gli interessi degli italiani;

    il portale «ViaggiareSicuri.it» riporta profili continuamente aggiornati di tutti i Paesi (informazioni generali, sicurezza, situazione sanitaria, cautele da adottare, mobilità ed altro) e il sito «Dovesiamonelmondo.it» consente a chi viaggia di segnalare il proprio itinerario e i propri riferimenti, in modo da permettere all'unità di crisi di pianificare in modo efficace e accurato eventuali interventi;

    molti concittadini stipulano polizze assicurative, in particolare quando si recano in zone sensibili o in Paesi dove è obbligatoria tale copertura: è pertanto fondamentale che gli estremi di tali polizze siano tempestivamente disponibili;

    da fine giugno 2019 è disponibile la versione aggiornata dell'applicazione informatica consultabile su smartphone e tablet, per la quale è richiesta una semplice registrazione: tale strumento agile e di facile consultazione integra tutti servizi dei due portali e, tra l'altro, consente ai viaggiatori di geolocalizzarsi e ricevere notifiche durante i transiti nelle aree più a rischio, permettendo contestualmente di comunicare in tempo reale la propria condizione durante una fase di crisi;

    la sala operativa dell'unità è aperta 24 ore al giorno e fornisce anche una «crisis room virtuale» per il coordinamento in tempo reale con l'ambasciata coinvolta, nel caso di una situazione di emergenza;

    il Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale è impegnato a far conoscere a quanti più cittadini possibile l'attivazione di questa applicazione e le sue potenzialità, che, in un mondo di crisi non prevedibili e di sconvolgimenti climatici, permette agli italiani che viaggiano per qualsiasi motivo – ad esempio studio, lavoro, vacanze e salute – di essere sempre informati e prontamente soccorsi e assistiti attraverso strumenti di uso comune come smartphone e tablet,

impegna il Governo:

1) a continuare a promuovere e incentivare ulteriormente la campagna istituzionale di sensibilizzazione con tutti i mezzi utili e necessari, anche attraverso iniziative di comunicazione istituzionale, quali quelle coordinate dal dipartimento editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri sui principali organi di stampa e televisivi, e utilizzando i canali web e social del Governo e di tutte le istituzioni di riferimento, ad esempio Polizia di Stato-sezione passaporti;

2) ad avviare, in particolare, una mirata campagna informativa mediante apposito materiale elaborato dall'unità di crisi (poster, volantini, video istituzionale ed altro), iniziative nelle scuole superiori e università e in tutte le sedi diplomatiche italiane;

3) a valutare la possibilità di avviare, tenuto conto della necessità di adeguarsi agli standard internazionali in materia, le procedure per apporre uno specifico riferimento scritto sui nuovi passaporti comprensivo della frase: «Registra qui il tuo viaggio: www.dovesiamonelmondo.it» e, altresì, di ricorrere eventualmente anche ad accordi specifici con i gestori telefonici e le piattaforme on line, circa l'importanza e l'utilità di registrarsi sul sito web del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale attraverso l'apposita applicazione di cui in premessa, prevedendo un'apposita sezione dell'applicazione nella quale i concittadini possano indicare gli estremi delle polizze assicurative stipulate in previsione del viaggio.
(1-00239) (Nuova formulazione) «Zoffili, Delmastro Delle Vedove, Fitzgerald Nissoli, Cabras, Schirò, Lupi, Formentini, Coin, Comencini, Grimoldi, Ribolla, Di San Martino Lorenzato Di Ivrea, Giglio Vigna, Caffaratto, Billi, Valentini, Siragusa, Sabrina De Carlo, Ungaro, Carè».

(21 agosto 2019)

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

   GALLO, VALENTE, LATTANZIO, ACUNZO, VILLANI, BELLA, CARBONARO, CASA, MARIANI, MELICCHIO, TESTAMENTO, TUZI e VACCA. — Al Ministro per le politiche giovanili e lo sport. — Per sapere – premesso che:

