CAMERA DEI DEPUTATI
Martedì 12 marzo 2024
267.
XIX LEGISLATURA
BOLLETTINO
DELLE GIUNTE E DELLE COMMISSIONI PARLAMENTARI
Trasporti, poste e telecomunicazioni (IX)
COMUNICATO
Pag. 82

ATTI DEL GOVERNO

  Martedì 12 marzo 2024. — Presidenza del presidente Salvatore DEIDDA.

  La seduta comincia alle 10.15.

Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane Spa.
Atto n. 136.
(Esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del regolamento, e rinvio).

  La Commissione inizia l'esame dello schema di decreto.

  Salvatore DEIDDA, presidente, avverte che il gruppo PD-IDP ha chiesto che la pubblicità dei lavori sia assicurata anche attraverso il sistema di ripresa audiovideo a circuito chiuso. Non essendovi obiezioni, ne dispone l'attivazione.

  Antonio BALDELLI (FDI), relatore, fa presente che lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri su proposta di MEF e MIMIT regolamenta la vendita di una quota della partecipazione detenuta dal MEF in Poste Italiane S.p.A.Pag. 83
  Premette che il MEF detiene una partecipazione diretta del 29,26 per cento nel capitale della società e una quota indiretta, tramite Cassa Depositi e Prestiti S.p.A., del 35 per cento del capitale sociale. La Cassa Depositi e Prestiti, in base a quanto disposto dal decreto ministeriale n. 59627 del 18 giugno 2004, si uniforma alle indicazioni del MEF per ciò che attiene all'esercizio dei diritti dell'azionista relativi alla partecipazione in Poste Italiane.
  Il decreto, che si compone di un solo articolo, al comma 1 regolamenta l'alienazione di un'ulteriore quota della partecipazione diretta del Ministero al capitale di Poste Italiane S.p.A. Tale alienazione dovrà consentire il mantenimento di una partecipazione dello Stato al relativo capitale non inferiore al 35 per cento, anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero.
  Lo schema di decreto al nostro esame prevede che l'alienazione della quota di partecipazione possa essere effettuata, anche in più fasi, attraverso il ricorso singolo o congiunto a un'offerta pubblica di vendita rivolta a risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, investitori istituzionali italiani e internazionali, nonché attraverso collocamento sul mercato, anche mediante modalità di vendita accelerate o attraverso vendita in blocchi (comma 2).
  Il comma 3 consente di attivare forme di incentivazione per la partecipazione all'offerta pubblica di vendita da parte dei risparmiatori e dei dipendenti del gruppo Poste italiane, tenuto conto anche della prassi di mercato e di precedenti operazioni di privatizzazione. Tali forme di incentivazione potranno tradursi in: quote dell'offerta riservate; agevolazioni di prezzo (in proposito, la relazione illustrativa precisa che si potrebbe ipotizzare un bonus share, vale a dire una clausola che in seguito a un'offerta pubblica di vendita o di sottoscrizione prevede l'allocazione a titolo gratuito ai sottoscrittori iniziali di un certo quantitativo di azioni in caso di possesso azionario ininterrotto per un determinato arco temporale); agevolazioni nelle modalità di finanziamento (si deve presumere, per l'acquisto di azioni della società).
  Questa dismissione rientra nel piano programmatico di vendite sul mercato di quote di partecipazioni dello Stato nell'orizzonte 2024-2026 per un valore pari circa a un punto percentuale di PIL. Tale piano è stato annunciato dal Governo nella Nota di aggiornamento al DEF di fine settembre e prevede la dismissione di asset pubblici anche al fine di conseguire una concreta e apprezzabile riduzione del rapporto debito/PIL dei prossimi anni. Il provvedimento si pone come atto che autorizza l'alienazione alla partecipazione in Poste Italiane S.p.A. in modo da finalizzare l'operazione allorquando il contesto consenta di massimizzare l'effetto di riduzione sul debito pubblico.
  In esito al dibattito e alle audizioni che si svolgeranno, si riserva di formulare una proposta di parere.

  Andrea CASU (PD-IDP) dichiara che il reale significato dell'atto sarà approfondito dal ciclo di audizioni già previsto nella programmazione dei lavori della Commissione; tuttavia, ci tiene a far notare fin da subito come la sottosegretaria Bergamotto, in occasione di un'interrogazione indirizzata appunto in Commissione poche settimane fa al Ministro Urso, avesse risposto che la quota detenuta direttamente o indirettamente dallo Stato in Poste Italiane non sarebbe scesa sotto il 51 per cento. Al contrario, si apprende oggi dalla relazione che la quota potrebbe diminuire fino al 35 per cento. Si chiede dunque come sia possibile che un autorevole rappresentante del Governo abbia fatto innanzi al Parlamento un annuncio ufficiale subito così clamorosamente smentito dai fatti.

  Salvatore DEIDDA, presidente, risponde al collega Casu che nell'ambito dell'attività istruttoria della Commissione sull'atto in esame è programmata un'audizione del Ministro dell'economia e delle finanze e che sarà quella la sede per porre domande al Governo.

  Antonino IARIA (M5S), intervenendo in videoconferenza, afferma di concordare con Pag. 84quanto appena obiettato dal collega Casu. Esprime profonda preoccupazione per la deriva che sta prendendo il Governo, il quale intende privatizzare qualsiasi cosa sia alienabile pur di fare cassa: deriva che sta già sfuggendo di mano, come testimoniato dal fatto che gli stessi Ministri non hanno una chiara consapevolezza delle quote che si prevede effettivamente di vendere.

  Salvatore DEIDDA, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, rinvia il seguito dell'esame ad altra seduta.

  La seduta termina alle 10.20.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 marzo 2024.

Audizione informale di rappresentanti dell'Associazione nazionale piccoli comuni d'Italia (ANPCI) (in videoconferenza) e dell'Unione nazionale comuni comunità enti montani (UNCEM) (in videoconferenza); di ACU (in videoconferenza), Adiconsum, ADOC, Assoutenti (in videoconferenza), Confconsumatori (in videoconferenza), Federconsumatori e Movimento consumatori (in videoconferenza); di Vincenzo Visco Comandini, esperto della materia, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane Spa (atto n. 136).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 10.20 alle 12.

AUDIZIONI INFORMALI

  Martedì 12 marzo 2024.

Audizione informale di rappresentanti di SLC-CGIL, SLP-CISL, UILPoste, CONFSAL Comunicazioni (in videoconferenza), FAILP-CISAL e FNC-UGL Comunicazioni, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente l'alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell'economia e delle finanze nel capitale di Poste Italiane Spa (atto n. 136).

  L'audizione informale è stata svolta dalle 14.45 alle 15.55.