   «Sport e periferie» è il fondo governativo volto ad intervenire per la realizzazione di nuovi impianti sportivi, nonché al loro recupero e alla loro riqualificazione;

   fine precipuo del progetto è il potenziamento dell'agonismo, lo sviluppo della relativa cultura, la rimozione degli squilibri economico-sociali e l'incremento della sicurezza urbana;

   il bando «Sport e periferie» vuole finanziare interventi volti, tra le altre finalità, a realizzare e rigenerare impianti sportivi nelle aree svantaggiate e nelle periferie urbane del Paese;

   per quanto di conoscenza degli interroganti, non sempre le tempistiche per l'erogazione dei contributi sono state rispettate, provocando disagi agli enti locali per la gestione delle progettualità in essere;

   in molte zone disagiate e caratterizzate da povertà educativa, centri di aggregazioni sociali e sportivi sono pilastri imprescindibili per il rinnovamento culturale e sociale, tanto perseguito da questo Governo. La creazione di palestre e centri sportivi non sono solo auspicabili, ma costituiscono davvero una leva strategica per un più ampio disegno di capovolgimento sociale ed economico che rappresenti il volano per un effettivo riscatto –:

   se il Ministro interrogato sia conoscenza di quanto esposto in premessa e con quali modalità, per quanto di competenza, intenda consentire agli enti territoriali una pianificazione sistematica e strutturata degli interventi necessari a diffondere la cultura dello sport, prioritariamente laddove si evidenzi una carenza di luoghi di aggregazione e di strutture sportive, in particolar modo negli edifici scolastici.
(3-01280)

(4 febbraio 2020)

   PICCOLI NARDELLI, CIAMPI, PRESTIPINO, DI GIORGI, ROSSI, ORFINI, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   l'articolo 1, commi da 1 a 16 e 19, del decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159, prevede l'indizione di una procedura straordinaria, per titoli ed esami, per il reclutamento di docenti nella scuola secondaria di primo e di secondo grado, riservata a soggetti che hanno svolto – fra gli anni scolastici 2008/2009 e 2019/2020 – almeno tre annualità di servizio nelle scuole secondarie statali, ovvero sono stati impegnati in progetti regionali di formazione che prevedono attività di carattere straordinario, anche ai fini dell'adempimento dell'obbligo dell'istruzione, ovvero del contrasto alla dispersione scolastica;

   è inoltre previsto, contestualmente alla suddetta procedura straordinaria, l'avvio di un concorso ordinario per titoli ed esami per la scuola secondaria di primo e secondo grado;

   l'articolo 1-bis del citato decreto-legge autorizza, inoltre, l'avvio di un concorso per la copertura dei posti per l'insegnamento della religione cattolica, per la stabilizzazione e l'assunzione di 5 mila docenti;

   il mondo della scuola attende anche il concorso per l'assunzione di 17 mila docenti nella scuola dell'infanzia e primaria, un bando a cui potranno aderire sia i laureati in scienze della formazione che i diplomati magistrali che abbiano conseguito il titolo entro il 2001;

   i primi due bandi, i più importanti soprattutto per il numero di assunzioni, sono quelli relativi al reclutamento dei docenti: il bando straordinario e quello ordinario, che saranno pubblicati in simultanea, permetteranno di assumere 50 mila docenti –:

   quali siano i tempi certi di avvio delle procedure concorsuali previste dal decreto-legge 29 ottobre 2019, n. 126, convertito, con modificazioni, dalla legge 20 dicembre 2019, n. 159.
(3-01281)

(4 febbraio 2020)

   FUSACCHIA. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   nel corso dell'esame del disegno di legge di bilancio per il 2019, è stato approvato un emendamento che ha previsto l'internalizzazione dei servizi di pulizia delle scuole, a chiusura di un percorso che aveva visto proroghe, deroghe e una gestione difficile per scuole e lavoratori nel corso di quasi venti anni;

   l'internalizzazione doveva inizialmente essere completata entro il 31 dicembre 2019, per consentire l'assunzione a tutti gli effetti dal 1° gennaio 2020;

   il decreto-legge n. 126 del 2019, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 159 del 2019, ha previsto all'articolo 2, comma 5, la proroga di due mesi per consentire al Ministero di completare le procedure di internalizzazione a partire dal 1° marzo 2020;

   il 9 dicembre 2019 il Ministero ha avviato la procedura di raccolta dati per la procedura di internalizzazione e tale procedura si è conclusa in data 8 gennaio 2020;

   i lavoratori interessati continuano a vivere una condizione di incertezza rispetto al loro futuro e questo ha ripercussioni sulla funzionalità delle scuole interessate e, in generale, sul benessere delle comunità educative in cui sono inseriti;

   esiste il rischio che una parte dei lavoratori si trovi, all'esito delle procedure di internalizzazione e pur possedendo i requisiti previsti dalla legge, in una situazione di svantaggio rispetto a quella precedente all'internalizzazione;

   mancano ormai poche settimane al 1° marzo 2020 –:

   quali siano i dati relativi alle procedure di internalizzazione in corso e, in particolare, in quali province e per quali platee di lavoratori non sarà possibile offrire al 1° marzo 2020 condizioni contrattuali non peggiori di quelle godute dal lavoratore fino ad oggi e nella stessa provincia in cui ha svolto finora le proprie mansioni.
(3-01282)

(4 febbraio 2020)

   PASTORINO e FORNARO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   Leonardo s.p.a. è un'azienda italiana operante nei settori della difesa, dell'aerospazio e della sicurezza, il cui maggiore azionista è il Ministero dell'economia e delle finanze con una quota di partecipazione pari al 30,20 per cento e che vanta la tredicesima posizione tra le più grandi imprese di difesa del mondo e la terza tra le più grandi in Europa;

   Leonardo s.p.a. attraverso la divisione «automazione» occupa una storica presenza industriale nella città di Genova, sito presso il quale vengono sviluppati e prodotti sistemi di automazione e sistemi di comunicazione militare;

   negli ultimi mesi il settore dell'automazione, mediante una riorganizzazione e l'ingresso di nuovi lavoratori, è passato da line of business a business unit senza, peraltro, dare a sapere il piano industriale della divisione, né, tanto meno, quali siano gli investimenti nel comparto e quali i carichi di lavoro previsti;

   inoltre, secondo quanto riportato dalla rappresentanza Fiom presso la rappresentanza sindacale unitaria di Leonardo s.p.a., il nuovo responsabile della suddetta divisione avrebbe affermato che la stessa, finora uno dei pilastri del sito genovese, non rientra più nel core business della società a partecipazione pubblica e, poiché per efficientare la produzione sarebbero necessari investimenti che attualmente Leonardo s.p.a. non può sostenere, è stata paventata la possibilità di una joint venture con partner esterni;

   conseguentemente, il 17 gennaio 2020 si è svolto uno sciopero a cui hanno partecipato i lavoratori genovesi non disponibili ad operazioni tese a ridimensionare il sito che hanno dichiarato, attraverso un comunicato delle rappresentanze sindacali unitarie, di voler manifestare «contro la volontà del management di portare la business unit “automazione” fuori dal perimetro di Leonardo S.p.a.; per sollecitare chiarezza sullo sviluppo industriale (...); per rivendicare il rispetto, la difesa e lo sviluppo delle attività e dei prodotti del sito nella sua interezza» –:

   se sia a conoscenza della situazione critica esposta in premessa e possa chiarire, in virtù del rispetto dovuto ai lavoratori impiegati nel comparto e dell'importanza che riveste l'attività svolta nello stabilimento del capoluogo ligure, quale sarà lo sviluppo industriale della divisione «automazione» e il piano industriale della stessa, organigramma, obiettivi e investimenti, specificando se il sito di Genova continuerà ad essere operativo o se sia effettivamente in procinto di essere realizzata un'esternalizzazione.
(3-01283)

(4 febbraio 2020)

   MORETTO, MOR, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   da un'analisi effettuata dal Cerved sulla base dei bilanci 2018 di quasi 720 mila imprese è risultato che l'8,4 per cento delle società di capitali è a rischio di segnalazione e la percentuale aumenta con il diminuire delle dimensioni delle aziende;

   nella maggior parte dei casi il parametro che evidenzia con maggior frequenza la criticità di un'azienda è il patrimonio netto negativo, mentre è più contenuto il numero di situazioni di rischio dovute al superamento dei cinque indici individuati dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti (Cndcec);

   il nuovo sistema di allerta introdotto dal decreto legislativo n. 14 del 2019 punta ad anticipare l'emersione delle difficoltà in modo da incrementare le possibilità di risanamento e di continuità aziendale, meccanismo che entrerà in vigore dal 15 agosto 2020;

   diversamente per le imprese non obbligate alla nomina dell'organo di controllo la bozza del decreto legislativo correttivo (ancora da sottoporre al Consiglio dei ministri) dispone tuttavia un rinvio di sei mesi al 15 febbraio 2021;

   dal momento che il rischio di crisi aumenta col diminuire delle dimensioni dell'impresa è più probabile che siano le microimprese a trovarsi in difficoltà, che oltretutto costituiscono l'86 per cento delle società con patrimonio netto negativo e l'83 per cento di quelle che accendono gli indici;

   il decreto legislativo n. 14 del 2019 ha previsto che l'obbligo di segnalazione anticipata delle difficoltà che devono effettuare gli organi di controllo sia esteso alle medie società a responsabilità limitata se superano uno dei nuovi parametri: 4 milioni di euro di attivo, 4 milioni di euro di ricavi e 20 dipendenti per due esercizi consecutivi;

   il termine per le nomine di tali organi è scaduto il 16 dicembre 2019 e soltanto il 27, 6 per cento delle circa 70 mila nuove società a responsabilità limitata obbligate ha ottemperato nell'indicare il sindaco o il revisore;

   le camere di commercio, in linea con le indicazioni di Unioncamere, prima di segnalare le società a responsabilità limitata inadempienti al tribunale per le suddette nomine, fanno un richiamo direttamente all'impresa –:

   quali iniziative di competenza intenda intraprendere per garantire un sistema di contenimento delle crisi d'impresa, eventualmente prorogando l'entrata in vigore del nuovo sistema di allerta introdotto dal decreto legislativo n. 14 del 2019 e creando le condizioni affinché sia applicato il principio di proporzionalità di rischio in considerazione delle dimensioni delle imprese.
(3-01284)

(4 febbraio 2020)

   PORCHIETTO, GIACOMETTO, FIORINI e BARELLI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   il 18 dicembre il consiglio di sorveglianza di Peugeot s.a. (Psa) e il consiglio di amministrazione di Fiat Chrysler automobiles (Fca) hanno approvato il memorandum d'intesa vincolante per procedere alla fusione. Nascerà il quarto produttore di auto al mondo, con 8,7 milioni di auto immatricolate ogni anno;

   a grandi linee i termini dell'accordo sono: creazione di una holding ad Amsterdam per sfruttare i vantaggi della legislazione olandese, quotazione a Parigi, Milano e New York, sinergie per 3,7 miliardi di euro, capacità di investimenti in grado di reggere la sfida dell'elettrificazione e della guida autonoma;

   secondo la stampa specializzata, se è vero che la holding della famiglia Agnelli sarà il primo azionista con il 14,5 per cento, è altrettanto vero che i soci francesi (lo Stato francese con il 6,5 per cento e la famiglia Peugeot che dovrebbe salire all'8,5 per cento) avranno un pacchetto di voti superiore;

   la governance prevede cinque consiglieri di estrazione Peugeot s.a. (Psa) e cinque consiglieri di estrazione Fiat Chrysler automobiles (Fca). L'undicesimo sarà l'attuale ceo di Psa, Carlo Tavares, che diventerà amministratore delegato del nuovo gruppo. Anche se la presidenza toccherà a John Elkann, la maggioranza nel consiglio di amministrazione sarà francese;

   il Ministro interrogato ha convocato al Ministero dello sviluppo economico i tre gruppi di lavoro istituiti nell'ambito del tavolo automotive per il 4 e il 18 febbraio 2020, nonché per il 18 marzo 2020;

   a novembre 2019 le ore di cassa integrazione del solo settore automotive sono arrivate a 42 milioni, che, in assenza di un'inversione di tendenza, si trasformeranno secondo la Fiom in 24 mila esuberi su 270 mila addetti complessivi, che diventano 1,2 milioni considerato l'indotto;

   dal 1999 al 2018 la produzione di auto in Italia si è pressoché dimezzata, passando dai 10,2 milioni del periodo compreso tra il 1999 e il 2008, ai 5,6 milioni nel periodo 2009-2018. Il Piemonte in dieci anni ha perso 18 mila posti di lavoro nell’automotive e Torino è passata a produrre dal 22,8 per cento al 6,4 per cento delle auto realizzate negli stabilimenti italiani;

   le prospettive del mercato dell'auto mondiale prevedono una perdita del 2 per cento nel 2020 –:

   se non ritenga opportuno costruire un'ampia strategia sul principale settore manifatturiero italiano, non solo monitorando l'operazione descritta in premessa ed eventualmente valutando la possibilità di partecipare al capitale del neo-costituendo gruppo al pari dello Stato francese, ma anche costruendo una politica industriale rivolta all'indotto al fine di creare competitività, attrarre capitali e incentivare operazioni di m&a (merger & acquisition).
(3-01285)

(4 febbraio 2020)

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BELLUCCI, RAMPELLI, DEIDDA, FERRO, BUTTI, LUCA DE CARLO, FOTI, GEMMATO, TRANCASSINI, BALDINI, BIGNAMI, BUCALO, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FRASSINETTI, GALANTINO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:

   la multinazionale Whirlpool, con l'annuncio della cessione dello stabilimento di Napoli, ha operato una decisione unilaterale attraverso cui ha disatteso l'accordo sul piano industriale 2019-2021 siglato nel mese di ottobre 2018, nel quale si impegnava a non dismettere la struttura produttiva;

   si evidenzia che nel percorso di confronto con l'Esecutivo, la Whirlpool ha stipulato presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali un accordo per la proroga cosiddetta «complessa» del contratto di solidarietà, ai sensi dell'articolo 22-bis del decreto-legge n. 148 del 2015, per il periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2019;

   in data 10 dicembre 2018, sono stati ulteriormente stipulati presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali accordi di solidarietà, per il periodo dal 1° gennaio 2019 al 6 aprile 2020, riferiti ai lavoratori dipendenti delle aziende Whirlpool Emea e Whirlpool Italia;

   malgrado la definizione dei suddetti accordi, il 17 settembre 2019 la proprietà ha annunciato l'avvio della procedura di cessione dello stabilimento campano alla Prs-Passive refrigeration, successivamente è stato interrotto presso il Ministero dello sviluppo economico il tavolo con Whirlpool, in ragione della richiesta ministeriale rivolta all'azienda di ritirare la procedura di cessione;

   Whirlpool ha comunicato di voler sospendere la cessione dei rami d'azienda di Napoli fino al 31 ottobre 2019, successivamente fino al 31 marzo 2020: decisione motivata dall'azienda in ragione della «mancata disponibilità» del Governo a discutere della cessione degli stabilimenti alla Prs-Passive refrigeration;

   a seguito dell'incontro svoltosi in data 29 gennaio 2020 presso il Ministero dello sviluppo economico, la multinazionale ha confermato il prosieguo della produzione presso gli stabilimenti di Napoli fino al 31 ottobre 2020, in ragione dell'insostenibilità economica relativa al mantenimento del sito produttivo campano;

   a seguito dell'ultimo incontro, il Ministero dello sviluppo economico ha comunicato di aver dato mandato a Invitalia di avviare un'analisi dettagliata dei dati certificati forniti dalla multinazionale, nella prospettiva di individuare soluzioni industriali finalizzate al rilancio dell'attività del sito produttivo –:

   se corrisponda al vero la notizia secondo cui nel piano industriale di Whirlpool sia prevista la chiusura dei siti produttivi di Napoli e Comunanza, nonché la chiusura del centro di progettazione lavaggio di Fabriano, che verrebbero delocalizzati rispettivamente in Polonia e in Cina, e se si intenda individuare sul breve periodo un piano specifico volto al rilancio e alla riqualificazione dei siti dismessi.
(3-01286)

(4 febbraio 2020)

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI, MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:

   il 21 marzo 2018, con un decreto del proprio Presidente della Repubblica, l'Algeria ha dilatato unilateralmente la propria zona economica esclusiva marittima, estendendola da 40 a 180 miglia, con l'effetto di portarla a ridosso della Sardegna;

   sarebbero interessate dalla decisione unilaterale dell'Algeria le acque prospicienti la linea di costa che va da Sant'Antioco e Carloforte fino ad Alghero, passando per Oristano, praticamente l'intero fronte occidentale a mare della Sardegna;

   la circostanza può generare un contenzioso tra il nostro Paese e l'Algeria in merito allo sfruttamento delle risorse marine, essenzialmente ittiche ed energetiche, situate in acque riconosciute precedentemente come internazionali anche dal Governo di Algeri;

   la circostanza è divenuta di pubblico dominio in Italia solo recentemente;

   il Governo italiano avrebbe reagito limitandosi a presentare una protesta formale presso l'Organizzazione delle Nazioni Unite, da cui non sarebbe peraltro giunto finora alcun riscontro;

   hanno proclamato la loro zona economica esclusiva marittima anche Libia e Turchia, con effetti rilevanti sugli interessi italiani connessi al successo del processo East Med, in cui il nostro Paese è coinvolto;

   l'Italia, invece, non ha mai dichiarato formalmente la propria zona economica esclusiva marittima –:

   a fronte degli eventi generalizzati in premessa, quali urgenti iniziative il Governo intenda adottare per contrastare le pretese algerine, anche procedendo alla determinazione della propria zona economica esclusiva marittima per poterla tutelare con tutti gli strumenti opportuni.
(3-01287)

(4 febbraio 2020)